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Autore: Mini GD    18/06/2013    1 recensioni
Non credo nell’amore a prima vista. Non ci ho mai creduto, a dire il vero.
Sono eternamente convinto che non è un innamorarsi, ma un ritrovarsi, un meritato premio dopo tempo passato a cercare quegli occhi, quell’anima incastonata nel sorriso della dolce metà. Un segno del destino, per l’appunto.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Hai passato tutto il pomeriggio in compagnia di.. come hai detto che si chiama?” mi domanda, per l’ennesima volta Daesung, non appena cerco di scappare sulla terrazza.
“Si, ho passato il pomeriggio con Cristina” sottolineo il suo nome, per farlo ricordare una volta per tutte. Le loro domane mi fanno paura, non vorrei che cominciassero a pensare che io sia innamorato di quella ragazza dai capelli mossi.
“Ti sei per caso innamorato, Kwon leader?” eccola, la domanda che mi aspettavo, posta, per l’appunto, da Seungri, che sorride sotto i baffi, aspettando la mia riposta.
“Io? Ma se la conosco appena” mi giustifico, dopotutto non posso davvero credere di essere interessato a una ragazza che, fino a qualche ora fa, era inesistente per me.
“Sai come si chiama? Amore a prima vista, colpo di fulmine, cupido in azione…”
“Maknae, hai reso l’idea, non ci vuole tutto l’elenco” il panda viene interrotto dal più grande, che se la ride per l’espressione che il mio viso ha assunto, un misto tra il finitela che siete ridicoli e il visto che ci sono vi uccido tutti.
“Non è vero! Smettetela, sembrate dei bambini” li sgrido, cercando di trovare la mia autorità da leader, autorità che, da quanto ho capito, si è dissolta nel nulla.
“Si chiama rivincita, caro. Ti ricordi tutte le volte che commentavi male, dicendo che cose simili non possono succedere?” continua sempre il più piccolo, ridendosela come se avessi fatto una battuta.
“Interessante. Se volete continuarlo a credere, fate pure. Tanto solo io so la verità” detto questo, me ne torno nella mia camera, per ammirare dalla finestra lo sfondo londinese. Me ne sono corso via, non ho fatto che aumentare i loro motivi per non credermi.
Sta di fatto che in realtà, sento che hanno ragione. Da quando ho visto i suoi occhi nel negozio, non ho fatto altro che pensarla, anche quando stavo con i ragazzi, anche adesso ad esempio.
Sto impazzendo, ne sono certo; maledetto panda.
 
Cristina
“Sara! Stai da ore sotto la doccia e io mi devo sciacquare il viso, vuoi uscire?!” sbraito senza controllo contro la porta bianca, che racchiude al suo interno la mia migliore amica.
“Mantieni la calma Cri. Sei per caso agitata in qualche modo?” esce fuori avvolta nell’asciugamano, calma e placida come suo solito. Mi guarda da capo a piede, come se il fatto che, poco prima, avessi gridato fosse fuori dalle cose normali.
“Stai ore nel bagno, ci sono anche io ed è uno solo. Si deve condividere, quindi, le tue abitudini vanno regolate” l’ammonisco, scandendo bene le parole; è sempre la prima che mi ricorda che parlo troppo velocemente.
“La tua libertà finisce dove comincia quella degli altri, sisi, me lo dici sempre” marca quel sempre, citando la mia frase preferita, nonché quella che più spesso le dedico. Tende a scordarsi di non essere l’unica abitante del pianeta, ma non lo fa con cattiveria, almeno credo.
“Mi hai lasciato sola tutto il pomeriggio, che dovevo fare in questa camera, quando nella televisione mandano programmi bigotti?” si lamenta lei, mentre è distesa sul letto, intenta a mettersi la sua crema idratante,  che odora di vaniglia. L’aroma si espande in poco tempo, occupando tutta la stanza che sta piombando nel silenzio più totale.
“Vuoi dire che è colpa mia? Solo perché non hai passato il tuo tempo con me?” le domando, leggermente spaesata. Dopotutto non mi aspettavo una simile ammissione da parte sua; in pratica mi ha appena detto che ha bisogno di me per divertirsi.
“Si, chi devo sfottere se sono sola?” ecco, se mi sentivo allegra ha fatto crollare tutto in un secondo, sgretolando le mie convinzioni.
“E poi mi hai lasciato sola per quel tipo” aggiunge, girando la faccio dal lato opposto al mio.
“Sei forse gelosa?” salto sul letto e comincio a toccarle la spalla insistentemente per farla girare verso di me, che sorrido a trentadue denti. Mai in tutti gli anni che la conosco, ha ammesso di essere gelosa della sottoscritta, è un grandissimo riconoscimento per me.
“Io? Si” mi risponde sincera, girandosi e guardandomi con naturalezza, continuando a spalmarsi la crema sui gomiti.
“Tu sei scema, non devi essere gelosa…” “Se con gli altri ballo il twist. Tanto anche se mi innamoro di lui ti vorrò sempre bene” comincio il mio discorso, interrotto da lei che mi parla di balli e di amore.  Mentre annuisco inizio a elaborare la sua frase, capendola. Mi fermo e mi ritrovo a fissarla in cagnesco, irritata da quello che aveva detto.
“Perché devi sempre ricordarmi che sono una frana a ballare?” la sgrido, offesa per la sua frase che mi ha ricordato della mia passione che, da quanto ho potuto capire nel corso degli anni, il mio corpo non condivide.
“Tu pensi al ballo, ma quello che ti ho detto su Raperonzolo non ti fa ne caldo ne freddo. NON MI DIRE CHE TI PIACE SUL SERIO?!” scatta in piedi, costringendomi ad alzare il collo per guardarla. Quando comincia a gridare è capace di per forare un timpano.
“Smettila di gridare e siediti, siamo in terreno estero, te e le tue sfuriate devono restare in Italia” le ricordo il nostro patto e, da brava cagnolina, torna a sedersi.
“Comunque, solo per farti felice ti rispondo. Di quel ragazzo mi piace solo la voce, poi chissà… Torneremo a uscire insieme e se Dio vuole…” mi guardo le unghie, ricoperte di uno smalto rosso messo proprio da lei.
“Stai dicendo sul serio?” mi domanda, sbattendo le palpebre più di una volta, stringendo forte nella destra il flacone di prodotto che stava per colare ovunque.
“Non te lo dico!” corro nel bagno e mi chiudo al suo interno, ridacchiando nel sentire le sue imprecazioni contro la porta.


