Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Kaylo    22/06/2013    2 recensioni
Scarlett & Niall
Melanie & Liam
Il destino ha la sua puntualità!
*Dal primo capitolo:*
“Melanie da quanto tempo” mi avvicinai ad abbracciarla.
“O mio dio, Scarlett. È passato così tanto tempo” disse ricambiando il mio abbraccio.
Kaylo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Pov Scarlett


Quel venerdì notte dormì poco, il bacio di Niall mi aveva scombussolato, in maniera positiva naturalmente.
Non
riuscivo a smettere di pensare i suoi occhi brillanti fissati nei miei, le sue morbide labbra sulle mie.
Il
sabato ovviamente mi svegliai tardissimo, arrangiai un pranzo con quello che avevo in casa.
Non
mi era mai piaciuto andare a fare la spesa, troppe pettegole che sparlavano solo perché vedevano una ragazza giovane da sola a fare la spesa.
Accesi
la televisione ma qualunque programma mettessi, anche Gossip Girl che era il mio preferito, non riuscivo a seguirlo.
La
mia mente era altrove, era rimasta nellabitacolo di quel fuoristrada nero e forse cera rimasto anche il mio cuore.
Niall
la sera prima solo essendo se stesso mi aveva fatto stare benissimo.
Sorrisi
ripensando allattimo in cui avevo cercato la sua mano.
Nessun
ragazzo mi aveva fatto sentire così bene con poco.
L
ultima volta era stato a 17 anni quando mi fidanzai con Chris, restammo insieme per un anno e mezzo fino a quando non fu ammesso ad un college fuori Londra e decise che un amore a distanza non lo poteva sostenere.
Ci
rimasi tanto male alla sua decisione, credevo che lamore andava contro tutto e poi i km che ci avrebbero diviso non erano così tanti.
Le mie amiche mi dissero che forse era solo una scusa per lasciarmi e che forse era anche lora di togliersi dai piedi Chris dato che era molto possessivo e mi aveva limitato in tutti i rapporti sociali.
Da
quella batosta non riuscì più a fidarmi di nessuno, era una cosa inconscia che mi portava a stare lontana dalle relazioni serie.
Mi
divertivo, uscì con vari ragazzi ma niente di ufficiale, appena vedevo che stavano entrando in gioco i sentimenti li allontanavo senza nemmeno accorgermene.
Con
Niall avevo sentito dal primo momento che potevo fidarmi.
Amy,
la sua migliore amica, mi aveva raccontato delle poche storie che Niall aveva avuto e quanto mettesse anima e cuore nelle relazioni; ma le sue parole furono solo una conferma perché avevo già capito abbastanza bene come fosse Niall.
Decisi
che la televisione non poteva darmi niente di buono ma di alzarmi dal divano non ne avevo voglia, presi il mio telefono e iniziai a vagare per vari siti.
Avevo
voglia di sentire e vedere Niall.
Chiamarlo
o mandargli un messaggio?! Il messaggio mi sembrava troppo freddo e da mezzi sconosciuti, quindi cercai il suo numero in rubrica e avviai la chiamata.
Pochi
squilli e la sua solare voce mi scaldò lanimo.
“’Let ciao rispose con tono dolce.
Ciao, che stai facendo? domandai.
Studiavo ma ho avuto una piacevole interruzione.
Potevo
riuscire a immaginare il suo volto mentre diceva quella frase, la cosa più dolce che avessi mai visto.
Scusa è che…” mi bloccai nel parlare perché non sapevo se fosse il caso di invitarlo ad uscire di nuovo oppure era troppo sfacciata come cosa.
“…volevo sapere se stasera esci insieme agli altri abbozzai cercando di non balbettare per lansia.
Ovvio, ci sarai anche tu? domandò.
Si si risposi forse con troppa allegria.
Lui
dallaltra parte del telefono rise.
Non sai quanto ne sono feliceallora ci vediamo più tardi?
Si…”
Scusa non vorrei chiudere, ma sono troppo indietro con lo studio e devo sfruttare ogni momento libero spiegò.
