Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Renegade_    20/06/2013    7 recensioni
”E dimmi”, esordì Justin. “Facevi anche sogni erotici su di me, ammettilo.” Disse sfoggiando quello che secondo lui doveva essere un sorriso sexy.
”Che cosa?!” esclamammo io, mio padre e Patty contemporaneamente.
”Justin, finiscila.” Lo rimproverò Pattie, mentre mio padre continuava a fissarmi. Sentivo le guance in fiamme. Maledetta carnagione chiara.
”Cos’è che facevi su Justin?” mi chiese lui.
”Papà, non facevo sogni erotici su Justin, non preoccuparti.”
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                    One less lonely BOY?
 
 
 
La settimana successiva trascorse tra i vari tentativi di evitare Justin o almeno cercare di non restare sola con lui, e di chiudermi a chiave in camera la notte.
Stava diventando un’ossessione. Non ne potevo più. Solo sapere che Justin volesse baciarmi mi mandava il cervello in fumo. Non riuscivo a ragionare se Robert, o Mel o Mick mi parlavano di lui; mi sentivo una bambinetta.
”Tesooooro” trillò Robert, gettandosi sul mio letto.
”Che c’è?” gli chiesi, alzando per un secondo lo sguardo dallo schermo del cellulare.
”I ragazzi volevano sapere se ci andava di trascorrere del tempo con loro, ci sono anche le ragazze di Michael e Sam.”
”Le ragazze di chi?!” esclamai stordita.
“Di Tony II e Tony III” rispose, sbuffando.
”Calma ciccio, ho avuto un vuoto di memoria, capita a tutti”
Mi alzai scrollando le spalle, presi Robert sottobraccio e scesi al piano inferiore, dove Tony I, Tony II, Tony III, Justin e due ragazze, parlavano sul divano bevendo della birra.
”Ehm, salve..” biascicai , prendendo posto tra Robert e Justin. Robert, infatti, mi aveva praticamente costretta a sedermi accanto a Justin, e dopo una settimana, posso affermare che probabilmente quello sia stato il primo momento in cui io fossi stata così vicina a lui.
”Loro sono Becca e Liz” mi disse Justin, indicando prima una e poi l’altra ragazza che erano sedute sul divanetto di fronte al divano sul quale eravamo seduti noi.
”Io sono Cassie” mi presentai sorridendo.
”Quindi tu sei la famosa Cassandra” disse Becca, ammiccando.
”Ehm, come?” le chiesi, alzando un sopracciglio.
”Justin ci ha parlato tantissimo di te” aggiunse Liz.
”Davvero?” chiesi confusa, guardando prima Justin e poi le due ragazze in cerca di risposte concrete.
”Non è vero!” esclamò prontamente Justin, beccandosi due occhiate furiose da parte di Becca e Liz.
”Invece sì!” esclamarono, a loro volta, all’unisono.
Quelle due erano persino più inquietanti dei tre Tony o di Robert che sbavava su una rivista con Johnny Depp in copertina.
”A chi devo credere?” chiesi, sbuffando.
”A loro!” esclamarono i tre Tony.
Okay, va bene, questa serata sta prendendo una piega abbastanza strana. Troppo strana. Troppo strana persino per me, cavolo.
”Ovviamente ho parlato di te perché sei la mia sorellastra..” iniziò a spiegare Justin, prima di essere interrotto da Tony III.
”Lascia perdere amico, dille tutto. Immediatamente.”
Arrossii fino alla punta dei capelli, già rossi tra l’altro, e abbassai lo sguardo sulle mie mani poggiate sulle ginocchia. Mio dio. Dirmi cosa?
“Dirle cosa?” chiese Justin, schiarendosi la voce.
Alzai velocemente lo sguardo e lo puntai su di lui, che si voltò sorridendomi dolcemente. Il suo sorriso. Non c’era niente di così perfetto al mondo. Una delle sette meraviglie del mondo.
Mi grattai la nuca e volsi lo sguardo altrove, cercando di non voltarmi per via dello sguardo di Justin che ancora indugiava su di me.
Che brutto effetto che mi fa. Non riesco a controllare le mie emozioni, i miei sentimenti. Eppure lui non dovrebbe farmi questo, non dovrebbe. Ed io probabilmente non dovrei fargli qualsiasi cosa faccia dato che lui ha cercato di baciarmi.
Dopo qualche minuto di silenzio, Tony I decise che quella serata era troppo tranquilla per i suoi gusti, e che dovevamo darci una “svegliata”.
Andai a prendere il resto delle birre, e qualche alcolico che avevamo in casa, Robert si occupò di recuperare patatine e schifezze varie, Tony II e Becca, invece, restarono a pomiciare sul divano come se non ci fosse un domani, sotto lo sguardo inorridito di Liz.
Justin e Tony III, invece, erano scesi nello scantinato a recuperare non so cosa.
Dopo aver spostato il divano e aver poggiato le bevande e il cibo sul tavolo, i ragazzi ritornarono dallo scantinato reggendo sottobraccio il gioco del Monopoli.
”Dovremmo giocare col Monopoli, sul serio?” chiesi incredula; Justin mi fulminò con lo sguardo, deglutii e mi sedetti per terra accanto a Robert che mi passò un braccio intorno alle spalle.
Tutti gli altri si riempirono i bicchieri di qualcosa e poi si sedettero a terra, permettendoci di iniziare.
Se quella era un sera movimentata, Los Angeles aveva bisogno di rivedere il termine “movimentata”. Sembravamo dei nonnini…certo dei nonnini che bevono e che giocano al Monopoli completamente ubriachi, ma pur sempre di nonnini.
Verso le tre, dopo aver giocato anche a strip poker, i ragazzi decisero di andare via; solo Robert restò ad aiutare me e Justin a pulire.
Quando anche Robert fu andato via, mi chiusi in camera, evitando così di restare ancora sola con Justin, che non mi aveva tolto gli occhi di dosso per tutta la serata.
Mi infilai velocemente il pigiama,  inviai un messaggio alla mia amica Mel, e mi infilai nel letto, dove rimasi a fissare il soffitto.
Pur avendo bevuto, ed essendo abbastanza stanca, la mia voglia di dormire era pari a zero. Restavo così, distesa sulla schiena, a fissare il soffitto buio, mentre fuori il silenzio mi spaccava i timpani.
Avevo paura di quello che stava accadendo tra me e Justin. Avevo una paura matta. Aveva paura delle farfalle nello stomaco; avevo paura del cuore che perdeva un battito se lui mi guardava; avevo paura delle gambe molli quando lui aveva provato a baciarmi. Avevo paura di tutto.

