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Note: Ta-dan!! ._. Lo so, ieri non ho aggiornato, chiedo perdono ;_; Il
fatto è che sia io che Bani chan siamo state impegnate nel dare i risultati di
un contest e ho lavorato alle valutazioni tutto il giorno, pardon ^^"
Comunque, eccomi ad aggiornare con una Spamano, coppia che amo all'inverosimile
<3 Nonostante il prompt mi piacesse da impazzire, non sono affatto sicura di
ciò che è uscito. Anzi, a dire la verità penso sia uscita una schifezza ;_;
Spero qualcuno potrà apprezzarla comunque (e che non mi tirerete dietro dei
pomodori ;_; -Antonio apprezzerebbe, invece).
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che seguono e leggono questa raccolta,
ma anche MisSAlighieri
per averla inserita fra le preferite <3 Spero di ricevere dei commenti anche
da voi che leggete e seguite silenziosamente, mi piacerebbe tanto sapere cosa
ne pensate o se ci sarebbe qualcosa da migliorare :D
A domani, con una AustriaxPrussia :)
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Autore: SunliteGirl
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Italia Romano (Lovino Vargas), Spagna (Antonio Fernandez Carriedo)
Coppia: SpagnaxItalia Romano
Rating: verde
Avvertimenti: -
Prompt: Catene
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Chains
A volte sentiva il bisogno di scappare. La sua era una paura irrazionale,
diversa da quella che si prova di fronte a qualcosa di spaventoso o di
inaspettato, ma per questo ancora più forte. Aveva paura di amare, perché sapeva che prima o poi
sarebbe rimasto ferito, abbandonato, scottato. Sapeva di non avere nulla da
offrire in cambio, perché conosceva i suoi limiti e le sue insicurezze. Lovino
sapeva di non essere abbastanza, che
prima o poi Antonio si sarebbe stancato dei suoi difetti e avrebbe rivolto lo
sguardo altrove. Per questo sentiva il bisogno di fuggire.
Anche il quel momento. Stava impalato
di fronte alla porta d'ingresso ancora chiusa, una valigia in una mano e una
foto nell'altra. La stava fissando da lunghi minuti, soffermandosi sul volto di
Antonio e quel suo sorriso da idiota. Quella sera gli aveva detto che lo amava,
per la prima volta, e Lovino si era spaventato nel sentire quell'improvvisa
felicità dentro di lui, quel senso di appagamento e sicurezza. E poi la paura,
improvvisa, di perderlo e rimanere solo.
Quanto ancora sarebbe diventato dipendente da quel sorriso e quello sguardo
intenso, che sembrava sempre ammirarlo come fosse la cosa più bella del
mondo?
«Lovi, cosa stai facendo?». La voce assonnata di Antonio giunse alle sue
orecchie, facendolo sobbalzare. Era sicuro stesse ancora dormendo, se ne era
accertato poco prima. Chissà per quanto tempo Antonio era rimasto in piedi a
guardarlo dalla porta della loro stanza, prima di parlare?
«Io me ne vado» disse, cercando di non mostrare la sua insicurezza. Sentiva gli
occhi verdi di Antonio puntati sulla sua schiena, quasi volessero tenerlo
legato a loro e impedirgli di andarsene.
«No, non lo farai». Il tono sicuro dello spagnolo lo fece innervosire, tutto ad
un tratto, ma non fece in tempo ad aprire bocca per ribattere che sentì le sue
braccia avvolgerlo e il suo viso appoggiarsi sulla sua spalla. Rimase immobile
per qualche attimo, il cuore che sembrava impazzito e la mente per un attimo
priva di lucidità, quasi inebriata da quel profumo e quel calore.
«Lovino, non te ne andare. Resta con me»
gli sussurrò all'orecchio, con una voce improvvisamente implorante, quasi...spaventata. Lovino avrebbe potuto dargli
dello stupido e allontanarlo con forza come faceva sempre, invece chiuse gli
occhi e, dopo un solo attimo di esitazione, lasciò cadere la valigia,
appoggiando le mani su quelle di lui e stringendole a sé. «Sei uno stupido
bastardo» sussurrò soltanto, prima di girarsi e affondare il viso sul suo
petto, forse per cercare di nascondere il rossore, o forse semplicemente per
soffocare nel calore di quell'abbraccio.
Per quanto potesse cercare di scappare da lui, o da quei sentimenti, non ne
sarebbe mai stato in grado. Un filo legava il suo cuore a quello di Antonio,
incatenandolo a lui; forse sarebbe stato per sempre prigioniero di quell'amore,
ma non sarebbe stato spiacevole. Non l'avrebbe mai ammesso con Antonio, ma
amava quelle catene quanto amava lui.
A volte vale la pena di perdere la
libertà, per amore.
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