Scoppiammo in una fragorosa risata… -“E tu non dici niente??” commentò Luca guardandomi. Io molto timidamente, mi avvicinai e con voce imbarazzante dissi –“beh che dire, sono Vanessa e sto in classe con questa rompiscatole di Giada (hahahah)”- -“ Se posso essere sincero sei molto carina”- -“ Grazie.. in pochi me lo dicono!!”- In quel momento, purtroppo, suonò la campanella e dovemmo rientrare in classe dove ci aspettava una bella e intensa lezione di latino con la professoressa Lutacci, una vera strega. Quando entra lei bisogna metterci quasi sull’attenti perché è una delle professoresse più severe della scuola ( non poteva capitarci di meglio quest’anno). Dopo aver passato l’ultima ora con lei tra agitazione e paura suonò la campanella delle 12:00 ed uscimmo. Dato che l’Istituto tecnico sarebbe uscito alle 13:00 Giada mi convinse a chiamare mia madre con la scusa di dover trattenerci a scuola per un laboratorio musicale.. -“ Per me va bene tanto torni con il pullman che io devo andare a lavoro, a stasera”- Appena chiusi la chiamata io e Giada saltammo per la gioia e ci dirigemmo verso il cortile dell’altra scuola dove vedemmo Luca appoggiato alla finestra con un’aria annoiata. Raccolsi qualche sasso con la speranza di riuscire a prendere il cornicione e non il vetro e al terzo tentativo ci riuscii; si girò e ci salutò ed io gli feci cenno di aspettare me e Giada che con una scusa entrammo nella scuola. Giada notò un suo amico che stava fumando una sigaretta e gli disse di chiamare la scuola, fingendosi il padre di Luca per farlo uscire, dato che non avevamo voglia di aspettare fino alle 13:00. Egli digitò il numero a cui rispose Rossella, la bidella.. -“Pronto Istituto tecnico, con chi parlo??”- -“Salve, sono il padre di Luca Sance, della 3°A, la sto chiamando per dirle che deve uscire perché ha una visita medica e lo sto venendo a prendere!”- -“ Va bene riferirò subito!!”- Dopo pochi minuti vidi uscire dalla porta principale Luca che mi venne incontro sorridendomi e dicendomi-“ Sono contento di vederti!”- -“ Ti sembrerà strano ma prima a ricreazione mi hai fatto una buona impressione e sono contenta di conoscerti”- -“Anche io”- Mentre parlavo con Luca, Giada stava architettando un piano per far uscire gli altri tre ragazzi… Dopo un quarto d’ora uscirono anche Gianluca, Andrea e Marco; chiesi subito a Giada –“ Come hai fatto a convincere la loro professoressa a farli uscire??”- -“ Beh devo dire che la bidella e la professoressa sono un po’ ingenue, perché ho chiamato fingendomi di essere la professoressa di educazione fisica, e che avevo bisogno di loro in palestra per l’allenamento di pallamano per i campionati regionali e chi hanno creduto!!”- -“ Amica mia ma tu sei un genio”-dissi abbracciandola. Alla fine andammo verso il bar vicino alla scuola e appena arrivati ci accomodammo ad un tavolo ed ordinammo… -“ Io prendo un succo d’arancia”- -“io un caffè per favore”- -“Io un panino al salame che ho una fame!!”- (il solito Gianluca) -“Noi invece un hot dog”- Intanto che aspettavamo il nostro ordine iniziammo a parlare per conoscerci un po’ meglio…