Oh oh
I saw so many pretty faces
Before I saw you, you
Now all I see is you
I'm coming for you
No no
Don't need these other pretty faces
Like I need you
And when your mine in the world

Sentii Justin cantare fuori la porta di camera mia, mi alzai lentamente cercando di non fare rumore, e mi lasciai scivolare lungo la porta, per poi sedermi a terra, poggiando il mento sulle ginocchia.

There's gonna be one less lonely boy
One less lonely boy
One less lonely boy
One less lonely boy
There's gonna be one less lonely boy
I'm gonna put you first
I'll show you what you're worth
If you let me inside your world
There's gonna be one less lonely boy.

 
Boy? Per poco non scoppiai a ridere, dovetti mordermi l’interno guancia per non farlo, sentii Justin sospirare e poggiare la testa alla porta, posando la chitarra accanto a sé.
”Cassie, lo so che sei sveglia” disse.
Mi pietrificai di colpo; smisi di respirare, e restai con gli occhi chiusi ad ascoltare il suo respiro e il mio cuore battere forte.
”Apri, ti prego” sussurrò; mi morsi il labbro inferiore, mi alzai lentamente, e feci scattare la serratura, aprendo velocemente la porta, trovandomi d’avanti Justin ancora seduto per terra, che si alzò velocemente.
”One less lonely boy?” gli chiesi sorridendo, lui fece spallucce e si avvicinò.
Deglutii puntando i miei occhi nei suoi.
”Cassie, devo parlarti..” mormorò, cercando di stringermi la mano, che ritrassi prontamente; lui scosse il capo e abbassò lo sguardo.
”Cassie tu mi piaci” disse tutto d’un fiato.
”Non è vero” dissi scuotendo il capo.
”Invece sì. Tu mi piaci, tantissimo” ribatté.
”Ti prego, dimmi che sei ubriaco…” sussurrai con le lacrime agli occhi.
”Non ho bevuto nemmeno un goccio di coca cola, solo acqua, Cassie” mi disse serio, afferrandomi per la vita. “Dimmi che io non ti piaccio, Cassie. Dimmelo ed io ti lascerò andare e non ti romperò più le scatole. Dimmelo. Dimmi che non provi nulla per me” proseguì, poggiando la sua fronte alla mia.
Il suo alito si posava sulle mie labbra che fremevano dalla voglia di baciare le sue. Di baciare ogni millimetro del suo viso.
”Non posso” sussurrai.
”Non puoi cosa, Cassie?” mi chiese dolcemente, accarezzando lentamente la mia guancia destra col dorso della mano.
”Non posso dirti che non provo nulla per te e non posso nemmeno dirti che provo qualcosa per te” risposi, chiudendo gli occhi sotto al suo tocco leggero. La sua mano era tremendamente fredda a contatto con la mia guancia letteralmente bollente.
”Cosa ti frena, Cassie?” domandò ancora.
”Sei il mio fratellastro” risposi semplicemente; lui smise per un secondo di accarezzarmi la guancia, ma strinse di più la presa sul bacino.
”Cassie. Cassie. Cassie” continuava a sussurrare il mio nome, rendendolo così dolce con la sua voce. “Ti prego, lascia che io ti baci, Cassie. Ti prego” continuò.
Spalancai gli occhi, ritrovandomi di nuovo immersa nei suoi. Con la mano che poco prima aveva usato per accarezzarmi la guancia, prese a tracciare i contorni delle mie labbra, avvicinando di più il suo corpo al mio, facendomi indietreggiare a tal punto da farmi perdere l’equilibrio; lui mi prese prontamente, facendomi intrecciare le gambe al suo bacino e incastrandomi tra il suo corpo e il muro.
