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Autore: _itshaz    21/06/2013    0 recensioni
Appena suonò la campanella mi diressi verso il corridoio, ma una mano mi afferrò il cappuccio.
“Beh, scappi così dopo la notte infuocata di tre giorni fa?” era Alex, il mio ex.
“Non abbiamo niente da dirci mi pare, è tutto finito” cercai di scostarmi.
“Finito? Eh no, ricordi? I preservativi erano a casa!” sentì il suo fiato sul collo.
“LASCIAMI STARE” dissi più forte.
“Non dicevi così mercoledì, mi sembrava ti fosse piaciuto..” io mi girai di colpo e cominciai a camminare verso l’uscita.
“RICORDATI CHE SE SEI INCINTA SONO CAZZI TUOI” mi urlò dietro.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Erano le 7. Suonò la sveglia e io mi alzai ancora un po’ assonnata. L’ultimo giorno di liceo stava iniziando.
Mi feci una doccia veloce e poi mi vestì in modo semplice: maglietta bianca, una felpa rossa, jeans e le mie converse. Scesi per fare colazione e trovai Charlotte già seduta che mi aspettava e mi urlò: “MUOVI IL CULO, SONO LE 8!”            Presi una merendina al volo, acchiappai la borsa e mi misi a correre insieme a Charlotte.
Arrivammo che la campanella era appena suonata.
“Ci vediamo vicino alla porta d’uscita! Puntuale!” disse Charlotte.
“Okay, ci vediamo dopo” risposi dirigendomi verso la classe. Le sei ore passarono lente.
Appena suonò la campanella mi diressi verso il corridoio, ma una mano mi afferrò il cappuccio.
“Beh, scappi così dopo la notte infuocata di tre giorni fa?” era Alex, il mio ex.
“Non abbiamo niente da dirci mi pare, è tutto finito” cercai di scostarmi.
“Finito? Eh no, ricordi? I preservativi erano a casa!” sentì il suo fiato sul collo.
“LASCIAMI STARE” dissi più forte.
“Non dicevi così mercoledì, mi sembrava ti fosse piaciuto..” io mi girai di colpo e cominciai a camminare verso l’uscita.
“RICORDATI CHE SE SEI INCINTA SONO CAZZI TUOI” mi urlò dietro.
Mi fermai nel muro vicino all’uscita e buttai la borsa per terra.
Ero sul punto di piangere, così decisi di prendermi una camomilla per calmarmi. Poco dopo arrivò Charlotte.
Disse: “Sbrigati, dobbiamo prendere le valigie e andare all’aeroporto, l’aereo è alle 16.00”
Giusto, dovevamo andare da Louis e forse questa volta per sempre.
Ci dirigemmo verso casa, poggiammo le borse della scuola in camera, prendemmo le valigie e chiamammo un taxi.
Il taxi ci portò fino all’aeroporto, giusto in tempo per prendere l’aereo. Prendemmo le valigie.
Dopo aver fatto la lunga fila, ci sedemmo in aereo. Presi il mio iod e mi misi le cuffiette.
Pensai “E se sono incinta?” quel pensiero mi tormentava ormai da tre giorni, ma presa dalla paura non avevo ancora fatto nessun test per assicurarmene. Dopo un’ora di viaggio arrivammo all’aeroporto di Londra.
“Ma Louis vive da solo?” chiesi a Charlotte.
“No, con quattro amici. Lui dice che sono simpatici!” rispose lei.
“Ah, ci mancava solo questa” sbuffai.
Da lontano vedemmo Louis che ci aspettava davanti alla sua auto rossa.
Charlotte gli corse incontro, si abbracciarono e dopo essersi dati un lungo bacio lui caricò la sua valigia nel bagagliaio.
“Dammi anche la tua, Andrea” sorride. Gli porsi la valigia e salì in macchina.
Louis parcheggiò la macchina nel parcheggio interno e ci fece scendere.
Bussò alla porta e aprì un ragazzo biondo dagli occhi azzurri.
“Lui è Niall. Loro sono Andrea e Charlotte” disse Louis.
“Piacere” sorrise.
“Quelli sul divano sono Zayn e Liam. Dov’è Harry?”
“IN DOCCIA” urlò Liam. “COMUNQUE PIACERE” continuò.
“Dai ragazzi andiamo a cenare.” disse Niall.
Ci sedemmo a cenare e aiutammo Louis a sparecchiare.
“Io sono Zayn” “E io sono Liam” mi sorrisero.
“P-Piacere, io sono Andrea” gli porsi la mano. Liam la prese e la baciò.
“Così la metti in imbarazzo” disse Zayn ridendo.
“Andrea, rimani con noi a vedere la tv?” chiese Charlotte.
“Io-io sono stanca, vado in camera” dissi.
“Okay, notte” rispose Charlotte.
Presi la valigia e mi diressi in camera, sistemai la roba e mi sdraiai nel letto cercando di dormire.
*02.19* Mi faceva male la pancia, avevo paura.
Decisi di scendere in cucina per prendere un bicchiere di latte.
Accesi la luce, ma…..
  
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