Ciao! Eccomi qua…non vi ho fatto attendere tanto su…ihihih (me cattiva e perfida) non vi anticipo nulla. Risposta alle recensioni alla fine…
I medici entrarono di corsa nella stanza.
-“fate uscire il ragazzo!”-
-“Prego esca, fuori”- disse un’infermiera a Ren.
-“No, no, no…..nana….ti prego NANA!!”- La stessa infermiera lo accompagnò fuori, i suoi occhi luccicavano, era nel panico totale, era tormentato dal dolore…
Hachico guardava la scena da fuori, non resse la cosa e svenne.
-Dove sono? Cosa mi è successo?!-
Hachi era distesa per terra, non era mai stata in quel posto… “forse” pensò lei
“è solo un sogno”… tutto intorno a lei era bianco, eccessivamente bianco, e la
sua voce faceva quasi eco. Poi si sentì chiamare, chiamare
da una voce, udita tante volte. La Sua voce.
-Hachico!- non c’erano dubbi,
quella era proprio la sua voce. Si voltò.
-NANA?! Nana…NANA!- le
andò incontro abbracciandola-Allora sei viva…SEI
VIVA!-
-No, hachi…non sono viva…io sto morendo…-
-Come?! Perché? Se sei qui non puoi morire…non puoi…Nana non mi
lasciare ti prego!!-
-Hachi, ragiona…questo
è come un sogno, solo che io sono presente nel tuo sogno e ragiono con la mia
mente. È complicato da spiegare…ti ricordi di essere svenuta?
Vero?!-
-Svenuta?si…io credo
di ricordare…ma cosa c’entra?-
-Vedi, in qualche modo quando sei svenuta sei entrata in contatto con la mia
mente e la mia anima, mentre... mentre…sto per lasciare la terra-
-Cosa?... perché, non farmi questo non puoi!!!-
-Mi spiace Nana, ma
tutto quello che mi tratteneva sulla terra, è svanito…io non riesco a vivere
senza il MIO bambino-
-Ma avrai altre opportunità…Te e Ren potrete…-
-è
troppo tardi…l’ho allontanato
da me-
- Non è vero…NON È
VERO!!... lui ti ama, si è precipitato qui appena ha
saputo che stavi male!-
-Hachi, ormai è troppo
tardi, anche se volessi non potrei più tornare
indietro…non posso-
-No…NO…Nana perché vai
viva? Resta con me? NANA…NANAAAA!!!-
-Devo
andare, Hachico…Sarai sempre nel mio cuore…ora svegliati”
-“NO, non voglio…no”-
-“Svegliati…svegliati”-
-“Nana, nana…sono Nobu svegliati!”- lei aprì gli occhi, ancora sconcertata da quello che era successo.
-“Stavi urlando…cosa avevi?”- all’improvviso si ricordò tutto…
Nana…
Il cuore…
Fermo…
-“Nobu, dov’è Nana??”-
-“…….”-
-“Nobuo…dov’è NANA?”-
-“Stanno tentando di rianimarla…ma…ma…”-
-“Devo andare da lei…SUBITO!”- Nobu l’aiuto a scendere dal lettino su cui era stata adagiata dopo essere svenuta. Poi. Cominciò a correre. Il suo cuore batteva forte. Un po’ per la corsa un po’ per la paura di averla persa. Nella stanza trovò i medici che cercavano di rianimarla. Hachi la guardava…guardava morire il suo EROE…la sua amica, la sua complice, la sua confidente. Non poteva far niente per aiutarla ed era la cosa che più la distruggeva, essere inutile. La linea era sempre ferma, e il cuore non riprendeva a battere. I medici smisero di tentare…si guardarono poi uno di loro si scopri il braccio e guardò l’orologio, emettendo le parole più fredde e distaccate che Hachi avesse mai sentito:
-“Ora del decesso…”-
-“Noooooo!!!!...cosa cazzo state facendo?! Porca puttana siete medici aiutatela…AIUTATELA!”- loro non si muovevano, ma continuavano ad osservarla come se aver già visto la stessa scena almeno un milione di volte, permettesse loro di stare con le mani in mano. Hachi le si avvicinò, non una lacrima. Prese il defribillatore, adesso era lei che tentava di rianimarla.
1, 2, 3…nulla…1, 2, 3…silenzio. La macchina collegata a lei, insisteva a segnalare la morte…
“Non permetterò che tu muoia, non lo posso permettere…Nana…Nana…”
Nobu arrivò nella stanza seguito da Ren.
-“Hachi”- le disse il ragazzo-“non possiamo fare più niente per lei è mo…”-
Sbam! La ragazza gli aveva appena tirato un sonoro schiaffo.
-“Non dirlo Nobu! Sta dormendo…sta dormendo…dorme solo..”-
-“Non possiamo fare niente Hachi, lo sai anche te”- le disse Ren. Quelle parole gli erano uscite di bocca, più rivolte a se stesso che alla sua amica, doveva farsi vedere forte. In quell’istante arrivarono Yasu e Shin…
-“Ren non dirmi che…”- il ragazzo guardò Yasu, e dai suoi occhi il batterista capì tutto-“Oddio…”- Yasu si accasciò su una poltrona con i gomiti appoggiati alle gambe e le mani che gli tenevano la testa…non un’altra parola gli uscì di bocca. Lui era Yasu, e come al solito sembrava come se la cosa non gli importasse. Invece soffriva. Soffriva come un matto.
-“Hachi, mammina (*) ?”- le disse Shin-“ m-mi spiace”-
-“Lasciatemi stare…LASCIATEMI STARE!”- uscì di corsa dalla stanza in lacrime, non sentiva niente intorno a lei, aveva in testa solo Nana…Lei non sarebbe andata a consolarla quel giorno.
-“Signor Honjo? Dovremo parlare di…”-
-“ Non ora dottore…non ora”-
-“La prego dottore ci potrebbe lasciare da soli con…la ragazza?”- disse Shin
-“Certo ragazzi, non c’è nessun problema…”- e se ne andò.
Da quel momento nella stanza cadde un silenzio che faceva accapponare la pelle. Un silenzio mostruoso. Che imprigionò nella sua morsa i quattro ragazzi che vi erano rimasti all’interno.
-“Nobu? Che facciamo con Hachi?”- Disse Yasu
-“Forse è meglio lasciarla sfogare…dopo andrò a cercarla”-
Dopo quelle parole, tornò il silenzio.
SakiJune: Opsh! Scusami se ti ho scioccata…comunque grazie per aver recensito e per i complimenti. Come vedi non ti ho fatto attendere molto!...spero che anche questo capy ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi a presto.
SHUN DI ANDROMEDA: Ciao shun!...so che sono crudele! Lasciarvi sulle spine era proprio il mio intento! Ehehehe…comunque spero che apprezzerai questo capy…continua a seguirmi, mi raccomando e grazie!...
(*) come molti sanno Shin ha il vizio di chiare Hachi “mamma” o “mammina”…questo perché la vede come una figura molto vicina e legata a lui. In quanto conosce (quel poco) del suo passato, non molto bello.
Continua…