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Autore: Pichan    20/06/2013    2 recensioni
Aveva deciso.
Se ne sarebbe andato da Konoha ed avrebbe fatto di tutto per diventare più forte.
Doveva tagliare ogni suo rapporto.
Doveva odiare, proprio come gli aveva detto suo fratello Itachi.
Non gli importava come, l'unica cosa importante era superarlo.
[La one shot presenta la parte iniziale con i veri dialoghi presenti nella puntata e la seconda parte rifatta, buona lettura]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Aveva deciso.
Se ne sarebbe andato da Konoha ed avrebbe fatto di tutto per diventare più forte.
Doveva tagliare ogni suo rapporto.
Doveva odiare, proprio come gli aveva detto suo fratello Itachi.
Non gli importava come, l'unica cosa importante era superarlo.
Si incamminò verso le porte di Konoha, fra il buio della notte.
Non avrebbe incontrato nessuno e sarebbe stato più facile andare via.
Cercava di tenere lontani tutti i pensieri che lo attanagliavano e andando avanti si accorse di essere quasi arrivato alle porte della città.
Proprio di fronte a se, una chioma rosa, molto familiare se ne stava fra l'oscurità della notte.
Si fermò di fronte a lei.
'E' molto tardi. Che cosa ci fai qui a quest'ora?'
'Bisogna passare di qui, per uscire dal nostro villaggio.'- rispose lei.
'Torna a casa.'
E così dicendo, riprese a camminare, superandola, mentre lei aveva abbassato il volto e una lacrima le aveva rigato una guancia.
'Dimmi perchè Sasuke, perchè non vuoi spiegarmi come ti senti? Perchè sei sempre così silenzioso? Non mia hai mai voluto confidare il...'
'Non vedo il motivo per cui dovrei parlarne con te. Smettila di ficcare il naso nei miei affari. Non intrometterti in quello che faccio'- la interruppe lui.
E intanto, le lacrime della ragazza scendevano sempre di più.
'Sembra una cosa impossibile, eppure io non sono mai riuscita a farmi apprezzare da te. Ti ricordi quella volta che siamo diventati Genin e sono state formate le diverse squadre? - sul suo viso, un sorriso leggero mostrava quanto quei ricordi la facessero stare bene - Per la prima volta ci siamo trovati nello stesso posto, noi due da soli e tu te la sei presa con me.'
'Non mi ricordo niente.'- la fece sussultare.
'Non c'è niente di strano, è passato così tanto di quel tempo ormai... Io invece mi ricordo bene anche il primo giorno, quello in cui io, te e Naruto ci siamo trovati tutti e tre insieme, con il maestro Kakashi'- sorrise ingenuamente lei, mentre la mente del ragazzo cominciava a ripescare i ricordi, giù, nella parte più profonda e oscura di se stesso.
'Da allora ne abbiamo fatte di missioni insieme. Alcune, erano difficili, altre meno impegnative. Però, sono state tutte... ugualmente indimenticabili! E' stato tutto così bello!'- aggiunse la ragazza, mentre le lacrime ricominciarono a sgorgare dai suoi occhi color smeraldo.
Lui però se ne stava immobile, muto, con le spalle contro la ragazza.
'Conosco la storia della tua famiglia Sasuke, ma penso che la vendetta non serva, non ti farà conquistare la felicità, devi credermi Sasuke. Non servirà a te... e nemmeno a me'.
Una nuvola coprì la luce della luna, rendendo tutto più buio.
'E' come mi aspettavo. Io sono molto diverso da voi, la strada che percorro è incompatibile con la vostra, siamo stati vicini è vero e in alcuni momento ho pensato anche che fosse la mia strada, ma ho preso una decisione. Scelgo la via della vendetta. E' sempre stata la mia ragione di vita. Io non potrò mai essere come te e Naruto.'
