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Autore: Barbycam    04/01/2008    6 recensioni
[...] << Tu cosci la leggenda di Denise? >> lui mi guarda sbigottito. Beh, lo credo. Una che ti sta per pestare ti chiede se conosci una leggenda? Non è normale. Beh, ma io sono normale?
<< È solo una leggenda. Denise non esiste, è solo uno spauracchio per spaventare i bambini. Come l’uomo nero. >> mi risponde, come se mi stesse prendendo in giro. Bene bello. Non credi che io sia reale?? Cavoli tuoi. Ti renderò la vita impossibile, perché io non dimentico mai le offese. Soprattutto di un musicista pompato al massimo come te. [...]
Denise, la leggenda americana del demone volante. Denise, fredda ragazza dagli occhi che cambiano colore. Denise, semplice diciottenne con i suoi problemi. Troverà l'amore che non agogna per niente? E se incontrasse il gruppo che fa impazzire sua sorella?
E' un esperimento, ho provato a mettere un mio personaggio ed aggiungere i Tokio. Spero che vi piaccia!
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sto girando per la cittadina come una scema

Sto volando sopra la cittadina come una scema da mezz’ora buona. Dov’è mia sorella? Dove diavolo si è cacciata con Jen? Sbuffo, e plano in un boschetto. Esco allo scoperto, con il volto leggermente arrossato dalle lacrime. Mi avvio a capo chino per la città, sperando ardentemente che quei quattro cosetti non si facciano più vedere in oggi. Quell’idiota di Tom o come cavolo si chiama mi ha fatto litigare con mia sorella. Avrei dovuto ucciderlo. E invece no, come una santa sono uscita dal ristorante facendolo solamente svenire. Sono stata troppo buona con quel cretino. Svolto un angolo con le mani nelle tasche dei pantaloncini. Sento che sto andando in contro al pericolo. Aspetta… annuso l’aria e mi guardo attorno. Viene da quella casa. È un odore acuto, dolciastro e anche amaro… sangue. Spalanco la porta con un calcio. Mi paralizzo sulla porta. Ci sono dei Lican… quattro. E mia sorella, con Jen… mio Dio… stanno difendendo il ragazzo moro… uno di quei cani sta per saltare addosso a mia sorella, ma io mi metto davanti a lei e alzo la gamba in alto.

<< Sorellona! >> bisbiglia Meredith, guardandomi con un sorriso. Ricambio, finalmente felice. Mi volto e vedo che quel ragazzo sta tremando. Lui non è abituato ai Lican, Vampiri e Demoni, come lo sono io. Eppure, è strano che ci siano dei Lican a quest’ora di mattina. Cioè, sono soliti uscire di notte. che ci fanno a pomeriggio inoltrato, per di più ad infastidire questo ragazzo?

<< Meri, come si chiama? >> chiedo, tirando un altro calcio ad un secondo Lican. Continuo a tenere le mani nelle tasche. Lei mi sorride.

<< Bill. >>

<< Bill, ascoltami. – comincio, voltandomi verso di lui. Impallidisce di colpo e indica sulla mia spalla. Mi giro e a pochi centimetri di distanza da me ho il viso di un bellissimo Lican. Tutto si blocca. È lui. – Vai in bagno e chiuditi dentro. >> finisco, aspettandomi che questo Bill mi dia ascolto. Ma non lo sento che si muove.

<< Da quanto tempo Denise. >> mi sussurra il Lican davanti a me. Io rabbrividisco. La sua voce, mi ha sempre fatto questo effetto. Sembra calda, dolce, bassa… ma non è come sembra. La sua voce è diversa. Cattiva, fredda. Ma a me piace, non ci posso fare niente.

<< Wolf. >> faccio, in segno di saluto. Sento che sorride. Nessuna mutazione al suo cuore, mentre quello di Bill sta andando alla velocità della luce. Ha paura. E non so come, non ne godo come sempre. Assomiglia tanto ad un bambino. E io non farei mai male ad un bambino. Dico così adesso… ma qualche anno fa, mi hanno detto di uccidere una famiglia. Io l’ ho fatto. Ma i bambini… li ho fatti uccidere da lui.

