Film > Le 5 Leggende
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Autore: BellFlower    18/06/2013    1 recensioni
Era da un pò che aspettavo l'occasione di scrivere una storia su questo favoloso film e prima che l'idea mi scappi via, è meglio cominciare a scrivere!!!
Ambientata dopo la lotta tra Pitch e i Guardiani, con questa ff voglio raccontare la storia di Sarah, una ragazza che ha tra i capelli color del tramonto delle foglie cadute in autunno.....
P.S. La descrizione della protagonista assomiglia ai personaggi di Fairy Oak.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Ma è ovvio! Come ho fatto io bisogna prima scoprire tutto il proprio passato per capire il presente, e i ricordi nei denti sono fondamentali!- esclamò contento Jack.

- Uao, il teppistello è ritornato alla carica!- lo prese in giro Calmoniglio, anche se pure lui si era animato di speranza all'idea proposta da Dentolina.

Sandy svolazzò allegro intorno a Sarah, che era ancora seduta e rideva al comportamento dei Guardiani. Era felice sia perché forse aveva trovato una soluzione ad un problema, sia perché avrebbe visto il fatato palazzo della guardiana. Il suo cuore improvvisamente si era fatto più leggero, così come il corpo...

- Ma, sai volare?- sentì chiederle Nord. Aprì gli occhi (li aveva chiusi dalla risata) e... si ritrovò a due piedi da terra, fluttuante nella stanza.

Il suo viso si illuminò: - Oh! Ma allora non ho perso questa capacità!!

Vedendo i punti interrogativi sui volti dei nuovi amici, la giovane ripose i piedi a terra, stando in piedi, e si mise le mani incrociate dietro la schiena. - Bè, prima di stanotte, sono riuscita a volare per tutta la giornata, ma appena si è fatto buio non ci sono più riuscita. Avevo perso perfino i miei poteri...-

- Ah, sì?? Che poteri hai?- le chiese incuriosito Frost. A parte lui e l'omino dei sogni, gli altri erano perlopiù "portatori" di regali.

- Non credo che riuscirei a farveli vedere qui, ma se al palazzo di Dentolina ci sono alberi autunnali, forse potrei... ma credo sia meglio cominciare ad andare, no?-

Tra gli assensi dei presenti, il gruppo si diresse nuovamente verso la slitta (con grande rimpianto del coniglio) e presero i posti. Nuovamente si alzarono in cielo e lo spirito dell'autunno potè ammirare la volta dipinta d'azzurro e sfumature rosee: si era fatta mattina già da un paio di orette.

Nord prese in mano il piccolo globo di neve e fece avvicinare la ragazza, porgedoglielo: - Vuoi provare ad aprire il varco?- le chiese sorridendo (erano pochissime le volte in cui restava serio, a dir la verità).

Lei accettò con grande piacere. Prendendo in mano l'oggetto, le venne in mente una serie di immagini veloci.

Un albero di Natale addobbato di pupazzetti e luci. Regali chiusi da nastri variopinti.

Una musica tipicamente natalizia in sottofondo e voci, voci allegre e così tanto familiari.

Le sue piccole mani da bambina le posano davanti agli occhi un piccolo globetto.

Al suo interno una casetta rossa e un elfetto felice.


 

- Devi dire: "Palazzo Dentolina" e poi lanciarlo forte davanti a noi, dopo le renne, ok?-

Lei si riscosse dal flashback: che stesse ricominciando a ricordare? Lo avrebbe scoperto a breve.

Sussurrò al pallina la destinazione e poi, con un tiro energico, la lanciò di fronte ai destrieri, riuscendo ad aprire un enorme varco color arcobaleno.

In un attimo lo attraversarono, ma non le fece fastidio. A Calmoniglio invece diede la nausea.

- Oh mio Dio, Nord!!! Li detesto i tuoi stramaledetti varchi!!- gridò all'indirizzo dell'omone.

- Ahahahah!!! Lamentone!!- gli rispose, - e counque non l'ho aperto io stavolta, ma la nostra nuova compagna.

Sarah si volse verso lo spirito pasquale con un sorriso che valeva a dire: "Scusami, è stata colpa mia.." . Camoniglio la fissò, in imbarazzo per ciò che aveva detto. Lei si rivoltò, per ammirare quel nuovo panorama.

Era giunta nel regno della fata dei dentini e delle sue suddite. Come quello di Babbo Natale, anche il suo palazzo era maestoso, ricco di guglie rosate scolpite con mille decorazioni fini.

