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Autore: Hyles    20/06/2013    0 recensioni
If I had you, that would be the only thing I'd ever need...
Sono incinta’. Quelle parole lo spiazzarono de finitamente, non avrebbe mai immaginato di diventare padre al’età di 19 anni, descargar musica mp3 gratis
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[‘Sono incinta’. Quelle parole lo spiazzarono de finitamente, non avrebbe mai immaginato di diventare padre al’età di 19 anni, non era nei suoi progetti, per ora ,ma certamente in futuro avrebbe di sicuro voluto a tutti i costi dei figli dalla donna che avrebbe amato e sposato.
‘C..com’è successo?’chiese lui sedendosi sullo sgabello della cucina, poggiando i gomiti al bancone. ‘Che domanda stupida’ rispose lei ridendo, ‘So com’è successo, ma le tue precauzioni? Ne avevamo parlato, eravamo d’accordo di stare entrambi attenti, ricordi?’ alzò decisamente la voce facendo sussultare la ragazza che era comodamente seduta sul divano con viso tranquillo e rilassato ‘Forse sei stato anche tu, dovevi essere più prudente’ rispose secca, lei era fatta così schietta senza peli sulla lingua e sapeva come domare il suo ragazzo; lo sguardo di lui cambiò, ora che tutto andava bene ci sarebbe stato un figlio, lui adorava i bambini ma si sentiva così giovane ed inesperto. Si alzò e si diresse verso la finestra della cucina scostando la tenda e guardò fuori perso nei suoi pensieri, ‘credo che tu questo figlio non lo voglia, cos’è hai paura che possa fermare la tua brillante carriera da cantante, fermare il tuo gruppo? Questo mi stai facendo capire dai tuoi comportamenti, del resto non ti è ma fregato nulla di me, contavi solo tu, i tuoi stra maledettissimi concerti e le tue fan, io ero solo la fidanzata di, non conto nulla’ il suo parlare fluido su interrottò da singhiozzi irregolari, lui si voltò subito verso la sua amata, nonostante odiasse questo suo comportamento l’amava tanto, più di tutta la sua stessa vita, e nonostante molte volte le sue parole lo ferivano ora avrebbe dovuto accettare tutto, era la madre di suo figlio o di sua figlia, avrebbe dovuto mettere da parte le ansie, le paure, la rabbia, l’unico pensiero era il suo futuro, dentro la pancia della sua amata. Le accarezzò il viso con delicatezza, cercando di asciugarle le lacrime, e cercò di calmarla, ‘Non è vero che io me ne frego di te, e tu non sei la fidanzata di, tu sei la mia piccola principessa, la donna che amo e che mi renderà padre, la donna che sta rendendo questo percorso della mia vita meraviglioso, io ti amo più di me stesso anche se delle volte mi fai davvero arrabbiare, ma credo sia normale una litigata di coppia, io ti amo’ la baciò con delicatezza mischiando le loro labbra con le lacrime di lei, ‘Mi sono sbagliata, pensavo non tenessi a me, oppure al piccolo, avevo terrore della tua reazione, ed invece sei desideroso come me di ricevere questo piccolo tra le braccia, di crescerlo insieme e vivere con serenità. Ti amo tanto, sappilo’. Lo strinse in un caldo abbraccio, strinse il suo amore a se, non voleva lasciarlo andare, con l’arrivo di questo bambino le cose sarebbero migliorate nel loro rapporto, forse entrambi si sarebbero confidati di più, si sarebbero detti sempre la verità, era quello che lei sperava nel suo cuore , avrebbe fatto di tutto per migliorare il loro amore e ci sarebbe riuscita. ]
 
