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Autore: F l a n    04/01/2008    6 recensioni
Ebbene, vi suona familiare il titolo in qualcosa? Questo è il sequel che tutti aspettavate... (si ok, ma anche no..) di Oggetti Talismani e Pozioni, se non avete letto quella fanfiction dubito che ci capirete molto... Passiamo comunque all'introduzione: "Ash e Misty e i loro soliti litigi, Ashley la loro figlia e Jake il suo migliore amico vorrebbero risolvere la situazione... ma c'è da fidarsi se qualcuno ti offre da bere dopo una lite e il contenuto del bicchiere è sconosciuto?" E quindi, rieccovi qua con un ritorno del vostro mendicante preferito, Ash e Misty e le loro avventure!
Online L'ultimo Capitolo ^^.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 Epilogo: - Le Fedi.-

Jake e il suo brillante intelletto avevano colto nel segno, peccato che quell'intelletto non fosse condiviso dal padre, che sebbene fantastico anche lui aveva errato, e aveva sbagliato in qualcosa che non doveva sbagliare.
Mai fare complimenti ad Ash nello stato in cui era ora.
MAI.
Rianimare Misty era stata un'impresa, abbastanza ardua se vogliamo, ma Ashley non permise che il panico l'avvolgesse, non poteva permetterlo, una volta che aveva tolto la fissa al padre per Gary avrebbe risolto la situazione.
Ma si era data tantissime volte della stupida, come aveva potuto, cedere ai prodotti magici di uno stupido coperto da un mantello?
Pensò immediatamente al libro che avevano precedentemente letto, corse infatti a prenderlo sfogliando velocemente le pagine, ma niente che riportasse ad una valida soluzione, aveva anche chiesto a Jake aiuto nella ricerca, ma niente di niente.
Stavolta ci sarebbe voluto davvero un miracolo.
Avevano, intanto, rinchiuso in una stanza da solo Ash e non gli permettevano, per nessun motivo, di vedere Gary per ovvie ragioni.
"Questa situazione è a dir poco imbarazzante." Ammise Liet, lavando l'ultimo piatto che aveva in mano, cercando di non frantumarlo per la rabbia mista alla sorpresa di cio'.
"Io mi sento distrutta psicologicamente." Disse Misty mentre osservava Ashley e Jake che collaboravano alla ricerca di una soluzione.
Il suono di un campanello interruppe le donne intrise nel loro dialogo, Gary si diresse alla porta.
Davanti a lui una figura esile, incappucciata, e del volto erano visibili solo gli occhi azzurri e grandi, simili proprio, a quelli di una bambina.
"Voi avete dimenticato uno dei fondamentali oggetti." Disse con voce alta e bambinesca.
Gary strabuzzò un momento gli occhi e si grattò il capo, e adesso che diavolo succedeva?
"E tu chi diavolo sei?"
"Io... tu, non sei tenuto a sapere chi sono io, ad ogni modo, sono la figlia del mendicante che ha venduto tutto il resto degli artefatti."
E fu così che l'intera folla di gente si accalcò alla porta, Ashley per prima che ebbe il primo impulso di ucciderla.
"E sentiamo, piccola furbastra, quale sarebbe l'artefatto che abbiamo dimenticato?"
"Le fedi." sorrise molto vagamente, un po' in maniera beffarda, e Jake guardò negli occhi l'amica.
"Ma certo! Quelle di Vera!"
"Se davvero funzionano penso che mi inchinerò quando la vedo..." ammise la ragazzina dai capelli corvini.
"Bhe, allora direi che ho svolto la mia funzione." La bambina si esibì in un brevissimo inchino, e scomparì nel nulla, e Ashley nel tentativo di buttarla a terra e picchiarla, finì lunga e distesa sul terreno.
"Accidenti. Giuro che dopo tutto cio' non appena rivedo quella stramba famiglia di venditori di artefatti io li ammazzo uno ad uno!"
"L'importante, ad ogni modo è che ora abbiamo la risposta!" Misty sorrise raggiante.
"Corro a casa a cercare quella scatola, sicuramente sarà sul tavolo. Intanto non fate per nessun motivo uscire mio marito da quella stanza, e Gary, stagli particolarmente alla larga!" lo guardò minacciosa.
"Tranquilla Misty, sono tutto tranne che gay."
"Vorrei ben vedere!" Liet mise le mani sui fianchi a mo' di predica.