Mi sono divertita a passare le ore di questo pomeriggio con lui, anche se era praticamente uno sconosciuto, sembrava conoscermi da tempo. Mi ha dato una piacevole sensazione, ero a mio agio nell’essere me stessa senza troppe maschere.
Magari ci conosceremo meglio prima che questa vacanza si concluda, sia per lui che per me. Il fatto che poi sia coreano rende tutto ancora più facile, visto che di solito preferisco non fare amicizie in territorio straniero, dato che prima o poi me ne andrò di nuovo.


“Scusa, io non posso mostrarmi interessata a un ragazzo e tu invece puoi flirtare con il professore di ballo?” esco fuori dal bagno, partita a razzo una volta ricordato il piccolo particolare che mi ha obbligato a restare a Londra altre due settimane.
“Si, hai capito bene. Io posso e tu no, bambinella” mi fa una linguaccia e mi lancia addosso uno dei suoi cuscini.
“Scordati che domani ti acc… Oddio, mi ero scordata” mi siedo sul bordo del mio letto, passando una mano sul viso non del tutto asciutto. Avevo rimosso la lezione di tango con quel professore che le piace tanto e ho accettato l’appuntamento con JiYong. Anche se non è un appuntamento, visto che non ci interessiamo, siamo solo amici.
“Cosa ti sei scordata?” mi domanda, fissandomi così male da farmi tremare.
“Che domani dovevi andare da quello!” rispondo scappando sotto al letto, appena in tempo per evitare un’altra cuscinata “Ho detto a Ji che poteva passare a prendermi alle 19.00” aggiungo, sempre da sotto al letto onde evitare contatti, sia fisici che visivi, con lei.
“Lo sapevo, mai fidarsi delle proprie amiche” la sento alzarsi dal letto e sbuffare sonoramente, sbattendo più volte il piede sul pavimento.
“Scusa” esco dal mio rifugio e, a testa bassa, mi porto davanti a lei, che continua a sbuffare.
“Sai che ti dico? Domani porterai anche lui a lezione” mi alza il viso e mi guarda in modo autoritario, so bene che tutto quello che potrei dirle non servirebbe a nulla.
“Uffa!” mi limito a risponderle così, ritornando nel bagno, con tutta l’intenzione di rimanerci per sempre.


- Lo so, sono una vera e propria frana, continuare così a sbalzi non è proprio nel mio stile... 
I'm so sorry but I love you *parte Lies in sottofondo*
Ragazze, lo so che vi chiedo tanto, ma un vostro commentino su questa sottospecie di storia? Giuro non mordo TTwTT
Vi voglio tutte bene, grazie per aver letto <3
  
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