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Autore: Valerydell95    19/06/2013    3 recensioni
Ovvero: mai lamentarsi dei cognati, visto che ce li scegliamo.
Quanto può essere dura per Ludwig avere a che fare con Lovino? Quanto può essere faticoso per Kiku, che ha avuto la bella idea di innamorarsi di Matthew, sopportare Alfred? Quanto può reggere Francis se Arthur ha la bellezza di tre fratelli maggiori?
Nove one-shot dedicate nientemeno che a loro, i grandi assenti: i cognati! Cognati tutti diversi tra loro: rompiscatole, ostili, invadenti, riservati, amichevoli, gelosi o freddi come ghiaccioli. Perché in ogni coppia c'è un grande amore, ma è pure vero che intorno c'è almeno un cognato o un suo sostituto con cui fare i conti.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hai voluto la bici? Ora pedali!

Ovvero: mai lamentarsi dei cognati, visto che ce li scegliamo

 

Indovina chi viene a cena?

(1000 parole)

 

Niente avrebbe rovinato quella serata.

Il loro secondo anniversario sarebbe stato assolutamente perfetto, nulla doveva guastarlo.

Era tutto pronto. La tavola era apparecchiata ad arte con tanto di candeliere centrale, la casa era tirata a lucido e la cena era quasi pronta, cena per la quale Roderich non aveva badato a spese e che lo aveva impegnato per tutto il pomeriggio. Ovviamente aveva curato anche il dopocena: lenzuola fresche di bucato, candele, fragole con panna e, ultimo ma non ultimo, il vinile del Bolero di Ravel nel giradischi pronto a partire.

Mancava soltanto un dettaglio all'appello: Gilbert.

L'appuntamento era alle otto in punto. Erano le otto e due minuti e ancora non si vedeva.

"Arriverà a momenti... Ha avuto un contrattempo ma sta per arrivare, non devo farmi prendere dall'ansia..." si ripeteva Roderich camminando per il salone e controllando mille volte se la tavola fosse in ordine.

Gilbert Beilschmidt amava follemente fare le cose in grande, da lui bisognava aspettarsi di tutto. Si era occupato lui del loro primo anniversario ed era stato capace di prenotare un'intera sala del miglior ristorante di Berlino. Roderich era rimasto completamente allibito, mentre Gilbert contemplava la sua faccia sconvolta sorridendo compiaciuto.

Ma naturalmente le sorprese non erano finite. Fuori dal ristorante li aspettava una limousine che li aveva portati all'hotel più lussuoso di Berlino, dove Roderich scoprì che Gilbert aveva prenotato la migliore delle suite.

"Tu sei pazzo! Come ti è venuto in mente di... di... di sperperare tutto questo denaro?!".

"Ah, come sei palloso! Che ti frega dei soldi, tanto ho pagato tutto io, no?".

Dopo aver detto ciò, Gilbert lo aveva trascinato nella suite. Lì Roderich aveva nuovamente rischiato l'infarto vedendo che la suite avrebbe potuto ospitare comodamente una trentina di persone e notando che le lenzuola del letto -il più grande letto a due piazze che avesse mai visto- erano di un minaccioso rosso scarlatto.

"Bello, eh? Le lenzuola sono di seta vera.".

"Ma... Ma... Non vedo... l'utilità di tutto ciò...".

Senza fare una piega Gilbert aveva spento la luce e, baciandolo sulle labbra, aveva sussurrato: "La serata non è finita, Rod. La parte migliore inizia ora.".

Dopodiché lo aveva preso in braccio -cosa che non aveva mai fatto prima di quel momento- e l'aveva portato a letto. A distanza di un anno, se Roderich ripensava a quello che era successo dopo sentiva la pelle delle braccia accapponarglisi per l'imbarazzo.

Da fuori, una voce che urlava lo fece trasalire.

"Pesaculo! Apri!".

Pesaculo? Ma cosa...

Gilbert non era solo.

Dietro di lui stava Ludwig, che si guardava attorno palesemente imbarazzato.

Ma non c'era solo lui.

Gilbert, quello scriteriato esaltato e fuori di testa, si era scarrozzato dietro i suoi due fidatissimi compari. Francis, chiaramente alticcio, cantava canzoni in francese appoggiato alla spalla di Antonio che, completamente ubriaco, rideva a squarciagola senza alcun motivo apparente.

"... E loro?".

"E dai, pesaculo, non rompere! Piuttosto, dov'è la cena?".

