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Autore: EmilyG66    18/06/2013    2 recensioni
Questa storia parla di come il perdono e la felicità possano giungere alla fine, dopo un inizio duro. Questo racconto è dedicato alla mia coppia preferita Tigre e Tai Lung. I personaggi tranne Max non appartengono a me ma a kung fu panda della Dreams works.
Dopo la sconfitta di Tai Lung passa un anno di tranquillità grazie ai cinque cicloni e al guerriero dragone, tranne quando ci sono dei banditi in città che vengono espulsi via a calci e malridotti dai famosi maestri di kung fu. Però un vecchio allievo, anche lui maestro decide di far ritorno, sarà guerra o diventerà un alleato? Fatto sta che sentimenti contraddittori si manifesteranno spesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tai Lung, Tigre, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- No, noi abbiamo tutt’ora una relazione con Max. Vedi, ognuna di noi ogni sera si diverte con lui. Noi siamo la sua collezione privata di donne feline e sembra che ne farà sua un'altra stasera.-
Continuarono a ridere. A Tai Lung non bastò altro per essere convinto che non avrebbe lasciato Tigre nelle mani di quel viscidissimo imbroglione. Mentre la carrozza portava via “le ochette” il leopardo raggiunse il tavolo e si mise a sedere vicino a Tigre.
Cominciarono a mangiare. Quando Po portò il vino gli chiese di far finta che in un boccale ci fosse quello rosso e in un altro quello bianco, invece ci sarebbe stata dell’acqua.
Poteva anche sbagliarsi ma era meglio che Max non inducesse Tigre a bere.
Quando arrivò Po:- Ecco qua Max, che vino preferisci? Bianco o rosso?-
- Preferisco il rosso grazie.-
- Oh bene Po, io e Tigre invece al palazzo di Giada siamo intenti a bere quello bianco giusto?-
Tigre colse il suo sguardo e annui continuando la recita, anche il panda aveva capito.
- Lascia pure qui vicino a me il vino bianco.-
Max fu ingannato e prevedeva di sbarazzarsi del leopardo per poi far finire la bella tigre nella sua collezione. Si accorse però che per quante volte Tai Lung riempiva il bicchiere a Tigre lei non sembrava ubriacarsi e gli diede uno sguardo strano.
Per fortuna che i bicchieri erano piccoli e scuri se no si sarebbe accorto che sia la maestra che il maestro bevevano acqua. Pensò che fosse il caso di aumentare l’alcool, quindi fece distrarre i due maestri.
- Guardate là dietro di voi!- come Tigre e Tai Lung si girarono scambiò le bottiglie, non si accorse però che il leopardo con la coda dell’occhio l’aveva visto e quando fu il momento di bere.
- Tigre per che non racconti a Max di quando ho AD-DESTRA-TO (a-destra) Po?-
Tigre capì che voleva dirle di prendere la bottiglia a destra e obbedì, lui fu molto felice di notare che aveva capito e che Max si stava innervosendo.
- Grazie Tai Lung, mi sei di grande aiuto, si vede che ci tieni a me.- pensò la maestra sospirando.
Il leopardo decise di attuare l’ultima parte del suo piano.
- Tigre stai bene, mi sembri un tantino accaldata, che ne dici di andare in bagno a rinfrescarti?- guardò la maestra in maniera solenne.
La leader fu costretta a dire di si e ad alzarsi, non si era mai alzata da nessuna cena per “rinfrescarsi”. Andò quindi verso il bagno.
Tai Lung appena la vide scomparire prese il boccale “di vino bianco” con i due bicchieri e disse:- Sarà meglio far riempire di nuovo la bottiglia, non sono ancora ubriaco.- ammise.
–Ma certo…- rispose Max mentre il maestro delle mille pergamene andava al tavolo delle ordinazioni e chiamò Po.
Tai Lung era davvero un genio, doveva parlare con Po e aveva portato via l’acqua per evitare che Max l’assaggiasse mentre lui era girato di spalle e per non correre altri rischi, anche i bicchieri con la scusa che c’era andata un po’ di polvere.
In realtà Max avrebbe potuto benissimo sentire il profumo del vino se effettivamente i bicchieri lo avessero contenuto, insomma Tai Lung aveva pensato a tutto e non era ancora finita. Disse a Po di riferire un messaggio a Tigre e poi farla uscire dal bagno.
Il messaggio era: fai finta di cominciare ad ubriacarti, se non sai come, copia quello che faccio io.
Si sedettero di nuovo e bevvero molte più volte di prima l’acqua, cominciarono poi a recitare la parte degli ubriachi. Tigre non sapeva come fare e copiò esattamente Tai Lung, si stava divertendo a fare la pazza.
- Io…non mi sento molto…bene…vado in bagno…tu Tigre rimani qui…a tenere compagnia…al mio amichetto Max…-
-Va bene…vai vai…- rispose lei.