***

Ash guardò fuori dalla finestra, e appoggiò una mano al vetro appannandolo con fiato caldo.
Vide Misty uscire.
"Misty..."

***
"Devono essere qui da qualche parte per la miseria!" Misty cercò un po' ovunque le due fedi, quelle che teoricamente li dovevano portare alla normalità, e che gli avrebbero ridato l'opportunità di riavere il suo Ash.
Non né poteva più. Già da giovani ne avevano passate di tutti i colori per cercare di vivere una vita assieme, adesso lo ricordava, e ora voleva smetterla con le stupidaggini, semplicemente desiderava vivere una vita normale, tranquilla, come tutte le altre coppie. Perchè lei amava dal profondo Ash, amava ogni sua sfaccettatura del carattere, anche quella bambinesca o ingenua, o quella che la faceva arrabbiare tanto.
Trovò infine il pacchettino rosso appoggiato sulla mensola di un mobile.
Era fatta.

***

"E io che pensavo di averle viste tutte in vita mia." sussurrò Gary, seduto a fissare il vuoto davanti a lui con una mano svogliata che gli reggeva il capo, e con il gomito di essa appoggiato sul tavolo.
"Bhe, evidentemente devi ancora scoprire tante cose papà." ironizzò il figlio.
"Si, certo, tipo il mio migliore amico diventato improvvisamente gay? Jake, figliolo, risparmiatele queste cose."

"Qualcuno mi fa uscire?!"
La voce che interruppe i loro discorsi proveniva dal piano superiore della casa, quella di Ash.
"Non salterò addosso a nessuno!"

"Vorrei potergli credere..." sospirò Liet.
Ashley si sentì una stretta al cuore, un po' perchè le faceva male trattare così... anomalamente... suo padre, un po' perchè era stanca della storia, un po' perchè avrebbe voluto tornare a vivere come una persona normale, vedere i suoi genitori abbracciati o litigare, e ripartire per il suo viaggio con Jake e i suoi Pokémon.
Già, Jake, volse uno sguardo verso di lui impegnato in una conversazione con suo padre e sua madre, un ragazzo un po' strano a volte forse, bizzarro, dall'intelletto nascosto, ma in quell'avventura, nonostante le loro periodiche liti, si era dimostrato l'alleato più vicino che potesse trovare, e forse le aveva rivelato anche un fascino che le era rimasto nascosto per tutti questi anni... Ad ogni modo, dopo tutte quelle avventure, oltre a quelle abituali si intende, appariva ai suoi occhi con una veste differente, che forse variava da quella del semplice amico.
Del resto, lo sapeva bene, anche suo padre e sua madre erano amici fin da piccoli e condividendo varie cose avevano scoperto, sebbene Ash al tempo avesse un' ingenuità non indifferente, erano riusciti a condividere i loro sentimenti, e adesso... adesso eccoli lì.
Scosse un momento il capo, tentando di riportarsi alla realtà, ma a che accidenti stava pensando in un momento simile?

Si alzò da tavola e scostò la tenda della finestra del salotto, intravide una presenza in lontananza. Sua madre stava arrivando a salvare la situazione.