'Non dirmi che vuoi isolarti un'altra volta perchè non lo accetterò! Una volta sei stato tu a dirmi che la solitudine è la cosa peggiore e adesso saprò anch'io cosa si prova. E' vero, io ho una famiglia, degli amici, ma senza di te, sapendo che tu non ci sei più mi sentirò sola, la mia vita mi sembrerà vuota e non sarà più come prima.'
Anche gli occhi del ragazzo cominciarono a riempirsi di lacrime.
'Da questo momento in poi, riprenderemo il cammino su sentieri separati'- insistette lui.
'No aspetta! Forse io non te l'ho mai detto chiaramente ma io ti amo! Se accetterai di restare vicino a me sono sicura che non lo rimpiangerai, rallegrerò le tue giornate e alla fine ritroverai la felicità. Io farei qualsiasi cosa per farti stare bene, per questo, ti scongiuro Sasuke non andartene via di qui! Se vuoi ti aiuterò anche a vendicarti, ti darei una mano anche in quello, sono pronta a giurartelo, ti prego resta qui, non mi lasciare sola, oppure, se preferisci... portami via con te'- le lacrime cominciarono a scorrere violentemente sulle sue guance.
'Avevo ragione quella volta, tu sei noiosa!'
Le spezzò ancora una volta il cuore con le sue parole taglienti.
Si voltò ricominciando a camminare.
'No aspetta! Se fai un'altro passo, giuro che mi metto ad urlare!'- fece qualche veloce passo in avanti lei, portandosi le mani al petto.
Ma lui con una velocità impressionante, scomparì nel buio, ricomparendo dietro di lei.
Un leggero vento mosse le foglie sugli alberi, movimentando la loro caduta e donando leggerezza e delicatezza a quei piccoli corpi privi di vita.
Le appoggiò una mano su un fianco mentre con l'altra le abbassò interamente la spallina del suo vestito magenta, lasciando però coperto il seno morbido e perfetto.
Invasa da mille emozioni, non riuscì a muovere un muscolo. 
Era lì, in preda a quel ragazzo e non sapeva quali fossero le sue reali intenzioni. 
Sentì il calore del corpo di lui, attaccato alle sue spalle e poi le sue labbra gelide, sulla sua pelle rovente per lo sfogo di qualche minuto prima e dalle mille sensazioni del momento.
Lo sentì avanzare dalla spalla fino a risalire sul suo collo nudo, baciandola con una passione capace di logorare anche il più impassibile degli uomini.
Sentì solo brividi e per un istante, si illuse che sarebbe rimasto.
Buttò la testa all'indietro per farlo avanzare ancora, portando una mano indietro e appoggiandola sul Segno maledetto che l'aveva marchiato.
Poi la immerse fra i fili neri, spingendolo contro di se per fargli continuare la sua lenta avanzata.
Le lacrime avevano smesso di scendere.
Sentì la mano di lui mollarle il fianco e poi il respiro caldo sul suo collo.
'Sakura... Ti ringrazio tanto!' 
La voce triste e rauca del ragazzo, la fece rabbrividire e proprio un momento, prima di voltarsi sentì un colpo sordo alle sue spalle.
'Sa-Sasuke...'-riuscì solo a sussurrare.
I suoi occhi si annebbiarono e prima di credere priva di sensi, Sasuke la sorresse adagiandola delicatamente su una panchina in cemento, lì vicino.
Le rimise la spallina a posto e accarezzandole il volto con delicatezza e malinconia, riprese il suo cammino in silenzio, soffocando le lacrime che gli chiedevano di uscire.
Non avrebbe mai ammesso a nessuno quanto ci tenesse.
Neanche a se stesso.



No vi prego, non giustiziatemi!
Non so perchè ma trovo l'episodio 109 così romantico! **
Ho voluto, decisamente, strafare...
Spero comunque che la mia piccolissima modifica vi sia piaciuta!
Un bacione a tutti!
   
 
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