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Autore: Martina_Yuki    22/06/2013    4 recensioni
Ciao a tutti!
Oggi faccio il mio ingresso nel mondo di EFP con questa storia scritta a 6 mani.
La protagonista sono io e altre due mie amiche (Gallifrey_96 e FluffyJpeg), comuni mortali, che un martedì mattina vediamo realizzarsi il nostro sogno: incontrare il Dottore.
Ma come al solito niente filerà liscio perchè il Dottore è in un mondo parallelo e il suo TARDIS è scarico.
A tutto questo si aggiungono morti improvvise e la comparsa di un alieno che tecnicamente non dovrebbe esistere.
Sperando di strapparvi un sorriso, buona lettura!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non servì molto tempo per riuscire a rintracciarlo.

Lo trovarono in segreteria, intento a discutere con una donna su quale classe si sarebbe dovuto occupare. In meno di una mattinata si era introdotto nella scuola, fatto passare per un supplente di fisica e grazie alla sua carta psichica convinto il preside a farlo cominciare a lavorare già da subito.
Chissà cosa diavolo ci aveva letto il direttore sulla carta...

-Senta, Signor Smith, non capisco questa voglia di lavorare fin da subito. Non lo so se c'è qualche classe vuota disponibile. D'altra parte deve capire che ci sono professori e supplenti che hanno maggior diritto di lavorare rispetto a lei che è appena arrivato.- rispose la segretaria acida con in volto uno sguardo piuttosto annoiato, evidentemente stufa dell'insistenza di quell'uomo che non aveva nessuna intenzione di cedere.