Da ogni angolo del cielo piccoli esseri dalle ali evanescenti ed agili sciamavano verso la dimora, ognuno con un piccolo oggetto bianco luccicante. Le Denti da Latte. Minuscole fatine dalle sembianze di colibrì che raccolgono nelle ore della notte i dentini caduti dei bambini per lasciar al loro posto una monetina d'oro.

Sarah si rivolse alla padrona di casa, gli occhi luccicanti: - Hai davvero un ottimo gusto in fatto di stile architettonico!!-

Dentolina rise: - Dici? Bè, sono felice che ti piaccia. Anche se ha un bel pò di secoli, la mia dimora resiste grazie alla fede che i bambino ripongono in me...

In effetti, mi sembra di aver capito che i Guardiani esistono proprio grazie al fatto che sono i bimbi stessi che credono nella loro esistenza... Ma quindi, è il classico schema del cane che si morde la coda: le Leggende esistono per portare la gioia ai bambini, ma allo stesso tempo vivono grazie a quella gioia.... Riflettè la giovane.

Una sorta di paradosso, dunque.

Con calma (per non rovinare le fini balaustre del castello) Nord fece riatterrare per l'ennesima volta la slitta e la nuova arrivata fu la prima a scendere, o meglio, a volare fuori dal veicolo. Ora che i suoi poteri erano ritornati, non faceva altro che fluttuare a poche decine di centimetri da terra. Bisogna iniziare con calma, dopotutto.

Cinque minuscoli colibrì si avvicinarono a lei, incuriosite. I loro volti erano adorabili.

- Su su, damigelle, tornate al lavoro! Fate vedere la nostra buona volontà!- Le incitò Dentolina. Quelle, anche se all'inizio fecero il volto imbronciato, partirono zigzagando verso il centro del castello, dove vi era un enorme torre da una parte cava, mostrando al suo interno una decorazione di migliaia di mattoncini dorati.

- Prego, da questa parte.- La fata prese per mano Sarah e la condusse (volando a raso terra, ovviamente) verso l'interno della torre, spiegandole che era il luogo dove venivano custoditi i dentini di tutti i bambini del mondo. La giovane si guardò intorno: ma dove erano i contenitori? Prima che potesse aprir bocca per formulare la domanda, la padrona di casa, intuito il dubbio, le rispose.

- I mattoncini che vedi in realtà sono degli scrigni, all'interno dei quali vengono riposti i denti da latte.- Condusse quindi lo spirito dell'autunno verso la parete e, aperto uno scrignetto, le mostrò l'interno foderato in velluto rosso, sul quale spiccavano i piccoli tesori bianchi.

- Oh! Ora capisco!- esclamò la ragazza.

- Bene, Dentolina, ci conduci dove sarebbero i ricordi di Sarah?- chiese in modo sbrigativo Nord. - Sì sì, brontolone! Dovrebbero essere..... verso quella zona...- La dolce del gruppo si librò in aria dirigendo verso il lato ovest e cominciò a girare davanti alla parete, in cerca del volto di Sarah.

Dato che da sola ci avrebbe messo un'eternità, anche Sandman, Jack e la diretta interessata si alzarono in volo cominciando ad esaminare le migliaia facce poste sui bauletti.


 


 

Passò una buona mezz'ora, ma nessuno dei quattro trovò il magico scrigno. Sarah si avvicinò a Dentolina, la quale aveva chiamato una decina di Denti da Latte per farsi aiutare, mandandole in varie direzioni. - Scusami...- chiese lo spirito, - ... Sei sicura che i miei ricordi si possano trovare qui?-

I suoi occhi bicolore incontrarono quelli rosa e decisi della fata, che si prese il mento con le dita: - Ne sono quasi più che certa, ma è un fatto molto strano. Dopotutto non so nemmeno quale sia la tua vera età, dato che non ti ricordi come sei mort..... ehm, fa niente. Il punto è che non ho idea in che fascia il tuo scrigno possa essere.-

Sarah sospirò: perché la sua situazione doveva essere così problematica?

Poi un'esclamazione dell'amica la spaventò.

- AH ahahahahah!!! Ma certo!!! Perché non ci ho pensato prima??!!??- Velocissima, si diresse verso il lato est della torre e freneticamente, scattò da una parte all'altra. E infine....

