Più
o meno
Una
bella ragazza dagli occhi verdi se
ne sta seduta sotto un grosso albero, lo sguardo e la testa
completamente
sprofondati nel libro che ha sulle ginocchia.
A
parte il lontano rumore di esplosioni
(ad opera probabilmente di qualche studente che ha voluto far di testa
sua
durante Pozioni) ed i tonfi del Platano Picchiatore contro cui qualcuno
ha
avuto la sfortuna di incappare, la mattina stagna, silenziosa e pigra,
attorno
a lei, regalando caldi raggi di sole e lievi carezze di vento a tutti
gli
abitanti del castello. Molti studenti se ne stanno stesi sui verdi
prati,
lanciandosi di tanto in tanto frisbee zannuti, aeroplanini stregati ed
incantesimi vari, crogiolandosi nel dolce far niente di una mattinata
di inizio
primavera; tutto nella norma insomma.
Più
o meno.
In
effetti Lily Evans trova molto
strana quella calma innaturale, ma non se ne cura particolarmente.
È troppo
occupata a tentare di sfruttarla per studiare i nuovi incantesimi di
Trasfigurazione, beandosi del fatto di poter esercitarsi senza avere
tra i
piedi quel dannato…
-
Liiiily!
Un
sospiro pesante. Povera illusa che
non è altro!
-
No, Potter. – Mormora, non appena lo
scocciatore si avvicina.
-
Non mi hai neanche fatto parlare!
-
Dettagli.
-
Mi stavo chiedendo…
-
Assolutamente no, Potter.
-
Non dovresti essere più gentile con
me Lily?
-
Assolutamente no, Potter.
-
Ma ora siamo fidanzati… potresti almeno
fare lo sforzo di chiamarmi James, no?
-
NO! – e stavolta la sua (non)
proverbiale calma decide di andare a farsi benedire.
A
dire il vero lei lo chiama James, lo
chiama sempre James.
Tranne
quando lui la irrita, la prende
in giro, le impedisce di studiare, fa lo sbruffone, guarda altre
ragazze,
esagera con la Burrobirra…
Riflettendoci
meglio usa molto più il
cognome del suo fidanzato che il nome.
Ma
dopotutto sei anni all’insegna
dell’insofferenza e dell’antipatia ti lasciano un
retaggio piuttosto difficile
da cancellare.
E
poi “Potter” suona molto meglio. Come
potrebbe mostrarsi credibilmente irritata se lo chiamasse con qualche
soprannome carino? No, non esiste.
Naturalmente
Lily ama James, è un dato
di fatto. Come abbia potuto innamorarsi di quell’idiota pallone gonfiato di Potter
non se lo sa
spiegare nemmeno lei, fatto sta che è successo e lei non lo
rimpiange.
Più
o meno.
Peccato
che quest’anno ci siano i
M.A.G.O., peccato che ai Malandrini non gliene freghi un tubo, peccato
che
James continui a rompere le scatole a lei che invece vuole realmente
studiare e
prendere dei buoni voti.
Peccato
davvero.
-
Potter, sparisci devo studiare!
-
Andiamo… è una settimana che stai
studiando, non ti sei stufata?
-
No. Và a studiare anche tu piuttosto!
– mormora senza troppa convinzione.
-
Su, Lily, non scherzare. Che ne dici
di andare…
-
No!
-
Ma non ti ho nemmeno detto dove!
Ma
lei si è già allontanata a passo di
marcia, mettendo fine a quell’insensato (dal suo punto di
vista) discorso.
James
dal canto suo può solo scuotere
le spalle, fare un cenno a Sirius ed ammiccare nella direzione di
Severus.
Qualcosa
da fare l’ha trovato.
***
Nonostante
la sopravvalutata simpatia
del professor Lumacorno, quelle di Pozioni sono senza dubbio le lezioni
che
Lily Evans ama di più. Le piace il lento mescolarsi degli
ingredienti, l’odore,
a volte acre e a volte dolce che si propaga dal calderone, la delicata
perfezione dell’incastro fra componenti così
diversi.
E
poi assomigliano un po’
alle lezioni di cucina che le dà sua madre
tutte le estati quando torna a casa, le dà un senso di
familiarità.
Ma
Lily ama anche Incantesimi. Si
perché nonostante tutto, a Incantesimi si imparano cose
veramente utili. Cose
che ti servono sempre, che ti aiutano, che ti migliorano la vita.
L’incantesimo
Silencio ad esempio. L’ha
imparato al terzo anno e da allora è assolutamente convinta
della validità
delle lezioni di Vitious.
Ne
ripassa la definizione a memoria:
incantesimo tacitante, serve per impedire ad una cosa di far rumore. Se
applicato
come si deve fa sparire la voce a persone o animali.
Merlino!
