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Autore: EmilyG66    18/06/2013    2 recensioni
Questa storia parla di come il perdono e la felicità possano giungere alla fine, dopo un inizio duro. Questo racconto è dedicato alla mia coppia preferita Tigre e Tai Lung. I personaggi tranne Max non appartengono a me ma a kung fu panda della Dreams works.
Dopo la sconfitta di Tai Lung passa un anno di tranquillità grazie ai cinque cicloni e al guerriero dragone, tranne quando ci sono dei banditi in città che vengono espulsi via a calci e malridotti dai famosi maestri di kung fu. Però un vecchio allievo, anche lui maestro decide di far ritorno, sarà guerra o diventerà un alleato? Fatto sta che sentimenti contraddittori si manifesteranno spesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tai Lung, Tigre, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Maestro Shifu si mise una mano sulla faccia esasperato dal comportamento infantile del leggendario guerriero dragone, che figura che avrebbe fatto presentandosi con lui!
- Quelle lì servono solo per scaldare il letto del loro padrone.- disse Vipera con sdegno e sibilando.
- Già solo per i piaceri carnali.- concordò Tigre bevendo il the.
Tai Lung sorrideva di tanta testardaggine nell’affermare le proprie idee, sembrava che Tigre odiasse il suo stesso genere, forse solo perché vestivano e avevano un comportamento più differente e femminile dal suo.
Il leopardo quasi scoppiò a ridere come un matto pensando che la maestra infatti potesse avere un lato e un carattere femminile. Se lo avesse avuto di certo non lo avrebbe attirato, ma se si fosse vestita e comportata in un altro modo si sarebbe già trovata nel letto del maestro delle mille pergamene.
- Però sono molto carine.- intervenne Scimmia rompendo il filo dei pensieri di Tai Lung che commentò:- Già, Tigre ne sa qualcosa, vero?- lei gli inviò un’occhiata che fermò il sangue di tutti i presenti.
- Già potresti vestirti come loro, non staresti male.- disse Po facendo eruttare il vulcano Tigre.
- Basta con queste stupide insinuazioni! Un maestro, femmina o maschio che sia deve portare rispetto e vestire in una certa maniera adeguata! Non può fare come vuole giusto maestro?- chiese poi sull’orlo di una crisi di nervi a Shifu.
Lui tirato in causa cercò di rimanere più calmo e di non far notare che era sbalordito.
- Beh…si certo ha ragione Tigre, per essere un maestro bisogna seguire certe regole e avere molta disciplina. Quelle…ragazze non sono di certo dei maestri ma sono qualcos’altro che a voi e a me personalmente non dovrebbe interessare. Quindi non voglio che si ripetano insinuazioni del genere, perché sono un’offesa per le qui presenti maestre.- Shifu finì sospirando.
A questo punto Tigre e Vipera erano molto soddisfatte. Andarono ad allenarsi e poi arrivò l’ora di cena, cenarono e si diressero a dormire.
Per tutto il giorno Tigre aveva tenuto il muso a Tai Lung, questo gli era dispiaciuto, anche perché gliel’aveva tenuto già le prime settimane che era stato ripreso da Shifu ad allenarsi. Quindi chiese un consiglio a Po su come scusarsi con Tigre.
- Beh è semplice scusarsi con una ragazza, le porti un mazzo di fiori, magari margheritine e qualche dolcetto, poi ti inginocchi di fronte a lei e gli chiedi scusa.-
Tai Lung alzò gli occhi ridacchiando, si magari quella tattica avrebbe funzionato con Vipera, ma con una come Tigre…eh eh proprio no!
- Grazie Po, credo che seguirò senza dubbio il tuo consiglio.- disse ironico.
- Di niente, è stato un piacere aiutarti…Aww io vado a letto notte.- il leopardo salutò e si avviò verso la camera della leader dei cinque.
Si fermò davanti alla porta e per educazione bussò, da dentro Tigre riconobbe la sagoma e disse:- è inutile che bussi Tai Lung, tanto non ti apro.-
Lui sorrise e rispose:- Era solo per avvertirti che sto per entrare.- sentì la maestra ringhiare minacciosa e aggiunse:- e non mi ringhiare.
