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Autore: Sniffing the rain    20/06/2013    2 recensioni
Probabilmente sarà la classica fanfiction in cui ci sarà una lei che si innamorerà di un lui ma vedrò di far andare le cose diversamente....
"Jeane
I'm not sure what happiness means
But I look in your eyes
And I know
That it isn't there "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Be or not be”

 

Era passato circa un mese dall'esibizione degli Arctic Monkeys e finalmente il nostro recupero di chimica era terminato. Ora potevo godermi l'estate nei migliori dei modi, ossia passando intere mattinate in biblioteca e pomeriggi rinchiusi nel garage di Matt ad assistere alle prove delle Scimmie. Ovviamente non era quello il “migliore dei modi”, ma a me piaceva. La sera , solo, ci davamo alla “pazza gioia” andando a bere qualcosa al pub dello zio di Sarah.

Qualcosa di buono però c'era, infatti in quell'alternanza di libri-musica-birra ero riuscita a fare nuove amicizie. Avevo buoni rapporti con tutti ma in quell'ultimo periodo passavo molto tempo con Jamie. Ci incontravamo la mattina in biblioteca, anche se ci era quasi impossibile parlare per via del vecchio proprietario della libreria che al sol battere di ciglia ci rimproverava, poi ci rincontravamo da Matt dove finalmente potevamo discutere indisturbati, lì parlavamo del più e del meno...dai libri letti in biblioteca fino alla nuove uscite discografiche o a quanto buono fosse il frappè della gelateria del signor Brown. Avevamo le stesse idee, ci piacevano le stesse cose e per questo ci rimaneva facile “confabulare”. Nel frattempo anche i rapporti con Matt erano migliorati alla grande, con Andy invece sembrava che ci conoscessimo da una vita, ci facevamo battute cattive che riguardavano le nostre madri, zie, nonne o sorelle, mi prendeva in giro perché troppo bassa se confrontata alla sua statura, lo prendevo in giro perché un tipo alto come lui suonasse il basso.

Solo lui sembrava rimanere sulle sue e quello di cui rimanevo più sorpresa era che neanche Sarah sembrava aver un gran feeling con quel ragazzo.

 

****
 

Oh mia dolce e povera Ofelia” le cinse i fianchi Alex “continuando così impazzirai, amare così tanto una persona per poi rimanere a mani vuote...” sussurrò poi al suo orecchio in modo sarcastico. Intanto le lacrime le rigavano il volto mentre, le mani erano chiuse in due pugni, cercava con tutta se stessa di non lasciarsi andare, di sopprimere la sua rabbia.
Fece una pausa “...Perché come di copione, sembra che Amleto non ti ami più o forse non ti ha mai amata?!” riprese a sussurrarle mentre iniziava ad accarezzarle dolcemente i capelli.
Non ce la faceva, stava per crollare come un castello di sabbia. “Ma non preoccuparti mia dolce Ofelia...” fece girare la ragazza così da poterla finalmente vederla in faccia “...Sir. Turner vendicherà le sue lacrime!” le fece l'occhiolino e a quel punto gli occhioni grossi e tristi della ragazza sembravano aver ripreso vita.“ Sei un coglione Turner!” disse lievemente lei per poi abbracciarlo con tutta la forza che il suo minuto corpo possedeva.
Quel gesto sembrò, inizialmente, spiazzare il ragazzo che in seguito si lasciò coinvolgere dal dolce profumo di lei e ricambiò quell'abbraccio con altrettanto affetto.
E ora Ofelia asciugati le lacrime e vieni in cucina” disse infine lui sciogliendo l'abbraccio.

 

****
 

Si stava avvicinando il sedicesimo compleanno di Jamie, avevamo organizzato una festa a sorpresa per lui. Mi ero presa la briga di occuparmi della festa. Gli volevo davvero bene e volevo che si ricordasse di quel giorno. Chiesi ai ragazzi di invitare tutti i suoi amici mentre io e Sarah ci occupammo di tutto il resto. In quel periodo mi davo davvero da fare per far sì che Cookie non si accorgesse di tutto ciò.

....

8 Luglio 2001
Finalmente il grande giorno era arrivato, tutti i miei sforzi sarebbero stati ripagati in quel giorno, in quella serata.
Non riuscivo davvero a capacitarmi di come ero riuscita ad organizzare tutto quel ben di Dio. Probabilmente era il voler rendere Jamie felice che mi aveva spinto a tutto ciò. Non saprei spiegarlo, ma in quel periodo sentivo di volergli davvero bene, di stare bene in sua compagnia e anche lui sembrava contraccambiare tale sentimento.
Matt e Jamie arrivarono al locale e quando quest'ultimo entrò tutti urlarono “SORPRESA!” e la festa ebbe inizio.