Un incantesimo quantomeno
indicato alla sua situazione presente passata e (molto probabilmente)
futura.
Un
fitto chiacchiericcio la costringe
ad alzare il viso dal libro di Incantesimi, e aggrottando le
sopracciglia si
guarda intorno alla ricerca della fonte del molesto rumore. Con
espressione a
dir poco esasperata, i suoi occhi si fermano sul gruppetto di
Grifondoro che
avanza nella sua direzione, capitanato, manco a dirlo, dal suo
onnipresente
fidanzato.
-
Liiily! Tesoro!
In
tenuta da Quidditch, sporco di fango
ed erba, James Potter rivolge alla sua amata un sorriso estremamente
stupido.
Dietro di lui Sirius Black, fiutando un nuovo attacco di melensaggini,
se ne
sta appoggiato alla scopa con aria annoiata, occhieggiando qua e
là la fauna
locale.
“Parlando
del mago, spunta la
bacchetta” pensa lei.
Lily
lo guarda avvicinarsi ed intanto
rimugina. Se non avesse un intero tomo di Trasfigurazioni da studiare
non lo
farebbe, ne è sicura. In tutti quegli anni di blanda
sopportazione ha usato
quell’incantesimo molto molto raramente, ma ora come ora ha
bisogno di tempo,
di tanto tempo. E siccome James non ha la minima intenzione di venirle
incontro
è costretta a fare da sé. Ora gli
chiederà gentilmente di lasciarla stare e se
si ostinerà a non volerle concedere le sue tre ore di studio
quotidiano farà in
modo di renderlo inoffensivo.
-
James, tesoro, devo studiare. Non
puoi andare a combinare qualcosa insieme ad i tuoi amichetti in qualche
parte
remota del castello? Che so… nei sotterranei o nelle serre
di Erbologia…
-
No, non ne ho voglia – la liquida lui
con un gesto spazientito della mano.
-
Preferisco stare con la mia ragazza-
aggiunge poi, corredando la frase con un sorriso diabetico.
-
Ma che tesoro - ringhia lei.
-
Poi sai, secondo me stai decisamente
esagerando con questa storia dei M.A.G.O. Insomma gli dai un
po’ troppa
importanza!
-
James questi esami decideranno il
nostro futuro – quante volte gliel’avrà
ripetuta questa frase? Arriveranno alle
centinaia?
Lui
finge di non sentirla, si scompiglia
i capelli e la guarda negli occhi.
-
Lily andiamo a Mielandia? Sono uscite
le nuove figurine delle cioccorane!
Lo
dice come se si aspettasse veramente
un suo assenso.
Come
diavolo si fa ad essere tanto
tonti?
-
James vacci con Sirius a Mielandia se
proprio ci tieni! Io devo studiare!
Il
fatto che lei continui ad istigarlo
a fare cose proibite dovrebbe fargli capire quanto ci tenga a passare
le
prossime tre ore rinchiusa nella biblioteca.
Dovrebbe,
appunto.
-
Ma non posso mica pomiciare con
Sirius! – urla scandalizzato lui.
-
Poco ma sicuro – interviene l’altro,
schifato alla sola idea. Va bene essere amici ma non esageriamo!
Lily
è decisamente esasperata. Lei ci
ha provato. Davvero!
-
James se non sparisci ti affatturo –
sospira infine.
Lui
la guarda perplesso, chiedendosi
sinceramente il motivo di quella minaccia. Poi tra le possibili
risposte che
potrebbe darle sceglie la peggiore:
-
Ma figurati! Non lo faresti mai!
E
scoppia a ridere.
Probabilmente
quei sei mesi di
fidanzamento gli hanno dato alla testa e gli hanno fatto dimenticare
tutte le
occasioni in cui la gentil donzella ha dato prova delle sue
abilità di strega
usandolo come cavia.
Intanto
un sorriso sadico si fa strada
sulle labbra di Lily, ma nel portare la mano alla bacchetta esita un
secondo:
Merlino! Sono fidanzati dopotutto!
Bè…
più o meno.
James,
incoraggiato da
quell’inaspettato sorriso che decide di prendere come una
resa, ne approfitta
per avvolgerle le spalle in un “tenero abbraccio”,
poi, con noncuranza, si
passa una mano fra i capelli volutamente disordinati, sorridendo con
indulgenza
ad un gruppetto di oche del secondo anno.
La
presa di Lily si fa più salda,
dopotutto tra i babbani non si usa dire “l’amore
non è bello se non è
litigarello?”
Al
momento la ragazza non trova una
reale correlazione tra il proverbio e quello che ha intenzione di fare,
ma non
se ne cura più di tanto.
-
Vedi, lo sapevo che non lo avresti
mai…
Lei
si muove così velocemente da
lasciarlo spiazzato, non ha nemmeno il tempo di vedere la sua bacchetta
puntata
alla gola.