Roderich non poteva crederci. Il giorno del loro anniversario Gilbert gli aveva portato a casa suo fratello e i suoi sgherri, lo stesso Gilbert che l'anno prima aveva organizzato un anniversario da sogno spendendo un capitale senza batter ciglio.

Roderich, da bravo padrone di casa, fu così obbligato ad accogliere i tre inattesi ospiti. C'era da dire però che, mentre Gilbert e i suoi due amichetti ridevano e urlavano neanche fossero all'osteria, Ludwig se ne stava zitto lanciando all'austriaco occhiate di scusa. Come il tedesco fosse finito con quei tre debosciati era un mistero.

Roderich fu trattato per quasi un'ora alla stregua di un cameriere, costretto ad alzarsi più e più volte per servire Gilbert e i due imbucati.

E intanto la sua rabbia cresceva.

"Io vado un attimo in bagno, torno subito." fece Ludwig alzandosi. Dopo un'ora non era ancora tornato e fu chiaro che se l'era svignata.

"Sicuro è andato a spassarsela con Feliciano!" commentò Antonio facendo scoppiare a ridere gli altri due commensali, mentre Roderich, in cucina, contava fino a dieci per non esplodere.

"E che, non lo sai?! Chissà come fa Feli a stare con lui! Ehi, pesaculo!".

... tredici, quattordici, quindici, sedici...

"Pesaculo! Austria! Ma sei morto o vi..."

"Cazzo!".

"Antonio, cos'è successo, mon ami?".

"Porca puttana, ho rovesciato la bottiglia di vino rosso!".

"Guarda che casino! Antonio, sei un deficiente, adesso stiamo senza vino!".

La tovaglia.

La tovaglia migliore che aveva, fatta a mano in tela di Sassonia.

La sua tovaglia, ora da buttare via.

Molto lentamente, con fredda calma, Roderich uscì dalla cucina e andò nel disimpegno, mentre a tavola Gilbert e Antonio imprecavano e Francis tentava di riparare l'irreparabile.

L'austriaco infilò una mano nel portaombrelli.

Il suo frustino. Un po' impolverato, ma c'era.

Rientrò in salone a testa bassa, l'arma nascosta dietro la schiena. Contemplò la sua tovaglia devastata e quei tre idioti che si comportavano come se nulla fosse.

"Pesaculo, è successo un macello, vai a prendere lo smacchiatore! Ehi, pesaculo? Austria? Ci sei?".

Fu un attimo.

"FUORI! FUORI TUTTI E DUE!".

Francis e Antonio riuscirono per un soffio a schivare il frustino e urlando scapparono verso il disimpegno mentre Roderich li inseguiva come una belva.

Un rumore di porta sbattuta. Poi il silenzio.

Gilbert, rimasto in piedi accanto al tavolo, fissò Roderich che veniva dal disimpegno e iniziò a cercare disperatamente con gli occhi una via di fuga.

"Non. Ti. Muovere.".

Il prussiano rimase bloccato lì dov'era.

"Roderich... Rod... Meine liebe*... Ragioniamo... Parliamone...".

L'austriaco si passò il frustino su una mano. Sembrava indemoniato. Guardò Gilbert, il frustino, le scale e il tavolo.

Con una mossa rapida e violenta gettò a terra tutto quello che stava sul tavolo, tovaglia compresa, poi lanciò via il frustino, afferrò Gilbert per la camicia e lo scaraventò sul tavolo.

"Rod! Rod, che fai?!".

L'austriaco si tolse gli occhiali e li gettò sulla tovaglia, per poi bloccare in alto i polsi del prussiano.

"Rod, calmati! Non sei in te!".

Roderich si abbassò su di lui e lo baciò sulle labbra

"La serata non è finita, Gil." sussurrò. "La parte migliore inizia ora.".

 

 

 

* Meine liebe = "amore mio" in tedesco

 

 

Ecco quindi "Indovina chi viene a cena?" e la mitica PruAus!
Mi piace molto questa shot, soprattutto la parte finale, veramente "creepy"! XD (secondo me Austria è un po' Yandere, ma sono opinioni). Ho inserito come "cognati" Francis e Antonio per il semplice fatto che nella mia testa fanno terzetto fisso con Gilbert e quindi come cognati "ad honorem" ci stanno. Ludwig con Roderich non fa molto ridere, però è apparso pure lui essendo il vero cognato di Austria.
Nella prossima shot avremo una coppia Crack, quindi preparatevi.
A presto!

 

  
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