<< Che accoglienza calorosa. >> mi sto squagliando, dentro. Non posso far vedere che lo amo ancora. Esatto, la leggendaria Denise è innamorata di un insulso Lican. Non posso farci niente, lo conosco da quando avevo quattro o cinque anni, è sempre stato un mio grandissimo amico, finché poi non si è dichiarato. È stato fantastico, ci siamo baciati, e io sono diventata donna tra le sue braccia. Avevo quindici anni e mezzo. Credevo che l’amore fosse una cosa stupenda, ma è solo una maledizione, che ti logora dentro, che ti corrompe l’anima. Fino a fartela vomitare dal dolore. Ho sofferto, è vero. Ho sofferto molto, a causa di Wolf. Dopo un mese che andava avanti la nostra storia, mi ha tradita. Ed è stato lì, in quel periodo, divorata dal male interiore, che ho cominciato a lavorare come sicario. È colpa sua se migliaia di persone sono morte in questi due anni e mezzo a causa mia. Indirettamente, è anche colpa sua se ho litigato con Meri oggi. Ma non posso farci nulla se sono ancora innamorata di lui, non riesco ad odiarlo. E ci ho provato, tante di quelle volte che ho perso il conto.

<< Che ti aspettavi, il comitato di benvenuto? >> rispondo acida. Un sorriso, ancora più largo. Uno di quelli che farebbero sciogliere chiunque, ma che con me non funzionano. Ormai lo conosco troppo bene. Sono cresciuta, non mi faccio più abbindolare come una bambina. Perché alla fine, è questo quello che ero. Ero una bambina, e lui ne ha approfittato, con i suoi due anni in più d’esperienza. Ha gli occhi grigio scuro. Mi giro verso Jen, istintivamente. Grigio scuro. Come previsto.

<< Non sei cambiata per niente, sai Darky. >> come osa chiamarmi di nuovo Darky? Dopo quello che mi ha fatto??

<< Perché sei venuto qui? >> anche la mia voce è bassa. Continuo a guardare imperterrita davanti a me, anche quando sento il soffio del suo respiro sul mio collo. Avanti Deni, tu sei più forte di lui. Tu sei la leggenda, lui non è nulla. Ricorda quello che ti ha fatto. Sì, non passa giorno in cui non ci penso. Ma odiarlo… è come se mi chiedessero di uccidere mia sorella. Non potrei mai. Anche se volessi.

<< Uno, volevo vedere tua sorella all’opera. È una ragazzina focosa, sai? Mi ricorda tanto te, alla sua età. – finiscila, se non vuoi trovarti le mie unghie piantate nello stomaco. – Due, io e la mia banda abbiamo trovato questa checchetta da seguire. Sai, per divertirci no? >> come no. Siamo stati compagni di giochi fin da quando eravamo in fasce, mostro. So cosa intendi per divertirti.

<< Ehi, lascialo stare! >> esclama Meri. Io sorrido a mezza bocca. È mia sorella, in tutto e per tutto. Le faccio segno di tacere con la mano.

<< Lascia stare mia sorella. Della famiglia basto io. >>

<< Ah sì? >> si allontana da me e guarda malizioso Jen, che abbassa lo sguardo. Oh no… anche lei…

<< Jen… perché non me l’ hai detto? >> chiedo, più amareggiata per non avermelo detto che per altro. Alza il viso su di me, con gli occhi bianchi, appannati da non so che cosa.

<< Cosa potevo dirti scusa? Sai, sto uscendo con il tuo ex ragazzo? Non mi sembrava il caso, scusami. >> le sorrido dolcemente. Poi torno a guardare negli occhi Wolf. I capelli biondi gli scendono lisci sulle spalle.

<< Non prenderai mia sorella anche. Che ci fai qui, è la mia area questa. Lo sai. >> ripeto, con più convinzione, mentre sento che la rabbia comincia a salirmi alla gola. Ha preso Jen, ha preso me… non prenderà mai mia sorella. Mai.

<< Tutto il mondo è la tua area se non sbaglio. Ti sei allargata, Darky. >>

<< Non… chiamarmi… Darky… >> sillabo, con gli occhi a due fessure velenose. Tanto velenose che lui sorride malizioso.

