Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Kuruccha    20/06/2013    4 recensioni
Now it's the start, si ripete. L'aria che entra dal finestrino non sarà condizionata ma ha comunque il profumo della libertà. È un nuovo inizio e lei lo canta a dovere.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 


La linea di partenza

 

Il venerdì sera arriva improvviso e sconcertante quanto un miracolo. È un sogno che si avvera.
Margherita esce dall'ufficio, inforca gli occhiali da sole percorrendo a lunghe falcate il vialetto, sale sulla sua Panda scassata e apre tutti e quattro i finestrini. La macchina è dei tempi della guerra fredda e, visto che il precedente proprietario era un ex carcerato, di condizionata conosce forse giusto la libertà, ma non di certo l'aria; fa caldo e il sudore le ha già inzuppato la camicia nel punto tra il seno e la pancia, proprio dove c'è quel rotolino di carne che vorrebbe far sparire da millenni. Perfino la puzza dell'Arbre Magique al pino (classico e, soprattutto, molto più economico della variante al cocco) ha quel non-so-che di ipnotico e stupefacente. Accende la radio e parte Now is the start dal solito cd con undici tracce che continua a girare in tondo per tutta la settimana.
Now it's the start, si ripete. L'aria che entra dal finestrino non sarà condizionata ma ha comunque il profumo della libertà. È la linea di partenza di un nuovo inizio e lei lo canta a dovere.


Arriva a casa, parcheggia nei solito quattro metri con una esse tutta sbilenca - prima o poi glielo porteranno via quello specchietto, ma spera sempre sia poi piuttosto che prima e che, soprattutto, non sia quella sera, - abbassa la chiusura di sicurezza della porta del passeggero, spegne la radio e scende. Due metri ed è già in cortile, quattro metri e ha posato le chiavi sul comò e calciato via le scarpe e grida per far sentire agli altri che è in casa. Ritrovarsi finalmente a piedi nudi è un altro sogno che si avvera.
 

Sua madre sta facendo yoga e la accoglie con un ommm - a volume un po' più alto del solito, bisogna riconoscerlo - e lei lo prende come un saluto. Sua padre sembra non essere ancora tornato; anzi, ormai sono quasi le sette, quindi sarà andato a giocare la schedina del super enalotto. Sua nonna sta cercando di far entrare una gigantesca pianta di ortensie azzurre in un vaso minuscolo.
È perché così sarebbe assai carino, non trovi? È così grande eppure sta in un vasettino così piccolo, le spiega. Poi potrei metterci un fiocco enorme davanti e l'opera sarebbe completa.
Margherita non riesce a capire se è più sconvolta per l'assurdo progetto di sua nonna o per la combinazione delle parole "assai carino", ma è venerdì e non è il momento giusto per pensarci. Now it's the start, no? Quello potrebbe essere anche l'inizio della nuova vita della nonna - botanica o designer d'interni o artista astratta contemporanea o quel che preferisce.
Come ha calciato via le scarpe, calcia via anche il problema.
 

Margherita abbandona sul pavimento la camicia striata di sudore e rimane in reggiseno; entra in cucina e apre il frigo. È illuminato dalla solita luce gialla ma è più buio del solito - ah, è perché ha ancora addosso gli occhiali da sole, quindi li toglie e li appoggia su un ripiano a caso – ma comunque il budino sembra sempre davvero appetitoso, quindi vada per il budino. È già al terzo cucchiaino quando si volta e si accorge che seduti al tavolo della sala da pranzo ci sono suo fratello Giancarlo e la figlia della vicina di casa. Sembra stiano studiando - ah, sì, tra qualche giorno iniziano la maturità, forse è per quello, anzi, è sicuramente per quello - ma è certa che lui in realtà stia cercando di far colpo con la sua presentazione in powerpoint sulla guerra del Vietnam piena di animazioni fighissime ed esplosioni al napalm. Dove hanno fallito i modi gentili e gli occhiali da nerd sul naso, si sa, può comunque arrivare la tecnologia. La ragazza sembra interessata, sincera o meno che sia, e schiaccia con il polpastrello uno dei boom con effetto sonoro. È assolutamente certa che suo fratello stia rabbrividendo al pensiero delle ditate sul suo prezioso schermo; dà in escandescenze per gli aloni dal giorno in cui ha avuto un pc tutto suo, ma quella volta non lo dà a vedere. Cosa non si fa per amore.
Magari anche quello di suo fratello è un nuovo start. Da bravo nerd dall'anima a finestre, per lo meno, quella parolina gli sarà molto familiare.
 

