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Autore: Stray cat Eyes     03/01/2008    4 recensioni
Ed ecco cosa accade se il famigerato James Potter decide di proporre una delle sue tesi più interessanti.
Provare per credere, ragazzi.
Genere: Generale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Free - Just like a foot


Il tempo era delizioso, nel tardo pomeriggio; il sole sembrava essersi appollaiato fra i rami del Platano, nella sua sempre più lenta scesa verso l'orizzonte.
L'atmosfera era allegra, nella quieta eppure effervescente fine primavera.

Era semplicemente il momento migliore per scorazzare liberamente in giro e fare pazzie.

"Ma dai! Siamo nel bel mezzo di un fine settimana! Non puoi restartene rintanato qui dentro!"

Evidentemente, però, un'unica anima in tutta Hogwarts non era d'accordo con le altre.

"No, James, te l'ho detto.. Oggi proprio non mi va. Andate voi."
Un sussurro rassegnato e quasi annoiato di chi sa di stare per perdere una partita, e nonostante tutto non ha voglia di arrendersi tanto presto all'evidenza.
Tranquillamente, Remus tornò a chinarsi sulla scrivania, nel suo angolo di dormitorio.

Ma non era forse l'oltremodo popolare James Potter a fronteggiarlo?

"Oh, andiamo! Te ne stai sempre lì, a confabulare con i tuoi libri.. Perché non cerchi di liberartene, una volta tanto?" Continuò infatti il ragazzo.
Per contro, negli occhi di Remus si accese una sottile luce triste, quasi l'avessero offeso in prima persona.
"Ma io.."
"Guarda me, invece." Insisté James, un pollice verso il petto. "Non dovresti chiuderti al buio in continuazione, perso nel tuo piccolo mondo. Dovresti prendere esempio dal sottoscritto!" Aggiunse, con aria soddisfatta.
"No, ti prego!" Si lamentò Sirius Black alle sue spalle, steso sul suo letto a pancia all'aria. "Un altro matto come te non ce lo voglio, qui dentro! Piuttosto me lo tengo così com'è, noioso topo di biblioteca e tutto il resto."

Lì vicino, Peter Minus riemerse con coraggio dalla sua confezione maxi di caramelle mou, con aria interrogativa. "Ma il topo non ero io?.."

"D'accordo, d'accordo.." Borbottò James, accondiscendente come davanti a dei malati terminali. "Allora, se non come me, pensa come se fossi.. come fossi.. un piede!" Se ne uscì.
Remus inarcò le sopracciglia, squadrandolo un po' più da vicino.
"Un piede?" Domandò, con voce roca.
"Un piede!" Esclamò James di rimando.
"Oh, no, ecco che ci risiamo.." Gorgogliò Sirius, affondando il viso in un cuscino.
"Peter, prendi la camicia di forza." Ordinò seccamente, e l'altro si rizzò in piedi.
"E' nel baule?" Chiese, con innocenza.
Black sospirò, rimanendo in silenzio per pochi istanti.
"Forse è meglio chiamare un paio di Dissennatori, va'.."
"Sirius, nel baule non c'è nessuna camicia!" Squittì Peter un attimo dopo.

Intanto, il prode James li aveva perfettamente ignorati.

"No, dico sul serio, Remus! Pensa come fossi un piede!" L'incitò, mentre lo scetticismo del suo giovane interlocutore cresceva ad ogni parola.
Il licantropo fu infatti ad un passo dal poggiargli la mano sulla spalla, con comprensione.
"James, amico, apprezzo la tua volontà di aiutarmi, ma.."
"Ti giuro che funzionerebbe!" L'interruppe lui, con vigore. "Tu e un piede vi somigliate moltissimo!"

Remus sgranò gli occhi, mentre Peter si affannava qua e là in cerca di qualcosa e Sirius, disgustato, si metteva a sedere sul materasso.

"Beh.. grazie, davvero." Sibilò il ragazzo, arricciando il naso malgrado tutto. "Nessuno mai me l'aveva detto, prima d'ora."

"Peter" Riprese Sirius, fissando con aria contrita il compare Potter. "Passami la bacchetta, che lo finisco. Ormai è troppo tardi per recuperarlo." Sentenziò.
James si sbracciò con energia per circa un minuto, continuando a negare.
"Non avete capito! Guardatela in quest'ottica, ragazzi: un piede se ne sta per quasi un anno intero rinchiuso in ogni tipo di scarpa, no? Con rari momenti di riposo, oltre la notte - non ho forse ragione?"

Sirius ciondolò le gambe oltre il bordo del letto, per poi bloccare Peter con una mossa decisa. "Wormtail, lascia stare la bacchetta: ci penso io direttamente."

Ma James seguitò ad ignorarlo beatamente, quasi lui non avesse fiatato - né lo stesse fissando in tralice, borbottando fra sé che era completamente ammattito e che era inutile tenerlo in vita.

