Cara Tangela,
 probabilmente ora non avrò  il coraggio di leggerti questa lettera o di fartela  leggere di persona perché voglio farlo in un momento speciale.
Voglio aspettare e cercare il momento giusto per esprimere il mio amore di figlia per te. Voglio che sia un momento tutto nostro.
Non sei la mia mamma biologicamente ma è come se lo fossi.
Mi hai accolta tra le tue braccia, mi hai curata, assistita, nutrita, coccolata e hai avuto la pazienza di insegnarmi a riparare congegni meccanici.
Mi hai cantato la ninnananna quando non volevo dormire, mi hai sgridata quando era necessario farlo e mi hai incoraggiata nei momenti " No". Hai fatto quello che farebbe una vera madre.
Ti amo e ti voglio bene come una figlia. Perché sei la mia mamma!
Non dimenticherò mai quando mi comprasti il mio primissimo paio di stivaloni/anfibi  (come quello dei veri aviatori), quello era il segno che mi volevi come figlia e che ti piacevo come bambina.
Non dimenticherò mai quando dormii con te, nel lettino, la prima notte sulla  Peaceful Willow. Stavamo un po' strette ma si stava bene.
Mi hai  fatto studiare una montagna di libri dopo che ti avevo confidato che volevo diventare una scienziata, mi hai invogliata allo studio, mi hai indirizzata verso una strada dura ma che volevo intraprendere.
Mi hai insegnato a crescere. A vivere.
E di tutto questo te ne sono infinitamente grata,

Mamma.