Come Tai Lung si allontanò Max provò a portarsi via la tigre che lui credeva ubriaca.
- Tigre che ne dici di venire a dormire nel mio castello? L’altra volta mi sono molto offeso che tu non sia rimasta.-
Tigre stette in guardia e provò a rispondere come aveva parlato finora.
- Sì...e dove dormo?...- Max si alzò dalla sedia e si fece avanti verso Tigre dal tavolino quasi per baciarla.
- Nel mio letto.- le sussurrò.
La maestra poteva dargli un pugno ma continuò la recita.
- E quelle quattro…non se la prenderanno…?-
Max rise.
- No, loro stanno con me ogni sera, sono la mia collezione, ma questa sera ho voglia di te…-
Avvicinò le labbra e in quel momento Tigre gli diede un pugno.
Max fu sorpreso vedendo la tigre poi balzare indietro e sbattergli addosso il tavolino. Tai Lung e Po uscirono per vedersi meglio la scena, ma il leopardo ipotizzò che con il vestito non sarebbe riuscita a combattere molto bene quindi si tolse la giacca pronto per intervenire.
Intanto Tigre furiosa.
- Ah! Per te sarei solo un giocattolo vero!?- chiese rompendo con un pugno il tavolino.
Max fu spaventato ma sorrise.
- Vedo con piacere che siete molto furba, comunque non vi ho detto una cosa di me…-fece una posa iniziale di combattimento-…che anche io sono un maestro!- detto questo si lanciò contro la tigre che abilmente lo parò andarono avanti per qualche minuto prima che Tigre non riuscì a fare un attacco con il suo vestito.
Tai Lung se ne accorse e si lanciò nella mischia, da quanto tempo voleva picchiare quel Max.
Lui non se l’aspettò e quando si schiantò a terra e si tirò su esclamò guardando i due felini vicini:- Ah maestra Tigre me lo potevate dire che state con il demone della valle, non l’avrei detto la prima volta che vi ho visto.-
Tigre guardò Tai Lung poi Max, stava per rispondere ma il leopardo fece prima di lei.
- Non sono affari tuoi! E se fosse vero che te ne importa?!- chiese ringhiando forte.
Il suo avversario sorrise e rispose:- Che mi batto sempre contro il fidanzato di chi voglio avere e ovviamente lo uccido.- sorrise già vittorioso.
- D’accordo allora battiti contro di me, non credo che Tigre possa con quel bel vestito.-
- Va bene ma chi vincerà avrà il privilegio di toglierglielo…- rispose depravatamente.
- Spostati Tigre…-disse Tai Lung.
- Iniziano le danze…- appena il leopardo finì questa frase cominciò il duro combattimento.
Po era super-eccitato mentre suo padre aveva una faccia da funerale.
- I miei poveri tavoli! Le mie adorate sedie!-
- Papà! Mi distrai dal combattimento!- ammise il panda mentre suo padre l’abbracciava disperato, il suo ristorante non sarebbe diventato famoso e doveva ricomprare tutto il locale!
Tigre guardava tutta la scena con uno sguardo molto severo. Stava osservando un suo ex-nemico combattere per lei contro un rivale più depravato del primo.
Che storia! In un momento mentre i due stavano combattendo Tigre sfrecciò davanti a loro per andare vicino a Po.
- Tigre! Vado a dargli una mano?-
- No rimani qui, Tai Lung sa il fatto suo.-
Po annuì mentre suo padre continuava disperato a piangere.
- I miei tavoli…le mie bellissime sedie…-
- Non si preoccupi signor Ping, pagheremo per tutti i danni.-
- Davvero?- chiese lui speranzoso cambiando subito atteggiamento.
Tigre rispose di sì con la testa ma concentrata con gli occhi sul campo di battaglia.
- In questo caso potete anche ricomprarmi lo scolapasta che ha rotto mio figlio? E due padelle tre bicchieri…- continuò a parlare ma nessuno dei due maestri affianco a lui lo ascoltava.
- Vai così! Bravo Tai Lung!- continuava ad incitarlo Po mentre faceva sciocche mosse con le mani.
- Salto, schiva, pugno, afferra, calcio…-pensava Tigre mentre il leopardo combatteva.
Nella lotta Tai Lung aveva sempre avuto la meglio, tranne con il guerriero dragone e adesso era in netto vantaggio, agiva con velocità e precisione sempre tenendo conto della sua forza.
In un momento in cui cominciarono ad usare le maniere forti a Tai Lung vennero in mente i momenti maliziosi che aveva vissuto con Tigre e sorrise. Poi si ricordò di quello che aveva detto Max sul fatto si strapparle il vestito.
I suoi occhi d’orati cominciarono a scurirsi e fece uscire il solito fuoco blu dalle mani.
- Oh…- esclamò Po.
– Le cose si stanno complicando- pensò Tigre.
Come avrebbe fermato il leopardo?
