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Autore: Sirio J Dawson    22/06/2013    2 recensioni
Due ragazzi follemente innamorati, un amore platonico non condiviso dal padre di lei, che dopo averla scoperta, la fa rinchiudere in un convento di clausura.
I migliori amici di lei, assieme al suo ragazzo, cercheranno di salvarla, ma hanno solo due mesi e mezzo, dopodichè il noviziato avrà inizio e Candy non potrà vedere altro che le mura ingiallite della sua stanza di clausura.
Amore, amicizia, passione, tutto in una calda estate, quando tutto sembrava andare per il verso giusto, almeno una volta.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Zach la mia borsa dov’è?- mi staccai dolcemente dalle sue labbra, e mi guardai attorno.
- E’ laggiù...!-
Mi girai e guardai dritto dove lui stava indicando.
-Presi la clutch e guardai la schermata del mio i-phone. Avevo tre chiamate perse, due di mio padre e una di Eireen.
Impallidii, ero nei casini, me lo sentivo.
Subito dopo mi chiamò Alden.
- Candy, tuo padre ha chiamato la madre di Eireen e lei inconsciamente gli ha detto che eravamo qui, tuo padre è incazzato nero e in più sta arrivando.- Alden era preoccupatissimo, si sentiva dalla voce.
- Alden, sto in spiaggia, tu e Eireen raggiungetemi per favore...- gli occhi mi tornarono luci e le mani incominciarono a tremarmi.
- Che succede piccola?- Zach mi prese il viso e mi guardò negli occhi.
- Mio padre..ha scoperto che non ero a casa...sta venendo qui...- scoppiai a piangere di nuovo, mentre il vento soffiava delicato sulla nostra pelle.
Zach mi diede un dolce bacio, quando si sentì una macchina frenare di botto e una portiera sbattere.
- Eccoti disgraziata!- mio padre corse feroce verso di me.
Mi strinsi forte al petto abbronzato di Zach e lui ricambiò la stretta in segno di protezione.
- Che cazzo ci fai qui eh? Spiegami cosa diavolo ti salta in mente, chi è questo tipo? Sgualdrina che non sei altro.- era fuori controllo, sul serio.
- Papà ti posso spiegare tutto..io..- mi strattonò per il braccio e mi assestò uno schiaffo in pieno viso. Caddi ansimante nella sabbia.
- Non osi metterle le mani addosso.- Zach si fece avanti, verso di me.
- E tu chi saresti?- mio padre lo guardò dalla testa ai piedi, poi sgranò gli occhi.
- Zach Emory, ecco chi sono.- lo disse con fierezza, senza vergogna.
Io lo guardai esterrefatta, non immaginavo che glielo dicesse.
- Tu...tu sei il figlio di quel delinquente..- deglutì, poi il suo sguardo si posò su di me.
- Ti avevo vietato di frequentare questo tizio, ne prenderai per aver disubbidito.- fece per darmi un nuovo schiaffo, ma Zach gli fermò la mano appena in tempo.
- Non le permetto di picchiare sua figlia di fronte a me, le donne non si toccano.- mi strinse fra le braccia e mi prese in braccio.
- Lascia stare mia figlia bastardo!- urlò mio padre, poi silenzio.
 