Quest'ultimo fece roteare gli occhi, anch'esso scocciato dalla testardaggine di questa donna.
-Senta, signora. Non so più come dirglielo: ho bisogno di trovare una classe. Andiamo, ci sarà qualcuno assente! Quanti professori ci saranno in questa scuola? Una trentina? Di più, forse. Ed è impossibile che siano tutti presenti. Non può proprio dare un'altra controllata?-
-Ho già controllato e non mi risulta nessuna assenza, 'Signore'.-
Il Dottore stava per replicare ancora una volta, quando venne interrotto da una voce familiare.
-Scusi, se vuole la nostra classe, per queste ultime due ore di lezione, siamo senza professore.- un' Alexandra sorridente fece apparire uno sguardo scoraggiato sulla segretaria e un sorriso vittorioso sul Signore del Tempo.
-Beh, 'Signora', a quanto pare qualcuno di assente c'era. Con permesso...- si allontanò dalla segreteria per ricongiungersi al gruppo delle tre ragazze. -Allora, chi devo sostituire?-
-Ginnastica! A quanto pare il prof non sta bene. Che peccato...- rispose ironicamente Iris.
Il Dottore sorrise. - E voi cosa ci fate fuori dalla vostra aula?-
-Siamo venute a cercarti. Volevamo sapere dov'eri.- disse Lara.
-Ehm... sbaglio o non potete?-
Le tre studentesse lo guardarono imbarazzate.
-Noi... No. Ecco... Non dovremmo...-
-Va beh. Tanto siete con me, no? Qual è il problema? Sono un professore adesso! Un adulto serio e responsabile!-
Iris e Lara lo guardarono, scettiche.
-Allora? Cosa avete da guardarmi così?-
-No, niente.- risposero in coro. Forse un po' troppo velocemente.
-Ehi! Siamo arrivati!- Alex riportò tutti con i piedi per terra.
Il Dottore e le tre ragazze si fermarono di fronte all'aula.
-Bene. Siamo pronti allora! Si va!-
L'uomo aprì la porta e con un passo varcò la soglia, seguito da Lara, Iris e Alexandra.
Le facce delle tre erano a dir poco esaltate, soprattutto quella di Lara e Iris, che con un gran sorriso si andarono a sedere ai propri posti mentre il loro nuovo supplente si sistemava sulla cattedra, sedendoci sopra.
-Buongiorno a tutti, ragazzi! Mi chiamo John Smith, insegno matematica e fisica e sarò il vostro supplente per le prossime due ore.-
-Buongiorno prof...- disse in un perfetto coro angelico la classe.
-Allora ragazzi... avete qualche compito da fare?- chiese scendendo dal tavolo e accomodandosi sulla sedia per poi alzare le gambe e appoggiare le scarpe sulla scrivania.
La classe rispose con diversi 'Sì' e 'No', mentre una mano di un'alunna si alzò attirando l'attenzione del Dottore.
-Prof?-
-Sì? ...Come ti chiami?- disse spostando le gambe dalla cattedra e aprendo il registro.
-Arianna Rossi... Volevo chiederle: lei è inglese?-
-Eh... Non esattamente. Ma a proposito di nomi, facciamo l'appello!-
Finito l'appello gli alunni si divisero in diversi gruppi per fare dei compiti o per chiacchierare sottovoce. A quel punto Lara alzò la mano, cercando l'attenzione del professore che si voltò sorridente verso di lei.
-Dott-... No. Cioè... Volevo dire, prof? Possiamo chiederle un aiuto su un problema di fisica?-
-Certo, venite pure!-
Le ragazze si alzarono dal loro banco e raggiunsero, gongolando, la cattedra, portandosi dietro le loro sedie.
-Allora! Qual è il problema? Dovete cercare la somma del quadrato di un operazione quantistica, magari di terzo grado? ...Quelle sì che sono difficili...- si fermò un attimo a guardare le loro facce, leggermente sconcertate. -Voi... non fate queste cose... Vero?-
-No...- rispose Alxendra.
-Ah, peccato. Sarebbe stato divertente. Allora, in cosa vi devo aiutare?-
-In realtà nulla, volevamo solo sapere come vanno le ricerche!-
-Le ricerche?-
-Sì, le ricerche.-
Questa volta fu lui a guardare loro con curiosità.
-Ehm... Quali ricerche?-
-Dovrai pur trovare un modo per ritornare indietro! Non dovevi cercare l'energia per ripartire?-
-Ooh... Quelle ricerche...! No, veramente non ho fatto nulla. Troppa gente in giro. Ma quanti ragazzi ci sono in questa scuola? Un migliaio? Cavoli, siete in tantissimi!
-Sì... In effetti siamo in molti...-
-Comunque dovevi fare delle indagini, secondo me.- spiegò seria Lara. -Cos'hai fatto per tutta la mattina?-
-Tra le varie altre cose mi sono fatto un'idea della scuola e degli insegnanti. Tutti molto cordiali, devo dire...- si perse un attimo nei suoi pensieri.- Comunque pensavo di portare avanti le ricerche con voi. Così non mi perdo in questo Universo.- disse sorridendo il Signore del Tempo.
La faccia leggermente corrucciata di Lara si addolcì.
-Oh... Io non pensavo che tu... Insomma... Scusami per poco fa.-
-Ma figurati! Non lo sapevi, no? Quindi sei perdonata! A proposito... Mi avete detto che il vostro professore di motoria è malato, a io prima l'ho visto in aula professori. E stava benissimo!-
-Ah. Ma come...? Come fai a sapere che era lui il nostro professore? Lo conosci?- domandò Iris.
-No.- rispose con un sorriso. -Ho solo fatto due più due.-
-Quattro!- ribatté Alexandra.-
-Ma state dando i numeri?-
Lara si voltò sconcertata verso il Signore del Tempo.-Dottore...! Ma che battuta è?!-
Il Dottore stava per risponderle ma la sua attenzione venne attratta dal silenzio calato nell'aula.
Tutta la classe li stava fissando perplessa.
Fu il neo-professore a rompere il silenzio. -Ehm... Qualcosa non va? Per caso siete interessati anche voi alla soluzione del mistero cosmico per eccellenza?-
-Sarebbe?-
-...Due più due, ovviamente.-
-Quale mistero! Fa quattro!!- si levò acida la voce di un'alunna dal fondo della classe.
-Beh, Deborah, moltissime persone pensano che due più due faccia quattro. E si rifugiano in questa falsa conoscenza. Ma in realtà, da un punto di vista non lineare e non soggettivo, potrebbe anche non fare quattro!-
Dopo questo fiume di parole, la classe riprofondò in un silenzio perplesso. Tutti guardarono il nuovo supplente come allucinati; tutti, tranne le tre del' Ave Maria: Lara e Iris ripetevano a coretto le parole del Signore del Tempo, mentre Alex prendeva appunti sul palmo della propria mano.
Non ci fu nessun'altra interruzione da parte degli alunni, troppo sconcertati per replicare o chiedere ulteriori spiegazioni, le tre ragazze quindi poterono tornare al loro discorso con il Dottore,(problema del due più due a parte).
