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Autore: Le Borelle    20/06/2013    0 recensioni
(HarryxLouis)
A volte serve nascondersi.
Per un ora, un giorno o per tutta la vita.
protagonisti Niall e Harry.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“Posso aiutarti?” alzo gli occhi verso questo tipo. Mi vengono in mente solo risposte molto stronze.

Che diavolo vuoi porco cane. Possibile che uno non possa stare per un solo minuto, una sola ora, una sola vita, rincantucciato su sé stesso sperando di non doversi mai più muovere? È chiedere troppo? Permettersi di fingere che ogni cosa possa davvero finire.

Sono seduto a terra, terra umida, perché naturalmente io non potevo scegliermi un posto meno sfigato per nascondermi. Il problema quando piangi è che pensi poco a quello che ti sta intorno, tendi più a pensare a quello che ti sta dentro. Vorrei alzarmi, fargli una delle mie facce cattive, ok, io non ho facce cattive. Non mi riesce, è come se i muscoli della mia faccia fossero limitati ai sorrisi, anche quelli che si limitano a scoprire i denti.

Così resto in silenzio e mi limito a guardarlo, lascio che ci arrivi da solo.

Nessuno può aiutarmi.

“Problemi con una ragazza?”, lo dice con la sicurezza di un partecipante ad un quiz a premi a cui è stato chiesto se le banane sono blu o gialle. Si aspetta che gli batta le mani? Che inizino a piovere coriandoli e palloncini dal cielo?

No biondino, non è una ragazza.

Si siede accanto a me, vorrei fargli notare che per terra è tutto sporco ma sembra non gliene importi, si accomoda con la disinvoltura del divano di casa sua. Vorrei dirgli che è scemo, si sporcherà; sedendosi a terra coi pantaloni puliti, sedendosi accanto a me con un sorriso così onesto.

“Si” gli concedo, non è necessario che sappia tutto. Non era necessario nemmeno che mi trovasse, questo ragazzo dall'aria così rilassata. Vorrei scrollarlo per le spalle è gridargli che tutto fa schifo che ogni cosa è ingiusta, che provare sentimenti è una maledizione tremenda. Così aprirebbe per bene questi suoi occhi chiari e si toglierebbe dalla faccia quell'espressione trasognata. “Ti ha respinto?” nella mia testa gli tiro un pugno, come può essere così diretto? Non ci conosciamo, non dovrebbe permettersi. “No, non glielo dirò mai, non lo dovrà mai venire a sapere” sbatte gli occhi come se gli avessero appena scattato una foto col flash. Ora mi chiederà perché. Mi dirà di buttarmi. Mi dirà di essere onesto coi miei sentimenti. Mi dirà che non potrò mai avere la certezza finché non ci avrò provato. Appoggia le spalle al muro e guarda avanti a se, come se fossimo in riva al mare, e invece siamo dietro un muro del parco. Non c'è nessun orizzonte. “Già, immagino che alcuni sentimenti vadano unicamente ignorati. Per quanto le cose facciano male sarebbe tremendo perdere quello di cui potremmo accontentarci.” Accontentarci. Già, posso benissimo farmi bastare di essere suo amico. Di battergli una mano sulla spalla, di stringerlo in un fraterno abbraccio, di chiedergli come vanno le cose con la sua ragazza. Cosa altro ho il diritto di volere? “Proprio così” sono deluso che sia così intelligente, se mi avesse detto qualcosa di più stupido avrei potuto illustragli le mie ragioni. Non posso dirglielo perché non posso. “Me la farò passare” aggiungo, dato che lui non dice niente, dato che non dice che le cose andranno per il meglio, dato che non dice che l'amore può trionfare in qualsiasi situazione. Dato che non è così.

 

Mi passa un braccio attorno alle spalle e mi permette di riprendere a piangere.

  
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