-Si
sono pronta…-
-5
minuti Pansy…-.
Solo
cinque minuti… fra cinque minuti avrebbe dovuto rinnegare
tutto il suo passato…
fra cinque minuti avrebbe cambiato e affermato il suo futuro…
Chi
l’avrebbe mai sospettato… di certo non
lei… neanche la mente più fantasiosa e
contorta sarebbe giunta a questa conclusione.
Lei,
la regina delle Serpi ha abbandonato tutto il suo regno per un inutile
sentimento…
O
almeno così avrebbe descritto l’amore solo un anno
fa, un vile sentimento
facilmente sostituibile.
Ed
ora invece… era pronta a confermare l’esatto
contrario… per lo più con lui.
Ricordava
perfettamente il primo giorno in cui si erano incontrati.
Lei
e la sua famiglia erano in giro per Hogsmeade per comprare le ultime
cose prima
dell’inizio della scuola, quando ad un tratto, passarono
davanti ad una vetrina
mai vista.
-Questi
colori danno leggermente alla testa…- aveva pronunciato sua
madre, inarcando un
sopracciglio.
Ma
lei pensava tutto il contrario.
Lo
scontro tra i rossi vivaci e i verdi… o
l’alternarsi tra i blu e i gialli, la
faceva sorridere… ed a quei tempi erano poche, per non dire
nulle le cose che
la facevano seriamente sorridere.
-Concordo…
ho bisogno di qualcosa da bere…- continuò il
padre, iniziando ad allontanarsi.
-Pansy
cara, vieni con noi?- l’alta donna con i capelli corvini che
si appoggiavano
alle spalle, si voltò leggermente guardando la figlia.
-Credo
che farò un giro e vi raggiungerò tra
poco…- rispose la ragazza, non riuscendo
a spostare gli occhi dalla vetrina.
-Fai
come vuoi… noi andiamo…-.
Se mai qualcuno si fosse
chiesto da dove Pensy
prendesse la sua acidità… i suoi genitori erano
la risposta più lampante.
Mai
un bacio… una carezza… solo rimproveri e commenti
sprezzanti.
Quando
i due furono spariti dietro una moltitudine di persone, la bruna decise
di
entrare dentro quel divertente mondo dei balocchi.
Appena
varcata la porta, schiamazzi e risa la colpirono.
Bambini
di tutte le età saltavano come sotto l’effetto di
qualche droga, e pregavano i
loro genitori che li comprassero qualche cianfrusaglia.
Rimase
dentro quelle mura per molto tempo… quasi due ore, e rise e
si sorprese di se
stessa per quasi tutto il tempo.
Mentre
osservava delle diabetiche puffole pigmee, si rese conto
dell’ora.
Si
voltò velocemente e corse verso l’uscita, ma senza
accorgersi sbatté contro
qualcuno.
-Cacciati
imbecille…- gli urlò, cercando di divincolarsi.
-Calma,
calma… spaventi i bambini…- la voce gaia e pacata
di lui non fece altro che
innervosirla.
-Non
mi dire di calmarmi… sono calma…-.
-Le
persone che ti stanno guardando direbbero il contrario…-
rise quello.
Pansy
si issò e notò che molti fanciulli la guardavano
pronti a vederla esplodere
nuovamente.
Fissò
il ragazzo che le
aveva fatto fare
quella pessima figura.
-Era
scontato che ci fosse lo zampino di uno di voi…- sbuffo
irata, pulendosi i
pantaloni.
-Aspetta…
io so chi sei… credo di averti visto ad Hogwarts
…-.
Certo
che ti
ricordi di me... tutti sanno chi sono io!
-Daphne
qualcosa…vero?- chiese, passandosi una mano sotto il mento.
Al
sentire quelle parole, le orecchie della Serpeverde diventarono rosse
come
peperoni.
-Daphne?
Io sono Pansy, stupido idiota!!- sbraitò, facendolo solo
ridere.
