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Autore: Snegurocka    19/06/2013    4 recensioni
Jude si rigirò nel forte abbraccio di Robert e aprì gli occhi, trovandosi davanti il viso rilassato e perfetto del suo uomo.
Si permise di studiarne i minimi particolari, gli piaceva guardarlo mentre dormiva: il naso perfetto, la mascella ricoperta da uno strato leggero di barba, cosa che Jude amava, le labbra leggermente schiuse…
Avrebbe voluto baciarlo, ma resistette alla tentazione, non voleva svegliarlo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                             La mia casa sei tu.

Jude si rigirò nel forte abbraccio di Robert e aprì gli occhi, trovandosi davanti il viso rilassato e perfetto del suo uomo.
Si permise di studiarne i minimi particolari, gli piaceva guardarlo mentre dormiva: il naso perfetto, la mascella ricoperta da uno strato leggero di barba, cosa che Jude amava, le labbra leggermente schiuse…
Avrebbe voluto baciarlo, ma resistette alla tentazione, non voleva svegliarlo.
Continuò ad osservarlo, gli piaceva scoprire cose nuove, una ruga sul viso che prima non c’era, ad esempio. Perché anche Robert Downey Jr che sembra non invecchiare mai, ha le sue rughe, che contribuiscono a renderlo più bello.
Scese con lo sguardo sul suo collo, dove dovette nuovamente resistere a non baciare quella pelle così buona e profumata. Si strinse di più nel suo abbraccio e affondò la testa nel suo petto muscoloso, ispirando a pieni polmoni il suo profumo… era qualcosa di indescrivibile, quel profumo lo faceva sentire bene.. lo faceva sentire a casa..
Poco dopo, sentì il moro grugnire qualcosa, e chiuse gli occhi facendo finta di dormire. 
Robert, ancora con gli occhi chiusi, portò la mano destra ad accarezzare i capelli di Jude, che si beò di quel contatto ed emise dei versi che somigliavano tanto alle fusa di un gatto. 
L’inglese sentì la leggera risata di Robert che continuava ad accarezzargli i capelli.
“Adoro quando fai le fusa” sussurrò il moro con un sorrisino che gli increspava le labbra. 
Jude alzò la testa e guardò il suo uomo negli occhi ancora appannati dal sonno.
“Buongiorno Rob” disse il biondo sporgendosi verso di lui lasciandogli un bacio sull’angolo della bocca.
Un contatto leggero e dolce.
Si sistemò meglio tra le sue braccia e lo strinse a sé sorridendo. 
Era felice… lo era perché finalmente, dopo quasi 3 mesi lontani, Robert era di nuovo lì con lui e lo teneva tra le sue braccia.
“Che succede? Sei di buon umore vedo.” Osservò l’americano. Non che gli dispiacesse, amava i momenti dolci di Jude, quando chiedeva attenzioni e voleva essere coccolato, e lui di certo non si tirava indietro.
A dir la verità gli erano mancati questi momenti: fare l’amore con Jude, stringerlo tra le braccia, coccolarlo, baciare le sue labbra dolci e buone… semplicemente gli era mancato Jude, il suo inglese dagli occhi belli.
Gli erano mancati anche quelli, quegli occhi di un colore indefinito, le emozioni che prova ogni volta che si legano ai suoi, il morirci dentro, leggerci tutte le emozioni..
“Sì, mi sei mancato da morire, e ancora stento a credere che tu sia qui..” rispose sorridendo.
“è lo stesso anche per me” affermò il più grande accarezzando dolcemente la guancia del biondo con il pollice.
“Sai, stavo pensando ad una cosa..” disse Robert.
“A cosa, tesoro?” chiese incuriosito l’altro.
“Voglio comprare una casa per noi, una casa più grande.”gli sorrise Robert allacciando le dita della mano sinistra con quelle del biondo.
“Non ti piace questa?” 
“Sì, ma…” 
“Mh, be’, dato che abbiamo questa per il momento, potremmo cambiare il colore delle pareti per migliorarla un po’. Poi ne cercheremo una più grande e più bella.”aggiunse Jude.
“Sì, potremmo farlo.” Rob gli sorrise e gli lasciò un bacio tra i capelli. “Le trovo orrende queste.” Aggiunse poi.
Jude osservò le pareti della camera e si morse il labbro inferiore “ Effettivamente” Quelle pareti erano di un colore smunto, quasi triste.
“Va bene, proviamo dai.” Propose il più giovane alzandosi dal letto.
“Cosa? Che intendi?” Domandò il moro un po’ scombussolato per il gesto un po’ rude del suo uomo.
“Forza, alzati… facciamo colazione e andiamo a comprare i colori.” Rispose cercando dei vestiti da mettere.
“Tu sei pazzo, chiamare un pittore?” lo prese in giro l’americano, alzandosi dal letto.
“No, lo voglio fare io… insieme a te” Jude finì di vestirsi e si avviò verso la cucina.