<< Altrimenti che mi fai? >> si abbassa al mio orecchio, poi va giù, fino al collo. Mi da un piccolo bacio, mordendomi la carne.

<< Sono cresciuta da due anni e mezzo fa Wolf. Sono diventata grande. >> lo spingo via, sorprendendolo. Ma dopo poco sorride beffardo.

<< Sei sempre la solita bambina testarda Denise. Questa volta non la scamperai. >> scommetti? Mi si avvicina, cominciando la lenta trasformazione del suo volto in un muso di cane. Si avvia lentamente verso Bill, ma io lo fermo con il braccio teso.

<< Di qui non si passa. >> bisbiglio, con un mezzo sorriso. Come mi aspettavo, mi arriva un cazzotto in pancia. Prevedibile. << Sei prevedibile. Sono Denise io, la leggenda. Un pugno in pancia non mi fa niente. >> sibilo, ricambiando il pugno, mandandolo a sbattere contro al muro dall’altra parte della stanza. Non mi muovo mentre lo vedo che si rialza traballante. Mi dispiace. Ti amo Wolf, non sai quanto, ma non posso permetterti di fare del male a lui. Perché? Questa sì che è una bella domanda. Non ne ho idea, sento solo che devo proteggerlo ad ogni costo. Perché è tenerissimo, perché è un umano… perché se è importante per mia sorella lo è anche per me. E per mia sorella è importante. Quindi bello, non ti avvicinare a lui. Non te lo permetterò. Ora è in piedi e mi guarda. Sorride. Cosa c’è adesso? Faccio un ringhio. Richiama con la mano i suoi amici, e poi escono di casa.

<< Ci rivedremo, Drago Nero. >> sussurra, chiudendosi la porta alle spalle e pulendosi il rivolo di sangue che gli scende dal labbro. Mi accascio a terra, stanca. Non lo so, ma ho come la sensazione che lo rincontrerò. Lurido Lican. La prossima volta giuro che ti ammazzo. Chiudo gli occhi sentendo una fitta dolorosa alla pancia. Figlio… mi alzo il maglione e vedo una ferita… profonda… non era un pugno, maledizione. Mi ha infilzato, il bastardo. Chiudo gli occhi per reprimere il grido. Lo mando giù, in fondo alla gola. Così che non possa uscire, mai. Eppure un rantolo riesce a raggiungermi le labbra. Maledizione, a me e alla mia testardaggine da bambina. Jen e Meri mi guardano sbalordite. Faccio un mezzo sorriso. Io non sono tipo da lamentarmi. Stringo i denti e vado avanti. Mia sorella si inginocchia vicino a me e mi da un bacio sulla tempia. Non so come, ma mi sento già meglio. Faccio un sorriso tirato, mentre, con Jen, cerca di tirarmi su.

<< Scusate. – tutte e tre ci voltiamo verso Bill, che ci sorride. – Il mio Hotel è qui vicino… cioè, l’Hotel dove alloggiamo per la vacanza è dietro l’angolo… volendo possiamo portarla lì. >>  ehi!

<< Senti, se credi che sia una bambina senza forza, mi dispiace deluderti ma… >>

<< Perfetto, grazie Bill. >> mi interrompe Jen, guardandomi male. Cavolo. Aprono la porta, ma prima di uscire mi tiro giù la maglia. Non voglio che la gente pensi chissà che cosa. Attraversiamo la strada, poi svoltiamo a destra e ci troviamo davanti ad un altissimo Hotel. Sembra casa mia. Entriamo e saliamo le scale fino al secondo piano, poi andiamo fino alla fine del corridoio. Qui, Bill tira fuori un mazzo di chiavi e apre la porta bianca. Entriamo. Bella camera, apperò! Mi sdraio subito sul letto, seguita immediatamente da Jen, che mi tira su la maglia. Solo che scende da sola. Okay, facciamo una mossa tattica. Mi metto a sedere e mi tolgo il maglione, rimanendo in biancheria. Con la coda dell’occhio, vedo Bill che trasale. Stellino, lui è ingenuo. Mia cugina mi mette una mano sulla pancia e comincio a sentirla sempre più fredda. La sta raffreddando, così poi mi può guarire. Lei è un angelo. Nel vero senso della parola. Solo che non può guarirmi lei. Ci sono due ragazze, Chiara e Lily, che ne sono capaci. Sono… cugine credo… o sorelle, boh, non lo so. Sono sicura però che sono parenti perché sono identiche. Gemelle no, perché Chiara ha 20 anni e Lily 19.