- è solo per avvertirti che sto per sbranarti.- il leopardo colse l’ironia, ma sapeva come contrattaccare e riuscì a ribattere.
- Vallo a dire a Shifu dopo.- sorrise e la porta si aprì di fronte a lui facendolo un po’ sobbalzare.
Si vide d’avanti Tigre che stringeva i pugni con sguardo assassino e poi li mise sui fianchi. Il maestro delle mille pergamene la trovò incantevole, bella e sexy.
- Che cosa vuoi ancora?- chiese leggermente spazientita e irritata dal suo comportamento persuasivo e ripetitivo.
Lui fece spallucce.
- Chiederti scusa e sapere perché non vorresti essere come quelle e tanto meno paragonata a loro.-
Tigre sembrò rilassare la sua espressione ma ritornò subito seria guardando in un’altra direzione, il leopardo seguì il suo sguardo e si accorse che Po stava sbirciando dalla sua camera.
Scoperto il panda si ritirò, poi la maestra guardò verso la camera della sua amica e, sorpresa la sua ombra affianco alla porta per sentire meglio, subito si allontanò e il resto dei guerrieri tornò a dormire.
La leader alzò gli occhi, i suoi affari erano di tutti?
- Vieni dentro- ordinò a Tai Lung che felice chiuse la porta dietro di loro.
Entrati si misero a sedere per terra a gambe incrociate e Tigre iniziò.
- Non sopporto di essere paragonata a quelle ragazze perché…-sembrò cercare le parole giuste per parlare con un uomo di quelle cose con cui parlava solo con Vipera.
- perché secondo me non hanno dignità, cioè hanno rinunciato a qualcosa di loro, una parte molto privata, per accontentare uno uomo come quello. Di sicuro le ha invitate tutte a fare un bel pigiama party…-
Tai Lung sembrò ascoltare veramente e senza malizia nello sguardo, questo a Tigre piacque molto.
- Capisci? Io non sarò mai come loro! Non diventerò mai un’ochetta starnazzante.
- il leopardo si alzò e così fece anche lei.
- Ti capisco e hai ragione. Per quello che vale però credo che tu sia molto più intelligente di quelle lì.-
Tigre rimase un po’ di stucco mentre il leopardo le dava le spalle.
- Quindi ti chiedo scusa per quello che ho detto prima, buona notte Tigre.- disse e poi uscì.
La maestra divenne un tantino rossa pensando che la ritenesse intelligente e non solo una ragazza dal bel corpo.
- Buona notte Tai Lung.-
Rispose quasi in un sussurro e sospirando, non pensava che il leopardo avesse anche un lato “normale” con cui si poteva parlare senza sotterfugi.
Lo trovò interessante, ogni volta scopriva cose sul suo conto che le facevano desiderare di conoscerlo meglio. Si addormentò pensandolo intensamente. Tigre si trovava di nuovo sul ponte e anche questa volta c’era il maestro delle mille pergamene. La maestra si guardò intorno spaesata.
- Ancora!- pensò.
Era da quanto aveva scoperto che Tai Lung era vivo che non faceva più sogni su di lui.
Passeggiavano sul ponte e si guardavano, Tai Lung non portava la maglietta.
Ad un certo punto un’asse del ponte sotto Tigre si ruppe e lei precipitò cercando di aggrapparsi. Non riuscì nel suo intento ma il leopardo accanto a lei la prese e la tirò su mentre era rimasta senza parole.
Era ancora stretta nelle braccia di Tai Lung e premeva contro la pelliccia del petto, alzò lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi e gli chiese:- Perché mi hai salvata?-
- Un semplice grazie sarebbe bastato.- rispose lui, ma poi vedendo il dubbio stampato sulla faccia della leader dei cinque continuò.