 
Era l’alba, si sarebbe dovuto alzare presto quella mattina, la sua piccola avrebbe iniziato l’asilo quell’anno e voleva essere puntuale almeno quel giorno. Controllò l’orario ed erano circa le 6, troppo presto per alzarsi, ma la porta della sua camera si aprì e una piccola bimba dai capelli biondi e ricci, con un bel pigiama rosa con le paperelle entrò ripetendo ‘papà, papà sei sveglio!’  , Liam subito spalancò gli occhi sentendo la sua piccola avvicinarsi al suo letto ‘Sam, cosa c’è?’ chiese a voce bassa, ‘dobbiamo già andare all’ asilo?’, il padre la prese e la fece sedere accanto a lui nel letto, ‘no amore, sono solo le sei, l’asilo inizierà alle 8 e mezza, possiamo dormire un altro po’’ , la piccola sospirò, e diede un bacino al padre, ‘vuoi dormire un po’ con me?’ chiese lui, nemmeno porse la domanda e la piccola saltò sul letto ma cascò sulla pancia del padre e rise come non mai, Liam per farla ridere mise il broncio lamentandosi si essersi fatto male, era uno di quei soliti giochi che lui faceva per far ridere la sua dolce Samantha, ‘ora voglio il bacino sulla bua’ disse lui ‘lamentandosi’, la piccola mise le sue rosee e carnosi labbra a mo di bacio e avvicina dosi al padre lui la prese e iniziò a farle il solletico, la riempì di baci dappertutto, stremati dalle troppe coccole si addormentarono.
La sveglia suonò erano le 7,  ma Liam la spense e scese già per preparare la colazione alla sua piccola, dopodiché salì al piano superiore e riempiendola di dolci baci sul suo morbido pancino svegliò Sam che tutta assonnata allargò le braccia cosicché Liam la prendesse e la portasse in bagno per fare il bagnetto. Alle otto erano entrambi pronti, Sam con il suo zainetto per l’asilo e il la sua brioche al latte in mano, quella mattina non volle la sua tazzona di latte, ‘Pronta piccola? Ora il papà prende le chiavi ed andiamo’ , Sam annuì e mano a mano con il padre si diressero verso il garage dov’era l’auto. Alle otto e mezzo, puntuali come un orologio svizzero, erano davanti l’asilo, Liam rimase scosso alla scena di bambini che piangevano, urlavano perché non volevano staccarsi dalla madre, era terrorizzato dall’idea di vedere la sua piccola così, ma invece la guardò e la vide sorridere come non mai, era giunto il momento di staccarsi e lasciarla crescere, non poteva mica tenerla sempre con se? ‘Tu devi essere di sicuro la piccola Samantha!’ una giovane donna dai capelli corvini si avvicinò a loro, Sam timida si nascose dietro le gambe del padre, ‘cosa c’è piccola, non mangio, io sono la maestra Leila, benvenuta’ nonostante la gentilezza dell’insegnate la piccola non si distaccava dal padre, ‘Bimba timida?’ domandò la maestra, ‘Non si lasci intimidire, lei è una peste a casa. Ora le parlo io’ , l’insegnate si allontanò da loro e Liam prese Sam e si sedettero ad una panchina ‘Amore cosa ti succede, eri così felice di andare all’asilo, ed ora?’, la piccola lo guardò , ‘non voglio stare senza te, papà io ti voglio bene’ , Liam la strinse a se, ‘anche papà te ne vuole, non devi preoccuparti, l’asilo e fino alle tre, dopodiché io ti verrò a prendere e andremo a prendere un buon gelato, che ne dici?’ sul volto della piccola comparve un meraviglioso sorriso ‘Si gelato!’ urlò saltellando, ‘Ora andiamo dalla maestra però’ , la prese per mano e si diresse verso il gruppo, ‘Come l ha convinta?’ chiese la maestra Leila, ‘Sa, un buon gelato risolve tutto’ entrambi risero; ‘e tu fai la brava, ora dammi un bacio!’ Sam abbracciò suo padre e gli diede un bacio. La classe si allontanò, Lima ide allontanarsi la sua piccola mano nella mano con la maestra, forse il distacco è stato più tragico per lui.

Spazio autrice

Salve a tutti, rieccomi con una nuova ff ispiratami da un sogno fatto stanotte , spero possa incuriosirvi, vorrei ricevere un vostro parere quindi sbizzarrittevi con le recensioni ! accetto critiche e consigli

baci, baci! 

keepvid
   
 
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