<< Cosa sta facendo? >> chiede Bill a mia sorella. Lei sorride e lo guarda negli occhi.

<< Stai tranquillo, sa quello che fa. >> gli risponde lei, posando lo sguardo su di me. Sorrido, e mi lascio guarire dalle mani d’angelo di mia cugina. Poi, all’improvviso, si stacca e il caldo si rimpossessa della mia pancia. Jen si alza poi va da Meri e Bill.

<< Portale del ghiaccio, mettiglielo sulla pancia e assicurati che non si muova finché non torniamo. Mi fido di te, Bill. >> dice, per poi spalancare la grande finestra. Mia sorella le va sulla schiena e Jen si butta di sotto, seguita dallo sguardo terrorizzato del ragazzo. Dopo aver visto mia cugina volare, guarda me, poi annuisce e scompare dietro la porta. Ora sono sola. Mi guardo attorno. Beh, letto a due piazze, un portatile sulla scrivania di mogano, l’armadio a muro… uh, c’è un cd sulla scrivania. Mi alzo e vado a vedere. “Tokio Hotel – Scream”. È uguale a quello che ha Meri. Le piacciono tantissimo, mentre io non li ho mai sentiti. Non ho voce in capitolo, in questo campo.

<< Ehi! – mi volto di scatto verso il ragazzo. Gran bella mossa Deni. Fantastica. Ora brucia ancora di più. – Rimettiti a letto, forza. >> dice Bill. Si chiama così, no? Bello, io non prendo ordini da nessuno.

<< Non dirmi cosa fare. >> sbotto. Mi guarda storto, poi sorride e mi si avvicina. Non riesco a muovermi. Mi prende la mano e mi porta sul letto, dove mi fa sdraiare, e mi mette il ghiaccio sulla pancia. Come ha fatto? Cioè, io non prendo ordini da nessuno, come diavolo ha fatto questo qui? Però… è stato gentile con me. Un momento. Perché? << Perché mi stai aiutando? Insomma, ho fatto svenire tuo fratello… perché…? >> cavolo, se avessero fatto così a mia sorella, io sarei arrabbiata come una bestia. Altro che essere gentile, l’avrei preso e malmenato a chi le avesse fatto qualcosa. E invece no, lui mi aiuta.

<< Mio fratello è un idiota. >> sussurra, con un sorriso. La porta si spalanca, all’improvviso, cogliendoci impreparati. Sulla soglia appare un ragazzo, con i capelli castani lisci e gli occhi verdi. Oddio, non penserà che… sgrana gli occhi e chiude la porta.

<< Bill! Cavolo, appendi qualcosa alla porta quando fai i tuoi giochetti sconci con le ragazze! Che ne so, una cravatta, un reggiseno! >> urla da fuori, facendo arrossire Bill, che si alza e apre la porta.

<< Georg, ti ho mai detto che sei un idiota? >> sputa, scotendo la testa. L’altro ragazzo si mette l’indice al mento con fare pensieroso.

<< Sì, più o meno ogni volta che entro senza bussare. >> risponde alla fine, con un sorriso. Ma che ti ridi, deficiente!

<< Ecco, appunto. Entra idiota. >> spalanca la porta e quello che si chiama Georg entra in camera. Mi squadra dall’alto al basso, come se fossi non so che cosa.

<< Problemi? >> chiedo, ingoiando il dolore.

<< Tu stai zitta e tieniti il ghiaccio sulla pancia. >> mi ordina Bill, perentorio. Ehi, ma che cosa…? La finestra sbatte, e vedo fuori Jen e Meri, che indicano sotto. Poi scendono in picchiata.

<< Ah, come si chiama quella ragazza con gli occhi neri? >> mi chiede Georg, come se non fosse successo nulla. Che te ne frega bello?