La linea di partenza del suo sabato mattina è un barattolo di yogurt ingurgitato sul divano del salotto mentre suo padre fa yoga. È una disciplina che gli piace molto ma lo sanno tutti che si vergogna a ripetere tutti quegli ommm, quindi ci pensa sua madre e li urla al posto suo dalla cucina. La casa è tutto un risuonare di OMMM, OMMM ad un volume umanamente inconcepibile.
La nonna sta sempre tentando di travasare la pianta di ortensie. Visto che non ci è ancora riuscita, ha iniziato ad adornarla con dei fiocchi rosa – piccoli, però: forse non ha trovato quelli giganteschi che erano nel suo progetto iniziale – cosicché ora sembra una via di mezzo tra un albero di natale primaverile e un fiocco per l'arrivo della cicogna (anche se, con tutto quell'azzurro e quel rosa, non si capirebbe di certo il sesso del nascituro). Quando vede la nipote con il barattolo dello yogurt in mano, le si avvicina e le chiede se può prenderlo in prestito.
Sarebbe assai carino far stare l'ortensia lì dentro, non trovi?, le chiede. Ora Margherita è certa che il suo stupore non sia per la combinazione delle parole assai carino ma per gli assurdi progetti di sua nonna. Potrebbe essere l'inizio di una love story tra lei e il manicomio, perché è come in quel proverbio, no?, in cui si dice che solo di Venere e di Marte che non ci si sposa né si parte né si dà principio all'arte; il sabato non è affatto nominato e quelle nuove nozze potrebbero essere molto produttive. Peccato solo che in quel matrimonio nessuno parlerà di bambini e che le aspettative della cicogna rimarranno deluse.
Suo fratello è di nuovo di là in cucina e il suo computer è sempre acceso, solo che questa volta i ruoli si sono invertiti ed è la figlia della vicina a tenere le mani sulla tastiera. Chissà come sarebbe fiera di lei sua madre che fa la cameriera e il computer non lo sa usare - e Margherita si rimprovera da sola e si dice che il mondo non andrà certo avanti finché anche le persone come lei pensano che i filippini non sappiano usare i computer, e che anche questo è razzismo, e che è la società ad essere malata se perfino lei arriva a pensare cose del genere - e soprattutto, chissà come sarà fiera loro madre nel sapere che quella ragazza è riuscita a staccare Giancarlo da quel cavolo di computer sempre acceso. L'amore ti fa proprio partire via con la testa - e l'importante è partire, è iniziare. Now it's the start.
 

La domenica mattina, invece, inizia già con un Waiting for the end - tutt'altro che un sogno; è piuttosto un lutto preannunciato. Ehi, la tua libertà finirà domani, è meglio se metti già le mani avanti e ti prepari.
Margherita fa colazione sul divano con una tazza di latte e cereali papposi mentre guarda suo fratello e la figlia della vicina che fanno yoga davanti alla tv, seguendo la mimica dell'allenatrice virtuale della Wii. Non emettono nessun ommm, ma forse è perché quell'antipatica grigia continua a parlare e parlare e parlare per spiegare cosa c'è che non va nei loro movimenti.
Papà è ancora a letto perché la domenica è pur sempre domenica e alla domenica si dorme. Mamma è in cucina che tenta di sistemare l'ortensia gigante in un normale vaso da giardino. La nonna sta premendo dei pulsanti a caso sul computer di Giancarlo che - tanto per cambiare - è acceso sopra il tavolo della sala da pranzo. La presentazione in powerpoint emette un fiii e poi un boom; da qualche parte laggiù nel Vietnam dev'essere caduta una bomba. Qualche omino virtuale sta di certo aspettando la fine, e non si intravede proprio nessun nuovo inizio.
 

Il lunedì mattina non comincia affatto - è solo lo strascico del peggior giorno a cui Margherita riesce a pensare, con l'aggiunta di un paio occhiali da sole aromatizzati al burro che hanno passato il weekend a rosolarsi sopra il panetto in frigo e di una camicia spiegazzata che nessuno ha raccolto dal pavimento.
Margherita fa colazione con un caffè tiepido in compagnia delle proprie occhiaie. La nonna è di là in salotto e ha addosso la sua maglia anni settanta, quella stinta a cerchi concentrici con la candeggina; sta facendo yoga e ha più flessibilità lei di tutta la famiglia messa insieme (anche perché Margherita non vale praticamente nulla in quella statistica, anzi, probabilmente abbassa la media di qualche punto). Giancarlo è in sala da pranzo e fa cadere le bombe. Mamma è già uscita e la figlia della vicina non è ancora arrivata. Il vaso di ortensie azzurre, con tanto di fiocchi rosa assai carini, sembra essersi guadagnato il proprio posto in giardino.
 

Margherita si trascina fino al parcheggio. Le chiavi della macchina tintinnano come fossero le catene dei diavoli dell'inferno. Apre la portiera, abbassa il finestrino con la manovella, accende la radio. Parte la prima traccia tra le undici del solito cd. La voce limpida della cantante ripete che now it's the start. Sì, certo, le risponde Margherita: l'inizio della fine. Per arrivare fino al venerdì sera le ci vorrà un miracolo.
E lei lo aspetta.


 



20.06.2013

Storia scritta per il Logorrompt! organizzato da Piscina di Prompt con l'indicazione "Una storia in cui compaiono una nonna freak che fa yoga tibetano in soggiorno, delle ortensie azzurre, un nipote adolescente sfigato con occhiali e computer sempre acceso, e la figlia della cameriera filippina, che si ritrova anche lei in soggiorno per una motivazione a scelta" proposto da Marge, che ringrazio moltissimo. XD
Non ho una famiglia dai comportamenti strampalati come quelli descritti qui sopra (anche se in realtà non mi ci allontano nemmeno troppo), ma posso dire con tutta certezza che la disperazione di Margherita è autobiografica. XD
Grazie mille per aver letto fino a qui :)
Buona giornata!
Kuruccha

Edit: Dimenticavo! Le due canzoni nominate all'interno del testo esistono davvero e sono Now is the start di A Fine Frenzy e la ben più nota Waiting for the end dei Linkin Park. Per la prima ho praticamente un'ossessione. XD Ascoltatela, vi prego!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Kuruccha