19/06/2013
2 recensioni
Liam
“Vuoi essere mia amica?” sobbalzai dallo spavento e mi voltai trovandomi avanti un bambino paffutello dai capelli castani e lo sguardo dolce.
“Certo” gli risposi di getto abbracciandolo.
“Mi chiamo Liam!” mi disse tenendomi la mano.
“Claire” gli risposi sorridendo.
“Non ti ho mai visto in questo parco.” Gli dissi poi.
“Io invece si. Non ridi quasi mai e giochi sempre sola. Mi dicono sempre che io faccio ridere tutti e allora ho deciso che sarò tuo amico così ti farò ridere sempre sempre!” concluse sorridente.
Lo abbracciai un po’ imbarazzata e iniziai a giocare con lui.
Mi lascio scappare un sorriso ripensando a quel giorno. Resto ancora stupita dalla sua incredibile dolcezza.
Giro la pagina dell’album e vedo un’altra foto. Ci siamo sempre noi due. Siamo abbracciati dietro una torta con quattro candeline.
Era il suo compleanno e mi aveva invitata a casa sua insieme a tutti i suoi amici e come mio solito avevo difficoltà a legare con gli altri. Ero stata tutto il giorno insieme a lui e l’avevo seguito passo passo.
Un’altra foto. Io e Liam abbracciati sotto l’albero di Natale a casa mia.
La foto di fianco inquadra me e lui sotto l’albero mentre ci diamo uno di quei baci dolci che solo a guardare la foto mi viene il diabete.
Volto pagina. Io e Liam al mio quinto compleanno quando mi porge la “torta” che aveva fatto lui: un muffin al cioccolato con sopra cinque candeline.
Cambio pagina: ci sono una serie di foto di noi durante i nostri sei anni. Il primo giorno di scuola, i nostri compleanni, il Natale e le vacanze insieme. Inutile dire che dalla nostra amicizia anche i nostri genitori erano diventati amici e passavamo ancora più tempo insieme.
Ancora una foto: Io e Liam al mare all’età di sette anni.
“Sai nuotare?” mi chiese.
“No. Ho paura dell’acqua.”
“Allora ti insegno io!” mi disse gonfiando il petto.
“Liam ma tu hai imparato la settimana scorsa!” Gli feci notare sconvolta
“Si ma ormai so nuotare benissimo” mi disse sorridente.
“Liam non so se è il caso.”
“Ti fidi di me?” mi disse porgendomi la mano
“Si!” gli risposi guardandolo negli occhi e sorridendo.
“Allora andiamo!”
Mi portò in acqua e mi fece arrivare in un punto dove non toccavo più e dove non toccava più nemmeno lui. Inutile dire che rischiammo di annegare e se il bagnino non fosse arrivato saremmo annegati di sicuro.
Volto la pagina e c’è una foto di noi a undici anni. Infatti dai sette agli undici anni ci siamo un po’ persi di vista.
Siamo con tutta la comitiva di amici e ci teniamo per mano. Tutti pensavano che ci saremmo fidanzati ma invece siamo sempre rimasti solo amici.
Ancora una foto: Io e lui ad una festa tra amici a dodici anni abbracciati e con due facce troppo sorridenti.
Cambio di nuovo pagina: Io e lui ad un’altra festa mentre ci baciamo durante il gioco della bottiglia.
“Allora giocate?”
“Sii” dicemmo in coro io, Liam, Harry, Lia, Lou e Naomi.
“Bene, inizio io” urlò Harry.
Fece girare la bottiglia e questa finì proprio su di me.
“Bacia Liam!” ordinò il riccio.
All’inizio avvampai ma poi mi voltai verso di lui e iniziai a baciarlo, non fu un bacio forzato, anzi, fu un bacio perfetto! Dolce al punto giusto e delicato. Le sue labbra erano così morbide e avevo aspettato così tanto quel momento.
Layla fu estremamente tempestiva a scattarci una foto proprio in quel momento.
Un’altra foto: tutti noi in una camera di un albergo durante una gita, buttati sui letti sommersi da caramelle, patatine e altre schifezze.
Volto la pagina e una lacrima scivola dai miei occhi. Tutti al suo compleanno dietro la torta mentre lui bacia Barby, la sua nuova ragazza che è rimasta tale fino ad oggi e che a detta di tutti resterà tale fino a quando moriranno.
L’album finisce così e lo chiudo rimettendolo al suo posto con la solita malinconia e la solita consapevolezza nel cuore: Sono innamorata di Liam James Payne, nonché mio migliore amico, da quando avevo quattro anni. Solo che ci ho messo troppo ad accorgermene. O meglio, quando me ne sono accorta avevo paura di rovinare la nostra amicizia e mi sono tenuta tutto dentro e quando finalmente ho trovato il coraggio di rivelargli tutto, lui mi ha detto che Barby l’aveva baciato e che forse provava qualcosa per lei. E così da tre anni una delle mie migliori amiche è diventata la sua ragazza e non posso fare altro che essere felice per loro e stare in silenzio a guardarli e non posso parlare di questo con nessuno perché i miei migliori amici sono proprio loro e mi sono ripromessa di non mettermi in mezzo.
Sfogo il mio dolore scrivendo un diario segreto e ricoprendo il mio corpo di tatuaggi che me lo ricordano e ogni giorno riguardo quell’album che parla di noi per non abbandonarmi alla convinzione di aver sognato tutto e per, appunto, convincere me stessa che quello che abbiamo passato è stato tutto vero. Liam è stato, è e sarà per sempre l’uomo della mia vita e l’amore che provo per lui è così forte che mi devasta. Ho solo diciassette anni e una vita per amare e chiunque direbbe che a diciassette anni quello che si prova non è amore, ma spiegatelo al mio cuore che batte all’impazzata quando lo vedo, alle farfalle che svolazzano nel mio stomaco quando mi abbraccia, alle mie mani che sudano quando mi parla e alle scosse al mio basso ventre quando mi sussurra qualcosa all’orecchio a quando mi fa l’occhiolino.
Salve :D
Non so se siete arrivati a questo punto.
La storia non è un granchè, anzi è orrenda.
Ma mi serviva per sfogarmi.
Questa è realmente la mia vita,
e quello che è descritto è successo realmente.
Spero solo di non avervi annoiati.
Mi scuso per gli errori ma non l'ho riletta.
Un bacio :*