<< Jen. >> sento il cuore di Bill che batte più velocemente. Ahhh! Capito! A Bill piace mia cugina! Potevo capirlo prima però. Bah, non importa. Bussano alla porta, ed entrano mia cugina e Meredith con un sorriso, seguite da Lily e Chiara.

<< Denise! Ma che diamine combini? >> mi sorride Lily, strizzandomi l’occhio. È una bella ragazza, con gli occhi grigi e i capelli platino. Non sono demoni. Sono solo… mutanti, ecco. Cigni. Ah, ora ricordo. Sono sorelle. Di padre diverso.

<< Jen, questa è gratis, perché è la leggendaria Denise! >> fa Chiara, avvicinandosi a me. Le sorrido, mentre si siede sul lettone. Dall’altra parte Lily. Chiudono gli occhi e poi diventano bianchi. Mi mettono le mani sulla ferita.

<< Sentirai una piccola fitta. >> mi avvisa Lily, sorridendo leggermente.

<< Sono abituata. >> eccola, la fitta. Un gemito mi sfugge dalle labbra. Maledizione, era forte. Ma adesso sto meglio. Mi metto a sedere, mentre gli occhi delle due sorelle ritornano grigio tempesta. Quegli occhi. I suoi occhi. Maledizione, adesso doveva tornarmi in mente? La porta si apre, all’improvviso ed entra quello biondo. Squadra prima Jen, poi mia sorella, poi le due sorelle ed infine me. Che continuo a rimanere in reggiseno. Okay, la stanza è grande, ma ora siamo in tanti qui dentro. Siamo in otto! Oh oh… il cuore di Lily sta battendo forte. E sta guardando… aspetta, andando per esclusione, si chiama Gustav, no? Sì, sì, giusto. Gustav. Bene, bene. Io me ne andrei, adesso sto bene.

<< Che sta succedendo qui? >> chiede sbattendo le palpebre il biondo. Gustav. Stella, ti piace Lily. È inutile che lo nascondi. Guardo la porta, aspettandomi che entri qualcun altro. Ed ecco, detto fatto. Quel… cappero di Tom dei miei stivali è sveglio e attivo.

<< Fratellino che… che ci fa lei qui? >> mi indica, tremante. Senti bello, non ho chiesto io di incontrare Wolf. Non ho chiesto io di farmi ferire. E non ho chiesto di certo io di venire in questa stanza a farmi curare. Quindi, è inutile che dai la colpa a me. Il silenzio tombale cade su di noi, come un macigno. Neanche mia sorella parla. Tutti gli sguardi sono divisi tra me e il rastaro. Ci scambiamo sguardi d’ira. Io non sopporto lui, lui non sopporta me. Semplice, conciso. E perché diamine mi fa male? Tom Kaulitz è un idiota. E su questo non ci piove, lo dice pure il fratello. E allora perché… parte sconvolgendo tutti Famous Last Word. Io afferro il mio cellulare velocemente e me lo metto all’orecchio.

<< Si? >> sento un fruscio dall’altra parte e sento il sospiro inconfondibile di Mich. Ora, vorrei tanto sapere perché in questi giorni è così strano con me. Cioè, io e lui ci conosciamo dalla nascita, siamo migliori amici, mi è stato accanto quando ho rotto definitivamente con Wolf, appoggiandomi nelle mie scelte. È come un fratello per me, perché adesso sta cambiando? Io voglio il mio Michael di prima.

<< Black, sono io. >> lo sapevo, mi chiama sempre Black. Anche se ho sempre solo le ali nere. Aspetta, c’è stato un periodo in cui avevo gli occhi neri e quando mi trasformavo sembravo un drago nero. Ma ormai è tempo passato. Sono stata un anno con quegli occhi, poi sono diventati gialli. Occhi neri, quando stavo con Wolf. Ma perché, perché tutto deve sempre, costantemente, irrisolvibilmente cadere su quello lì? O sull’altro tipo dei rasta? Sono sempre loro due che mi ronzano in testa, e a me non piace. Per nulla.

<< Dimmi Mich. >> non lo so perché, ma ho una bruttissima sensazione. Avanti amico, parla. Tutta la stanza sta ascoltando la mia conversazione con il mio migliore amico.