****
“Allora, cominciamo?” chiese eccitato Jude poggiando a terra i secchi di colore.
“Hai preso tutto?” domandò il più grande raggiungendo l’altro all’ingresso 
“Sì, hai coperto i mobili?” 
“Yep, vado a mettermi qualcosa di più adeguato, non voglio sporcarmi i vestiti buoni.” Rispose con finta aria di sufficienza.
“Hei, sono io qui l’inglese.” Jude rise “Vai, io comincio a sistemare i colori.”
****
“Ti stanno bene questi jeans vecchi”. Affermò Jude affondando una mano nel secchio della tinta e avvicinandosi a Robert che stava dando l’ultima passata di colore
“Graz-..” Robert si girò lentamente verso l’inglese e lo guardò con aria minacciosa.
“Non ci provare,Jude.”
“A fare cosa?” Chiese con finta aria innocente.
“Lo sai bene”.
“No, non lo so.” Continuò l’altro civettuolo,prima di dargli uno schiaffo sul sedere, sporcandogli i pantaloni.
“Che stronzo.” Robert scese dalla scala su cui era salito per fare le zone più alte e gli puntò contro il rullo che stava utilizzando.
“Hei, io sono disarmato.” Provò a difendersi il biondo alzando le mani.
“Oh, quanto mi dispiace..” Rispose l’alto ironico, prima di immergere il rullo nel secchio e agitandolo verso il biodo schizzandogli il colore addosso.
“Va bene, se vuoi la guerra.. la guerra avrai”. Jude prese il secchio di colore e lo svuotò sulla testa dell’americano che non era riuscito in tempo a scappare.
****
“Hei, dove corri?” Gli chiese il biondo, afferrandogli il polso per non farlo andare via.
“Vado a togliermi tutto questo colore dal viso, Comincia a darmi fastidio.” Rispose l’altro sorridendogli.
Jude gli prese il viso tra le mani e lo baciò, aveva addosso tutti i colori che avevano usato, ma non importava.
“Dato che abbiamo finito, che ne dici di farci una doccia e poi sistemare qui?” propose il più giovane sorridendogli.
“D’accordo”. Rispose malizioso il moro prima di baciarlo nuovamente accarezzandogli il viso.

Un’ora dopo si trovarono di nuovo nel salone, abbracciati sul divano.
Jude,con la testa poggiata sulle gambe di Rob,gli lasciava dei piccoli baci sul ventre sorridendo, mentre il moro gli accarezzava piano i capelli ancora un po’ bagnati, tenendo lo sguardo fisso sul muro davanti a sé.
“Qualcosa non va?” domandò dolcemente l’inglese mettendosi a sedere.
“No, pensavo.. Non abbiamo bisogno di una casa più grande effettivamente, questa va bene, e sai perché?” domandò felice,affondando le dita della mano destra nei capelli biondi dell’altro.
L’altro fece cenno di no con la testa,guardandolo negli occhi. 
“Perché mi basta che chi sia tu. La mia casa sei tu, Jude”.


N.d.A
Ciao a tutti, questa piccola one-shot è venuta fuori un paio di giorni fa, a scuola c'è stata la festa della creatività, che consiste nel giocare e sporcarsi con i colori...quindi ho pensato "Perché non farci una FF con Rob e Jude come protagonisti?" ed eccola qui. 
Lasciate una piccolare recensione se vi piace, ne sarei molto contenta. :) 

_Walking Disaster_

  
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