"La gioia di un bacio dato in un attimo di pura follia è quella che si dipinge nel sorriso che segue"

Quelle partite di Quidditch la snervavano. 
Non solo c'era una calca che la spingeva avanti e indietro, ma aveva una paura matta che Harry fosse colpito da un Bolide che nessuno poteva immaginare. Vedeva come tiravano quelli di Serpeverde e sapeva che il loro bocconcino preferito era proprio lui. 
Le squadre uscirono, svolazzando avanti e indietro per lo stadio. 
Due chiome rosse, grazie alla velocità con cui passarono lì vicino, fecero impazzire i riccioli di Hermione. 
Fred Weasley -perché sapeva che era lui, sapeva che quella fossetta maledettamente attraente era sua- le fece l'occhiolino da lontano.
Oh, Hermione, mantieni il controllo di te. Ci saranno centinaia di persone qui, e Fred Weasley non può aver fatto l'occhiolino proprio a te. E no, no, non è lo stesso occhiolino che ti ha fatto qualche giorno prima, quando ha Schiantato Malfoy. Sì, proprio quel Malfoy che ti stava insultando. 
Fred fece roteare il Bastone sopra la sua testa, così come fece anche George, facendo esplodere lo Stadio in un enorme boato.
I Grifondoro stavano perdendo di trenta punti, quando Harry, con un colpo da maestro, rubò il Boccino dalle grinfie di Malfoy. 
Hermione, che abbracciava felice Neville per la vittoria, vide una testa rossa avvicinarsi a gran velocità verso di lei. 
Fred, atterrato sugli spalti a pochi passi dalla ragazza, la prese per la vita e la tirò a sé, fino a quando le loro labbra non si incrociarono in un bacio che fece impazzire tre quarti degli spalti. 
"Vieni qui, bellezza." Fred la tirò sulla scopa, portandola via dallo Stadio fino al Lago Nero.  
Non ci può essere giorno più bello, proprio non c'è.