A dire il vero odiavo le feste a sorpresa perché mi sembravano tutte uguali: c'è un lui o una lei che è il/la festeggiato/a ignaro/a di quello che succederà, ci sono gli invitati che sembrano essere stati settimane intere ad esercitarsi per dire semplicemente “sorpresa” e infine c'è il tipo / la tipa che si è fatta un mazzo tanto per la festa ma che a nessuno importa.
Ecco, inizialmente la festa di Jamie aveva preso quella piega...Lui arriva, tutti urlano “sorpresa”, inizia la festa e nessuno sembra ricordarsi della tipa che si era fatta un culo tanto e quindi lei si dispera bevendo alcolici...Ma non è andata così.

“SEI LA MIGLIORE J.!” urlò lui subito dopo che gli invitati avevano finito il loro “....esaaaaaa!”*. In un istante mi ricercò in mezzo alla folla e mi prese in braccio “Cazzo J. È tutto perfetto!” . Tutti quegli ebeti ci stavano fissando e ovviamente arrossii di brutto. “Te lo meriti Cookie” farfugliai mentre mi rimetteva giù.
La festa stava andando alla grande, tutti sembravano divertirsi e finalmente potei tirare un sospiro di sollievo e, come un Cristo che risale al cielo dopo essere risuscitato, potei finalmente dire che “il mio lavoro qui è finito”. Lo so, è stupido come paragone, e dubito che Gesù abbia detto una cosa del genere, ma rende bene l'idea.

Decisi di andare a prendere una boccata d'aria fresca e mi diressi verso il giardino posteriore. Non c'era illuminazione, o meglio c'era ma era spenta. Pensai che fossi da sola ma il rumore di un accendino alla mia destra mi fece capire che c'era qualcun altro. Mi voltai e vidi lo scarso bagliore di una sigaretta che lo illuminava.
“Ti sei data davvero da fare” era sdraiato sul parato e aveva gli occhi fissi al cielo.
“Grazie” dissi sedendomi vicino a lui.
“Vuoi?” mi chiese passandomi la sigaretta.
“ Non fumo”
“Ho della birra se preferisci...” mi porse la bottiglia con uno strano sorriso che gli colmava le labbra.
Che diavolo gli prendeva?! In un mese ha sempre preferito evitare di parlare con me, si e no mi avrà rivolto la parola 3 volte e solo per dirmi che pizza ordinare, e ora tutto ad un tratto ha deciso di iniziare una conversazione....
“Grazie” risposi afferrando la bottiglia.
“Potresti mostrare anche più entusiasmo, sai!” buttò fuori del fumo.
MA CHE CAZZO! MI PARLI DI ENTUSIASMO PROPRIO TU, RAZZA DI PIRLA!” * Jeane interiore*
“Ehm, sì, scusami....Ultimamente sono un po stanca” mi limitai a rispondergli.
“Sdraiati se vuoi, si sta benissimo qui” e mi mostrò di nuovo quel sorriso.
Seguii il suo consiglio e mi sdraiai lì sull'erba. Restammo in silenzio per qualche minuto.
“Quella è la costellazione del Cigno” ruppe il silenzio.
“Uhm...Non credevo conoscessi le stelle?!” risposi accigliata.
“Non le conosco infatti, era solo per mostrarmi intelligente ai tuoi occhi” accompagnò la frase con una risatina alquanto contagiosa, tant'è che mi ritrovai a sorridere anche io, involontariamente.
“Capisco...”
Ehi Alex, per quale motivo ora sembri più simpatico?!” * Jeane interiore*
“...E comunque avevi ragione, si sta bene qui” * Stupida Jeane esteriore* .

Si voltò verso di me, lo stesso feci io. Finalmente potei sprofondare di nuovo in quelle fosse nere e a quel punto Romeo e Giulietta si guardarono dritto negli occhi, si baciarono e vissero per sempre felici e contenti...CERTO CHE NO! Romeo e Giulietta è un dramma e non c'è il “e vissero per sempre felice e contenti” e infatti dopo essere stati alcuni secondi a guardaci negli occhi, come se fossimo due esseri provenienti da due mondi diversi che si incontrano per la prima volta, scoppiammo a ridere come ebeti.

Alla fine era sufficiente come “lieto fine”.

****
 

Hey gente, sono Jeane, al momento non sono in casa...Ma lasciate un messaggio dopo il segnale acustico”
biiip

J. sono io, Jamie...So che sei in casa e so che ci sei rimasta male per ieri sera, mi dispiace...Non era mia intenzione farti stare male, credevo avessi superato la cosa, mi dispiace...spero che riusciremmo a sistemare le cose”

Il letto, ricoperto da lenzuola bianche, era disfatto. Su di esso due figure erano raggomitolate e immobili mentre il vivavoce del telefono riempiva la stanza con le parole del ragazzo.

