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Autore: Harmonia    03/01/2008    3 recensioni
Harry riesce a sconfiggere Voldemort in una durissima battaglia, grazie al coraggioso aiuto di Hermione, ma dopo quell'esperienza vissuta insieme qualcosa inizierà a cambiare nel rapporto tra i due, e il magico trio comincerà a scricchiolare. Ma Voldemort sarà davvero morto?
Genere: Romantico, Dark, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Ron Weasley, Voldemort | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correva a perdifiato, scansando a fatica gli alberi sempre più fitti nel buio, tendendo le orecchie, aguzzando la vista per scorgere anche un minimo segno che le indicasse il luogo della battaglia. Sentiva alle sue spalle i rumori e gli scoppi della furiosa battaglia in corso al castello, ma sempre più in lontananza, mano a mano che si addentrava nella foresta proibita. Si sentiva in colpa per aver abbandonato i suoi compagni e i membri dell’ordine a combattere con i mangiamorte, ma lui era lì, in quella foresta buia, a combattere da solo, e lei non poteva abbandonarlo. Ad un tratto, un alone di luce rossa avvolse la foresta, insieme ad un grido di dolore che squarciò la notte e il cuore di Hermione.

 

Mentre il dolore diminuiva lentamente e le convulsioni del suo corpo si calmavano, Harry tentò di pensare. Era solo, in una radura nel cuore della foresta proibita, e stava per morire. Questo lo sapeva, lo sapeva dall’inizio: quante possibilità poteva avere contro un Voldemort tornato al culmine dei suoi poteri? Gli era sfuggito tante volte, tutte per fortuna o per l’aiuto di qualcuno. Ma questa volta nessuno poteva aiutarlo: sua madre, Sirius, Silente… Erano tutti morti per lui, morti invano.

L’istinto gli diceva di provare a fuggire, per quanto stupido potesse essere il tentativo, ma Harry era ben deciso a non ascoltarlo: non sarebbe morto strisciando.

Raccogliendo le sue ultime forze, si rialzò lentamente. Voldemort rideva.

-Non ne hai ancora abbastanza, Harry?- disse, con voce finta compassionevole -vuoi che ti finisca? Non hai che da dirmelo… non hai che da implorarmi.

Harry non aveva più fiato per rispondere alle provocazioni, alzò la bacchetta ma subito un altro lampo rosso lo colpì al petto, costringendolo a piegarsi in due per il dolore. La sua bacchetta volò lontano.

-Questa volta non ci sarà nessuno a morire per te- Harry sentì la voce di Voldemort come da molto lontano - questa volta non ci sarà la tua cara mammina pronta a salvarti.

Sarebbe morto così. Voldemort non gli avrebbe concesso una morte rapida, non a lui.

Harry sentì che stava per scivolare nell’incoscienza; si lasciò scivolare a terra, mentre le forze lo abbandonavano lentamente, così come i sensi. Non vedeva più niente, non sentiva più niente. Se questo era morire, pensò, era certo meglio di quella tremenda tortura. Il dolore era sempre più lontano…

-Harry!!!

Harry si scosse dal suo torpore, terrorizzato molto più di quando, pochi secondi prima, aveva pensato morire.

Non lei, lei no, ti prego, tutti tranne lei… lei no…

Voldemort interruppe la maledizione e si voltò a guardare.

Hermione avanzava nella radura, con passo sicuro. Harry vide la paura sul suo volto, ma anche la bruciante determinazione che ben conosceva. Avrebbe voluto gridarle di andarsene, di scappare, che era inutile sacrificarsi, che per lui non c’era più speranza, ma non ne aveva più la forza, e sapeva che sarebbe stato fiato sprecato. Invece si guardarono solamente, lui a terra, lei in piedi, fra lui e Voldemort.

 -Ma che sorpresa, una gentile signorina si è voluta unire a noi- disse quest’ultimo, alzando la bacchetta. Hermione invece si limitò a spostare lo sguardo verso il mago oscuro, senza nemmeno tentare di prendere la bacchetta riposta nella divisa. Harry trattenne il fiato, tentando disperatamente di sollevarsi ad terra, di proteggerla in un modo o nell’altro…

-Crucio!

Hermione si piegò su se stessa, gridando di dolore. Harry si alzò, ignorando le proteste del suo corpo, e da dietro la circondò in un abbraccio, urlando anche lui, finchè Voldemort, all’improvviso, abbassò la bacchetta, con un’espressione terribile sul volto. Hermione si raddrizzò, lo sguardo fiero nonostante le ultime tracce di sofferenza.

-Maledetta, sporca mezzosangue, non te lo permetterò- sibilò Voldemort.

-Non portai fare nulla per impedirmelo- rispose Hermione, senza l’ombra di un tremito nella voce. Allargò le braccia, nascondendo quasi completamente Harry alla vista di Voldemort -Dovrai passare sul mio corpo.

Quella frase fece scattare qualcosa nella mente di Harry.

-Prendi me! Uccidi me, non Harry, uccidi me!

Capì perché all’improvviso Voldemort sembrava spaventato, capì l’espressione determinata e sicura di Hermione. Capì, e il terrore si impossessò di lui.

-No!!!

Harry cercò di spostare Hermione dietro di lui, ma le poche forze che gli erano rimaste e un giramento di testa improvviso non gli consentirono di smuoverla di un centimetro.

-Hermione- disse debolmente -ti prego, no…

Ma Hermione non lo ascoltò.

-Forza, uccidimi!- disse Hermione -uccidimi come hai ucciso la madre di Harry, e preparati a morire, Voldemort, proprio come successe quindici anni fa.