- Perché sei la ragazza più straordinaria sulla quale io abbia mai posato gli occhi.-
Tigre osservò quella frase e il sorriso del maestro delle mille pergamene. Sorrise di rimandò e si imbarazzo un po’ facendo sghignazzare il leopardo che la strinse ancora di più ma lei non si scompose. - Potresti darmi una risposta più precisa?- Tai Lung sembrò pensarci su.
- Potrei darti una risposta che ne vale due, ma poi saresti scandalizzata.- sorrise sornione facendo delle basse fusa.
Tigre voleva vedere fin dove si sarebbe spinto il leopardo e cercò di incoraggiarlo.
- Non mi scandalizzo facilmente, provaci.-
Il maestro sorrise e poi stampò alla tigre un lungo bacio, lei non fu sorpresa, se l’aspettava da parte del leopardo.
Provava dei sentimenti per lui ma erano del tutto diversi da quelli che sentiva adesso, visto che era un sogno però decise di accontentarlo e di divertirsi. Ricambiò e approfondì il bacio, Tai Lung con le mani la toccava da per tutto, fecero le fusa tutti e due mentre le loro code si intrecciavano.
A questo punto Tigre si svegliò.
Era contenta che si era trattato di un sogno, ma allo stesso tempo non voleva che lo fosse stato. Una cosa era certa, non poteva raccontarlo a nessuno, tanto meno al diretto interessato nonché vicino di stanza. Guardò dall’altra parte.
Vide Tai Lung cominciare a svegliarsi e stiracchiarsi facendo contrarre i suo “cari” muscoli. Suonò il gong e tutti uscirono, la leader dei cinque non osò guardare il leopardo in faccia per tutta la giornata e a fine allenamento la causa dei suoi guai le si parò davanti.
- Solo per curiosità, mi dici perché mi stai evitando?- Tigre cercò di mantenersi seria, ma la verità era che sentiva che stava arrossendo.
Rivedere quel volto le ricordava il sogno e non poteva trattarlo allo stesso modo.
- Che c’è? Non posso parlarti ogni singolo giorno, ho molte altre cose più importanti a cui pensare che a te.- bugia.
Lui non se la prese e le si avvicinò di più.
- Pronta per questa sera?- lei rispose con un sorriso vittorioso.
- Pronto per saltare a dosso alle ragazze, occhio che maestro Shifu ti vedrà, dovrai controllarti molto.-
- E tu attenta a non saltare addosso a quelle quattro per azzannarle.-
Tigre sembrò pensarci poi rise.
- Ci proverò.-
I cinque cominciarono ad avviarsi verso la loro destinazione. Erano vestiti tutti normalmente, poiché nessuno aveva specificato di vestirsi elegante, e maestra Tigre di sicuro non l’avrebbe fatto e si sarebbe rifiutata di avere tutti gli occhi puntati contro.
Arrivati furono subito scortati dal re ma la leader dei cinque rimase indietro, Tai Lung se ne accorse e lei gli chiese un favore.
- Tai Lung puoi camminare davanti a me?-
-E perché?- chiese lui sorridendo diabolicamente, poi però vide lo sguardo preoccupato di Tigre e quasi si sciolse.
- Niente.- rispose lei riprendendo a camminare, ma prima che potesse fare un altro passo il leopardo le afferrò un braccio.
Lei automaticamente si girò e con sua sorpresa lui la guardò dritta negli occhi poi le passò davanti senza dire una parola. Lei lo ringraziò mentalmente.
La verità era che non voleva farsi vedere più di tanto dal re, non si fidava per niente di lui ed era meglio stargli alla larga. Visto che Tai Lung era più alto di lei e più muscoloso, riusciva a coprirla tutta così da evitare che il re le inviasse più sguardi del dovuto.
- Miei cari maestri vedo che siete qui.- incominciò Massimiliano mentre loro si inchinavano.
- Massimiliano…- rispose Po.
- Ti prego per gli amici sono Max.-
-E per i nemici?- interruppe Tai Lung con le braccia incrociate e sorridendo meschino.
Tigre da dietro gli diede una live gomitata mentre, non si poteva vedere, ma sorrideva. Questo piccolo contatto fece sorridere ancora di più il leopardo mentre il re cercò di cogliere la maleducazione del maestro in scherzo.