Sfiorò le mie labbra con le sue. Fu un breve contatto eppure così intenso. Rabbrividii sotto quel tocco così delicato e istintivamente chiusi gli occhi, afferrando il suo viso tra le mani e portandolo più vicino al mio. Questa voltai fui io a poggiare le mie labbra sulle sue. Avevo così tanta voglia di baciare le sue labbra perfette che non mi importava nemmeno di aver fatto il vero e proprio primo passo.
Dopo un  momento di stordimento, Justin iniziò a muovere le sue labbra sulle mie, intensificando di più il bacio.
Sentivo la testa pesante  e le gambe molli; probabilmente se non fosse stato per Justin che mi reggeva sarei caduta a terra.
Poggiai le mani sul petto di Justin, facendolo allontanare, e rimasi a fissarlo negli occhi, ascoltando il battito del suo cuore. Era sbagliato ciò che stavamo facendo, eppure perché mi sembrava la cosa più giusta da fare?
”Non posso” gli dissi, poggiando la testa al muro.
”Cassie, ti prego..”
”No. Cosa direbbero i nostri? Justin, non possiamo. Mio padre e tua madre stanno cercando di costruire una famiglia, noi non possiamo rovinare tutto”
Lui mi guardò un istante, dopodichè mi lasciò andare, andandosi a sedere sul mio letto, con la testa tra le mani.
”Sapevo che questo sarebbe successo. Sapevo che non avrei dovuto dichiararmi. Sapevo che mi avresti respinto, eppure l’ho fatto, Cassie. Nonostante sapevo fosse sbagliato, io l’ho fatto. Perché? Perché dalla prima volta che tuo padre mi ha parlato di te hai iniziato a piacermi, e il fatto di averti qui, tutti i giorni, mi ha permesso di conoscerti meglio, quindi Cassie, posso affermare che tu mi piaci davvero, che non me ne frega di litigare con mia madre, io voglio stare con te” disse tutto d’un fiato.
Mi sedetti accanto a lui, puntando lo sguardo sulla finestra spalancata, e sul cielo stellato. Sembrava che il mondo avesse smesso di fare ciò che stesse facendo solo per lasciare un po’ di pace a me e a Justin. O probabilmente aspettavano tutti che io dicessi qualcosa.
“Non rendermi tutto così difficile” biascicai, stropicciandomi gli occhi. “Facciamo finta che tu non mi abbia mai detto ciò che hai detto; dimentichiamolo, sarà meglio per entrambi, credimi” continuai.
Lui si voltò verso di me, ed io cercai di sostenere il suo sguardo; si avvicinò lentamente, poggiano la testa sulla mia spalla.
”Posso baciarti ancora? Sarà l’ultima volta. Davvero” mi supplicò.
L’ultima volta? Avrei voluto mi baciasse ancora, fino a quando non avessi più avuto ossigeno per respirare. Avrei voluto mi baciasse fino alla morte, nonostante ciò, annuii, consentendo alle nostre labbra di unirsi probabilmente per l’ultima volta.
Fu un bacio dolce, dato senza fretta, quasi volessimo intrappolare ogni emozione per sempre nei nostri pensieri. Avevo paura che Justin si allontanasse, non volevo separarmi da lui, infatti quando ciò accadde, mi sentii completamente vuota, senza posto nel mondo.
”Credo sia tardi” disse Justin schiarendosi la gola, io annuii e girai il viso verso il letto.
”Posso dormire con te? Solo per questa notte. Giuro che non ti toccherò, voglio solo stare con te nel letto, e tenerti la mano” mi chiese; annuii, e insieme ci sdraiammo. Spalla contro spalla e le dita che si sfioravano.




