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Autore: Angel_15    21/06/2013    5 recensioni
Kim Jonghyun: Un cameriere che lavora nel ristorante coreano della sua famiglia, giá da un paio di anni emigrata in Italia. Questa vorrebbe rispedirlo in Corea, convinta che in quel paese sarebbe impossibile per lui trovare una ragazza coreana (Perchè pensarlo accanto a una ragazza italiana sarebbe fuori discussione) con cui sistemarsi e mettere su famiglia.
Eva Fornieri: Una semplice diciassettene. I genitori (Proprietari di una grande catena di alberghi) vorrebbero che intraprendesse una relazione con il figlio del proprietario di un'altrettanto grande catena di ristoranti. Cosicchè un giorno le due imprese possano unirsi.
***
Lui coreano, lei italiana. Due culture cosí diverse.
Niente li accomuna. Le tradizioni, lo stile di vita, le abitudini, il taglio degli occhi. NIENTE!
La sola cosa che li lega è l'autoritá di due famiglie estremamente tradizionaliste. Convinte che il bianco si sposa col bianco e il nero si sposa col nero.
Cosa accadrebbe se il destino decidesse di far incrociare due strade cosí differenti? Potrebbe nascere qualcosa da quest'enorme differenza culturale? E le famiglie sarebbero disposte a superare e accettare tutto ció?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strane Reazioni

 
 

La famiglia Fornieri arrivó al ristorante coreano " The Soul of Seoul " alle 19.15 quella sera. Erano in anticipo di una decina di minuti e dato che i Fardelli dovevano ancora arrivare decisero intanto di accomodarsi al tavolo.

Entrarono nell'enorme sala e il maitrè li condusse al tavolo.

< Appena i signori arriveranno il cameriere vi servirá immediatamente >

Rivolse un inchino ai signori, com'è solito fare nella loro cultura, e lasció loro il menú. Eva allungó un braccio per afferrare quella lista piena di cibi che non aveva mai assaggiato e che la incuriosivano da morire, ma la madre la fermó.

< Non è educato ordinare prima che tutti siano a tavola >

< Non voglio ordinare, voglio solo vedere che piatti ci sono >

< Tesoro ha ragione tua madre. Appena arrivano i Fardelli puoi guardare quello ti pare ora peró mettiti composta > 

La ragazza sbuffó chiudendo il menú e spostando lo sguardo sui tre posti vuoti.

" Aspetta un attimo! Tre?!?! " 

< Perchè ci sono altri tre posti? >

< Il signor Fardelli, la signora e... > " Ti prego fa che non sia lui" < Daniele, il figlio > Rispose suo padre indicando i posti uno per uno.

" No, tutto tranne lui! "

< Ma perchè?! > Esclamó Eva alzandosi di scatto.

< Tesoro non alzare la voce! > La rimproveró la madre facendola risedere < Qual'è il problema? >

< Io quello lí non lo sopporto lo sapete. Mamma perchè non mi hai detto che veniva anche lui? >

< Bhè... Mi sembrava scontato. E poi non capisco perchè lo odi tanto, è un bel ragazzo e ha anche la tua etá > 

< Apputo, anzi non capisco come mai ancora non stiate insieme. Ti ha corteggiata piú volte, cosa aspetti a farti avanti? > Aggiunse Fabrizio, il padre di Eva.

< Cosa dovrei fare io? > Disse lanciando un'occhiataccia al padre. < Non mi vedrete mai in compagnia di uno snob del genere. Come se poi vi importasse davvero della mia vita sentimentale >

< Eva! > La rimproverarono entrambi.

La ragazza si accasció sulla sedia incrociando le braccia. Non ebbe nemmeno il tempo di controbattere che fecero il loro ingresso i tanto attesi signori Fardelli in compagnia del figlio. Un ragazzo sui diciassette anni, alto, capelli ricci e mori. Un bel ragazzo insomma, o almeno uno dei ragazzi piú agognati del luogo.

< Buonasera. Scusate il ritardo, è tanto che aspettate? > Chiese la signora accomodandosi al tavolo.

< Ma no si figuri signora Maria. Siamo noi che siamo in anticipo > Rispose Manuela con un sorriso.

Si accomodarono anche il signore e Daniele che, ovviamente, prese subito posto accanto a Eva.

< Ciao Eva. Come sei bella stasera, questo vestito mette in risalto i tuoi occhi sai? >

Dio quanto lo odiava quando faceva il lecca piedi.

< Ma davvero? Strano dato che il vestito è nero e anche i miei occhi sono neri > Rispose cercando di non apparire acida.

< Emh... Scusatela è un pó nervosa stasera > Disse Fabrizio lanciando un occhiata di rimprovero alla figlia che si accasció nuovamente alla sedia, sbuffando senza farsi vedere.

Iniziarono tutti a dare un occhiata al menú e finalmente Eva potè scoprire piatti a lei del tutto nuovi.

Non aveva mai assaggiato nulla di tutto ció ma quei piatti, dai nomi cosi insoliti per lei, la incuriosirono parecchio. Puntó il dito su "Bibimbap " anche se non aveva la minima idea di cosa fosse. Gli altri si fecero consigliare dalla signora Maria che giá aveva esperienza con quegli strani piatti, ma Eva non badó a cosa scelsero loro. La sua mente era concentrata sul "Bibimbap", moriva dalla voglia di sapere che sapore avesse.