Tranquillo, ci vediamo dopo! gli dissi in tono sereno.
Un bacio bellissima.
Avvampai
a quel semplice complimento che mi aveva dedicato.
Un b-bacio risposi balbettando, lui rise e chiuse la chiamata.
Qualche
ora più tardi un messaggio di Niall mi avvisò che sarebbe passato lui a prendermi per uscire. La sua non era una domanda ma una pura affermazione, non potevo controbattere.
Accettai
con molto piacere.
Passammo
un sabato sera bellissimo insieme ai nostri amici, Amy notò subito i nostri atteggiamenti imbarazzati e ogni tanto lanciava sfrecciatine al suo migliore amico.
Niall
mi riempì di attenzioni, ma in un modo speciale; nessuna smanceria o frase fatta, lo faceva con una tale naturalezza che mi mandava in estasi.
Il
gesto più bello che faceva era quando mi abbracciava da dietro. Eravamo della stessa altezza ma mi sentivo protetta avvolta tra le sue forti spalle.
Giocava
spesso con i miei capelli, diceva che lo rilassava.
Quando
mi accompagnò a fine serata mi venne la voglia di chiedergli se volesse salire a casa ma ci ripensai subito, era troppo presto per un approccio del genere.
Buonanotte Horan lo chiamai per cognome scherzosamente.
Ehy non chiamarmi così! Mi sa tanto di compagni di classe mezzi sconosciuti mi rispose incrociando le braccia sotto al petto.
Risi
alla sua espressione e mi avvicinai a lui infilando una mano tra la stretta delle sue braccia.
Sciolsi
quel nodo e mi avvicinai ancora di più al suo viso.
Potevo
bearmi del suo profumo, del suo odore.
Mi
strinse in un abbraccio e io feci combaciare le nostre bocche.
Il
suo sapore era qualcosa di paradisiaco, non sapevo trovare una comparazione.
Lo
sciame di farfalle nel mio stomaco si moltiplicavano sempre di più.
Passai
la domenica con la testa sui libri e a massaggiare con lui nelle pause caffè.
Il
giorno dopo avevo i corsi che iniziavano presto e uscire non mi sembrava la scelta più ovvia.
Il
lunedì arrivai a lezione ovviamente in ritardo, già lo ero di mio, poi Londra ci metteva il suo con il traffico.
Sapevo
già che dovevo aspettarmi la ramanzina della professoressa ma quando entrai in classe fui accolta con un grande sorriso.
Mi
venne annunciato che il pomeriggio lo avrei passato a fare da assistente ad una stylist per un servizio fotografico.
Bene,
pensai, finalmente esco da queste mura.
Questa
notizia mi fece affrontare il resto della giornata in modo positivo e lora di pranzo arrivò in men che non si dica.
Tornai
a casa di corsa, non volevo presentarmi come una sciattona.
Il
servizio era alle 16 e io avevo ancora due ore.
Feci
una doccia, raccolsi i capelli in una coda alta e incomincia a pensare cosa potessi indossare.
Decretai
che un maglione extralarge era lideale, indossai i pantaloni neri e i miei amati stivaletti in pelle nera borchiati; infine aggiunsi in vita una sottile cintura simile agli stivali.
Mancava
ancora un poprima di poter uscire e impegnai il tempo per aggiornare Niall su quello che avrei fatto quel pomeriggio.
Sembrò
entusiasto per me e mi disse che invece lui sarebbe dovuto rimanere alluniversità.
Raccolsi
le ultime cose e mi immersi nelle vie affollate della città a bordo della mia macchina.
Arrivai
allindirizzo che mi aveva dato la professoressa la mattina, parcheggiai ed entrai nel grande palazzo.
Aspettai
lascensore che arrivasse al piano terra ed intanto entrò un ragazzo, si fermo accanto a me in attesa anche lui.
Sentì
il suo sguardo scrutarmi dalla testa ai piedi.
Sei qui per il servizio fotografico anche tu? mi domandò facendomi sobbalzare con la sua calda voce.
Si mi voltai rispondendogli mentre sorridevo per essere il più cordiale possibile.
La
bellezza che mi si parò davanti era illegale.