-Lo
so che sei Pansy… ma sei carina quando ti
arrabbi…- continuò quello, mostrando
un bellissimo sorriso.
-Ah…-
fu l’unica cosa che riuscì a dire, prima di far
amalgamare il colore del viso a
quello delle orecchie.
-Che
ne dici Pansy di venire a prenderti qualcosa con me?- domando lui
spudorato.
-Ma
dico proprio di NO!- rispose lei, sconvolta più dal suo tono
indeciso che dalla
proposta in se.
Eppure
quel ragazzo non le dispiaceva proprio, quei capelli erano
così fluenti…
Fu
quella una delle prime cose che la colpì… i suoi
capelli…quei capelli che aveva
imparato a schernire dal suo primo anno… erano ora diventati
perfetti.
E
poi quel suo sorriso… una cosa che non
aveva mai riscontrato ed apprezzato negli uomini… quello di
lui infondeva
allegria.
-Ne
sei proprio sicura?- continuò quello, abbassandosi, per
guardarla negli occhi.
-Beh…
Si… credo di si…- rispose vacillante.
-Io
credo di no… quindi che ne dici di
andare a berci una tazza di tè?-.
Oramai
lei non sapeva più come rispondere.
-Oggi
non credo proprio di potere, sono con i miei…-.
-Beh
allora facciamo domani, o dopodomani, o la prossima settimana, o il
prossimo
mese…-.
-Ssh,
ho capito…- rise lei.
-Facciamo
domani, verso le quattro?- riprese il ragazzo.
Pansy
annuì fievolmente e si allontanò.
-Sei
bella anche quando ridi, sai…- concluse lui, per poi
dirigersi da un gruppo di
ragazzini.
E
dopo quell’appuntamento ce ne furono altri… ed
altri…
Serate
insieme… mattine insieme… notti
insieme… tutto estremamente perfetto.
Ed
ora era giunto il momento del fatidico sì… quello
che avrebbe cambiato la loro
vita.
Pansy
era davanti allo specchio, a guardare il suo splendido vestito
bianco… la sua
pettinatura… i suoi gioielli, era tutto come
l’aveva sempre sognato… ma all’altare
non c’era un biondo platinato, con atteggiamento
altero… ma un semplice rosso
lentigginoso.
-Ehi…
hai deciso di abbandonarmi all’altare?- un ragazzo
entrò dalla porta alle sue
spalle.
-Che
fai? Non sai che porta sfortuna vedere la sposa prima del matrimonio?-
chiese
quella.
-Beh,
dopo tutto quello che abbiamo passato per arrivare a questo benedetto
matrimonio… non ho più paura della
sfortuna…-.
-Questo
è vero…- ammise lei, guardando l’uomo
che amava avvicinarsi.
-Allora
sei pronta per affrontare l’avventura più grande e
spassosa della tua vita?-
domandò lui baciandole la fronte.
-Si
sono pronta…-.
-E
sei pronta ad affrontare tutto questo con un lurido Weasley come me?-.
Per
risposta a quest’ultima domanda, quella si alzò
sulle punte, passò le braccia
intorno al collo di lui e lo baciò.
-Ron
ma sai dov’è lo sposo?- domandò la
signora Weasley mentre aggiustava la
cravatta del rosso.
-Credo
sia andato da Pansy…- diede risposta lui.
-Ma
quante volte gli ho ripetuto che non può vedere la sposa
prima delle nozze…-.
-Mamma
lo sai com’è fatto tuo figlio… tu gli
dici qualcosa, e lui fa tutto il
contrario…-.
-È
vero… santa madre che sono stata…- i due si
guardarono sorridendo, prima di
entrare in sala.
Intanto pochi metri
più in là…
-Ti
amo Pansy Parkinson…-.
-Ti
amo George Weasley…-.
Fine
Beh
una breve storia, scritta in
breve tempo!!
Un
bacio! Spero vi sia piaciuta…
almeno un pochino…
Lasciatemi
qualche commento!
La
vostra The Princess