<< Wolf. – sbianco. Subito, Lily e Chiara mi mettono le mani sulla fronte, per controllarmi. Nono, sto bene ragazze, è che… tutto, tutto ricade su di lui. Sempre. – È venuto a scuola a cercarti. Vuole chiudere la faccenda, da solo con te. >>

<< Okay, arrivo adesso. >>

<< No, non venire. – e perché scusa? Non vuole risolverla con me la faccenda? – Non è saggio. >>

<< Perché scusa? Mich, dimmi cosa sta succedendo. – sospira. – ADESSO. – sospira più pesantemente. – Michael, mi sto arrabbiando, parecchio. Hai intenzione di dirmi cosa diamine sta succedendo a scuola o no? >> strillo, scattando in piedi. Mi affaccio alla finestra, pronta a spiccare il volo. Non mi importa della copertura adesso.

<< Non ti arrabbiare Black. – troppo tardi amico. Parli o no?? – Io e Wolf… >>

<< Tu e Wolf…? >> chiedo, incitandolo. Jen mi si avvicina, e con lei Meredith. Ho praticamente urlato Wolf, quindi avranno capito. Credo che anche Bill sia preoccupato.

<< Ci siamo picchiati. >> un sussurro. Cavolo. Perché si sono picchiati?

<< CHE COSA? >> urlo, facendo sobbalzare tutta la stanza. Okay, okay, Deni, prendi un grande respiro e calmati. Calmati dannazione. E che cavolo, come faccio a calmarmi? Il mio migliore amico e il mio ex si sono menati ed io dov’ero? A farmi curare in un Hotel che sembra casa mia.

<< Non urlare! Sono in bagno, dal preside. Vuole che tu venga subito qui, ma non venire. Wolf potrebbe farti ancora qualcosa. >>

<< Sei dolce a parlare così, Mich… ma sono grande ormai. Te lo ricordi, sono Denise. La leggenda. >> sorrido amara. Chiudo la chiamata e mi infilo il maglione. Mi tolgo l’elastico che ho al posto e mi faccio una coda alta. Sono pronta a combattere, adesso. La finestra è aperta.

<< Sorellona che è successo? >> mi chiede mia sorella. Piccola… quanto ti voglio bene.

<< Mich e Wolf si sono picchiati. Devo tornare a scuola. Jen, - mi volto verso mia cugina, che di seguirmi proprio non ha voglia, e le sorrido. – riportamela a casa poi quando torni, okay? >> le do un bacio sulla guancia e poi salto giù dalla finestra. Le ali si spalancano, le sbatto più forti e salgo in alto, sempre più in alto, fino alle nuvole. Faccio qualche giro, per scaricare la tensione. Cavolo, Mich… con Wolf… maledizione. Impreco sotto voce, per poi planare nel giardino della scuola. Corro per i corridoi deserti e salgo dal preside. Entro dentro la stanza e li vedo. Mich, miseriaccia, Mich! Ha un occhio nero, i capelli castani ricci gli coprono la fronte, ha un rivolo di sangue secco sulla guancia che parte da sotto i ricci. Dall’altra parte della stanza, Wolf. Anche lui è conciato maluccio. Ha tutta la faccia rossa e non mi guardano.

<< Denise! – gracchia la voce del preside. Ah, quanto è fastidiosa! Miseriaccia. – Spiegami, che cosa caspiterina è successo? >> non sa che pesci prendere, povero scemo. Perché sono sempre il punto di riferimento di tutti? Perché??

<< Che cosa diamine ne posso sapere io? Non ero a scuola. >> sputo, con rabbia. Lui sbuffa.

<< Te li lascio. >> e se ne va, lasciandoci soli.

<< Ti avevo detto di non venire. >> soffia Mich, con voce roca.

<< Lo sapevi che non ti avrei ascoltato. – sbuffo con un mezzo sorriso. – Ora, gradirei tanto sapere che cosa cavolo ci fai a scuola, Wolf. >> lo guardo, ma lui guarda fuori dalla finestra. Sembro tanto una mamma apprensiva. In sé, mi dispiace solo che Mich si sia fatto male.

<< Dobbiamo chiarire. >> chiarire cosa???