Molto
più alto di me, carnagione caffè latte, muscoli ovunque e occhi scuri come la pece.
Non ti ho mai visto, sei nuova del giro? mi chiese.
Si primo giorno.
Le porte dellascensore si aprirono lui con un gesto mi indicò di entrare per prima, poi mi seguì premendo il tasto del piano.
Vedrai Jack ti farà sentire a tuo agio davanti alla macchina fotografica disse con tono sicuro.
Ecco
perché odiavo i modelli, tutti pieni di se e supermontati.
Feci
una smorfia per fargli intendere che aveva capito male.
A dire il vero sono assistente della stylist risposi con tono forse troppo acido.
Oh scusa, ma vedendo il tuo fisico avrei scommesso tutto loro del mondo che facevi la modella.
Dopo
questo complimento poco gradito non so chi mi mantenne a non rispondergli male.
Gli
feci un mezzo sorriso.
Un
suono ci fece capire che eravamo arrivati al nostro piano. Finalmente!
La
porta dello studio era aperta e cera già un via vai di modelle mezze nude.
Incontrai
subito Hannah, la stylist che con la sua voce stridula mi invitò a seguirla nella dressing room.
Allora cara Scarlett, ora prendi le foto che sono su quel tavolo e dividi su questi appendiabiti i vari outfit delle modelle. Mi raccomando scrivi i nomi delle ragazze per differenziarli mi ordinò.
Ma dove…” iniziai a parlare ma mi interruppe.
I nomi delle modelle sono scritti dietro alle loro foto. Su sveglia Scarlett rispose alla mia domanda non fatta.
Va bene mi metto al lavoro le dici energica.
Se qualcosa va storto è colpa tua ricordatelo! mi disse puntandomi il dito contro.
Quasi
non mi venne un colpo a sentire quelle parole.
Non
sopportavo listeria delle stylist vecchio stampo, tutte sempre iper apprensive.
Avevo
giurato a me stessa che quando lo sarei diventata non avrei mai avuto quel tipo di comportamento.
Tirai
un lungo respiro e iniziai il lavoro ordinatomi.
Vado a vedere il casino che sta facendo la make up artist, ci vediamo dentro mi disse e sparì.
Feci
tutto ciò che mi era stato detto e un paio alla volta le modelle venivano a vestirsi e sotto la supervisione di Hannah le aiutavo.
Quando
tutte furono pronte si misero ad aspettare il proprio turno per gli scatti e io mi ritrovai senza far niente.
Mi
era stato insegnato di non domandare mai se cera qualcosa da fare perché sicuramente mi sarei ritrovata ad andare a prendere dei caffè per tutto lo studio e io non ero per quello.
Hannah
si voltò verso di me dopo aver aggiustato un orlo ad una modella.
Scarmia cara ti andrebbe di conoscere Jack?? mi domandò quasi dolcemente.
Impressionante
il cambiamento repentino di umore che può avere certa gente.
Annuì,
lei mi fece segno di seguirla e così feci.
Arrivammo
sul set, Hannah mi introdusse a Jack al quale strinsi la mano energicamente.
Una
voce familiare alle mi spalle attirò la mia attenzione.
Scarlett che ci fai qui? disse salutandomi con dei baci sulle guance.
Melanie sto facendo da assistente ad Hannah le spiegai presentandola poi alla stylist accanto a mee tu?le chiesi.
Stesso, assistente per Jack, ma vedo che già vi hanno presentato Jack mi sorrise e lo ricambia.
Il destino ormai ha deciso di farci ritrovare. Erano due anni che non ci vedevamo ed ora in tre giorni ci siamo già viste due volte. Le feci notare sorridendo.
Sai come si dice, la vita riserva innumerevoli sorpresemi sorrise.
Allora significa che dobbiamo organizzare unuscita, anche con Niall e Liam casomai dato che si conoscono
Con piacere e soprattutto al più presto, abbiamo anni da recuperare
Facciamo così, segnati il mio numero aspettai che prendesse il telefono e le dettai il mio numero di cellulare. sentiamoci in questi giorni e ci organizziamo


