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Autore: Nikao    22/06/2013    1 recensioni
Una lettera di Sirius indirizzata a James subito dopo esser scappato da Grimmauld Place
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Regulus Black, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                                                                        Non so se…
 
 
Hey Ramoso,
Ti ricordi quel giorno sotto l’albero di salice,seduti sotto i suoi possenti rami,ciò che ci promettemmo?
Che saremmo rimasti per sempre insieme tu,io,Remus e Peter?Ti ricordi anche il discorso che mi facesti?Io ho quelle parole impresse nella mia memoria, come gocce d’inchiostro pressate su una pergamena antica. Per quanto possano sbiadire i caratteri, rimarranno indelebili.. Mi dicesti che per te eravamo “Il Branco”. Nessuno in quella maledetta scuola capirà mai il significato potente e profondo che noi associamo a questo termine. Perché Il Branco è una famiglia,è un patto più profondo di quel che sanciscono due amanti . E’una promessa firmata col sangue e impressa a fuoco nell’anima , un Voto Infrangibile dettato dall’utilizzo non della magia, ma del sostegno reciproco. Nel Branco se un membro sta male , lo stanno tutti. Se qualcosa turba qualcuno , una preoccupazione , un problema , una discussione , il branco si siede a tavolino e si scervella nel trovare la soluzione migliore , quasi sempre riposta in una bottiglia di whisky incendiario che Lunastorta tira fuori da sotto il suo letto,sotto gli occhi allibiti di tutti.
Ricordi cosa facemmo a quella sciacquetta di Emy Enderson Corvonero quando Codaliscia cercò di invitarla alla festa di fine anno e fu deriso?Penso che dorma ancora per terra dopo i rospi rugosi e le lumache aguzzine che le abbiamo ficcato tra le lenzuola.
Tu ci dai sempre l’anima James,ogni giorno. Usi tutte le tue risorse per farci uscire dalle nostre gabbie di pensieri e delusioni,per farci affacciare verso il mondo con un atteggiamento diverso,con i tuoi occhi ;occhi diversi , più sereni,più spensierati. La verità unica e innegabile è che io sono sempre stato invidioso di te. Sin dal primo giorno di scuola questo sentimento mi ha rosicato l’esistenza,istigando a volte anche emozioni di cui non ne vado molto fiero. Pensavo “Perché non io. Perché non ho potuto avere una vita come la sua?” . E quando sghignazzavo con te in realtà costruivo dentro di me mura sempre più spesse e resistenti per proteggermi dalla tua realtà spensierata e dolorosa .Col tempo sono riuscito a comprenderti , e comprendermi , meglio arrivando oggi a ringraziare Merlino per averti incontrato.
 Quel giorno ci promettemmo che saremmo rimasti sempre insieme, nel bene  e nel male, nei trionfi e nelle sconfitte, nelle gioie e nei dolori. Ma quel giorno, adesso, mi sembra un flebile ricordo di un passato non mio. Perché ti ho deluso , James . Ho deluso quel musone di Lunastorta , che con i suoi rimproveri da ragazzina isterica cercava invece di indirizzarmi verso una soluzione più facile per la mia vita. Perché stanotte, James, ho sbattuto la porta in faccia ai miei . Ho distrutto per sempre i miei legami coi Black . Ho abbandonato mio fratello a quella psicopatica qual è mia madre.
L’ennesima cena a base di ipocrisie e falsità,con un dessert di insensate teorie sulla purezza del sangue così tanto sostenute da quei sordidi esseri che di puro non hanno neanche le unghie dei piedi. L’ennesimo commento derisorio di zio Cignus su Grifondoro e sulla “gentaccia “ che frequento . L’ennesimo urlo . L’ennesima famiglia rovinata dal potere e dalla gloria . Da Voldemort . Salii di corsa nella mia stanza raccogliendo alla rinfusa gli oggetti più importanti per me con l’intenzione di farli evanescere in seguito ad Hogwarts. Mentre raccoglievo alcuni miei effetti, prestavo attenzione alla bufera che avevo scatenato sotto in modo da non essere colto impreparato di fronte a un’ipotetica intrusione nella stanza : sentii lo zio propugnare frasi sconnesse sulla mia educazione mal impartita mentre Bellatrix si cimentava in uno dei suoi risi agghiaccianti e mia madre mugugnava frignando a mio padre . Non mi accorsi però che mio fratello silenziosamente era salito su per le scale ed che era entrato in camera mia poiché quando lo vidi sobbalzai impercettibilmente . Non una parola,non una sillaba,né un fiato fu emesso da entrambe le nostre bocche . Semplicemente guardai la persona che stava davanti a me . E per la prima volta , dopo sedici anni ,alla mia parte opposta non vidi Regulus Arcturus Black. Vidi un ragazzino troppo serio e composto per soli quindici anni . Mio fratello . Semplicemente mio fratello . In un istante mi passò un’immagine nella testa,ce l’ho vivida tutt’ora , fissa sulla retina dei miei occhi . Un ricordo mai appartenuto, uno scorcio di una realtà alternativa , una seconda vita in cui io e Regulus eravamo inseparabili , dove passavamo interi pomeriggi a esplorare i manieri disabitati lungo la via,e dove al nostro rientro in casa una madre calorosa ci offriva plum-cake ancora fumanti per merenda.  Feci qualche passo verso di lui , gli sorrisi melanconico guardandogli il volto inespressivo, e gli scompigliai i capelli . Lui non mosse un dito ma una lacrima malandrina gli sfuggi dal controllo imposto a se stesso.
Quando mio padre giunse nella stanza i frammenti di vetro insanguinati della finestra era già ammassati per terra e io ero in fuga sul tetto sotto forma animale.
Quella notte ho corso una gara contro me stesso,James . Dovevo allontanarmi  più possibile da quel burattino di Sirius Black e avvicinarmi verso Sirius Felpato. Anche ora mi chiedo se Andromeda avesse corso la stessa gara quando mi abbandonò a quei pescecani. 
James,ti mando questa lettera da una radura tranquilla,situata nel mezzo di un bosco di alberi ormai secchi . Non so dove sono . So solo che sto ancora gareggiando .
Non so se ritornerò . Non credo. La delusione che ho paura di ritrovare nelle vostre espressioni mi spinge verso luoghi più lontani e sperduti .
Non  so se tornerò ad Hogwarts . Non riuscirei a sopportare ancora una volta il mio stesso sguardo piantato negli occhi spettrali di mio fratello.
Non so se tornerò . Perché già li sento darmi la caccia .
Non so se tornerò . Perché il sangue che ho perso e che sto perdendo è troppo .
Non so se tornerò . Forse perché non voglio tornare,ma voglio trovare un angolino tranquillo per trapassare .
” Ogni creatura sulla terra quando muore è sola “ .
Hey James,siamo ancora Il Branco?
Felpato
  
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