- Molto divertente, voi siete dunque Tai Lung maestro delle mille pergamene, il demone della valle.- disse sorridendo diabolicamente.
Il leopardo non si fece intimorire, non aveva più sensi di colpa ormai.
- Sì esatto e vi avverto di non farmi arrabbiare, ho distrutto la valle della pace a mani nude per sola rabbia e sono uscito da una prigione costruita apposta per me in meno di un’ora e senza un graffio.-
Sorrise vanitoso mentre le quattro ragazze presenti in sala fecero:- Owwww…-
Al re sembrò non importare chi fosse, ma tra il gruppo cercava qualcuno, e Tai Lung sapeva chi.
- Non avevate detto che c’era anche una tigre con voi? Maestra Tigre se non sbaglio.-
Tigre sentì che era ora di mostrarsi e fece spostare un po’ Tai Lung con la mano, lui non si oppose ma continuò a guardare in faccia il re che fece un cipiglio molto soddisfatto.
Il leopardo si accorse che stava mangiando la maestra con gli occhi. Si controllò però, e si rese conto di provare gelosia e stizza per quel nobile lì.
- Ah la bella maestra Tigre sono felice di vedervi finalmente.-
Tigre incrociò le braccia stufa di quelle occhiate che le stava dando. Se si fosse girata e avrebbe visto Tai Lung si sarebbe spaventata di certo.
- Vorrei dire lo stesso.-
Qualcuno dei cinque alla sua affermazione sghignazzò e il leopardo sembrò riacquistare il sorriso di sempre. Già, non si doveva preoccupare per Tigre, a simpatia e a gentilezza andavano d’amore e d’accordo.
Solo una cosa riuscì a pensare, povero Shifu, lo guardò con la coda dell’occhio e lui si massaggiava le tempie.
- Non siate così dura, vorrei darvi l’opportunità di conoscermi meglio, per tanto andiamo a cena e voi vi sederete vicino a me.-
Tigre fece una faccia stufa.
Quando arrivarono nell’enorme sala da pranzo-cena le quattro ragazze si misero a fare le moine ai maestri e ronzavano intorno a Tai Lung come mosche.
Vipera e Tigre avevano delle espressioni molto contrariate sul volto. La leader dei cinque prese, a malincuore, il posto vicino al re alla sua destra e fu sorpresa di vedere seduto vicino a lei il leopardo delle nevi.
- Come mai ti sei seduto qui?- chiese mettendosi a sedere e a bassa voce.
- Voglio controllare che tu non perda la calma, anche se non sono più controllato di te. E poi non sono mai stato seduto vicino a te.-
- Non ci fare l’abitudine, anche se non mi dispiacerebbe.- rispose lei guardandolo con uno sguardo arrabbiato-scherzoso.
Lui lo comprese e sorrise.
La cena cominciò, Max parlava continuamente di se stesso e sia Tigre che lo stava ascoltando, sia Tai Lung che non lo faceva, avevano mal di testa. Come portata principale c’era il salmone e ovviamente i due maestri felini non poterono fare a meno di assaggiarlo.
Il leopardo delle nevi notò che il salmone era piuttosto salato e cercò l’acqua per rimediare. Si accorse però che dove era seduto non c’era l’acqua, solo alcolici. La chiese quindi a Po che gentilmente gliela passò.
Dopo un’ora di cena Tai Lung non toccò più cibo, era davvero troppo salato e si domandò perché. Sentì poi Tigre ridere in un modo strano e si accorse che stava bevendo alcolici, probabilmente aveva bevuto solo quelli per tutta la serata.
Il leopardo sgranò gli occhi.
- Ma certo!- pensò poi sussurrò nell’orecchio alla sua compagnia:- Tigre quanto hai bevuto?-
Lei si girò con la faccia completamente rossa e riuscì a rispondere:- Poco…solo…un goccioet…- non riuscì a capire il resto e si alzò andando ad avvertire Shifu se dovesse fare qualcosa e lui fu molto sorpreso.
  
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