 Voldemort levò la bacchetta, ma la lasciò a mezz’aria, l’indecisione dipinta sul volto.

Passarono alcuni secondi così, senza che la situazione si muovesse da una parte o dall’altra. Harry, che era di nuovo scivolato a terra, sentiva che i sensi stavano per abbandonarlo. Lì, sdraiato sull’erba della radura, vedeva sempre più confusamente la sagoma di Hermione, immobile nella sua posizione, pronta a morire per salvarlo. Sempre meno lucido, vedeva la sua immagine confondersi con quella di sua madre, e tutte e due gridavano, chiedevano di essere uccise, per salvare lui…

Ma Hermione non doveva morire, questa volta lui non doveva permetterlo.

Poi tutto successe in pochi secondi: Voldemort abbassò la bacchetta, Hermione chiuse gli occhi…

-Avada Kedavra!!!- esclamarono due voci, contemporaneamente.

Due fiotti di luce verde si scontrarono a mezz’aria, al centro esatto della radura.

Harry stringeva forte la bacchetta di Hermione, tenendola alta davanti a sé. Non aveva certo l’esperienza di Voldemort in fatto di maledizioni senza perdono, né aveva ancora le forze per sostenerne una. Ma sentiva che ce la poteva fare, ce la doveva fare.

La luce verde si spostava di continuo, una volta verso Voldemort, una volta verso Harry.

Il ragazzo sentiva il braccio tremare, non ce la faceva più. All’improvviso, sentì che la bacchetta era diventata un po’ meno pesante da tenere. Hermione l’aveva afferrata insieme a lui, tenendo gli occhi chiusi, l’espressione concentrata. Anche Harry chiuse gli occhi, chiedendo al suo corpo un ultimo, decisivo sforzo.

Ci fu un ultimo, forte lampo di luce verde, seguito da un esplosione talmente forte che sollevò Harry, mandandolo a sbattere violentemente contro un albero.

 Tenne gli occhi chiusi, finché il rumore assordante finì e nella foresta tornò la calma, interrotta solo dalle urla di Hermione. Non capiva perché urlasse, ma aveva paura di scoprirlo. Non voleva vedere com’era finita. Sentiva una puzza nauseante aleggiare nell’aria, tanto che credette di dover vomitare.

Finalmente si decise ad aprire gli occhi: al centro della radura, Voldemort giaceva riverso a terra, le braccia allargate, il volto nascosto nell’erba. Senza nemmeno il tempo di provare a capire cosa fosse successo, senza concedersi di sperare che fosse davvero come sembrava, Harry si precipitò da Hermione, sdraiata a terra a qualche metro da lui, che continuava ad urlare senza sosta, e la prese per le spalle.

 -Hermione!- urlò a sua volta, spaventatissimo -Hermione! Calmati, ora, calmati!

La ragazza smise finalmente di gridare e aprì gli occhi, il terrore ancora impresso sul viso.

-Harry- sussurrò, guardando prima lui e poi il corpo del mago oscuro a terra -Harry, è…

 -Resta qui- le intimò Harry, prima di avvicinarsi cautamente a Voldemort, con la bacchetta puntata. Con la coda dell’occhio vide Hermione alzarsi in piedi e avvicinarsi a lui di qualche passo, e per un attimo si chiese perché fosse così dannatamente testarda.

Era ormai a pochi centimetri dalla mano del nemico che ancora stringeva la bacchetta. Fece un respirò profondo, poi, stringendo forte la sua, sferrò un calcio alla bacchetta di Voldemort, che volò a qualche metro di distanza. Il mago non ebbe alcuna reazione.

A quel punto Harry prese coraggio, infilò un piede sotto al corpo di Voldemort e con un altro calcio lo fece voltare. Per un breve istante video il rosso dei suoi occhi e fu preso dalla paura, ma poi vide che erano vitrei ed inespressivi, e la bocca era aperta in un urlo senza voce.

Harry camminò lentamente, a ritroso, verso Hermione, azzardandosi ad abbassare un po’  la bacchetta. Non osava crederci

Sentì il tocco di Hermione sul suo braccio, delicato e rassicurante, e alla fine si decise a riporre l’arma. Poi si girò verso di lei che, con le lacrime agli occhi e con un incredula gioia appena accennata sul suo volto, gli gettò le braccia al collo. Harry la strinse forte e finalmente sentì la tensione sciogliersi, almeno in parte.

Restarono così abbracciati, in silenzio, sconvolti ad emozioni ancora fortissime e contrastanti fra loro, divisi fra la paura che ancora provavano e la gioia che stava per esplodere.

Dopo quella che parve loro un’eternità, sentirono dei passi, seguiti da urla nella foresta. Gridavano i loro nomi.

Harry capì che erano salvi, che li avevano trovati. Ad un tratto, tutta la stanchezza e il dolore che provava lo assalirono, e fece appena in tempo scorgere Ron, Ginny, Lupin e la Mg.Granitt correre verso di loro prima di svenire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: forse qualcuno di voi avrà già letto il primo capitolo di questa storia, che ho postato la prima volta non molto giorni fa. Lo ripubblico con appena qualche diversificazione, a causa di un cambio di account (sono sempre io^^). Ringrazio tantissimo quelli che hanno recensito il capitolo che avevo postato, spero lo faranno anche con questo e che la storia continuerà a piacere. Il capitolo due è già pronto, e prestissimo pubblicherò anche quello. Grazie a tutti quelli che leggeranno e in particolare a quelli che mi lasceranno un commento^^

 

 

 

  
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