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Autore: Iuccy_97    19/06/2013    4 recensioni
Piccola one-shot scritta in un momento di nostalgia. Jim è finalmente tornato, ma non troverà subito la sua amata Vaniglia. Tutto il villaggio, senza farlo apposta, sarà lì ad accoglierlo...:)
-Ma che sta succedendo?- chiese lei tirando una manica a Lilium Martagon, che aveva abbandonato poco più in là il suo carro per unirsi alla folla.
-E' tornato,è tornato!!- le rispose, emozionato l'anziano signore.
-Ma chi? Grì, tu sei alto, possibile che non vedi?- esclamò lei scocciata.
-C'è qualcuno davanti a casa di Vì-
[...]
-Oddio!!-
-Cosa? Cos'è successo?- chiese Flox peroccupata.
-Vieni!- rispose lui, afferrandola per un braccio e trascinandola via.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Burium
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il passo alto si erigeva all'orizzonte, circondato dalle montagne. Aveva passato i laghi azzurri da poche ore e il cavallo era stanchissimo. Non aveva mai corso così tanto e probabilmente non avrebbe mai più fatto una cosa simile. Aveva lasciato casa sua da appena tre giorni, pochissimo rispetto alla settimana che aveva impiegato la prima volta.
Ammirò il passo nel suo splendore primaverile: quando era tornato a casa la neve copriva ogni cosa, e aveva rischiato di non poterlo attraversare. Purtroppo però, c'era riuscito.
Assaporò l'odore dei fiori appena nati, che gli ricordarono ancora una volta il motivo del suo ritorno. La montagna intorno al passo scorreva veloce, finché lasciò posto al paesaggio della valle. I prati verdi si estendevano a perdita d'occhio, incontrando, da una parte, Bosco che canta, e dall'altra Frontebosco, scontrandosi , infine, contro il mare.
A quel punto, il cavallo crollò. Il ragazzo lo sentì rallentare sotto le sue gambe e saltò giù, giusto prima che l'animale cadesse. Rotolò per qualche metro, ma si rialzò subito. Non poteva fermarsi.
Si spazzolò il mantello pensando con ironia che era ancora quello che l'aveva messo nei guai la prima volta che era arrivato al villaggio. Sorridendo slegò le briglie del cavallo e raccolse le poche cose che aveva con sé. Si mise il carico sulle spalle e ripartì, lasciando libero l'animale.
I suoi piedi correvano leggeri scendendo dal versante della montagna, mentre i contorni del villaggio si delineavano davanti a lui. Il fumo del forno dei Burdok si sollevava nella brezza leggera. Si riusciva a sentire, anche a quella distanza, il rumore della mareggiata. Se fosse riuscito a correre abbastanza veloce avrebbero potuto vederla insieme. Decise di tagliare per i campi, in cui il grano quasi maturo gli arrivava ai fianchi.

Si avvicinò ancora di più alle mura e si accorse che le sue porte erano ancora lì e il tempo non le aveva rovinate. Con una punta d'orgoglio osservò la sua creazione, prima di entrare di corsa nel villaggio.
Cercò di ricordarsi la strada, ma non era una cosa facile. Scoprì, dopo qualche secondo, che il signor Rush aveva costruito una veranda nel giardino, e questo lo disorientò. Mille altre piccole cose erano cambiate in quei due anni e tutte rallentavano la sua corsa verso l'unica che doveva restare invariata.
Via degli Orchi Bassi. Quella targhetta risuonò nella sua testa come un segno di speranza. Era vicino. C'era riuscito. Finalmente, dopo tanto tempo, poteva rivedere la sua amata Vaniglia.
L'adrenalina diede forza alle sue gambe stanche e per poco, svoltando l'angolo, non saltò addosso alla povera signora Petunia.
Raccogliendo la spesa che era caduta in terra, Petunia maledì il distratto che l'aveva urtata. “Ai miei tempi si chiedeva scusa! La gioventù d'oggi” pensò. Quando si rimise in piedi però riconobbe la figura che correva e non perse un minuto di tempo. Entrò nella casa che aveva di fronte, quella di Primula Pull, e iniziò a chiamarla a gran voce.
Quando l'anziana signora la raggiunse si stava asciugando le mani nel grembiule che portava in vita.
-Cosa c'è Petunia? Che è successo?- chiese preoccupata.
-Sbrigati, metti la mantella che dobbiamo uscire. Non indovinerai mai chi ho visto-
Nel giro di pochi minuti le due donne lo dissero alle amiche, che lo riferirono ai mariti, che ne parlarono la sera al pub, dove lo vennero a sapere...tutti. Come accade spesso nei piccoli paesi, la voce corse più veloce del vento, e nel giro di poche ore tutta Fairy Oak sapeva che Jim era tornato.
Ma solo i primi videro la scena che si sarebbe svolta entro pochi attimi davanti a casa Perwinkle.