"E' chiaro che ho ragione." Ammise, solenne. "Ma, d'estate almeno, un piede ha occasione di restare libero, giusto?" Procedette, con un sorriso vagamente ebete sulle labbra.
Sembrava averli condotti alla scoperta del secolo.
Remus, di fronte a lui, si accigliò un momento, mettendo i libri a parte.
"Cioè, mi stai dicendo che dovrei.."
"Comportarti come un piede, e cogliere l'occasione di uscire con noi!"
Il sorriso ebete mostrò ancora qualche altro dente scintillante, nonché una vena di puro trionfo, quasi Potter avesse catturato il Boccino d'oro nel bel mezzo di una partita di Quidditch.

Sirius si batté una mano sulla fronte, e Remus ridusse gli occhi a due fessure, concentrandosi nel tentativo di capire da quale arcano angolo della mente di James fosse arrivato quel paragone.

Che, per quanto assurdo, pareva quasi convincente.

Poi riprese ad osservarlo.

"Non vorrei ripetermi, Prongs, ma.. Ti ringrazio per la disponibilità e per il tuo aiuto, però continuo a non avere molta voglia di uscire, oggi." Ribadì, con un sospiro.
James chinò il capo con delusione, e, quasi al contempo, le iridi in tempesta di Padfoot s'illuminarono di un lampo divertito. E un'idea.

Un'idea semplice, vero, ma che avrebbe certamente, certamente funzionato.

"E così non vuoi venire, eh, Moony?" Fece, gettandola sul casuale.
Remus, che si era nuovamente chinato su di un grosso e polveroso volume, emise un "no" vagamente annoiato.
"Peccato.." Ammiccò Sirius, sogghignando. "Ho giusto sentito dire che da Mielandia sono arrivate nuove scorte di quel cioccolato che ti piace tanto.. Serie Gold, così dicono.. E c'è in giro la voce che sia particolarmente appetitoso, anche più del solito.."

Una rara scintilla di desiderio brillò negli occhi stanchi di Remus, inducendolo a chiudere il librone con uno scatto che spruzzò polvere dappertutto.

"E come mai siamo ancora qui? Non vedete che splendida giornata? Forza, prendete i mantelli e usciamo all'aria aperta!"

Guardandolo correre giù per le scale con Peter alle calcagna, James si rabbuiò, e ancor di più nel notare l'espressione cupa di vittoria che campeggiava sul volto di Sirius, che gli batté un palmo fra le scapole.

"Pensa come un piede, amico, pensa come un piede. Ora sei libero di uscire, come stessi passeggiando sulla sabbia in piena estate!"
Si profuse in una risata, che echeggiò nei corridoi e nella Sala Comune.
"Sei libero! Libero come un piede da uno scarpone!"

Libero, e sconfitto su tutta la linea, pensò Prongs.

"Ridi, ma siete voi gli sciocchi, a diffidare così della mia poetica immaginazione!"
Immaginazione talmente geniale da risultare a dir poco incompresa, si disse.

Sbuffò, correndo dietro ai suoi amici, ignaro di essere seguito a ruota da Peter.

Ma, mentre scendeva gli ultimi tre gradini, fu fulminato da un'angelica visione.

*Eeeeevans..*

Beh, magari lei avrebbe apprezzato la sua genialità molto più di quei testoni.

"Evans! Ehi, Lily! Liiiiily!"

"Cosa vuoi?"

E, in una simile giornata, ogni follia era concessa.

"Pensa come un piede!"

Persino essere preso a schiaffi dalla 'ragazza dei sogni'.

"Ahio!"







***

Salve a tutti!^^
D'accordo, so cosa starete pensando: che sparo una cavolata dopo l'altra, e sempre più grossa della precedente; ma non fa nulla, io vi voglio bene lo stesso.
Non è che ci sia molto da dire.. Semplicemente che, stavolta, il mio animo romantico è stato lasciato da parte completamente.
Credo che la prossima volta mi rifarò con qualcosa di più sdolcinato..
Zucchero allo stato puro, intervallato da colate di miele.
Sì, è tanto di quel tempo che non scrivo qualcosa di simile! (Forse non sarete d'accordo con me, ma credetemi: posso fare molto peggio di quanto abbia dimostrato finora!)

Bene; per ora scappo.
Unica nota in conclusione: ho preferito utilizzare il cognome "italianizzato" di Peter, ma giusto perché mi sembrava un po' più musicale, e in ogni caso più familiare. Si tratta di una scelta personale, ecco. ^^

Il fatto che poi non vada a collimare con i nomi/soprannomi originali, è puro caso.

Dunque scegliete se sorridere con me o ridere di me, e, se sono riuscita a strapparvi una minuscola messa in mostra dei vostri dentini, vi ringrazio infinitamente.
In caso contrario, vi prego di accettare le mie scuse.

Grazie infinite per aver letto! -_^

  
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