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Autore: insignificant    19/06/2013    0 recensioni
" -Chi ti ha distrutto?-
Chi mi ha distrutto? Eccomi, sono io, si, io mi sono distrutta, da sola, pensi sia stupida? Si, lo penso anche io."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ei ciao, è un piccolo pezzo della mia storia, è la prima volta che scrivo qui, quindi se vi piace, fatemelo sapere.


Eccomi qui, per la prima volta in vita mia, a scrivere in un foglio bianco, la mia stupida storia.
Distrutta, si voglio iniziare così, distrutta, mi chiedi:
 -Chi ti ha distrutto?-
 Chi mi ha distrutto? Eccomi, sono io, si, io mi sono distrutta, da sola, pensi sia stupida? Si, lo penso anche io.
 -Che significa che ti sei distrutta?- continui.
Sai quando tutti ti insultano ‘troia’ ‘brutta’ cessa’ ‘perché non muori?’ ‘come fanno le tue amiche a stare accanto a te? Si rovinano la reputazione’ intendo questo, capisci? Ecco.
‘Ma loro ti hanno distrutta, non tu.’ Ripeti.
E qui ti sbagli, se ero una ragazza ‘forte’ come tutti cercano di farmi capire, mentendo anche a  loro, avrei ignorato quegli insulti. E invece no, giorno dopo giorno, iniziavo a convincermi di quello che dicevano, ‘hanno ragione’ pensavo;  ‘per dirmi brutta avranno un motivo, perché non dovrei credergli? Sono gli unici a dirmi la verità’ passavo le mie giornate cosi.
In questo modo, ho iniziato ad auto-distruggermi, sempre di più, ora capisci?
-Ma non devi ascoltare quelle persone, lo dicono tanto per dire.- cerchi di convincermi.
No, smettila, non continuare, ti prego, mi fai del male, le tue parole fanno male..
-Ma io cerco di aiutarti..- rispondi imbarazzata.
Cosi non mi aiuti, non mi aiuti dicendomi altre cazzate, le solite cazzate, quelle che mi dicono tutti, ma tranquilla non ci credo, ringrazio, mi sembra giusto no? Ecco, ma non ci credo, e non lo farò mai. A loro sembra che non ho uno specchio, e invece si sbagliano, li ho, e quando vado li davanti, mi faccio schifo, e cosi inizio ad odiarmi, sempre di più.
-E per sfogarti cosa fai? Intendo dire, piangi?-
Si quando arrivo al limite piango, e ti giuro, sono fiera di me, oddio l’ho detto davvero(?), se l’ho detto ci sarà un motivo? Ma si dai, forse si, in questi giorni quando c’è qualcosa che non va, piango, e non sai quant’è bello, quanto mi è mancato piangere.
-Scherzi? Piangere è bello? Ma che ti fumi?- mi chiedi scioccata.
Sette mesi fa, precisamente a novembre, ho iniziato a tagliarmi, era l’unico mio modo per stare ‘ bene’. Non mi bastava più piangere così ho iniziato con i polsi, era inverno, si stava con i maglioni, nessuno si accorgeva di niente, ‘chi è Sofia?’ ‘La ragazza felice con il sorriso sempre in faccia’ si, ero io quella, o almeno, facevo credere di essere questa, e le persone, i miei compagni ci credevano. Ma sempre a novembre mi sono lasciata, e ogni giorno piangevo in classe, i miei compagni, stavano capendo chi era la vera Sofia forse, ma non volevo quindi riasciugavo le lacrime e iniziavo a fare battute squallide per cercare di ridere.                                                                                                                                                                                 Febbraio, marzo, aprile, maggio.                                                                                                                                                        
-Perché scrivi dei mesi?- mi chiedi titubante.                                                                                                                               
Qui a Catania, inizia a fare caldo, tutti iniziano a mettere le magliette a maniche corte, è la scusa del freddo è troppo banale, quindi ho smesso di tagliarmi nei polsi, peccato che ho iniziato da un’altra parte, si, nei fianchi, dove nessuno può vedere. 
Un giorno però, precisamente il 4 giugno, inizio a chattare con il mio migliore amico, ci eravamo allontanati tantissimo, cosi ci siamo raccontati tutto ciò che era successo, e non sono riuscita a mentirgli, raccontando tutto, cosi lui ha iniziato a raccontarmi tutto lo schifo che stava passando, ma nonostante tutto resisteva,  perché tagliarsi non risolve niente, così magicamente, e dico questo, perché è solo cosi che può essere chiamata, ho smesso, non dico che non sento più il bisogno, ma riesco a resistere.
Bhè, sono riuscita a dire tutto ciò che avevo da dire, quindi, grazie per avermi ascoltata, non so chi tu sia, ma grazie.

#Piacere sono un’(ex)autolesionista.
 
 
  
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