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Autore: _Kazuha_Takumi_    20/06/2013    4 recensioni
"...Heiji finalmente aveva capito cosa provava per Kazuha: amore. Ma ancora non riusciva a capire cosa realmente fosse questo sentimento. Ci pensò tutto il pomeriggio, mentre preparava le valigie per il viaggio, tormentandosi di cosa sarebbe potuto accadere se la ragazza avesse scoperto i suoi sentimenti. Ma la cosa che lo spaventava di più era un’altra: e se Kazuha non lo ricambiava? Se fosse stato così, lui non avrebbe avuto più un motivo per vivere, perché la cosa a cui teneva di più al mondo non poteva essere sua per sempre..."
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve salvino! :3
Sono, per vostra graaaande fortuna (o non), tornata con voi! <3 Scusate il ritardo, ma di questo capitolo ho scritto due versione ed ero indecisa quale postare... Ed ecco il vincitoreee!!! xD 
Voglio fare un ringraziamento improvviso a tutti coloro che mi seguono dall'inizio e, per i lettori silenziosi, fatevi avanti e commentate! Mi piacciono le recensioni! ^^ 
E, infine, vorrei dirvi che finalmente in questo capitolo si scopre chi è il piromane... Quindi siamo arrivati alla fine... Ci sarà un capitolo con le spiegazioni e un'altro dove metterò l'epilogo... <3 Ma ci sarà la serie! Quindi non è finita affatto! :3 Vi aspetto alla fine della storia..! Sayoonara! ;)