Il ragazzo si fermò davanti al cancelletto, senza il coraggio di aprirlo.
Durante la cavalcata aveva pensato molto a come farsi trovare. Voleva creare quell'atmosfera romantica che Babù adorava tanto, ma non era riuscito a trovare nulla che sembrasse adatto.
Ora un dubbio lo attanagliava. E se Vaniglia non avesse mantenuto la promessa? Era una bella ragazza, dolce, solare, sensibile...pensava di essere l'unico suo pretendente? Quanti altri si sarebbero innamorati di lei?
All'improvviso tutta la stanchezza del viaggio e della corsa si fecero sentire, come un macigno, sulle spalle. Si appoggiò allo staccato, chiedendosi se le lacrime che gli bagnavano gli occhi fossero di gioia per il ritorno o di dolore per il dubbio.
C'era tanta gente davanti a casa Perwinkle, tra cui Flox e Grisam, incuriositi più di tutti.

-Ma che sta succedendo?- chiese lei tirando una manica a Lilium Martagon, che aveva abbandonato poco più in là il suo carro per unirsi alla folla.
-E' tornato, è tornato!!-le rispose, emozionato, l'anziano signore.
-Ma chi? Gri, tu sei alto, possibile che non vedi?!?- esclamò scocciata la ragazza.
-Beh, c'è qualcuno davanti a casa di Vì...-
-Ok, ma descrivilo!-
-Non lo vedo molto bene, è di spalle e indossa un mantello... aspetta, aspetta... ha i capelli neri e lunghi, la barba...-
-Non mi puoi prendere in braccio così vedo anch'io?-
-Lo facevo quando eravamo piccoli, adesso non più... Oddio!-
-Cosa? Cos'è successo?- chiese Flox preoccupata.
-Vieni!- rispose lui, afferrandola per un braccio e trascinandola via.
-JIM!- urlò Grisam, saltando addosso all'amico.
-Ma cosa... Gri!- esclamò l'altro quando lo riconobbe. I due si abbracciarono.
-Jim?!?-mormorò Flox. Quasi non lo riconosceva. Era cresciuto ancora di più, tanto che Grisam, che vantava di essere il più alto del gruppo e prometteva di diventare come lo zio, gli arrivava appena al naso. Aveva le spalle larghe, ed era anche diventato più robusto. I capelli neri erano lunghi e, incredibile, aveva un accenno di barba sulle guance.
-Sei tu? Non ti riconosco più! Poi con la barba...-
-Sono in viaggio da tre giorni, devo essere in un pessimo stato- il giovane sorrise, ma la ragazza vide che aveva pianto.
-Bhe, allora immagino tu voglia vedere Vaniglia...-Grisam ammiccò.
-Vieni, stavamo giusto andando a casa sua. Oggi si esibisce Barbo Tagix, un grande mago e pensavamo di andare a vederlo...- con un sorriso spavaldo aprì il cancelletto di legno e s'incamminò lungo il sentiero circondato da ortensie.
Da quanto tempo Jim non vedeva quei grandi fiori colorati. E quel profumo...gli ricordava una casa... In quel momento decise che casa sua avrebbe avuto il giardino pieno di quei fiori.
Intanto Dalia aveva aperto la porta di casa -Grisam, Flox, entrate! Pervinca vi aspetta di sopra...- aggrottò le sopracciglia quando vide il terzo ragazzo e lanciò un'occhiata a Flox per chiedergli chi fosse.
Lei sorrise -Ma come,non lo riconosci?-
In quel momento lui alzò la testa e guardò negli occhi la madre delle gemelle.
-Non ci credo! Jim! Sei tornato!- Dalia corse ad abbracciarlo -Vaniglia sarà felicissima di vederti!!-
Si sentirono dei passi arrivare dalla casa e, dopo pochi istanti, uscì Pervinca, spazzolino da denti in bocca, e senza una scarpa.
-Mamma... hai fifto dofe ho meffo l'altra fcarpa??...Ma cofa...? Jim!!!- anche la gemella si unì all'abbraccio, sporcando di dentifricio il grembiule della madre.
-Devi aver viaggiato tanto... vieni, vieni dentro- lo invitò Dalia e il ragazzo entrò nel salotto.
Lo fecero accomodare sul divano e lui lanciò un'occhiata speranzosa verso le scale.
-Mi spiace, ma Babù non è in casa...-disse la mamma tornando dalla cucina con un bricco di latte caldo e alcuni biscotti.
Lui la guardò demoralizzato.
-...ma non ti dirò dov'è finche non avrai mangiato un po' e ti sarai lavato.-
-Perchè?- esclamò lui irritato.
-Perchè altrimenti correresti fino a là e dovrà venirti a prendere il dottor Chestnut! Fidati, farai meglio a recuperare le forze! O altrimenti conciato così la povera Babù non ti riconoscerà-
Jim mise il broncio, ma dovette ammettere che sentire qualcosa che scendeva nello stomaco lo fece sentire subito meglio. Si fece raccontare dai ragazzi le ultime novità e, quando ebbe finito di mangiare il banchetto che intanto Dalia gli aveva preparato, andò a lavarsi.
Il signor Cicero, che intanto era tornato a casa, gli aveva prestato un rasoio e una camicia, in modo che potesse di nuovo avere un aria rispettabile. 
Uscendo dal bagno Jim vide qualcosa che attirò la sua attenzione. Una foto del corridoio lo ritraeva insieme a Vaniglia sulla spiaggia. Era un pomeriggio assolato e lui, i pantaloni lunghi tirati su fino al ginocchio e le maniche della camicia arrotolate, le indicava il mare, mentre con l'altro braccio, la stringeva a sé. Lei sorrideva, ma invece di seguire il suo dito, il suo sguardo era fisso sul suo volto. Con una mano gli aveva scostato una ciocca di capelli che gli cadevano sul viso.
Il ragazzo si ricordava molto bene quel giorno, con molta nostalgia.
Afferrò la cornice e la girò. Portava la data di tre anni prima e la dedica era nella riconoscibilissima e disordinata scrittura di Pervinca.