Sarebbe stato impossibile se avesse perso il controllo di nuovo.
Tai Lung diede sonori calci e pugni a Max e alla fine lo lanciò lontanissimo. Il combattimento era finito e lui aveva vinto.
- Tai Lung sei stato mitico!- ammise Po avvicinandosi ma il leopardo si girò così velocemente e con tanta forza che il panda si ritrasse e si nascose dietro a Tigre che avanzava verso il maestro ansimante e un po’ malconcio.
La maestra vide che aveva ancora gli occhi oscurati e gli prese prima una mano poi l’altra guardandolo negli occhi. Piano piano divennero più chiari fino a ritornare d’oro brillante.
Il signor Ping chiamò suo figlio.
- Po andiamo a sistemare i tavoli.-
- Certo papà- rispose il panda non vedendo l’ora di togliersi da lì.
Tai Lung mise una mano sulla guancia della maestra e lei la mise giù mentre il povero leopardo alzava gli occhi al cielo.
- Sei sempre il più forte.- gli disse.
- Sei sempre il migliore.- aggiunse facendo sorridere di cuore il leopardo.
Si avviarono poi verso il palazzo mentre Po rimase ad aiutare suo padre. Tigre teneva sulle spalle un braccio di Tai Lung e parlava.
- Pensavo non ti saresti controllato.-
- Beh che l’ho fatto a fare se no l’allenamento con te sull’autocontrollo?- il leopardo osservò che la rosa sulla testa della maestra stava per cadere così la fece fermare e la tolse lanciandola via.
- Grazie.-
- Per cosa?- chiese.
- Per tutto quanto.-
Tai Lung sorrise malizioso.
- Non mi merito un abbraccio?-
- No- rispose lei.
Stava per procedere ma Tai Lung l’afferrò e l’abbracciò.
- Avevo detto no.- disse lei in tono finto arrabbiato.
- Ma io lo voglio.- sorrise beffardo il leopardo.
- Sei peggio di un bambino.- ammise Tigre.
- Lo so.-
Rimasero abbracciati per qualche minuto poi si guardarono negli occhi. Tai Lung voleva tanto baciarla veramente, ma sapeva che non sarebbe stata d’accordo ne lei ne Shifu.
Il suo istinto cominciò ad avere la meglio, attirò più vicina Tigre e le sfiorò il collo con i suo.
Lei rimase impietrita, stupita e tutta rossa come dopo Tai Lung si avvicinò, voleva farlo anche lei, voleva baciarlo ma preferì di no. Quando erano a pochi centimetri si allontanò dal leopardo.
- Tai…-sussurrò.- sai che non possiamo, sono le regole…- il maestro delle mille pergamene aveva uno sguardo sconsolato ma poi si riprese.
- Hai ragione…- la lasciò.- ma sappi che se non ci fossero state le regole, non mi saresti potuta resistere.- ridacchiò.
Lei alzò gli occhi al cielo e lo prese sotto braccio.
- Certo tu sei bellissimo e muscoloso…-ammise ironica.
- E ho anche degli occhi meravigliosi.- continuò prendendola in giro.
- Giura che non permetterai più che mi ubriachi.-
- Va bene lo giuro.-
- Bene adesso andiamoci a togliere questi abiti poco pratici.
- Già, io avrei bisogno di un bagno, vuoi farmi compagnia?-
Tai Lung ricevette un sonoro pugno sullo stomaco.
- Il solito depravato.- rispose lei.
Lo accompagnò all’entrata, poi Shifu gli aprì e chiese com’era andata la cena, ma vedendo i vestiti del leopardo capì che non era stata ottima. Tai Lung raccontò del suo piano e Shifu fu proprio contento di aver mandato anche suo figlio, la cosa sembrava non aver infastidito per niente Tigre.
Lei raccontò della collezione del principe e grazie al cielo di come Tai Lung avesse fatto la festa a Max. Shifu notò che c’era una grande e luminosa luce negli occhi di tutti e due mentre raccontavano e come finirono sembrò spegnersi.
Il maestro aveva capito cosa provavano e fu sorpreso che suo figlio non fosse montato già da tempo addosso a Tigre. Riusciva a reprimere il suo istinto animale meglio di chiunque altro e per questo poteva essere anche premiato, Shifu ci doveva pensare molto a fondo.
I due maestri augurarono buona notte e se ne andarono. Tigre andò nella sua camera si cambiò e si mise sotto le coperte.
Tai Lung si fece una doccia, si vestì e prima di andare a dormire entrò nella camera di Tigre.
- Tigre…-
- Tai Lung che ci fai qui?!- chiese mentre lui si avvicinò furtivo e chinandosi le sussurrò, come al solito, in un orecchio.
- Buona notte- lei sorrise e ricambiò.
- Buona notte.- il leopardo uscì con il sorriso sulle labbra e andò a dormire.
  
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