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Autore: Lys3    21/06/2013    1 recensioni
Come sono arrivati Cato e Clove a rappresentare il Distretto 2? E cosa è accaduto loro nell'Arena? Questa è la storia di due ragazzi che volevano rendere fiero il proprio Distretto, due ragazzi che pensavano di vincere i 74esimi Hunger Games.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Cato, Clove, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 – Via da casa


Ci condussero all’interno del Palazzo di Giustizia, ci separarono e guidarono ognuno di noi in una stanza diversa per salutare le nostre famiglie. Passarono pochi minuti, poi mia madre e il mio fratellino Mat si fiondarono nella stanza e mi strinsero in un forte abbraccio.
“Sei stato fortissimo! Sei il fratello migliore di tutti!”
Non sapevo cosa rispondergli. Davvero offrirmi volontario mi rendeva un fratello migliore? Non credevo. Mio fratello maggiore, Arnold, era sempre stato bravissimo con entrambi e la sua incapacità nel combattere non avrebbe mai smentito tutte le belle cose che aveva fatto per noi.
Mat si stancò presto di stringermi forte, ma mia madre non sembrava volermi mollare. Arrivò anche mio padre, che si congratulò con me, e Arnold che mi rivolse un sorriso triste.
“Promettimi di stare attento, okay? Non fare scemenze, tieniti alla larga dalle situazioni troppo pericolose, ricorda tutti gli insegnamenti di tuo padre. Crediamo in te, puoi farcela.” Le parole di mia madre erano interrotte da frequenti singhiozzi e più volte fu costretta ad asciugarsi le lacrime che le bagnavano il volto.
“E’ nato per questo. Lui deve farcela.”
Pensai che forse era arrivato il momento di dire qualcosa, di tranquillizzarli, ma sentivo la bocca tremendamente secca e un nodo alla gola che m’impediva di parlare. Erano tutti sicuri che io ce l’avrei fatta, ma io ne ero altrettanto sicuro?
Non avevo fatto altro che ripetermi per anni che io sono nato per questo, che io sono destinato a questo, che l’unica cosa per cui sono nato è vincere gli Hunger Games. Ma se non dovessi farcela? Se non fossi all’altezza del mio Distretto e della mia famiglia?
I Pacificatori entrarono per portarli lontano da me e finalmente mi uscirono le parole di bocca: “Non preoccupatevi per me, andrà tutto bene. A presto.”
A seguire entrarono i miei amici che si congratularono con me per il coraggio, ripetendomi che ero il più bravo tra loro, che solo io avrei potuto vincere. Anche loro però furono costretti a lasciarmi solo e dopo qualche minuto venni scortato fuori e, insieme a Clove, salimmo su una macchina mentre venivamo riempiti di foto per i servizi di Capitol City.
Ed ecco come apparivamo: forti, convinti, determinati, senza timore e sfacciati. Sorridevamo entrambi con disinvoltura alle telecamere, fieri di essere lì.
Ci condussero al treno che ci avrebbe portati a Capitol City. Un lusso sfrenato regnava in tutti i vagoni che erano riccamente decorati e studiati appositamente per rendere il soggiorno indimenticabile.
Io e Clove ci guardammo attorno e i nostri sorrisi si spensero. In quel momento realizzamo che il nostro non era un viaggio solo verso Capitol City, ma anche un viaggio verso un bagno di sangue, verso delle sofferenze, un viaggio dal quale uno di noi due non avrebbe fatto ritorno.
“Ciao, Clove” le sussurrai con un finto sorriso stampato in faccia.
“Ciao” rispose lei con lo sguardo perso nel vuoto, forse a ricordare casa sua che ora, mentre il treno partiva, si allontanava sempre più.


Salve a tutti :) come promesso ecco il secondo capitolo! Spero vi piaccia ma soprattutto che qualcuno di voi scriva una recensione. Ci tengo molto a sapere il vostro parere! Il prima possibile scriverò il terzo capitolo ^^
  
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