-Okay, dopo questa... interruzione, possiamo tornare ai veri problemi: l'energia per il TARDIS e il perché dell'assenza del professore di motoria. Per dirci una bugia, ovvero che non stesse bene, deve essere successo qualcosa che non vogliono dirci, giusto?- chiese Lara, ancora un po' divertita dalla scenetta comica avvenuta pochi secondi prima.
-Esatto Lara, e noi scopriremo cosa non vogliono dirci. E ad essere sincero non so se sperare che sia una cosa aliena o un semplice contrattempo. E se è la prima teoria dobbiamo preoccuparci dopo la spiegazione di come funziona questo mondo parallelo. Come il fatto che ci sia un altro me che non è realmente me ma interpreta il mio ruolo. Appena riesco a riaccendere il TARDIS voglio proprio incontrarlo!-
-Mi sono persa qualcosa...? Quale spiegazione?-
-La mia spiegazione. Cavolo, ci eravamo dimenticati di dirtelo! Devo proprio ripetere tutto? Lara... potresti fare un riassunto?-
-Che?! Perché io? Sei tu che l'hai fatto, mica io!-
-E dai... Io non ho voglia di ripetere tutto da capo...-
-Va bene. Va bene!- fece un respiro profondo e cominciò a parlare.- Allora, semplicemente abbiamo riferito al Dottore che qui, lui, non esiste, se non come attore e protagonista di una serie televisiva inglese. Di conseguenza, nel nostro mondo, non sono mai realmente avvenute le varie invasioni aliene avvenute invece nella realtà del Dottore.
Ah, e se non ricordo male, abbiamo anche specificato che su questa Terra non accadono quasi mai fatti con alieni o altro, che noi sappiamo...- rimase un attimo immersa nei suoi pensieri, con Alexandra che la guardava, attenta a non perdersi neanche una parola. Iris che aveva uno sguardo perso nel vuoto, ancora incredula sulla situazione e il Dottore che leggeva delle scartoffie.
Alla fine la ragazza si rese conto di non aver ascoltato l'intero discorso che Iris aveva fatto nel TARDIS. Si rivolse verso l'amica in cerca d'aiuto, facendola ritornare sul pianeta Terra.
-Iris... che altro hai detto nella cabina?-
-...Eh? Ah,sì! Io non ho detto più niente, è il Dottore che ci ha spiegato che il TARDIS è arrivato in questo mondo parallelo attraverso una specie di fessura nello Spazio e che è evidente il fatto che qualcuno l'abbia creata.-
-Giusto, Lara.- la interruppe il Signore del Tempo che fino ad allora era parso distratto. -Qua ci ricolleghiamo sul perché sono qui. La persona o l'essere che ha fatto quel taglio deve essere da queste parti, attento probabilmente a vedere cosa potrebbe attraversare la fessura.
Questa mattina mi sono infiltrato nel liceo e ho fatto qualche studio sui professori, bidelli o chiunque abbia interagito con la scuola sia internamente che esternamente, ma non ho trovato nulla di anomalo. Anche qui...- riprese in mano i fogli che stava leggendo poco prima. -Sono documenti sulle manutenzioni e i controlli di routine sulla struttura e, anche dopo aver controllato ogni centimetro di questo edificio, non ho trovato nemmeno una traccia d'indizio!- il Dottore continuò a parlare, farfugliando teorie o idee. Nel frattempo Lara si alzò in piedi, stiracchiandosi.
-Scusate, ma devo stiracchiarmi un po'... Comunque il fatto che qui non c'è nulla di anomalo, se non tu, Dottore, non mi meraviglia. Vivere qui è una noia mortale. Assicuro io!-
-Sì, infatti. Vogliamo parlare delle lezioni della prof d'italiano? Se non ti addormenti quando spiega è un miracolo!-
-Un po' come con la prof di chimica, dove il miracolo sta nel riuscire a non tirargli un pugno in faccia!- concluse Alexandra, sorridendo divertita.
-Ora capisco il perché delle vostre reazioni quando mi avete visto! Qua l'unico pericolo, a quanto pare, sono le vostre prof e la noia.-
Non sentendo alcuna risposta, il Signore del Tempo alzò la testa da altri documenti che stava leggendo e guardò le tre studentesse: Sembrava quasi che tutta la depressione presente sul pianeta si fosse accumulata sulle loro facce.
-Dottore... non dire queste cose che ci fai deprimere...- fece notare Alex dalla voce sofferente.
-Oh, andiamo ragazze! Non deprimetevi. Sbaglio o dobbiamo andare alla ricerca di qualcuno in grado di aprire fessure nello Spazio? Non mi sembra così noioso come la vostra prof d'italiano, no? Quindi forza, organizziamoci!- fece uno scatto in piedi e cominciò a girare intorno alla cattedra, riportando l'allegria tra le ragazze.
Lara si alzò pure lei dalla sedia, mentre seguiva i movimenti del Dottore.-A me sta bene, ma come facciamo con la scuola? Per aiutarti dovremmo fare delle ricerche e questo chiede tempo. Tempo che non abbiamo. Quindi, Iris, Alex... che ne dite di aiutare il Dottore nei pochi pomeriggi liberi che abbiamo? Ai nostri genitori basterà dire che siamo insieme in giro per il centro...- le due amiche risposero con un 'sì' acconsentendo con la testa. -A te, Dottore, andrebbe bene?-
-Sì, perché no? D'altra parte non vedo altra scelta. Di certo di finire in un mondo parallelo non me l'aspettavo proprio... Ma potrebbe essere divertente, no?- sorrise ancora, infilandosi le mani in tasta.
-Bene, allora domani pomeriggio incominciamo sul serio. Partiremo dal perché il prof di ginnastica si è finto malato?- chiese Alex, ansiosa di ricevere delle 'missioni' dal Dottore.
-Direi di sì. Seguiamo questa pista, sperando che ci porti dalla parte giusta!-
Il suono della campana colse il gruppo di soprassalto, troppo assorti sul da farsi. Il trio sistemò le proprie sedie e si preparò per uscire dal liceo e una volta salutato, un po' tristemente, il Dottore, ognuno si avviò per la propria casa.

 

La sera, tutte e tre le studentesse erano preoccupate nel pensare che stavano vivendo un'illusione e che la mattina seguente non avrebbero più trovato il TARDIS seminascosto nel parcheggio e il suo Signore del Tempo ad attenderle.

La mattina dopo, invece, lo trovarono proprio nello stesso punto dove Iris l'aveva incontrato il giorno prima: davanti all'ingresso.

 

  
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