Aprì la porta di scatto, e Ashley si tirò indietro.
"Ash è ancora su?" chiese la donna dai capelli rossi fiamma.
"Si." rispose la figlia accodandosi alla madre, la quale cominciò a salire le scale seguita appunto da lei e dagli altri.
Aprì la porta della camera e quando vide la figura di Ash disteso sul letto esitò un attimo, per qualche motivo, l'uomo era in lacrime.
"Ho capito sapete? Non serviva che mi tenessite rinchiuso in questa stanza. Avrei cercato di stare lontano da lui... mi ritenete pericoloso solo perchè sono diverso?"
E dopo quelle parole l'intero mondo immaginario dei presenti che avevano visto un uomo sull'orlo della disperazione cadde palesemente in un dirupo di disperazione.
"Oddio Ash, perfavore, risparmiami delle idiozie e..." Misty aprì la scatolina rossa mostrando due anelli con delle rune incise sopra, si infilò il primo, e porse a lui il secondo.
"Mettilo tu, ti prego."
Liet e Gary uscirono dalla stanza, Jake e Ashley rimasero lì.
"No." rispose secco.
"Perchè dovrei mettermi quell'anello? Non sei né la mia fidanzata, né la mia promessa sposa." la sua voce era quasi astiosa, Misty sorrise goffamente, forse sul punto delle lacrime e dell'esasperazione.
"No, sono semplicemente tua moglie."
"Ah, e in quale mondo?"
"In questo.Ash Ketchum!" Con rabbia strattonò il suo braccio e afferrò il suo polso cercando di tenerglielo fermo.
"Indosserai questo anello, fosse l'ultima cosa che ti faccio fare!"
"No invece! Non voglio!"
"Oh si che lo metterai, tant'è vero che mi chiamo Misty Williams!"
"Spero di non ridurmi MAI a tutto ciò." Ashley si grattò il capo rassegnata e Jake al suo fianco annuì.

Misty lasciò per un attimo che l'uomo si ribellasse alla sua presa, dopo di ché lo prese per una spalla e lo trasse a se con velocità, accostando le sue labbra a quelle dell'altro.
Con un' abile mossa ingegnativa, dopo essersi staccata dall'uomo, che era rimasto nel suo stupore, lei gli infilò abilmente l'anello, e attorno al suo corpo si formò un velocissimo alone di luce bianca con piccoli pezzettini che potevano apparire stelline microscopiche.

Misty e gli altri attesero per qualche momento, ansiosi, e Ash riaprì gli occhi che aveva precedentemente chiuso.
Lei era ancora vicinissima a lui, che era seduto sul letto, lievemente piegata e vicina al suo volto.
"Ash?" I suoi occhi color mare si rispecchiarono in quelli ambra dell'uomo.
"Misty... sono... tornato normale!" Si guardò le mani, quasi incredulo, ricordava ogni cosa che gli era successa, a suo malgrado, e sicuramente avrebbe dovuto delle scuse anche a Gary, vide l'anello che aveva al dito, e dopo che gli aveva rivolto un fugace sguardo si ruppe in mille frammenti, come per simboleggiare la fine di ogni disgrazia che era cominciata in quegli assurdi giorni.
Circondò con le braccia al collo la moglie, e anche la figlia, sebbene si era ripromessa di lasciarli soli, si era buttata al collo del padre, creando così un abbraccio di gruppo familiare, che strappò una lacrima a Jake, e a suo padre e sua madre che erano tornati nella stanza.
"Bentornato papà." disse la ragazzina inchinandosi come per scusarsi di tutto quello che era successo, e lui sorrise scuotendo il capo.
Era tutto finito, e sebbene messo in chiave comica, ciò che aveva passato era stato tutto tranne che divertente.
Riprese a guardare Misty che era rimasta soddisfatta della soluzione trovata da Vera, un giorno o l'altro si sarebbe inchinata a quella ragazza per ringraziarla, senza quegli anelli sarebbe ancora lì a pensare su come poter risolvere la situazione.
Ash le prese improvissiamente il volto tra le mani, e si avvicinò fino a sentire il suo respiro, chiuse gli occhi e unì le sue labbra a quelle della donna che non rimase nemmeno troppo sorpresa, e dopo un primo impatto si abbandonò al bacio rendendolo profondo e intenso come se fosse la prima volta.
Ashley, ormai fatta da parte assieme a Jake, gli rivolse uno sguardo sorridente, e il ragazzino la prese un momento per mano, sorridendo a sua volta, la ragazzina arrossì un momento al gesto dell'amico, che forse stava diventando lentamente qualcosa di più.
Ash e Misty, dopo l'intenso momento si diressero da Liet e Gary, e lui si scusò immensamente con il suo migliore amico, che scosse la testa e circondò le sue spalle con un braccio in segno di amicizia.
"Che ne dite di fare una cena di famiglia?" propose la donna di casa, con un rinnovato entusiasmo.

