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Autore: LalyBlackangel    05/01/2008    10 recensioni
Quello stronzo aveva voluto vendetta?
Vendetta aveva ricevuto.
Naruto aveva cercato di fermarlo, e Sasuke lo aveva ucciso.
Davanti al suo corpo sanguinante e ancora tiepido, Hinata aveva capito il desiderio dell’Uchiha minore.
Era diventato anche il suo.
Questa è tutta per te, Tifalockheart!
Mi hai proposto la sfida, l'ho accettata e ci ho subito messo mano!
Ehm...Segnare i Pairing è un pò difficile, rovina la sorpresa...
Sappiate però che è triplo.
Il C.X.I.M.D.S.U. si fa risentire, come al solito!!!
Genere: Triste, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Hinata’s Revenge.

Konoha.
Stanza di ospedale.
Puzza di farmaci e di quella pulizia stomachevolmente asettica.
Hinata era li, seduta al capezzale di quello che è [era, Hinata, era] il suo ragazzo.
Il volto di Sasuke Uchiha era ancora più pallido nel sonno che lo costringeva in quel letto da tre giorni.
Il candido cuscino non faceva altro che far risaltare quei capelli neri che a loro volta facevano risplendere di un pallore indecente quella pelle.
E Hinata non piangeva.
Avrebbe dovuto, ma non lo faceva.
Era diventata un po’ come lui.
E solo per colpa sua.

Quello stronzo aveva voluto vendetta?
Vendetta aveva ricevuto.
Naruto aveva cercato di fermarlo, e Sasuke lo aveva ucciso.
Davanti al suo corpo sanguinante e ancora tiepido, Hinata aveva capito il desiderio dell’Uchiha minore.
Era diventato anche il suo.
E da allora era diventata una splendida attrice.
Era andata dall’Uchiha, lo aveva sedotto, si era concessa a lui e al suo talamo.
Sorrise a quel pensiero Hinata.
Sorrise un sorriso che non era più il suo.
Sorrise un sorriso da Uchiha.

Il macchinario continuava col suo rumore elettronico regolare, con quel rumore che conduceva la vita del minore degli Uchiha.
Suo malgrado, viveva per quel maledettissimo rumore elettronico e regolare di quella dannatissima macchina.
Hinata sorrise di nuovo, sempre di quel sorriso troppo maledettamente uguale al sorriso che odiava.
D’altronde, il sorriso che amava era stato spento.

Eppure aveva capito che per soddisfare il suo desiderio mancava un tassello, un pezzo importante.
Guardando quegli occhi che odiava e che doveva per forza di cose fingere di amare, capì qual era quel tassello.
Mentre gli occhi neri di Sasuke diventavano rossi, capì.
Capì tutto.
Perché, in fondo, tutto ruotava attorno a quel particolare.

Quel dannatissimo rumore la stressava.
Quell’odore nauseabondo che aleggiava le stava facendo venire il mal di testa.
Dannatissime nausee.
Si guardò il ventre, dolcemente rigonfio.
Aspettava un figlio, Hinata.
Non di Naruto, malgrado fosse quello che lei aveva sempre voluto.
Malgrado fosse quello che aveva da sempre desiderato.
Ma non era neanche di Sasuke.
E a quel pensiero, sorrise per la terza volta.
Con quel sorriso che non era neanche lontanamente il suo.
Accarezzò la sua pancia.
E, silenziosa, una mano raggiunse la sua, ad accarezzare quel dolce rigonfiamento.

Era un piano perfetto, il suo.
Non una pecca, non una minima falla.
Ma gli imprevisti ci sono sempre.
E c’era stata una piccola, insignificante variabile.
Variabile rappresentata incommensurabilmente bene dal suo stesso ventre.

“Sei arrivato.”
“Si, sono arrivato.”
Un bacio, insolitamente dolce.
Maledettissima, piccola, insignificante variabile.
Anche se, dopotutto, era una variabile abbastanza apprezzabile.
Silenzio, rotto dalla sua voce, non più dolce e gentile, ma comunque armoniosa e bella.
“Allora?”
“Tu vai. Se ti vedono qui, finisci nella merda. Saluta tutti e vai via. Tra dieci minuti sarà tutto finito.”
Un altro bacio.
“Grazie.”
Uscì dalla stanza, salutò le infermiere e uscì dall’ospedale.
Dieci minuti ed un urlò squarciò la notte.
Poco prima, un’ombra era uscita veloce dalla finestra.
Quella dannata macchina aveva smesso di fare quel dannato rumore.

Era giunta alla lapide degli eroi.
Il volto di Naruto sorrideva nella foto sulla lapide.
In quel momento scese una lacrima sulla guancia di Hinata.
E il suo sorriso stavolta era davvero il suo.
Ma quella sarebbe stata l’ultima volta.
Forse.
“Addio, Naruto. Ti ho sempre amato, lo sai? Ma ora è il momento dell’addio. Mi hai dato tanto, troppo. Ora ho ripagato. Avrai sempre un tuo posto dentro di me. Anche se ora amo un altro. Addio, Naruto-kun.”
Si voltò, decisa.
L’ombra dietro di lei aspettava a debita distanza.
Le si avvicinò.
“Andiamo, Hinata?”
“Si, andiamo.”

Nel silenzio della foresta che scorreva veloce sotto i loro piedi si sentivano solo i fruscii dei loro mantelli.
E poi una voce maschile, calda e profonda.
“Ti ha detto di che sesso sarà?”
“Maschio.”
“Hai gia deciso il nome?”
Silenzio, Hinata non rispose.
Si prese lui la briga di continuare.
“Allora lo chiameremo Naruto. Naruto Uchiha. Suona bene.”
Hinata lo guardò, e gli regalò il sorriso che aveva regalato alla foto di Naruto sulla lapide.
“Ti amo, Itachi.”
Ricevette un mugolio di risposta.
Ma lei lo sapeva che in realtà era un’altra risposta.
Anch’io, Hinata.





Hola todos!
Seconda sfida con Tifalockheart.
E, nonostante ciò, anche un risentirsi del C.X.I.M.D.S.U.
Stavolta sono stata ancora più brava.
Lei mi ha proposto la sfida e io l’ho subito scritta.
Mi è venuto subito il lampo di genio.
E l’ho scritta all’una e quaranta di notte.
E anche triplo pairing.
Non. Ho. Parole.
Commentate, vi prego!!!
Ditemi anche che è un roito, che devo cambiare spacciatore (anche se non mi drogo, ma, si sa, l’aria che si respira in città è quella che è… E a me fa un effetto orrendo…), che devo piantarla di leggere Naruto (no, questo no, vi prego!!!) o che devo smetterla di dare retta all’Anna (tutte e due, non solo Tifa, ma anche la mia compagna di banco… Anche se non c’entra un cazzo, l’Any c’entra sempre e comunque…).
Però commentate…
E magari chiamatemi qualcuno che mi purifichi da questi due pairing SasuHina e ItaHina…
Esorcista o neuro non importa, basta che mi purifichino dal male, amen!
E dopo la blasfemata, grazie gente per aver letto!
Mi raccomando il commentino di fine chappy!!!
Eccheccazzo…
LalyBlackangel

Ah, si… I personaggi sono di Masashi Kishimoto, non miei, e giuro che se Masashi lo becco per strada, lo torturo finchè non fa mettere Naruto con Hinata.
Eccheccazzo.
  
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