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Autore: luinil    21/06/2013    2 recensioni
Una guerra centenaria. Il destino di un regno affidato a due gemelle, Hikaru e Maika credono di essere sole, ma scopriranno che non lo sono affatto e che tutto cambia, sempre e continuamente
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è dedicata alla mia cara Maika e anche a quella gelosona di Lunil12 che non fa altro che copiarmi il nome.
 
-capitolo 1 : pensieri costanti.
 
Sono seduta sul davanzale della finestra, i miei piedi dondolano nel vuoto e canticchio un motivetto mormorando piano per non svegliare la persona che dorme nel letto accanto al mio. I miei occhi verdi sono persi a guardare le stelle, ho sempre adorato le stelle, fin da bambina guardare quei puntini luminosi mi dava coraggio, potevo rimanere ore con gli occhi persi nel cielo e presto imparai a riconoscere le costellazioni, forse per questo  i miei genitori mi chiamarono Hikaru*, ma di simile ad una stella non ho nulla: capelli castani corti alle spalle e mossi; non splendo, sono una principessa, ma non sono un punto di riferimento per nessuno ne infondo coraggio, invece sono quasi invisibile in questo regno corrotto e martoriato dalla guerra, a chi possono interessare i pensieri di due quindicenni che non hanno finito la loro istruzione.                                                                                              Un fruscio di vesti mi riscuote dai miei pensieri, mi giro, si è svegliata, la povera Maika non dorme molto in questi giorni, come me del resto. Le faccio posto vicino a me e lei si siede, ha pure portato dei cuscini, me ne porge uno, quello celeste, il mio preferito. La guardo per un secondo, è così uguale a me, ma lei ha i capelli ricci, ricordo che da piccole, quando andavamo in giardino, dopo aver giocato con la terra e l’acqua ed esserci buttate nella fontana, le mettevo dei piccoli fiori gialli tra i capelli, come fosse tutto un cespuglino, poi veniva nostro cugino Will e le tirava un’erba appiccicosa di nascosto, quindi alla fine io e  nostra cugina Haruka ci passavamo il pomeriggio a togliere le piante dai capelli di Maika, ma io ho sempre adorato i suoi capelli. Ma adesso è tutto perduto, non ci sarà mai più un fiore in quel giardino.
-flashback-
Grida, grida ovunque riempivano le orecchie, eravamo a giocare nel giardino tutti insieme quando cominciò, io, Maika e i miei cugini fummo portati su un aereo nave, al sicuro, ma quando ci sporgemmo dal finestrino ciò che vidimo ci lasciò un dolore fortissimo nel cuore, il giardino, il palazzo dove eravamo cresciuti e il villaggio attorno, tutto in fiamme, gli unici ad essersi salvati dalla distruzione, 4 ragazzini, i loro genitori e il resto della nobiltà, gli altri morti, bruciati nelle loro stesse case, da allora viviamo nelle navi, senza una casa ne una terra sicura dove poggiare i piedi, ma almeno siamo vicini alle stelle.
 
Una lacrima scende lenta sul mio viso, non sarà mai come prima, ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è che alle altre persone non hanno pensato, donne, bambini e centinaia di persone innocenti sono stati uccisi per i capricci conquistatori degli uomini di potere che bramano tutto e non hanno cuore, vorrei poter fare qualcosa, nessuno capisce che la gente non può vivere di stenti e che il dovere di un sovrano è proteggere il popolo anche se questo, mio padre già lo sa.                     
-Hikaru- Maika mi chiama, sarà preoccupata, io non piango quasi mai, non voglio che gli altri si preoccupino e pensino che io sia la solita principessina stupidina che pensa solo alle cose materiali
-Maika, a cosa pensi?- scruta un attimo i miei occhi
-a quello che pensi tu- risponde
-è confortante non essere soli in tutto questo- dico, io odio essere sola, non c’è cosa che io odi più al mondo
-credimi, lo so- dice lei. Ovvio che le credo, certe volte mi sembra che noi due pensiamo con una sola testa anche se abbiamo gusti differenti. Lentamente, come le lacrime che cadono dai nostri visi, le gocce di pioggia ci cominciano a bagnare, la pioggia non mi dispiace, anzi è carino sentire le piccole gocce d’acqua sulla pelle calda.
 
 
 
angolo dell’ autrice.
sono molto fiera di questa storia, forse perché è la prima cosa buona che scrivo di mia invenzione.
questa è venuta da un sogno, il quale evento principale del sogno dovrebbe accadere tra poco se non ci metto qualche altra cosa in mezzo.
è importante per me sapere cosa ne pensate visto che è la seconda storia che scrivo, anche se non vi piace, potete dirmelo, sono solo all’inizio e se sbaglio vorrei sapere dove per impegnarmi a migliorare, se vorreste qualche capitolo scritto dal punto di vista di maika o qualcun’ altro fatemelo sapere.
*( hikaru in giapponese sinifica stella)
mi rivolgo a maika: che te ne pare? nel prossimo capitolo aggiungo federica e forse patty, se ci saranno capitoli dal tuo punto di vista ci mettiamo d’accordo.
Luinil.
  
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