Intorno a quel tavolo si sarebbe fatto un riassunto delle vicende, intorno a quel tavolo si sarebbero fatte delle risate, tagliando e mangiando della carne alla griglia, ridendoci un po' su forse per riprendersi, forse perchè niente era alla fine stato così drammatico.
Era con più precisione: assurdo.
Ma per quanto l'assurdità di quegli eventi, avesse portato scompiglio, aveva portato anche un'ulteriore unione tra due cuori, che forse, prima d'ora non avevano immaginato di unirsi.

***

4 anni dopo.

"Jake per la miseria ti sei fatto sfuggire quel Pokémon! Allora potevi lasciarlo a me!" Una ragazza alta, dai capelli corvini e occhi azzurro mare rimproverò il suo coetaneo, un bel ragazzo dai capelli castani.
"Ashley, solo perchè stiamo assieme non significa che io debba rinunciare al mio obbiettivo e ti lascio tutti i Pokémon che vediamo!" ribattè il ragazzo richiamando nella sua sfera L'infernape che aveva lasciato combattere.
Ashley sospirò battendogli un colpetto sulla spalla.
"Eh, lo sò, lo sò, me lo ripeti ogni volta, e mi rinfreschi anche sempre la memoria sul fatto che stiamo assieme. Ma com'è che a me non sembra decisamente vero?"
"Hai bisogno di dimostrazioni pratiche?" chiese sarcastico, inarcando il sopracciglio.
"Bhe, può darsi." sorrise chiudendo un occhio e lasciandosi una punta di maliziosità.
Lui la trasse a sé prendendola per un braccio e avvicinando il suo volto con tempestività.
"Ed eccoti servita."
La baciò con fare sensuale, mentre intorno a loro, li circondava una foresta verdeggiante

 E forse, dietro qualche cespuglio qualche occhio curioso, o qualche mendicante ansioso di vendere degli artefatti, aveva seguito la scena, lasciandosi scappare un sorriso, scrivendo le ultime righe su un libro cominciato molti anni prima.

"Ed è così che Gary e Ash, da migliori amici e rivali divennero anche cognati."

Forse, la losca famigliola di mendicanti, non attendeva altro che una nuova storia da scrivere, una storia che facesse parlare di se, una storia che se pubblicata avrebbe avuto successo.

-End-


Sapete, non ci credo nemmeno io.
Non ci credo nemmeno io, che con un ultimo lampo di ispirazione ho finito di scrivere questa fanfiction, che non ritengo abbastanza degna della sua precedente. Sia chiaro, non la disprezzo, però non sono nemmeno convinta che possa essere definita... bho.... bella?
Tutta via, sono felice di averla conclusa, dopo questa posso dare il via ad altri progetti, e ad aspirare di concludere White Rose.
Sono contenta dei miei personaggi, Ashley e Jake, non creo spesso PG inventati, ma sono fiera di questi due, non perchè siano perfetti o chessò io, semplicemente mi piacciono e basta.
Infatti di questa fanfiction e dell'altra, apprezzo la vena di ironia che sono riuscita a dare, sperando di non essere mai sfociata nel volgare o nella banalità. Non sò quante altre fanfiction ironiche scriverò, sebbene lo stile sia uno dei miei preferiti, perchè mi piace fare ironia su situazioni assurde o anche quotidiane.
Per quello insomma, vedremo.
Passo a ringraziare chiunque abbia seguito questa fanfiction, perchè amo questa e la precedente (specialmente la precedente) perchè hanno segnato forse, un po' la mia fama come scrittrice di fict per questa serie alla quale io sono affezzionatissima.
Quindi, saluto calorosamente tutti i miei recensori, e vi invito, se lo vorrete, a leggere le mie prossime fanfiction.

Alla prossima, quindi.

Ashley Ketchum.
   
 
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