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Autore: claaauz    19/06/2013    9 recensioni
Quando l'amore è qualcosa di immenso, insostenibile, è ossessivo, purtroppo, possono esservi conseguenze gravi,anche fatali.
L'amore è pazzo, l'amore è un fiore. Ma talvolta, in questo fiore, accade qualcosa di inspiegabile.
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Quando l'amore è qualcosa di immenso, insostenibile, è ossessivo, purtroppo, possono esservi conseguenze gravi,anche fatali.
L'amore è pazzo, l'amore è un fiore. Ma talvolta, in questo fiore, accade qualcosa di inspiegabile.
                                       ***
Il buio ricopriva oramai tutte le strade della città quando Kristen finalmente sentì il calore del corpo di robin tra le sue braccia.
Lasciai che scambiasse dei teneri baci con quell'essere insopportabile anche se la mia pazienza era ormai al limite.
Li guardavo furiosa con le braccia conserte, appoggiata al cofano di un auto mentre loro ridevano felici seduti sulla moto di Robin.
Erano passati alcuni minuti fin quando finalmente qualcuno si accorse della mia stranezza.
"cosa mi dici, Rose?" ghignò Robin, mentre Kristen tentava ancora di riuscire ad ottenere qualche bacio.
"ma niente di che" ringhiai quasi. 
"hai visto che gioiellino, eh?" per un attimo pensai che si riferisse a Kris, ma poi notai che la sua mano scivolava lungo il manubrio della moto.
"complimenti, ora ti noteranno di più" tirai fuori. Avrei voluto dirgliene altre, molte di più, di tutti i colori. Ma con la mia insicurezza non volevo dicesse la verità: in realtà la mia era tutta invidia. Cercavo sempre di convincere me stessa nonostante non fosse vero, per stare meglio. Ma l'idea di non aver mai amato, l'idea di non aver mai sfiorato un ragazzo con un dito mi faceva una gran rabbia.
Kris sussurrò qualcosa all'orecchio di Robin, che tirò fuori un grande sorriso compiaciuto.
Le diede una pacca sul fondoschiena e Kris si avvicinò velocemente a me.
"divertitevi" esclamò Robin salendo sulla moto.
"chiamami più tardi" si voltò Kris, facendo cenno con la mano.
Robin si limitò a strizzare un occhio. Poi sfrecciò tra la strada con il suo nuovo veicolo.
Kristen mi tirò fino all'auto. Cercavo spiegazioni, ma sembrava entusiasta delle sue azioni e non rispose ad alcuna mia domanda.
                                                                        ***
Fu quel "vogliamo ballare" che mi salvò quella serata. Il suo bacino ballava stretto al mio. I suoi occhi color nocciola erano fissi sui miei verdi smeraldo. Il suo sorriso brillava come la stella più potente.
I suoi lineamenti perfetti, le sue mani delicate. Avevo perso la testa.
"come si chiama questa bella ragazza?" chiese sempre col sorriso stampato in faccia.
"Rose,e tu" balbettai quasi.
La sua mano accarezzò il mio viso, come se fosse un petalo prezioso.
"Rose. Un fiore. E' un nome di fatto" sorrise "io sono Zayn, piacere di conoscerti, fiore" aggiunse accompagnato dal suo sorriso.
Mi limitai a sorridere, anche se quello che avrei voluto fare era sfiorare le sue labbra. Niente di più perfetto.
Nei giorni seguenti rimanemmo in contatto e Kristen sembrava essersi scrollata un peso dalle spalle, anche se non lo diceva, lo capivo. 
Rideva del mio essere impacciata, ma io ero così.
Diversi giorni dopo Zayn mi invitò ad un picnick. Il mio cuore palpitava fortissimo nel momento in cui mi invitò. Non riuscii a capire nulla.
                                                                                        ***
Ero teneramente stesa sul prato verde e fresco della collina. Al mio fianco c'era lui, che col suo sguardo attento esaminava ogni parte del mio corpo. Cercai di non far notare che mi ero accorta del suo sguardo fissando le nuvole.
"guarda quella nuvola" deglutii cercando di rompere quel momento estremamente imbarazzante. "sembra un fiore"
"come te" disse ammirando il cielo "con la differenza che tu lo sei" si avvicinò a me. Spezzò tutte le distanze.
Le mie guance si colorarono all'istante.
"ancora con questa storia del fiore?" risi, cercando di nascondere il mio imbarazzo.
"ah mi sono dimenticato una cosa"      si voltò, e aprii la sua borsa.        
Nella sua mano apparì una rosa rossa, come il sangue.  
Delicatamente la infilò nei miei capelli.
"un fiore deve sempre stare con un fiore" rise. Accarezzò i miei capelli come se fossi un diamante prezioso.
Per la prima volta mi sentii importante. 
Iniziai a respirare sempre più affannosamente. I suoi occhi color nocciola sorridevano insieme alla bocca. La vidi sempre meno distante dal mio viso.
Le sue labbra sfiorarono le mie. Desideravo davvero averle solo per me.
Quando si allontanarono con un gesto folle le riavvicinai alle mie, tirando nuovamente verso il basso  la sua testa.
Da un piccolo bacio diventò un bacio passionale.
Le nostre lingue si intrecciavano amorevolmente nelle bocche. La sua mano si posò sulla mia coscia.
Pensavo fosse stata la giornata migliore della mia vita, ma probabilmente mi sbagliavo di grosso.
Quando si fa una scelta bisogna essere responsabili, consapevoli. Aggettivi che sicuramente non mi appartenevano.
Quella stessa sera ci spingemmo oltre a un semplice bacio.
Che illusa. Un ragazzo perfetto non esiste. E' solo un'illusione, e ci sono cascata. Da quella volta non uscii più dal bizzarro labirinto chiamato amore. 
Capii tardi quali erano i fini di quel ragazzo che mi aveva completamente rapito il cuore.
In quel periodo mi sentii davvero inutile. Quando lo incontravo per strada  non riuscivo a non stare almeno a pochi metri da lui. Non riuscivo a stare senza il suo sorriso smagliante.
Diverse volte mi aveva detto di stargli lontana, che non gli interessavo più, non sono mai riuscita a tirare fuori tutto il mio disprezzo.
"come fai ad amarlo ancora?" mi chiedeva ripetutamente Kristen.
"ma io non lo amo" rispondevo tremolante, proprio come una pazza da manicomio "io lo odio, come non ho mai odiato nessuno, per il semplice fatto di amarlo e troppo, e di non poterlo avere per me" sussurravo poi, piangendo ormai.
I giorni passavano. Non riuscivo a spiegare la causa del mio amore. Sapevo che non era una cosa normale. Non mi era mai successo, e forse era proprio questo il motivo.
Quante persone mi hanno definito una pazza per il semplice motivo di essere stata ingannata?
 
