La partita più difficile;

Oliver passeggiava nervoso ai bordi del campo di Quidditch, nella sua uniforme da battaglia. Era già sudato, e la testa gli pulsava dai forti dubbi che lo tormentavano da settimane. Dopotutto “giocava in casa”, non avrebbe dovuto preoccuparsi così.

Il sole di Luglio minacciava di scioglierlo lì, e di farlo morire spalmato sulla sua stessa sostanza, l'erba del campo. Ma il sole era niente in confronto al sorriso di Katie, che fece la sua entrata dagli spogliatoi, splendida e abbagliante. Il pubblico ruggì la propria approvazione e la ragazza si avvicinò a lui, sorridendo.
“Agitato, Capitano?”

Oliver deglutì e non rispose. La sua gioia per non aver sbagliato giorno o orario e che tutti fossero lì, dimostrando che no, non era uno scherzo, era indefinibile.

Muoversi verso il centro del campo non fu mai così difficile. Gli sembrava di avere il corpo in fiamme; i muscoli erano tesi e sudati e l'aria si era solidificata in un muro di afa e calore. Alzò lo sguardo verso l'arbitro del suo futuro. Qualche spettatore fischiò e a lui sembrò il suono del fischietto, la partita iniziava. Un attimo dopo, si era già perso nei ricordi.

Su quello stesso campo.....a sua prima partita, la prima botta in testa, la prima degenza in Infermeria. L'adrenalina gli scorreva nelle vene, quel giorno.

Come in tutti gli altri giorni in cui giocava. La paura di non parare nessun tiro, la felicità nel vedere come li parava tutti man mano che la partita continuava, la sicurezza che cresceva in lui dopo aver sentito la McGranitt congratularsi con lui, “piccolo talento”.

Charlie Weasley gli faceva gli auguri per il prossimo Campionato a Hogwarts mentre lasciava per sempre quel posto.

Ne aveva avuti di giorni importanti, di partite importanti, ma nulla contava più di quella partita.

“....tutti i giorni della tua vita?” gli chiese l'arbitro, tendendogli il microfono per far sì che tutti sentissero.

“Eh?!” sobbalzò lui, fino ad un secondo prima immerso nei propri pensieri.

“Katie, sei sicura di volerlo sposare? Sei ancora in tempo!” urlò George dalle tribune, facendo ridere tutti gli invitati.

Spiegazioni varie ed eventuali:

-Oliver e Katie si stanno sposando. Sì, in un campo da Quidditch. E dove sennò?

-“L'arbitro del suo futuro” è il prete.

-Gli invitati sono seduti nelle tribune come se fossero gli spettatori di una partita.