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Autore: aleliberamentee    19/06/2013    3 recensioni
Eleanor ha realizzato il suo sogno. Eleanor ora ci è dentro.
Lei non si lascia trasportare dai sentimenti, lei è determinata, insegue le sue 'stelle' e non permette a nessuno di entrare nella sua vita e distruggere il suo traguardo.
Ma presto arriverà Nate, e quell'equilibrio potrebbe tramutarsi in qualcosa di nuovo, mai provato da entrambi.
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Durante la metà del tragitto, a parte qualche scambio di sorrisi, regnò il silenzio tra noi due. Ed il viaggio era particolarmente lungo, soprattutto per la presenza di code lunghissime dovute al traffico. 
 
Sebbene non mi stesse particolarmente simpatico, non potevo negare il suo fascino. Potei studiare bene il suo profilo, mentre era concentrato a guidare la vettura, e notai i lineamenti marcati: il naso particolarmente all'insù, le labbra carnose e perfette, come se fossero state disegnate per appartenere a lui. Gli occhi verdi e luminosi, i capelli in disordine. 
Sì, un bel tipo, pensai. Se non avesse provato a contraddirmi e prendersi gioco di me in molte situazione, mi sarebbe quasi potuto interessare. 
 
Finalmente il ragazzo ruppe quell'imbarazzante silenzio e dovetti distogliere il mio sguardo dal suo profilo per evitare che si accorgesse che lo stavo squadrando, nel caso in cui non se ne fosse già accorto . 
 
'Mh, allora, da quanto canti?' mi chiese, continuando a guardare avanti.
 
'Dal liceo, più o meno'
 
Nate sembrava incuriosito dalla mia carriera, così, dimenticando quasi quanto non potessi sopportarlo, gli raccontai la mia 'storia' dal principio. Quanto era stato difficile prima di avere notorietà, i sacrifici, l'abbandono del mio luogo di nascita, le condizioni economiche, le delusioni. E lui sembrò capire. Per la prima volta qualcuno mi stava ascoltando e mi stava capendo. 
 
'E tu? Qual'è la tua incredibile storia?' chiesi, sorridendo. 
 
'Bhe, canto da quando ero al liceo, dove ho cominciato a far parte di gruppi punk. I miei volevano che frequentassi il college una volta diplomato, ma io volevo fare musica. Così continuai questa carriera. Non ho mai frequentato lezioni di canto o imparato a suonare uno strumento, così ho deciso  che l'unico modo che avevo di imparare a cantare era quello di andare in macchina con qualsiasi tipo di musica e cercare di prendere tutte le note. Intanto lavoravo in uno studio legale, giusto per mantenermi mentre realizzavo il mio sogno. Ho messo su una band, i The Format, ma non ha avuto un grande successo. Poi sono nati i fun. e, dopo anni di delusioni e di aperture di concerti in cui, se ci andava bene, riuscivamo a vendere si e no due copie di dischi a serata, finalmente è arrivato il nostro momento. E' arrivato il successo e noi non potremmo esserne più felici' 
 
Nate mi raccontò la sua storia con un enorme sorriso stampato sulle labbra, con gli occhi lucidi in certo punti. Doveva esser stata dura anche per lui, come per me. 
 
'Ti capisco. Quando ti accusano di non aver talento e..'
 
'..e arrivi ad un punto in cui credi che ciò che dicono non sia così sbagliato.' continuò lui, guardandomi con un sorriso amareggiato. 
 
Risposi con lo stesso sorriso, abbassando lo sguardo e fissando un punto indefinito dell'auto. 
 
'Ora mi sento come se stessi vivendo la mia rivincita' dissi io, pensando al sudore gettato via in questi anni. 
 
'Come se stessi rispondendo a tutti coloro che non credevano in te' continuò Nate, sincero. 
 
Sotto questo punto di vista eravamo uguali. Amavamo la musica più di quanto amassimo respirare. Era la nostra vita e , finalmente, potevamo ascoltarci e capirci. 
 
'Già. Credo che se non avessi la musica..non avrei nulla. Non c'è niente che sappia fare meglio. 
Nient'altro che voglia fare.' dissi, rivolgendomi al ragazzo accanto a me.
 
'E a volte hai paura che le cose possano cambiare e..non lo so, potresti ritrovarti al punto di partenza.' rispose lui, come se sapesse già cosa volessi dire. 
 
Quando parlavo a qualcuno di questo, di solito mi rispondevano sorridendo e annuendo. La cosa peggiore che una persona possa fare. Come a dirti 'non mi importa ciò che stai dicendo, ma per gentilezza fingo interesse'. 
 
Con lui era diverso. Lui capiva. Perchè lui era nella mia stessa situazione. Lui aveva sudato e faticato per raggiungere il gradino più alto, e poteva capire come ci si sentisse ad esserci arrivata. 
Non c'era sensazione più bella di parlare ed essere ascoltata. Non per gentilezza o per farti un favore. Essere ascoltata perchè davvero qualcuno è interessato a ciò che hai dentro. 
Non solo alla tranquillità che traspare guardandomi da fuori. A qualcuno, all'infuori di Chris, ancora importava cosa succedesse oltre quel sorriso. 
 
E per questo gliene ero grata. Ed ero felice di aver condiviso queste sensazioni con lui. 
 
Ci guardammo per qualche istante sorridendoci, quando mi accorsi di essere sotto casa mia.
 
'Okay, grazie Nate.' dissi, forzando un sorriso e aprendo la portiera della sua auto. 
 
Ma lui mi bloccò prontamente il polso, trascinandomi nuovamente sul sedile in pelle accanto al suo. 
 
'Hem, sono arrivata. Dovrei scender..'
 
Non riuscì a terminare la frase, perchè avvertì le mani del ragazzo afferrarmi il volto. Poi, quelle labbra disegnate sfiorarono le mie, prima dolcemente, poi sempre più violentemente. 
 
Avrei voluto allontanarmi, mollargli uno schiaffo e fare la mia uscita trionfale. Ma non riuscì a farlo.
 
O forse non VOLEVO farlo. 
 
Io non mi lascivo condizionare dall'istinto, io pensavo a lungo prima di agire. Io rischiavo solo se ne valeva la pena. Ed ora..cosa stavo facendo? 
Non lo conoscevo, era assurdo. 
Ma nonostante tutto non mi tirai indietro. Io ricambiai il bacio, io non feci niente per fermarlo. Io..STAVO BENE in quel momento. 
 
'C'è qualcuno da te?' mi chiese Nate sottovoce, tra i sospiri e l'affanno di quel bacio. 
 
Non pensai, agì di istinto. Ero troppo estasiata per parlare, così scossi semplicemente il capo.
 
 
SPAZIO AUTRICE
 
Buongiorno ragazzuole/i. Che dire, in questo capitolo c'è, diciamo, 'il colpo di scena' forse tanto atteso. 
Vorrei ringraziare chi continua a recensire questa storia, ne sono davvero grata. Per me è molto importante.
Well, non voglio perdermi in chiacchiere, quindi..al prossimo capitolo. 
Sciao, baci. 
 
-A
  
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