Haha, beccati!!
 

-Quella gliel'ho regalata io-
Jim sobbalzò, sentendosi terribilmente in colpa.
-Tranquillo, mica ti mangio!- esclamò la gemella del buio, apparsa alle sue spalle.
-Sapessi come si è arrabbiata quando l'ha vista... ha iniziato a dire che vi seguivo e cose simili...- alzò gli occhi fino ad incontrare lo sguardo di lui -ma in realtà non vi stavo seguendo. Non farei mai una cosa simile. E' stato un caso trovarvi, ed è stato più forte di me, non potevo non fare niente...- sorrise maliziosa.
-Beh, però hai del talento, è proprio una bella foto...-
-Già, a Babù piace molto... a proposito di Babù, mamma ha deciso che posso dirti dov'è!-
-Ah sì?!? Dove?- esclamò lui.
-Al porto, oggi tiene aperto il museo del capi...-
-Grazie- gridò lui, correndo giù dalle scale, senza lasciarla finire.
Era praticamente fuori di casa, quando si ricordò dei due piccoli tesori che si era portato dietro. Afferrò la sacca e ricominciò a correre.
La folla davanti a casa Perwinkle si era dispersa, probabilmente per andare a vedere il mago. Il rumore della mareggiata risuonava nitido e, passando per la piazzetta davanti al municipio, il ragazzo vide che erano le 2:50.
Sorrise: il museo apriva alle 3:00, aveva ancora dieci minuti per sorprenderla.

Prese nel suo zaino un po' di fil di ferro e forzò la serratura della finestra. Dopo essere stato in prigione aveva imparato, con l'appoggio di Ortensia, a scassinare le porte, lucchetti e aveva anche migliorato la sua abilità nel modellare il ferro.
Con lui, nella baracca del capitano, entrò il vento. Prese le penne e le matite dal contenitore e notò un foglietto scritto da Pervinca. Gli venne un'idea. Aprì dall'interno la porta. Vide la figura di Vaniglia che si avvicinava e uscì nuovamente dalla finestra, lasciando accostate le due ante.
Ammirò la ragazza entrare e leggere il cartello lasciato dalla sorella. Sorrise, guardandola cercare una penna e, non appena la sentì lanciare l'incantesimo per far apparire gli oggetti, lasciò scivolare una piuma di pavone dallo spiraglio della finestra.
Mentre lei scriveva il cartello “bussare” lui si accucciò a terra ed estrasse dalla sacca una scatola bianca come il latte e una manciata di sassolini azzurri.

Si alzò, prese un bel respiro e bussò.




Angolo autrice:
Se questa cosa è finita su questo fandom, non date la colpa a me!!! E' tutta colpa di mia sorella minore, che ha iniziato a leggere questa bellissima serie! Quando l'ho vista mi è venuta nostalgia e... eccomi qui. Anche se ho finito l'ultimo libro tre o quattro anni fa, ho subito buttato giù questa fic sulla mia coppia preferita!!
Quindi ditemi cosa ne pensate di questo ritorno dal punto di vista di Jim e...buona estate a tutti quanti!!:D
Saluti!!:)

   
 
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