Sentii nel mio dormiveglia la sua voce rotta dall’odio e dalla non comprensione.
Non sapevo cosa stava accadendo, ma mi svegliai completamente per via dello scossone che presi.
Ero caduta, e attorno a me c’erano Eireen e Alden.
- Candy tutto bene?- Alden teneva il mio viso fra le mani.
- Zach..dov’è Zach..?- mi guardai attorno, era ancora buio ma alcune stelle si erano già spente.
- Sta discutendo con tuo padre lì dietro..- Eireen rispose al posto di Alden, perché lui era indeciso su che dire.
Mi alzai, volevo andare a vedere.
- Ehm..Candy, è meglio che rimani qui seduta, potresti svenire di nuovo e..-
- Zitto Alden, voglio parlare con mio padre.- lo zittii, feci un pezzo di spiaggia in piedi con Alden e Eireen che mi seguivano, e oltrepassammo la siepe.
- Eccoti stronzetta.- mio padre venne verso di me, mi prese per il braccio e mi trascinò verso la strada.
- Zach..dove sei? – urlai forte, fino a farmi male la gola.
Mio padre mi fece salire in macchina, mise in moto e accanto a me vidi un mazza da baseball e mi allarmai..guardai fuori dal finestrino e vidi Eireen e Alden soccorrere Zach che giaceva immobile sulla sabbia.
- Papà che cosa gli hai fatto?- dissi piano.
- Gli ho dato quello che si meritava bella di papà.- rise di gusto.
- Sei una persona orribile, non ti importa nulla dei miei cazzo di sentimenti? Eppure è questo che predica quel Dio che tanto ami e ammiri? La violenza?- urlai con la voce rotta dal pianto.
- Candy non mettere in discussione la mia fede.- disse senza distogliere lo sguardo dalla strada.
- Sai una cosa? Sei un mostro.- mi asciugai le guance continuando a fissare la strada.
Mio padre non rispose, non so se aveva capito l’errore o mi stava ignorando..credo di più la seconda, perché a mio padre di me non frega proprio nulla.
Arrivammo a casa, e durante il tragitto stavo massaggiando con Eireen.
Zach stava bene, era solo svenuto e mi mandava la buonanotte.
Dissi di ricambiare e che volevo sentire la sua voce..magari domani se non se la sentiva.
Lei mi rispose che Zach mi avrebbe chiamata appena poteva e che non dovevo preoccuparmi.
Entrammo in casa, e mia madre era in cucina a prendersi un thè, alzò lo sguardo e quando mi vide livida in volto, si stralunò.
- Che hai fatto Candy?- disse assonnata.
- Chiedilo a quel malato di tuo marito.- risposi schifata. – Io me ne vado a dormire, cià.- salii le scale, e mi chiusi la porta dietro le spalle.
Mi tolsi velocemente il vestito da dosso, lo piegai e lo rimisi al suo posto, presi il cellulare, mi buttai sul letto e aspettai la chiamata di Zach.
Fra qualche ora sarebbe diventato giorno, ed io ero ancora sveglia.
Alden mi disse che Zach si stava facendo una doccia e che fra poco mi avrebbe chiamata.
Aspettai mentre sentivo i sussurri dei miei in camera da letto che parlavano di me e di quello che era successo.
Mentre avevo gli occhi socchiusi il telefono squillò, risposi.
- Pronto?- dissi piano.
- Cucciola mia, ciao.- quando sentii la voce di Zach stetti subito meglio.
- Come stai? Mi dispiace tantissimo..mio padre è un mostro..- mi alzai dal letto e chiusi la porta a chiave.- avevo caldo, e stavo con il pantaloncino corto e una canotta fatti apposta per essere un pigiama..stavo schiumando letteralmente, e accesi il condizionatore.
- Bene, ho solo un bernoccolo dietro alla nuca.- rise dolcemente.
- Capisco..- sorrisi. – Dove sei ora?- domandai curiosa.
- A casa di Alden, Eireen è andata a casa dieci minuti fa.- sospirò.
- Quindi rimarrai da Alden?- sperai di sì con tutta me stessa.
- Credo proprio di sì..vabbeh amore io vado..buonanotte e dormi bene.- sbadigliò.
- Okay..ci sentiamo, notte.- sentii la voce di Alden dire ‘ciao’ e chiusi il telefono.
Credo di non aver mai pensato così tanto in vita mia, avrò dormito su per giù un paio d’ore, e se avessi capito la decisione dei miei genitori non mi sarei mai svegliata..mai.
 
Angolo dell’autrice.
 
Ciao splendori!
Allora ecco il terzo capitolo..spero vi piaccia ci ho messo TRE giorni per scriverlo c.c
Lunedì è il mio compleanno! Dfghjkl, vabbeh non ve ne frega nulla lol.
Spero che il capitolo vi piaccia e...RECENSITE!
 
Sirio J. Dawson.
   
 
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