Prologo
< Posso entrare tesoro? > Chiese Manuela bussando alla porta della stanza della figlia.
< Si, mamma entra pure >
La donna entró e si sedette sul letto dove la figlia era stesa intenta a leggere "Il Diario Di Anna Frank".
< Amore non sei mai uscita di casa oggi. Č iniziata l'estate dovresti divertiti >
La ragazza non rispose, rimase con lo sguardo incollato alle pagine del libro. Avevano giá affrontato questo argomento e non le andava di rimettersi a discutere con la madre.
< Lo so che ti manca, ma >
< "Ma" niente, mamma! Non ho alcuna voglia di uscire. Punto e basta! >
Manuela sospiró, sapeva che in quella discussione non avrebbe mai avuto la meglio.
< Ascolta, perchč per stasera non metti giú i libri e vieni con me e papá a cena fuori. Il signor Fardelli e la sua famiglia ci hanno invitato al ristorante emh... Coreano credo >
< Coreano? Da quando vi piace il cibo coreano? > Chiese distogliendo stavolta lo sguardo dal libro.
< In realtá č la signora Fardelli che ha scelto il posto. Pare che quel cibo sia ottimo per la sua dieta, o qualcosa del genere >
< Uff... Scommetto che devono parlare di affari vero? Allora grazie, ma passo >
< E dai, lo sai che quest'affare č importante per tuo padre. Se va in porto sai come si allargherebbe l'azienda di famiglia? >
< Emh... No, e non mi interessa > E tornó a guardare le pagine del racconto.
La donna spazientita tolse il libro di mano alla figlia e lo richiuse appoggiandolo sul letto.
< Hey! Ero arrivata a un punto importante! > Protestó la ragazza.
< Avanti Eva. Č tutto il giorno che sei chiusa qui, adesso ti alzi e ti metti quell'adorabile vestitino nero che ti sta tanto bene > Disse trascinandola per il braccio verso il bagno.
< Va bene! Va bene! Non cč bisogno che mi stacchi un braccio >
***
< Jonghyun! >
< Dimmi mamma >
< Quando hai finito di sparecchiare quel tavolo puoi preparare il N°12? Ci verranno due famiglie, devi apparecchiarlo per sei persone. Servili tu stasera, perfavore >
< Ok, a che nome č prenotato? Cosí ci metto subito il cartellino >
< Aspetta che controllo, Mhh... Fardelli! >