Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: i love kurt    22/06/2013    1 recensioni
"Presentatore: e ringraziamo Austin Mahone per la sua esibizione!!
Dal pubblico si levò un applauso. Tania e Francesca cominciarono a saltellare per il corridoio.
Francesca: questo è il giorno più bello della nostra vita, i nostri due idoli suonano allo stesso concerto!!"
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff Francesca....
Camminai, camminai e camminai. Pensavo a quanto fosse noioso il mondo della magia senza persone che camminano e scherzano quando qualcuno mi atterrò.
Io: ahia! Levati di dosso!
Quell'ammasso di muscolosi si levò da sopra di me e mi alzai.
Io: oh santo cielo, ma sei una maledizione!
Austin mi sorrise beffardo, sembrava cambiato dalla sera precedente, non era più apprensivo e premuroso, era diverso. Non era Austin.
Austin: ti avevo detto di non venire nel mondo della magia.
Era serio, freddo, mi faceva rabbrividire.
Io: ma io sono una temeraria!
Cercai di sdrammatizzare ma lui rimase impassibile, non mosse in muscolo.
Io: eh mamma mia come siamo arrabbiati! Non ti ho fatto nulla.
Austin: perché non hai fatto ciò che ti avevo detto? Sei solo una testarda!
Io: testarda? Avrei preferito cento volte starmene nel mio comodo lettino a godermi le vacanze di natale, cosa credi? Ma di certo non sto con le mani in mano quando le persone a cui voglio bene hanno bisogno di me!
Austin: lo capisci vero che così ti farai del male?
Io: ma tanto non ho ancora incontrato nessun vampir... Oh cavolo!
Austin: mi dispiace ma l'ha i voluto tu.
Stava succedendo per davvero, io contro lui, io contro il mio idolo. Ma non avrei mai potuto fargli del male serio, dovevo solo bloccarlo momentaneamente per avere il tempo di scappare.
Io:"codardo ricopriti di lardo!"
È l'incantesimo più stupido nella storia degli incantesimi, ma almeno lo avrebbe tenuto lontano da me per un po', o meglio, avrebbe dovuto funzionare, ma l'incantesimo rimbalzò sulla sua maglietta e schizzò lontano. va bene che aveva il fisico, ma così era esagerato!
Io: ma che...?!
Austin si alzò la maglietta, speravo mi facesse vedere gli addominali, ma mi mostrò come un busto fatto di plastica.
Io: accidenti, la plastica è la nemica naturale della magia!
Austin: ringrazia Tania che ha fatto scappare la Espe.
Io:Stupida Espe che ha spifferato il nostro punto debole!
Austin: è stato grazie a lei che ci siamo decisi ad invadervi.
Austin iniziò a gongolare sul fatto di essere migliore di me, mi aveva davvero stancata la sua esuberanza.
Austin: visto? Non puoi più farmi nulla!
Io: oh non credo proprio...
E gli tirai in pugno dritto nel naso, lo stesi. Era sdraiato a terra e si dimenava. 
Austin: ma sei impazzita?! Mi hai sfigurato la faccia!
Io; tranquillo tanto sei bellissimo comunque.
Me ne andai di corsa ma con un balzo mi atterrò di nuovo. Si alzò e mi trascinò per i piedi aggiro per il bosco. Diedi una pedata alla sua mano e lui lasciò la presa, mi alzai in piedi ma lui mi buttò contro un albero. Aveva gli occhi rossi di rabbia, ma cosa voleva da me? Con le sue braccia mi bloccava. Feci in ultimo tentativo disperato.
Io: non sarà la fine del mondo ferma il tempo per qualche secondo!
Niente.
Io: cavolo, ho sprecato il mio incantesimo per colpa di Tania!
In quel momento odiai Tania con tutta me stessa.
Era attivata la mia ora, lo sapevo. Eravamo soli, a pochi centimetri di distanza e lui aveva gli occhi affamati del mio sangue. Chiusi gli occhi di istinto, quando sentii il suo fiato allontanarsi dal mio collo.
Io: che stai facendo?
Austin: non ce la faccio ad ucciderti, ti voglio troppo bene.
E lì scoppiò il panico, ero passata dalle stalle alle stelle in men che non si dica, che dolce era? Si certo, aveva cercato di uccidermi, ma poi si era ricreduto.
Io: beh grazie, allora io vado.
Austin: aspetta, non ho detto che sei libera.
Come non detto, è tornato ad essere stronzo.
Austin: adesso tu vieni con me.
Io: dove?
Austin: ti rinchiuderanno in prigione.
Io: grazie per l'offerta, davvero, ma dove sto andando io mi aspettano dei muffin bollenti e non voglio perdermeli.
Mi girai dandogli le spalle quando mi legò le mani dietro la schiena e mi prese in collo.
Austin: non puoi scegliere! Ormai hai in giorni contati!! Non lo capisci?!
Non poteva dirmelo sul serio, non con quel tono. Come poteva un ragazzo tanto dolce e adorabile essere il peggiore dei tiranni?
  
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