- TROVATOOOOO!!!!- Un coro di applausi accolse la buona notizia e i quattro in grado di volare ritornarono a terra dagli altri. La fata mostrò trionfante il piccolo scrigno e lo mostrò allo spirito: sul lato rotondo dipinto di bianco si stagliava un volto identico al suo, con dei capelli castani ramato. Lo scrigno dei suoi ricordi.

Lo prese tra le mani e sentì il freddo del metallo sulle sue dita. - Forza, aprilo! -, la incoraggiò Jack Frost.

Sarah annuì, guardò in faccia ciascuno dei presenti, poi riportò la propria attenzione verso il cofanetto. Con l'altra mano toccò la superficie decorata a mosaico, aspettandosi qualcosa di... magico.

Ma niente.

Restarono tutti in silenzio, pensando che fosse indecisa se aprirlo o meno. Lei guardò Dentolina e arrossendo chiese: - Ehm, come faccio ad aprirlo?-

La fissarono a bocca aperta, ma la fata si riprese subito:- Sfiora la superficie...- le disse con un sorriso.

La giovane ci riprovò. Ma ancora una volta non accadde nulla. Chiuse gli occhi. Niente. Provò a concentrarsi sul suo grande desiderio di conoscere il proprio passato. Nada. Focalizzò nella propria mente i pochi frammenti di memoria che ancora aveva. Nein. Tentò di aprirlo come si apre un comune scrigno. Nei.

- Ra-ragazzi... non riesco ad aprirlo.- concluse delusa.

Gli altri si fissarono, increduli.Come era possibile?

- Ma, a me era bastato sfiorarlo e i ricordi erano usciti fuori..- commentò Frost.

- Tecnicamente funziona così, nemmeno io capisco che voglia dire tutto ciò...- riflettè Dentolina.

Sarah guardò Sandy che sembrava indicare qualcosa sul bauletto. Sopra la sua testa la sabbia magica che disegnava una chiave. La giovane girò allora il cofanetto tra le dita e capì che voleva dire il Guardiano dei Sogni.

Sul bauletto c'era una minuscola fessura, e ciò equivaleva a dire che doveva esserci una chiave.

- Dentolina, ho bisogno di una chiave.-, mostrò alla fata la serratura, - La chiave di miei ricordi, solo con quella posso aprirlo...-

Dentolina assunse un'espressione a dir poco stupita: - Ma... non ci sono mai state chiavi....-

- Nel suo caso è d'obbligo, invece, cara la mia fata....- Rispose una voce raggelante purtroppo a loro nota.

Ancor prima di levare lo sguardo verso l'alto, Sarah seppe che Pitch la stava fissando, le labbra piegate in un ghigno strafottente, le mani incrociate dietro la schiena.

Le cinque Leggende assunsero immediatamente le pose di difesa, pronti ad attaccare, e si strinsero intorno alla giovane.

Ma con loro grande stupore, lei si fece avanti, sorreggendo lo sguardo deciso contro quello del nemico. - Che vuoi dire con "è d'obbligo"? Cosa sai tu del mio passato???- Gli gridò.

L'uomo nero fece un risolino:- Oh, sono molte le cose che so di te, credimi. E mi sembrava di averti già detto che avrei messo le mie "conoscenze" a tua disposizione secondo il nostro innocente patto...


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Note dell'autrice:

Ciao a tutti e... buone vacanze!!! <3 Scusate il disastroso ritardo, ma l'ultimo mese di una terza liceo è davvero impegnativo!!! Non passava giorno che avessi o verifica o interrogazione, o tutti e due insieme :'( Questo capitolo, poi, a dir la verità, è in cantiere da un pò, ma tra mancanza di ispirazione e tempo, ho dovuto farvi attendere a leggerlo. Come ricompensa, èun testo lunghisssssssssssssimissssssimo!!! :3 Percui spero che con questo mi perdonerete ;3

Mi piace la piega che sta prendendo la storia, con scene che a dir la verità inizialmente non avevo nemmeno immaginato :)

Ma ora basta chiacchiere. Ora che è cominciata l'estate e sperando di non avere altri problemi personali (ho anche avuto un'infezione al piede. Fantastico.) tornerò carica come non mai, anche se il mio tempo dovrà avere anche spazio per compiti (bleah!) e cosplay (amore mio <3). Ma non importa, sono carica-carica!!!!

Ringrazio ancora chi mi recesisce, siete davvero un grande sostegno per me <3

A presto,

BellFlower


 

  
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