Quante persone mi hanno ferito senza sapere quale sarebbe stata la mia reazione?
 
Troppe.
Per la mia mente questa situazione doveva cessare.
L'unica cosa che riusciva a sollevarmi era strusciare quella lametto lungo il mio polso, lungo le mie cosce.
Odiavo me stessa più di quanto mi odiassi prima.
Il mio cuore si era praticamente frantumato in mille pezzi. Il metodo di autoconvincermi di stare bene non era più valido. Quel poco di felicità che avevo è andata a farsi fottere.
Piangevo fino a quando non sentivo il respiro mancarmi. Finchè le mani non mi tremavano. Finchè non singhiozzavo talmente forte che mi potesse sentire chiunque. Finchè i brividi non attraversavano il mio corpo.
Un giorno decisi di parlargli. Non di convincerlo a stare con me, ma dovevo almeno dirgli della tempesta che si stava scatenando nel mio cuore, del mio amore, del mio odio.
Uscii già con le lacrime agli occhi da casa, arrivai presto nella parte di città in cui potevo trovarlo a quell'ora insieme ai suoi amici.
Appena mi vide mi guardò schifato. Decisi ugualmente di avvicinarmi.
"non qui" mormorò a bassa voce, facendo un tiro di sigaretta e poi gettandola a terra.
Mi prese per il polso. Mi stava facendo male, la sua presa mi stava lasciando il segno sulla pelle.
Mi portò in un angolo.
"mi devi lasciare stare, lo vuoi capire?" disse scandendo le sue parole.
"non sono qui per convincerti, ma almeno se ti è rimasto anche un frammento di cuore donamelo, ti prego" singhiozzai.
"non mi interessano le tue parole" si allontanò da me, ma il suo sguardo era posto ancora su me. "e neanche tu se è per questo. Devo andare. E in ogni caso, è finita, ciao" disse tornando dai suoi amici.
Ed è così, mamma, che persi la testa. Per un ragazzo che neanche mi amava. Ed ora mi ritrovo qui, a scriverti questa specie di lettera. Scusa se per te non sono mai stata la figlia perfetta. Scusa se ho sbagliato. Scusa se sono io. Ti amo mamma, non dimenticarlo. Scusa per averti lasciato sola e di non aver riflettutto su chi davvero ci teneva a me. Ma io non riesco più a vivere questo mondo. 
Ci rincontreremo, un giorno, in un mondo migliore. 
Ti amo.
                                                                                                                                Rose.
 
 
 
 
 
E fu così che piangendo non dal dolore, ma bensì dalla gioia di poter esplorare un mondo migliore, Rose lasciò la sua lettera sulla scrivania  della sua stanza, che avrebbe visto per l'ultima volta.
Ingerì una dose di veleno, che le fu letale.
"addio, amore. addio mondo"
Dopo aver pronunciato questa frase si addormentò dopo tanto tempo con un sorriso sulla bocca.
 FINE







Occhi a muà xoxo.
Allora, volevo intanto ringraziarvi di aver letto e vi supplico di recensire, magari se vi piace ne metto altre owo. Seconda cosa. Ho riletto tuuutto, e sinceramente mi sono soffermata più nelle parti in cui le emozioni non erano descritte in modo giusto, quindi se ci sono errori, PERDONATEMI.
Terza cosa. Mi farebbe piacere parlare con voi...... quindi mi aggiungete? 
https://www.facebook.com/claudia.adm.3
Quarta cosa. Per questa storia non mi sono ispirata alla mia vita, ma bensì ai problemi della società di oggi. Tutte le storie parlano di amore che viene ricambiato, questa no. c:
mi dileguo va, ciao bellissime <3
-claudia

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