HERE I AM
Mi scuso enormemente per il ritardo con il quale aggiorno, ma ho avuto un altro periodo difficile che non sto qui a raccontare cc
Ho davvero trovato difficile descrivere la scena tra Cassie e Justin, volevo farla il più possibile dolce, e siccome io sono acida come un limone (a detta di molte mie amiche) ho impiegato quasi due ore solo sull’ultima parte che non mi soddisfaceva mai cc
Finalmente si sono baciati! *stappa bottiglie di champagne e festeggia ballando la conga*
E’ stato di vostro gradimento il bacio? Fatemelo sapere con una recensioncina piccina picciò c:
Aaah, la parte in cui Justin chiede a Cassie di poter restare a dormire con lei, è ispirata a Shadowhunters e la città di vetro (se non avete letto quella saga, leggetela, è una droga uu)
Okay, vi lascio delle foto dei personaggi che ci sono fino ad adesso c:

-Becca Knigt:
http://weheartit.com/entry/34426038

-Liz Jones:
http://weheartit.com/entry/64660383

-Tony , Sam e Michael Cooper per il momento immaginateli così, non ho ancora trovato una foto con tre gemelli, perciò accontentatevi lol:
https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/66268_468796163172818_1395740605_n.jpg

-Robert Smith:
https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc1/575633_548755021843598_1341371659_n.jpg

-Justin Bieber:
http://weheartit.com/entry/65237292

-Cassandra Young:
http://weheartit.com/entry/64477418

Ammettete che sono tutti dei gran fighi uu

Bene, vado a scrivere il prossimo capitolo, ciaaaaao c:
Rossella xx
  
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