Gli ospiti, scortati dall’australiano Aaron Smith, erano rimasti sconvolti dopo aver sentito dall’accompagnatore il modo in cui il pazzo detective di Osaka aveva intenzione di far fermare la nave, ma data la situazione erano costretti a collaborare, anche se non approvavano minimamente l’idea di Heiji. Aaron lì guidò velocemente fino alla prua, dove li attendeva colui che avevano definito pazzo, ed era immediatamente corso in direzione della stiva, intento in tutto e per tutto a ridurre a fuoco e fiamme la sala comandi. Intanto, Heiji non se la passava tanto meglio: come previsto, non riuscì a evitare una sclerata dai ricconi con la puzza sotto il naso e, dopo aver cercato di difendersi nel modo migliore possibile, riuscì a tranquillizzarsi solo grazie all’immagine degli ospiti che si prostravano ai suoi piedi intenti a ringraziarlo per avergli salvato la vita. Infatti, ancora non avevano notato l’immensa scogliera che si innalzava dominante dinnanzi ai loro occhi, impegnati a rimproverare il giovane, ma dopo che Heiji gliela fece notare, la scena che aveva appena immaginato prese magicamente vita. Però il detective non poté godere di quella vista ancora per lungo perché Aaron, con la potenza di cento elefanti imbestialiti, arrivò sfondando la porta della stiva urlando come un pazzo.
-          TUTTI A TERRAAAAAAAA!!!
L’urlo fu seguito immediatamente da un forte rumore e subito dopo da un piccola scossa che fece tremare l’intera nave. Tutte le luci e i comandi si spensero all’improvviso, e solo i caldi raggi del sole che si nascondevano dietro l’insormontabile scogliera illuminavano l’imbarcazione. A quanto pare, la sala comandi era saltata in aria come previsto. E Aaron si era salvato la pelle giusto in tempo. L’australiano, dopo essere caduto a terra inciampando per l’eccesso di velocità, si rialzò in piedi imbarazzato per la patetica caduta e si avviò verso gli altri come se non fosse successo niente. Heiji ovviamente rise come un idiota che non si rende conto della situazione in cui si trova, ma riprese il controllo di sé quando notò gli occhietti malefici degli ospiti guardarlo con delusione. Si portò il pugno alla bocca e si schiarì la voce per poi riportare la mano nella tasca dei jeans, intento a richiamare l’attenzione di tutti. E quando tutti si voltarono verso di lui, Heiji si diresse sicuro di sé verso Aaron.
-          Te l’ho fatta, mio caro detective venuto dall’Australia.
Aaron guardò Heiji con l’aria di chi non aveva capito quello che gli si era detto, e infatti era così. Il detective di Osaka, deluso che l’amico non l’avesse capito, si portò la mano alla fronte rassegnato e, dopo aver preso un lungo respiro, riprese il discorso.
-          Significa che ho capito chi è il piromane e, di conseguenza, che ho vinto la sfida.
Con quelle parole, Heiji è come se avesse pugnalato Aaron al petto. Tra gli ospiti si elevò un rumorio di voci confuse che davano a intendere il compiacimento della gente e, intanto, l’australiano ancora doveva riprendersi dallo shock. Non poteva credere che quell’essere avesse veramente risolto un caso, e soprattutto che l’avesse battuto. Heiji guardò soddisfatto la reazione del rivale e, tra il mormorio formato dalle tante voci, l’australiano, per non dimostrarsi inferiore, riprese subito la compostezza che lo caratterizza. Così, cercando di essere il più naturale possibile, iniziò a parlare.
-          Tu avresti capito chi è il piromane? E allora parla, dai! Sono curioso di scoprire!
-          Davvero a te non è venuto in mente chi può essere?! Eppure è la cosa più ovvia del mondo!!!
-          Allora diccelo! Siamo tutti qui per questo!
-          No no, non è così semplice… Ora ti do tutti gli indizi che ho raccolto e provi ad arrivarci pure tu!
Si vedeva che Heiji stava soltanto schernendo Aaron, e questo al detective australiano dava incredibilmente fastidio. Ma voleva stare al gioco. Voleva anche lui arrivare alla soluzione.
-          Allora dimmi: quale sarebbe il primo indizio???
-          Eh!.. Chissà…
-          DIMMELO E BASTA, DETECTIVE DA QUATTRO SOLDI!
-          Chi sarebbe il detective da quattro soldi? Quello che ha risolto il caso? Non penso!!!
Aaron non riusciva veramente a mantenere la sua compostezza, con quel cretino che lo prendeva solo per il culo. Se il suo buon senso non l’avesse fermato, a quest’ora Heiji sarebbe stato nell’altro mondo. Ma, dato che non era un violento o, per lo meno, pensava di non esserlo, rilassò i pugni e decise di risolvere la questione a parole.
-          Ok… Fammi pensare… Anch’io ho raccolto degli indizi durante il “gioco”, se si può definire così… Ma da questi non ho ricavato nulla, quindi PER PIACERE potresti dirmi i tuoi di indizi?
-          Se me lo chiedi più gentilmente…
-          HEIJI?!
Lo sguardo di Aron si fece inquietante.
-          Ok. Ok. Però stai calmo, capito?
-          … Ok.
-          Pensaci: chi potrebbe permettersi così tanti esplosivi?
-          Hm…
-          E poi, chi è che avuto tutto il tempo per mettere le bombe, prima della partenza?
-          Hm…
-          E, ultimo ma non meno importante, ti ricordi che prima di partire il piromane ci aveva già avvertiti, ma una certa persona è voluta partire comunque?
-          Hm… Aspetta… Non mi dire che..!
-          Ahahah! Sì, mio caro, è proprio così!
Heiji sorrise divertito. Quando mai aveva riso così tanto?! Non lo sapeva nemmeno lui. Se solo Kazuha fosse stata con lui, sarebbe stato tutto più divertente. Ma sapeva comunque che era in buone mani, dato che il piromane non era altro che una dolce signora. E questa donna, sentendo parlare di lei, entrò in scena con la sua camminata che solo due volte Heiji e Aaron avevano avuto occasione di vedere e, accanto a loro, legate da una corda, c’erano Kazuha e Yuno.
-          Salve, signorina Hashimoto Sakura.

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Allora, che ne dite??? Ve l'aspettavate??? La signorina Esselunga c'era arrivata, e vorrei farle i complimenti! ^^ Congratulationnn!!! xDDD Nel prossimo capitolo spiegherò il perché dei gesti della signorina Hashimoto, e dopo... Chissà!!! xD Voglio (come ormai succede spesso) lasciarvi con l'effetto suspense, quindi mi dileguo. *Sparisce in una fitta nuvola di nebbia*
Kazuha Takumi <3
  
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