 

Pov Melanie


 


Dannata università.
Il sabato sera ero costretta a restare a casa. La settimana prossima avevo l’esame e non potevo rischiare una bocciatura, volevo laurearmi il più presto possibile.
Purtroppo non avrei visto Liam quella sera, impegnato anche lui con un esame.
Era ora di cena e avevo passato tutta la giornata a studiare.
Decisi di ordinarmi una pizza, presi il cellulare e composi il numero.

***

Ero china sui libri mentre mangiavo la mia pizza ai peperoni.
All’improvviso il cellulare iniziò a vibrare, senza leggere il nome risposi.
Una voce calda invase le mie orecchie.
“Io: Ciao Liam” Dissi cercando di mandare giù il pezzo di pizza.
“Liam: Ciao a te,ma stai bene?” Corsi in cucina per bere.
“Io: Ehm..s-si.. tutto ok. Come mai questa chiamata?” Dissi cercando di riprendere a respirare.
“Liam: Cosi,mi mancava la tua voce” Arrossi, per fortuna non poteva vedermi.
“Liam: Sei ancora li?”
“Io: Sisi sono qui” Dissi cercando di darmi contegno.
“Liam: Allora come procede lo studio?”.
“Io: Una vera tragedia, ci sono cose che proprio non riesco ad imparare”
“Liam: Hai bisogno solo d’ispirazione”
“Io: E dove potrei trovarla?” Dissi sorridendo tra me e me.
“Liam: Se ti avrei qui ti aiuterei io” Immaginarlo qui accanto a me fece accelerare il battito del mio povero cuore.
“Io: Non credo servirebbe a molto” Dissi trattenendo una risata.
“Liam: Cosi mi offendi” Disse sorridendo.
“Io: Te come procede?”
“Liam: Procede,non riesco a concentrarmi”
“Io: Come mai?”
“Liam: Penso ad altro”
“Io: E a cosa?”
“Liam: A te, alle tue labbra a quanto ti vorrei qui con me adesso.” Erano 2 anni che ci conoscevamo e avevo atteso quelle parole ogni giorno.
“Io: Mi manchi anche tu” Dissi in un sussurro, improvvisamente la voce mi aveva abbandonata.
“Liam: Tranquilla piccola sono qui” Oddio io sarei morta ne ero convinta.
“Io: Lo so”
“Liam: Domani ci vediamo?” Dovevo studiare, ma cavolo non avrei sprecato un altro giorno senza vedere Liam.
“Io: Si sei ufficialmente invitato a casa Morrison” Dissi sorridendo.
“Liam: Oh che onore,allora ci si vede domani. Ora vai a dormire, notte piccola mia” Aveva usato la parola mia?! Il mio cuore quanto poteva reggere?!
“Io: Buonanotte anche te”
“Liam: Conterò i minuti che ci separano” A quella frase mi dovetti sedere. Cavolo come poteva un ragazzo essere cosi?!
“Io: A domani Leeyum”
“Liam: Mi piace Leeyum,a domani piccola.” Premetti il tasto rosso e mi portai il cellulare al cuore.
Presi respiro e sorrisi come un’ebete.
Quel ragazzo era cosi dolce ed io non riuscivo a capire cosa vedesse di cosi speciale in me.


***


Quella domenica mi svegliai presto, un po’ per studiare ma soprattutto per l’ansia.
Avrei dovuto cucinare per lui.
Decisi di preparare il mio delizioso arrosto con patate e spaghetti al pomodoro.
Un qualcosa di semplice,un qualcosa che mi rispecchiava.
La vibrazione del mio cellulare attirò la mia attenzione. Un nuovo messaggio da Liam, lampeggiava il display.
*Messaggio*: “Ehy piccola sono da te per 13:00, va bene?”
Schiacciai sul tasto rispondi.
*Messaggio*:”Ehy Leeyum va benissimo, ti aspetto”
Posai il cellulare e fissai l’ora. Erano le 10,dovevo sbrigarmi.
Chiusi in fretta i libri e mi precipitai al supermercato.
Presi tutto l’occorrente e per le 11:30 ero a casa.
Preparai l’arrosto e lo misi in forno, poi mi occupai del sugo.
Erano le 12:30 ed io ancora non era pronta.
Abbassai la fiamma al sugo, controllai l’arrosto e mi diressi in camera, dovevo cambiarmi. Qualcosa di semplice, cosi optai per un paio di pantaloni di tuta ed una canotta abbastanza larga. Comoda e soprattutto me stessa.
Sciolsi i capelli che precedentemente avevo legato, giusto un filo di mascara ed ero pronta.
Controllai il cellulare 12:53.
Tornai in cucina, spensi il sugo e lasciai cuocere a fuoco basso l’arrosto.
All’improvviso il campanello suonò, cosi respirai profondamente ed andai ad aprire.
“Liam: Buongiorno piccola” Disse poggiando un lieve bacio sulla mia guancia.
“Io: Buongiorno a te”.Dissi ricambiando il gesto.
“Liam: Mmm che buon profumo” Disse entrando in cucina.
“Io: Vedrai che buon sapore” Dissi sorridendo.
Fluffy miagolò contro le gambe di Liam.
“Liam: Ehy piccolo” Disse prendendolo in braccio, vederli giocare era un qualcosa di cosi tenero. Non sapevo chi dei due fosse più dolce.


