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Autore: Akane    17/09/2004    13 recensioni
Forse un giorno il mondo aprirà gli occhi…e allora nessuno piangerà di dolore ma solo di gioia.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* scusatemi se vi sembrerà una cosa esagerata o fatta magari male, ma posso assicurarvi che questo è il frutto di un discorso

* scusatemi se vi sembrerà una cosa esagerata o fatta magari male, ma posso assicurarvi che questo è il frutto di un discorso con un ragazzo vero che ha avuto questi problemi e questi pensieri, queste convinzioni prima di trovare la pace nella morte. Non credo che sia capibile una cosa simile, tanto meno condivisibile, ma mi ha chiesto di portare testimonianza per far aprire un po’ gli occhi alla gente che giudica senza sapere certe cose. Eppure so che chi dovrebbe veramente leggere non leggerà, ma leggerà solo chi è già cosciente. Preciso che io non la penso affatto così e scrivere questa fic su sua richiesta è stato difficile, spero non sia venuta malissimo e che l’immedesimazione sia riuscita. Non ho altro da aggiungere. Buona lettura. Baci Akane*

 

FORSE UN GIORNO

 

Sono sbagliato. Non c’è altra spiegazione. Sono un errore genetico. Il mio DNA è stato trascritto male al momento del concepimento. Sono certo sia una cosa del genere.

Dio ha detto che la donna è affidata all’uomo ed essi amandosi dovranno procreare, il matrimonio stesso è concesso solo fra uomo e donna…a parte in poche nazioni che fanno eccezione.

Dunque io non sono normale. Io come tutti quelli come me.

La normalità esiste, mia madre mi ha insegnato che normale è tutto ciò che fa la maggior parte della gente e ciò che non crea scandalo. Quindi poiché io creo scandalo ovunque  vada e non faccio cose che la maggior parte degli altri fa, io non sono normale.

Quelli come me vengono puniti, guardati male, discriminati, maltrattati, sfottuti…ed è giusto perché non sono cose che si fanno quelle che la gente come me fa.

Forse con le punizioni la smetterò un giorno.

Forse un giorno in questo modo potrò diventare normale e guarire da questa malattia.

Forse un giorno riuscirò a diventare quello che dovevo diventare da piccolo.

Forse prima o poi non mi ecciterò più guardando i ragazzi, forse i sogni smetteranno, forse il mio corpo risponderà ai miei comandi…chissà.

Forse un giorno smetterò di essere omosessuale.

Lo spero. Non ho scelta, devo sforzarmi e far di tutto affinché sia così…altrimenti se mia madre lo scopre muore. Piuttosto che accettarmi si ucciderebbe.

E poi come posso pretendere di farmi accettare da qualcuno se prima non mi accetto io?

Ma come posso?

Voglio dire…è inaccettabile essere così mostruoso.

Sento spesso i discorsi di mia madre, dice che i gay sono peggio degli animali. Quando sento certi discorsi da mia madre è come se venissi pugnalato mille volte.

Vorrei andare da lei e piangendo chiederle in ginocchio perdono per quello che sono, dirle anche che non è colpa mia…e supplicarla di non considerarmi peggio degli animali…pregarla di amarmi lo stesso.

Ma poi non ce la faccio mai.

Sono solo un vigliacco schifoso che si masturba guardando uomini e compagni nudi.

Sono veramente peggio degli animali.

È da quando ho capito di essere diverso che non mi guardo più allo specchio. Esco il meno possibile e ormai non parlo più. Ho paura di guardare mia mamma negli occhi, ho paura di andare a scuola, ho paura di affrontare i miei amici…amici che non ho mai avuto…la gente sa anche se cerco di nascondere. Io non so come fanno ma tutti mi dicono battute e mi chiamano ‘frocio’ o ‘recchione’, mi fanno scherzi cattivi…ma come poso biasimarli?

Io al loro posto farei lo stesso.

E poi…e poi..ora è arrivata la tragedia. Il colpo di grazia.

Non so come uscirne. Questa volta non credo proprio di farcela.

Mi sono innamorato. Esattamente. Ma questo è amore e lui è la persona meno adatta e comprensibile di questo mondo. Inaccessibile che odia i gay.  Io credo di amarlo e non so come andrò avanti.

È atroce. Ogni sera chiudo gli occhi pregando di non riaprirli più…ogni mattina li riapro maledicendo il momento in cui lo faccio.

Dio, io credo in te anche se non ti rispetto amando gli uomini invece che le donne, ma ti chiedo cosa posso fare io…ti giuro, non è colpa mia se sono così, non è colpa mia, non lo faccio apposta, prima di ammetterlo ho fatto di tutto.

Ora a questo punto chiedo a te che fare.

Guardo lui e lo sento ridere dietro ai ragazzini effeminati come me e più lo guardo più mi ci perdo.

I miei sogni che mi trasformano la notte in terrore non mi abbandonano più.

Ma io…io continuo a rifiutarmi e a vivere il meno possibile per non dare fastidio a nessuno. Eppure comunque vivo lo stesso.

A chi chiedo perdono? A chi posso rivolgermi? Io non so perché certe cose succedono, io non so molte cose e sono ignorante ma so che quello che porto non posso portarlo per sempre.

Proprio non posso.

Prima o poi smetterò e farò l’unica e la prima cosa giusta della mia sporca vita.

So che non è un premio meritato, ho solo contaminato il mondo, me ne rendo conto, ma spero non se la prenderanno se lo farò ugualmente. Non è il mio posto qua.

Non so dove sia, certamente non un mondo dove i diversi come me vengono condannati.

Io capisco molte cose ma non posso reggere ancora. Non potrò mai avere quello che hanno gli altri: amore, rispetto, fiducia, stima, sostegno, amici, famiglia…e allora non mi resta che andarmene sperando che un giorno ci sia posto per noi qua, che un giorno saremo accettati e potremo vivere come gli altri.

Chissà, forse un giorno questa malattia non sarà vista più così.

Forse un giorno la normalità sparirà e ci sarà posto anche per i diversi.

Forse un girono le ingiustizie cesseranno e nessuno si schiferà di ciò che non capisce.

Forse un giorno saranno tutti più disponibili e non condanneranno così facilmente.

Forse un giorno la libertà smetterà di ammazzare gli altri.

Forse un giorno si imparerà ad accettarsi…ma non sarà ora…ora…io vado incontro a un po’ di pace…alla mia.

Vado a fare questo favore a tutti.

Cosa mi rimane da dire?

Finalmente per la prima volta nella vita sorrido…ci credo…smetterò di soffrire!

Arrivederci.

 

 

Forse un giorno il mondo aprirà gli occhi…e allora nessuno piangerà di dolore ma solo di gioia.

 

FINE

   
 
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