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Autore: Mynameismistake    21/06/2013    0 recensioni
Quando anni prima mi promise che non mi avrebbe lasciata sola..beh lo fece. Si n'è andata si,ma in qualche modo lei è ancora con me..si mostra,senza farmi spaventare..come le chiesi gentilmente in quella stanza lugubre. Si mostra a me mediante gli occhi..quegli occhi che da sempre amo e poi..decise di tornare da me..
Tutto partì da una canzone..ed è come se quei sette anni ripresero a correre come una canzone messa in pausa per lungo tempo..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I'll never leave you alone

I've decided to die.



“Ciao mamma,
per te sono sempre stata una figlia modello perché di me hai visto l’esterno.
Di me sapevi poco,pochissimo,nulla a dir la verità ma io so che sapendo chi ero realmente mi avresti disprezzata,schifata.
Ora però,non ci sono e posso aprirmi. Mamma ricordi Chanel? La mia “migliore amica”? Lei in realtà è la mia ragazza,da sette anni esatto. Siamo cresciute insieme e insieme abbiamo imparato ad amarci..prima delusione. Ricordi quando trovasti la lametta in bagno sporca di sangue e ti dissi che mi ero fatta male radendomi le gambe? Beh..ti sei mai chiesta perché indossavo i miei amati guanti neri a mezze dita anche in estate?..seconda delusione.
Ricordi  tutte le cene in camera da sola? Beh sono finite tutte nel water o alcuni pezzetti di carne nel secchio,li buttavi tu stessa pensando avessi mangiato..Ricordi i Sabato passati fuori casa fino a tardi? Per tua “fortuna” non li passavo in discoteca ad ubriacarmi,cosa di cui mi accusavi per tutta la Domenica,ma li passavo a casa di Chanel a fare l’amore..a baciarci,a stringerci l’una all’altra.
Immagino già la tua espressione sconvolta e schifata..mi spiace.
L’unica arma per renderti fiera di me era la scuola,ero bravissima,avevo voti alti e la stima di tutti.
Capo cheerleader,rappresentante d’istituto..tutto io.
Dovevo in qualche modo nasconderti tutte queste delusioni,no? A te e a papà ovviamente.
Lui di me sapeva solo che fumavo,e tu mi avevi scoperta ma hai sempre fatto finta di niente.
Ora è Domenica notte,voi state dormendo così come la mia piccola Chanel..sai mamma,lei mi ama davvero e io le sto facendo questo..quando la vedi,non trattarla male.. stringila le tue braccia e sussurrale ti amo all’orecchio..dille di non farsi del male,prenditi cura di lei,fallo per me..se mi ami ma anche se non mi ami.
Ora mamma passo in camera a salutarti,saluto papà,lascio un messaggio in segreteria a Chanel e vado via. Ti amo,vi amo.
Ciao mamma,il tuo piccolo errore.”
Spruzzai del profumo sulla lettera e poi sulla boccetta del profumo scrissi “Chanel,per te amore mio.”
Mi alzai,andai in camera dei miei appoggiai la lettera sul comodino,schioccai un bacio sulle guance di mamma e sulla fronte di papà e tornai nella mia camera. Nel frattempo Chanel mi aveva risposto al messaggio in segreteria.
“Io e mamma ci sentivamo strane e non riuscivamo a prendere sonno,poi il tuo messaggio..amore mio non farlo,io posso aiutarti..anche mia mamma,ci ha accettate..ti prego amore,non farlo per me ma per te stessa..ti amerei lo stesso,ma ti prego non farlo.
Sto venendo da te,ti prego aspettami. Ti amo principessa.”
No non è possibile,lei merita di meglio e il suo meglio non sono io.
Le scrissi un biglietto “Mi spiace amore,ma è meglio per tutti,ti amerò da lassù..e divertiti piccola. Ti amo principessa” con le lacrime che scendevano a fiumi lo appoggiai accanto alla boccetta e dopo è stato un attimo,senza soffrire,tagli netti con la lametta e tutto iniziò a spegnersi,l’ultima cosa che sentii furono il campanello seguito dalle urla di Chanel..


*Chanel*
Corsi per le scale piangendo disperata,l’aveva fatto ne ero sicura..lei non c’era,ne ero certa.
Bussai alla porta sperando di sentire singhiozzi,lacrime,un “vattene”..ma nulla..aprì la porta e il silenzio di quella camera fu squarciato dalle mia grida e quelle di mia madre..poco dopo si unì a noi la sua di madre.
Ci coricammo su di lei e cercammo in tutti i modi di tirarla su..non poteva mollare..respirava appena e così la strinsi tra le mie braccia mentre ascoltavamo ciò che aveva scritto poco prima alla madre..mentre leggeva sentii una stretta alla mano. “Erika,Erika amore riprenditi,ci sono io ora andiamo in ospedale..Erika no,non lasciarmi.” Urlai. Sapevo che era la fine,la presa si sciolse di botto.
“E’ colpa tua!” urlai rivolgendomi a sua madre.
“Si..” aggiunse lei in lacrime.
Ci stringemmo intorno a lei mentre il 118 la portava via.
Volevo andare con lei,ma la madre mi strattonò via.
Lungo il tragitto in macchina con mia madre non facemmo altro che urlare e piangere..non poteva finire così. 


*Autrice* 
Salve,allora è la mia prima storia quindi siate gentili çç
Mi chiamo Marianna,e ho 16 anni..

ps. scusate se è cortino c.c 

  
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