***


 

Avevamo finito di mangiare, tra una risata e l’altra ora ci ritrovavamo sul divano a guardare la tv.
Non era la prima volta che si trovava a casa mia, ma il contesto era ben diverso.
Vidi Liam avvicinarsi e il cuore iniziò a battere all’impazzata.
“Liam: Non stare cosi distante, vieni qui” Non me lo feci ripetere due volte, la sensazione di stare tra le sue braccia era troppo forte.
Stare lì in mezzo era cosi rilassante e mi sentivo a casa.
Liam si scostò leggermente per poi prendere il mio volto tra le sue mani.
I nostri occhi si scontravano, così diversi ma cosi perfetti insieme.
I suoi occhi luccicavano e mi scrutavano come se fossi stata la creatura più bella che avesse mai visto.
Accarezzò il mio volto per poi avvicinarlo maggiormente al suo.
Sentivo il suo respiro caldo scontrarsi con il mio volto, con le mie labbra.
Fu un attimo e le sue labbra si unirono alle mie.
Non fu come la sera precedente, ma un vero e proprio bacio.
Carico di passione e dolcezza.
Le nostre bocche si univano alla perfezione mentre le nostre lingue si divertivano a rincorrersi.
Ci staccammo per riprendere fiato, mi sorrise per poi portare una ciocca ribelle dietro al mio orecchio.
“Liam: Sei dannatamente perfetta”
“Io: Io perfetta?! Non direi”
“Liam: Guardati, sei bellissima, sai farmi ridere, sai farmi sentire vivo.”
L’abbracciai, non riusciva a rendersene conto che era lui che mi aveva salvata, era lui che riusciva a farmi sentire viva.


***

 

Liam: Io vado allora” Disse alzandosi dal divano.
“Io: Non voglio che tu vada” Dissi stringendomi a lui. Sorrise.
“Liam: Devo, dobbiamo studiare e poi tu devi riposare domani hai quel servizio fotografico” Disse stringendomi maggiormente a lui.
Giusto il servizio fotografico. Jack un noto fotografo di Londra aveva bandito un concorso ed io ero stata presa come sua assistente.
Accompagnai Liam alla porta.
Si avvicinò al mio volto e le nostre labbra si scontrarono nuovamente.
“Liam: Buonanotte piccola” Sussurrò sulle mie labbra.
“Io: Buonanotte panda” Sorrisi. Non so perché ma aveva tutta l’aria di un panda.
Liam mi sorrisi per poi uscire.


***

 

Quella mattina avrei saltato l’università, mi sarei dedicata allo studio e poi ai preparativi per il servizio.
Erano le 15:56 quando arrivai sotto quell’enorme palazzo.
Presi l’ascensore, arrivai allo studio, Jack era già li pronto.
Mi avvicinai a lui e subito notai una figura che conoscevo fin troppo bene.
“Io: Scarlett che ci fai qui?” Dissi salutandola con dei baci sulle guance.
“Scarlett: "Melanie! sto facendo da assistente ad Hannah - mi spiegò presentandomi poi alla stylist accanto a lei- e tu?" mi chiese.
“Io: "Stesso,assistente per Jack. Ma vedo che già vi hanno presentato" Jack le sorrise e Scarlett ricambiò
“Scarlett: Il destino ormai ha deciso di farci ritrovare. Erano due anni che non ci vedevamo ed ora in tre giorni ci siamo già viste due volte" mi fece notare sorridendo.
“Io:Sai come si dice ,la vita riserva innumerevoli sorprese ". Le sorrisi.
“Scarlett: Allora significa che dobbiamo organizzare un'uscita, anche con Niall e Liam".
“Io: Con piacere e soprattutto al più presto abbiamo anni da recuperare"
“Scarlett: Facciamo così, segnati il mio numero- aspettò che prendessi il mio telefono e mi dettò il suo numero di cellulare- sentiamoci in questi giorni e ci organizziamo"
Segnato il suo numero, l’abbracciai in segno di saluto per poi iniziare il servizio fotografico.

 

 

 

 

 

Spaziangolo Autrici:

Hi! :3

Siamo solo al secondo capitolo ma già si è compreso tanto delle vite e dei caratteri delle nostre protagoniste.

Volevamo dirvi che i dialoghi li scriviamo insieme, proprio come se stessimo parlando tra noi due, è per questo che sono ripetuti due volte.

Ringraziamo le ragazze che hanno recensito e ci hanno fatto complimenti dolcissimi.

Speriamo di riceverne altre :D

Vi lasciamo il link della pagina che gestiamo insieme:

https://www.facebook.com/pages/Obsessed-with-British-music/363431343768188?ref=hl

Lot of love!

 

Kaylo!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Kaylo