<< Avevi detto che te ne saresti andato. Come mai sei tornato? >> fredda, glaciale. Eccomi, sono tornata. Si alza lentamente. Mi si avvicina, io continuo a guardare davanti a me. Erano due anni che non lo vedevo. Due anni e mezzo, che pensavo di averlo dimenticato, mentre adesso è qui, a pochi centimetri da me. Mi appoggio al muro dietro di me e lui mi schiaccia contro il suo corpo. Sento la rabbia montarmi alla gola. E sento anche la sua eccitazione contro il mio ventre. Bello, ti eccito ancora. Quale onore.

<< Dovevo finire quello che ho iniziato, Darky. >> mi sussurra sensualmente all’orecchio. Mi mordicchia il lobo, pieno di orecchini. Si schiaccia ancora di più su di me.

<< Non sono più una bambina Wolf. Devo fare quello che è meglio per me. Fai quello che è meglio per te. >> lo scosto da me, scivolando fuori. Ma lui mi prende le spalle e mi spinge contro al muro con violenza. Ehi, non mi avrai così facilmente, stronzo. Appoggia le sue labbra sulle mie e comincia a leccarmele. Io rimango impassibile, ma un gemito mi esce dalle labbra. Non mi muovo di un centimetro, lui fa tutto. Lo sento sorridere. Sorrido anche io, ma malignamente. Ti sono mancata… qualche anno in più di astinenza ti farà bene. Gli pesto il piede e gli rifilo un pugno in pancia. Cade a terra, ma dopo poco si rialza. Si mette davanti a me e mi tira uno schiaffo. Non ho tempo di reagire, che vedo Mich saltargli al collo e riempirlo di botte. Maledizione. << BASTA! >> urlo. I due mi guardano, bloccati. Ho delle corde vocali che farebbero invidia anche a un cantante lirico. Divido i due litiganti. Do un pugno in faccia a Wolf. Poi mi giro verso Mich, a cui tocca la stessa sorte. Li guardo male tutti e due. << Ora. Wolf, sparisci. Non farti più vedere. – lo spingo ad un estremo. – Michael, so difendermi da sola. >> e spingo lui all’altro estremo della stanza. Fare a botte per una ragazza, andiamo. Che poi sarei io quella ragazza. Wolf… Mich… io sono un mostro. Esco dalla stanza e scendo le scale. In giardino mi alzo in volo e torno a casa mia. Entro dalla finestra in camera mia. Mi accascio sul letto. Cazzo. Sono nella merda. Scuoto la testa, prendo un foglio e una penna e lo fisso un secondo.

“Tom”

“Wolf”

“Michael”

Non posso scrivere altro. Tre nomi, tre stramaledettissimi nomi che mi stanno facendo impazzire. Dov’è finita la Denise leggendaria? Il terrore delle famiglie? La Denise che pur di non abbassare lo sguardo si farebbe pestare a sangue? Dove diamine sono finita? Mi schiaccio il cuscino sulla faccia, stanca. Sono stanca. Troppo stanca per andare avanti. Quante persone ho ucciso? Quante? Tutto per colpa di quel Wolf… e adesso è tornato, a rovinarmi la vita… e in più, si è unito un rastaro sputa sentenze pomposo all’inverosimile che non sopporto. E, ciliegina sulla torta, come se non bastasse ancora, lui, il mio migliore amico. Michael. Quello che mi ha sempre voluto bene, anche quando gli confessavo le stragi più mostruose che facevo. Anche quando gli avevo confessato di essere un sicario. Anche quando ho mollato Wolf. Sempre, comunque, è sempre stato il primo della lista degli amici, insieme a Jen e Meri. Sempre. Ma adesso… cosa è cambiato? Cosa è successo? Perché è cambiato? Non lo so, non ne ho idea, dannazione! Forse non lo voglio neanche sapere. In fondo… no, io voglio il mio Mich. Quello di prima. Ora più che mai, che è tornato Wolf e che è arrivato Tom. Ho bisogno di lui, adesso.

 

Scusate, vado di fretta ^^ poche parole, allora, non dimenticate Wolf perché tornerà spessissimo… sono aperta a qualsiasi chiarimento sui personaggi ^^ uh, chappy dedicato alla mia tesora hilaryssj. ^^ bene, al prossimo!!!

  
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