-
Grazie Vegeta, avevo
bisogno di sfogarmi e solo tu sei riuscito a capirlo -
Bulma
aveva la testa sul
petto di Vegeta, aveva pianto molto, ma almeno era riuscita a sfogarsi
per il
dolore che la morte dei genitori avevano provocato, tuttavia continuava
a
sentirsi in colpa verso una persona, verso Goku. Goku era suo marito e
lei non
lo trattava, né ormai più lo considerava come
tale, le attenzioni che il marito
le rivolgeva avrebbero dovuto farle piacere, sollevarle il morale,
invece
ottenevano proprio l’effetto contrario, la infastidivano e la
irritavano. Con
Vegeta invece era tutto molto diverso, quando era con lui si sentiva
bene,
protetta da tutto e da tutti, sentiva quel calore soffuso che ti
avvolge il
cuore che ormai da tanto tempo non sentiva più con Goku, o che addirittura con lui non
aveva mai sentito.
Si
chiedeva cosa fosse
giusto: negare la propria felicità per non fare un torto a
Goku, oppure dirgli tutto
e lasciarlo?
Già,
lasciare Goku era un’idea
che maturava da tempo e con Vegeta questa sua idea era andata a
concretizzarsi
sempre più.
Era
innegabile non amava più
Goku, ammesso e non concesso che mai lo avesse amato, non ci stava bene
con
lui, gli voleva bene indubbiamente, ma ormai l’amore era
volato via come delicati
petali trasportati dal vento.
-
Bulma, ti senti meglio? –
chiese Vegeta premuroso, anche se la situazione lo imbarazzava, lui non
era
tipo da queste cose, eppure non riusciva a scostare Bulma dal suo
petto, la sensazione
era troppo piacevole.
-
Sì Vegeta. Grazie per il
tuo aiuto, per il tuo sostegno,io non so come avrei fatto senza di te
–
-
C’è tuo marito –
-
Non è la stessa cosa, non
siete le stesse persone –
-
Lo so, ci mancherebbe
questo! –
Bulma
fece una piccola risata
e poi nella stanza tornò il silenzio, stranamente Bulma, che
aveva da sempre
odiato il silenzio, in quel momento lo trovava bello, confortante, e
voleva che
quell’attimo durasse per sempre, ma sapeva che niente
è eterno.
-
Vegeta posso farti una
domanda? -
-
Sì –
-
Il dolore che provo
scomparirà mai? –
-
No. Si attenuerà con il
tempo ma non scomparirà mai, il ricordo dei tuoi genitori
sarà sempre coma una tenera
pugnalata al cuore. Scusami per queste parole, ma sono vere, non
servirebbe a
niente illuderti –
-
Lo so, infatti non voglio
che tu mi illuda, eppure queste parole tu le pensi, tu questo
l’hai provato
questo dolore vero? –
-
Sì, da piccolo, i miei
genitori sono morti, ho sofferto tantissimo –
Bulma
alzò la testa dal suo
petto e guardò Vegeta dispiaciuta, aprì la bocca
per parlare ma non fece in
tempo a dire niente che Vegeta gli posò un dito sulle
labbra, guardandola
serio.
-
Non scusarti, so che volevi
fare questo ma non farlo. Se ti ho detto quelle cose è
perché di te mi fido, quindi
non scusarti Bulma –
Vegeta
tolse il dito dalle
labbra di Bulma e la baciò, senza secondi fini o altro, la
baciò in un tenero
contatto di labbra, Bulma non si staccò, non ci riusciva,
nessuna giustificazione
le sembrava abbastanza motivata da interrompere quel contatto.
Goku,
essere nell’ospedale,
che Vegeta era un dottore, inezie che non contavano più
niente.
Dopo
qualche secondo si
staccarono senza fiato continuando a guardarsi intensamente, Bulma non
resistette più e baciò nuovamente Vegeta,
però diversamente da prima, stavolta c’era
passione, c’era desiderio in quel bacio.
Vegeta
ricambiò subito quel
bacio e cominciò a togliere i vestiti a Bulma, mentre lei
era impegnata con
quelli di Vegeta.
Si
amarono per la prima volta
lì, in quel letto d’ospedale, ma fu per entrambi
meraviglioso, perché non conta
dove sei, ma con chi sei e quali emozioni provi.
Vegeta,
avrebbe voluto
restare lì con lei per sempre, ma la dolorosa
realtà li colpì nuovamente, lei
era sposata, loro erano in ospedale e se li avessero beccati sarebbero
stati
guai grossi sia per Bulma sia per Vegeta, quindi, a malincuore, Vegeta
si
rivestì e uscì dalla stanza 2 con in testa
l’immagine di Bulma.
Chichi
camminava inquieta per
i corridoi dell’ospedale, non sapeva cosa fare, qual era la
decisione giusta da
prendere? Era così persa nei suoi pensieri che
andò a sbattere contro una
persona che correva e cadde a terra.
-
Che male! Scusi, non l’avevo
vista, stavo pensando e allora… - Chichi ancora non aveva
alzato gli occhi
verso il misterioso uomo e quando li alzò si
bloccò.
-
Goku! –
-
Chichi dovrei essere io a
scusarmi, correvo e non ti ho vista, ma ti sei fatta male? Aspetta che
ti aiuto
a rialzarti -
-
Non ti preoccupare, non mi
sono fatta niente, grazie dell’aiuto – Chichi si
alzò da terra continuando a
fissare Goku.
-
Goku, dovrei parlarti –
-
Ora non posso –
-
E’ urgente! –
-
Chichi, mi dispiace ma non
posso proprio, ci vediamo stasera se sei di turno –
-
Non, stasera non sono di
turno –
-
Senti, io devo andare ci
vediamo domani allora, ciao –
Goku
salutò Chichi e riprese
a correre più veloce di prima, chissà dove doveva
andare, si chiedeva Chichi
per avere tutta quella fretta.
-
Ciao Goku – disse Chichi al
corridoio perché Goku si era già volatilizzato.
Recensite!
Recensite!
Eccomi
stavolta l’aggiornamento
è stato più breve, ci tenevo a dirvi che
ho deciso che non cancellerò la ff.
Ringrazio
Vegetina, Clover chan,
BULMA_007, vale_88,
sexxxychichi, lillax, LaTerrestreCrazyForVegeta,
Temari_93, scusatemi ma
non ho
il tempo di ringraziarvi uno per uno.
Scusate gli errori di
grammatica.
Baci.
Marty
De Nobili.