19/06/2013
2 recensioniIl giovane e aitante grifondoro, sentendosi chiamare, si volta in direzione della voce e. . . .SPLAT! Una torta ai mirtilli gli si spiaccica sulla faccia, riempiendogli i capelli di panna e marmellata rossastra.
Sirius cade a terra dalle risate, con il suo solito modo di ridere sguaiato, proprio come un cane che abbaia divertito contro le macchine di passaggio.
Remus sospira di impazienza per l’ennesima dimostrazione di “umorismo canino” del compagno, mentre Peter ridacchia come sempre in supporto dei suoi amici.
Con quel gesto, iniziò una lotta di cibo, libri, boccette d’inchiostro e ogni cosa che capitava a tiro. Era una consuetudine nella torre dei grifondoro, quando c’era un’atmosfera troppo silenziosa ci pensavano i malandrini a sconquassare tutto.
Correndo per salvarsi la pelle da un James infuriato, ma alquanto divertito, il quale lo minaccia di infilargli la spada di Godric Grifondoro in un posto per niente carino, la scena sembra andare al rallentatore per il giovane Black.
Aveva raggiunto il suo scopo, attirare la sua attenzione. Non sapeva perché, ma da un po’ di tempo provava qualcosa per lei. In quel momento i loro sguardi si erano incrociati, lei gli sorrideva come sempre, divertita da quel gruppo di pazzi scatenati, mentre lui non riusciva a staccarle gli occhi di dosso regalandole un sorriso ebete imbambolato.
Qualcosa colpì Sirius alla schiena, facendolo cadere a terra come un sasso, rotolando sul pavimento. Il suo migliore amico, James, era riuscito a prenderlo e ora gli impiastrava la faccia dei residui della torta, ridendo come un folle per aver avuto la sua degna vendetta!
“Cosa c’è Paddy, non ti piace la torta?” urlava James tentando di infilare in bocca all’amico pezzi del dolce ormai finito a brandelli.
Ma la testa del cane era da tutt’altra parte, era a lei che pensava e a quanto sbagliato fosse il suo desiderio di averla!
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James non se ne preoccupava molto, ma a Remus il fatto che a Sirius venissero improvvisamente strani impulsi di correre in biblioteca a cercare un libro puzzavano peggio di una scorreggia di troll!--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
“Sarà andato dietro qualche ragazzina, state tranquilli. Pad sa sempre quel che fa!” questa era stata la risposta di James alle occhiate indagatrici di Remus, ma al lupo qualcosa non quadrava affatto e temeva che i suoi sospetti fossero giusti.
Peter dal canto suo si limitava come sempre ad annuire alle conclusioni di James, senza curarsi dei dubbi di Remus.
Nessuno avrebbe potuto mai immaginare cosa stava accadendo, neanche Sirius stesso!
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Sirius era rimasto imbambolato a guardarla. Ammirava il modo in cui la luce rifletteva sui suoi lunghi capelli, il brillare dei suoi occhi, la sua pelle chiara che faceva da contrasto con la divisa nera e la sciarpa scarlatta dei grifoni.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sapeva di non doverlo fare, ma era ormai fulminato da quella donna!
Una forte gomitata di Remus lo fece tornare a prestare attenzione ai suoi compiti di pozioni, una gomitata più forte delle solite tanto che Sirius si girò verso il compare con fare minaccioso.
“Ahi! Ma che diavolo. . . .” iniziò a dire Sirius.
Lo sguardo di Remus fece gelare l’amico, il suo solito sguardo accusatorio, quando voleva farti rendere conto che ne stavi combinando una davvero troppo grossa. A quello sguardo, Sirius abbassò la testa come un cane bastonato concentrandosi sui suoi compiti, mentre lanciava occhiate furtive verso di lei.
Lei che si stava allontanando mano nella mano con lui.
Digrignava i denti reprimendo le lacrime. Avrebbe preferito bere una distillato di morte vivente, piuttosto che vedere quella scena.