Si è preoccupato per me...” sussurrò Jeane.
Lui non si preoccupa per te, è solo in colpa per averti fatto star male” commento secco Alex.
Dalle mie parti questo si chiama -preoccuparsi per una persona-” obbiettò acida lei.
Jamie è così, si sarebbe preoccupato anche se fossi stato io a piangere” le fece notare lui.
Uhm...”
“E poi anche io mi sono preoccupato per te” disse addolcendo il tono di voce e abbasando lo sguardo su di lei, accoccolata sul suo petto.
“Abbiamo solo scopato, idiota!” pensò la Jeane interiore.
“ Grazie Sir Turner” disse in realtà Jeane e, tirandosi su con i gomiti, arrivò alle sue labbra dove posò delicatamente un casto bacio.

****

9 Luglio 2001 ore 5:00 a.m.

Jamie

Erano le cinque del mattino e anche Matt e i ragazzi se ne erano finalmente andati dal locale, ma in realtà mancava ancora qualcuno all'appello. Jeane.
L'avevo vista uscire dal locale verso le tre per andare a prendere una boccata d'aria ma poi l'ho persa di vista. Probabilmente se ne sarà andata. Ma sembrava strano, poteva almeno venirmi a salutare. O forse ero talmente ubriaco da essermene dimenticato?! Nah, non credo, anche perché mi sarei ricordato di lei anche da ubriaco.

Decido di rigirare tutto il locale, nel caso in cui qualcuno avesse dimenticato qualcosa. Vedo in bagno e trovo un lucidalabbra ed un assorbente, quest'ultimo può anche rimanere dov'è. Controllo la sala e trovo un giacchetto che, se non sbaglio, era di Andy. Ispeziono anche il giardino anteriore e trovo un accendino. Rimane solo il giardino posteriore.
Arrivo a quel piccolo fazzoletto di erba verde e mi accorgo che qualcuno l'aveva “dimenticata” lì. Come hanno potuto dimenticarsela?!

Era così bella con quel vestito rosa antico, con quei capelli castani ondulati, quelle guance tinte di rosa....Era lì che dormiva beatamente, distesa su quel prato come la povera Ofelia distesa lungo il fiume nel momento della sua morte, ma lei era viva e soprattutto non era pazza...

Aveva tra le mani un pacco incartato, un regalo. Passai qualche minuto ad osservarla. Sembrava perfetta. Poi decisi di svegliarla.
“Ehi J. Sveglia!” le sussurrai in un orecchio. La vidi stropicciarsi gli occhi e con aria assonnata mi disse “Dove sono? Perché sono qui....OH DIAMINE, MI SONO ADDORMENTATA!”
Si era fatta prendere da una specie di panico che onestamente non riuscivo a capire.
“Scusami Jamie, non volevo...E' che ero qui a guardare le stelle....” e qui fece le virgolette con le mani “...Con Alex e devo essermi addormentata”. Guardare le stelle con Alex?! Sinceramente rimasi un attimo stupito dalle sue parole ma poi mi porse il pacco incartato e mi disse “Avrei dovuto dartelo prima ma....Mi sono addormentata” e qui arrossì.

La adoravo quando arrossiva.

Presi il pacco, lo scartai e quello che mi ritrovai tra le mani era un grosso libro color rosso vivo con sopra inciso in color oro “Amleto”.
“ Qualche giorno fa, all'uscita della biblioteca mi avevi detto che ti piaceva tanto l'Amleto ma che lo potevi leggere solo in biblioteca perché non ne avevi una copia, così ho cercato di rimediare....So che non è il tipo di regalo che un sedicenne vorrebbe ma....”
“Jeane, per favore, finiscila di sottovalutarti...Qui tutto è perfetto, la festa, il tuo regalo...Tu..”

Ed eccolo qui! Il momento in cui me ne esco con qualcosa che non dovrei dire e improvvisamente cala un silenzio mortale...Ed eccola qui! Lei che arrossisce di nuovo.
“Grazie Jeane” cerco di rimediare e l'abbraccio dandole un bacio sulla guancia, lei mi sorride e alzandosi dal prato mi consiglia di andarcene a casa.
La riaccompagnai a casa e con lo stesso sorriso di prima mi dice“E ancora buon compleanno Cookie” mi fece l'occhiolino e scomparve dietro il cancello di casa.

“I think you know the truth, Jeane” spero solo che non sia così, mio caro Morrissey....

 

****
 

Giusto qualche chiarimento...
Alloooora, ...Probabilmente i Flash Forward (ringrazio Morms per avermi detto che si chiamano così) sembrano senza senso, ma sicuramente dal prossimo capitolo cominceranno ad esservi più chiari (:
In questo capitolo parla anche Jamie.
Ho concluso il tutto con un pezzo della cazone “Jeane” degli Smiths riferendomi al fatto che Jeane avesse scoperto “la verità” riguardo ai sentimenti che Jamie prova per lei...Credo che si era capito C:

https://www.youtube.com/watch?v=UNRghlld8HU


Pace e amore

p.s. Scuste per il ritardo con cui ho postato c:

 

* avete presente quando tutti rimangono a dire “sorpr- esaaaaaaaaaaaaa” ecco, io li odio. Morite tutti. Nei peggiori dei modi.

  
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