Pochi minuti dopo arrivó il cameriere prescelto perchè li servisse per tutta la serata. Un ragazzo non molto alto ma con un fisico ben lanciato. Capelli castani, evidentemente tinti.

< I signori hanno deciso cosa ordinare? >

Uno per uno eseguirono le loro richieste e quando fu il suo turno Eva rivolse lo sguardo al cameriere.

< E per lei signorina? >

< Eh... Emh... > 

Guardó intensamente i suoi occhi e poi si decise a parlare. 

< Per me del bibimbap >

< Perfetto >

Scrisse il tutto sul suo block-notes e si diresse in cucina.

< Tesoro tutto bene? > 

< S-Si perchè? >

< Non so, ti si stanno arrossando le guance, fa troppo caldo? > 

< Vuoi che ti accompagno fuori? > Chiese Daniele.

< No no > Disse lei scuotendo la testa e riprendendo man mano il suo colore naturale.

 

< Sono pronti i piatti del tavolo 12? > Chiese Jonghyun al padre, nonchè propietario e capo chef del ristorante.

< Si manca solo il bibimbap, ma intanto gli altri servili. Tanto è guasi pronto >

Il ragazzo prese i piatti e si diresse al tavolo e mentre serviva Eva tornó a guardare i suoi occhi quasi istintivamente. Senza neanche pensarci, come se qualcosa nella sua mente glielo avesse ordinato. Mancava solo il suo piatto quindi Jonghyun tornó in cucina a verificare se era pronto. 

< Tesoro sei di nuovo rossa. Sicura di star bene? > Chiese Fabrizio notando che le guance della figlia stavano riprendendo un colore acceso.

< Io... S-si mi s-sento bene >

< Cara forse dovresti andare a sciaccuarti il viso con un pó d'acqua fresca > Suggerí la signora Maria.

< S-si adesso vado in bagno > 

< Ti accompagno > Si offrí Daniele.

< No grazie! vado da sola > 

Fece per alzarsi dalla sedia ma non si accorse che nel frattempo il cameriere era tornato con il bibimbap, quindi quando la ragazza si alzó inciampó nei piedi di Jonghyun che stava per servire il piatto. Eva perse l'equilibrio e stava per cadere ma il ragazzo riuscí ad afferrarla. Nel fare ció peró il piatto pieno di bibimbap gli cadde di mano finendo addosso a... Daniele che si trovava li affianco.

Jonghyun posó lo sguardo sugli occhi della ragazza che ancora non aveva notato. Aveva degli occhi neri è profondi. Il profumo dei suoi capelli mossi, lunghi e castani entró nelle narici del cameriere intontendolo per un attimo.

Eva invece tentó di non guardarlo dato che giá per due volte la vista degli occhi del ragazzo le avevano provocato una reazione anche a lei inspiegabile. 

< Ma che cazzo! Perchè non guardi dove metti i piedi imbecille > Sbottó Daniele alzandosi dalla sedia. 

Jonghyun si voltó e notó lo smocking del ragazzo completamente ricoperto di riso e uova.

< Mi scusi, davvero sono dispiaciuto > Disse inchinandosi profondamente.

< Mi pare il minimo. Cos'è sei cieco per caso? O sei proprio un cretino? > 

< Daniele adesso basta, ti ha chiesto scusa > Intervenne Eva.

< Non me ne faccio niente delle scuse di questo qui. Non è colpa mia se non vede neanche dove cammina > 

< Non l'ha fatto apposta. E poi è anche colpa mia che mi sono alzata > 

< No Signorina... il ragazzo ha ragione. Sono io che ho la testa tra le nuvole. Le porto immediatamente un altro piatto e a lei porto dei fazzoletti >

< Mi pare il minimo! Non credo che un extra-comunitario come te abbia idea del valore di questo vestito >

E a quel punto qualcosa si accese nella testa di Eva, una sensazione fastidiosa che non riuscí a controllare ma da cui sentiva di doversi liberare.

< ADESSO BASTA DANIELE STAI ESAGERANDO! NON TI PUOI PERMETTERE DI PARLARGLI COSÍ! > Disse facendo uscire tutta l'aria che aveva nei polmoni.

Praticamente tutti nel ristorante si girarono a guardare l'arteficie di quel forte suono e la ragazza arrossí violentemente, stavolta per l'imbrazzo.

Perchè aveva alzato la voce arrabbiandosi in quella maniera?

 
 
 
Salve!!! Allora come prima cosa mi scuso per la brevitá del capitolo e giá vi avviso che anche i prossimi due capitoli (che pubblicheró rispettivamente lunedí e venerdí) saranno cortini > . < Scusate davvero... Ma mi servono per poter poi descrivere ció che sará l'evoluzione della storia. 
Seconda cosa, Ringrazio tutti quelli che hanno letto. In particolare JeJe_ _Maka97_ e yesiam che hanno recensito il capitolo precedente (Vi amo <3), chi ha messo la storia tra le preferite (biccimalik99 e TaeminOppa) e tra le seguite (carlotta84,Diley,Francesca_90,glo91 e sempre Jeje_)
Vi ringrazio davvero tutti quanti, spero che questa storia continui ad interessarvi ^ _ ^ Alla prossima! xD
   
 
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