-
Silencio!
Incantesimo
perfettamente riuscito.
Incurante
delle decine di occhi che
fissano sbalorditi l’umiliazione totale del suo ragazzo, Lily
afferra i libri
che le erano caduti, si aggiusta i capelli e si dirige, naso per aria,
verso la
biblioteca.
Dietro
di lei le risate di Sirius
riempiono il salone.
***
-
Prongs?
Silenzio
assoluto. Anzi no. Silenzio
assoluto con risate di sottofondo.
-
James? Ti decidi a rispondermi?
Risate,
ancora.
-
Prongs hai sbattuto le corna? O Mrs.
Purr ti ha mangiato la lingua? - ci riprova Remus, senza
però ottenere alcuna
reazione. Ancora silenzio infatti, ma le risate si fanno più
accentuate, diventano
quasi… ululati.
-
Padfoot, ti spiacerebbe piantarla di
ridere in quel modo sguaiato e spiegarmi per quale motivo James non
risponde
alle provocazioni? Il suo ego è forse andato a farsi
benedire?
-
Pft… Evans… pft…ahah!
Silencio! Pft!
-
Capisco.
-
Sul serio ci hai capito qualcosa
Remus? – chiede un alquanto spaesato Peter.
-
Diciamo che sono andato ad intuito… le
due parole scollegate quali “Evans” e
“Silencio” se unite all’improvviso
mutismo di James direi che possono formare la seguente informazione: la
signorina Lily Evans ha avuto la brillante idea di praticare un
incantesimo
Silencio sul caro Prongs. Incantesimo molto ben fatto direi anche,
visto che il
nostro Jim non sembra in grado di liberarsene…
I
tre Malandrini si guardano negli
occhi, Sirius smette addirittura di ridere per un istante, ma solo uno:
la
situazione è troppo comica, vedere il loro amico umiliato in
tal modo è una
cosa che capita abbastanza raramente e ridere a spese di James non
è mai stato
tanto divertente.
Abbandonando
i suoi modi rigidi anche
Remus si lascia andare a risate a dir poco sguaiate, molto
più di quelle del
compagno ad onor del vero. Peter, dal canto suo, intraprende una gara
all’ultimo sangue con Sirius a chi ride più forte,
i muri del dormitorio paiono
tremare.
Adesso.
James
è un Malandrino, adora gli scherzi
e sa stare al gioco. È una cosa matematica no? Se vivi
ridendo alle spalle
degli altri devi accettare che gli altri ridano alle tue, terza regola
e
secondo comma del codice Malandrinesco.
Ma
a tutto c’è un limite. Già è
stato
umiliato dalla sua dolce fidanzata davanti a mezza scuola,
già i suoi piani per
il pomeriggio sono andati a farsi benedire, già non riesce
in alcun modo a
liberarsi di quello stramaledetto incantesimo.
Non
può sopportare anche le loro prese
in giro. Non ci riesce proprio.
E
poi checché se ne dica, James Potter
non è solo un ottimo giocatore di Quidditch, ma anche un
bravo studente. Conosce
bene gli incantesimi, soprattutto quelli che possono essergli utili,
tipo i non
verbali.
Si
concentra un istante, estrae la
bacchetta e la punta verso i suoi amici.
Nonostante
risuoni solo nella sua
mente, quel “Silencio!” ha il suono estremamente
dolce della vendetta.
Continuino pure a ridere quei traditori!
Ma
perlomeno che lui non li senta!
***
Il
sole è ormai calato e Lily si
accinge a tornare al suo dormitorio. Dopo l’umiliazione
pomeridiana James non
si è più fatto vedere, così ha potuto
lasciare la biblioteca e trasferirsi in
giardino. Non sa perché ma essere circondata dalla natura la
aiuta ad
apprendere più velocemente. Sarà che la rilassa.
Continua
a camminare pensando che forse
dovrebbe scusarsi con quel rompiscatole di Potter. È stata
un po’ troppo dura
in effetti, ma quegli esami la stanno decisamente stressando,
è normale avere
qualche piccolo cedimento…
Sovrappensiero
com’è si accorge un po’
troppo tardi del cespuglio alla sua sinistra che ad un tratto decide di
balzarle
addosso. Prima che possa fare alcunché si ritrova stesa per
terra a fissare un
paio di occhiali tondi e un mucchio di capelli neri che evidentemente
non
appartengono ad un cespuglio ma…
-
Potter! Dannato ti sembra questo il
modo…
L’altro
sorride e le punta la bacchetta
al naso, con evidente divertimento.
-
Silencio!
Infuriata
a morte lei lo spinge via
e si tira su a sedere mulinandogli contro
le braccia come fossero due pale, e assumendo un colorito simile ad un
pomodoro
che, nota James, si intona a meraviglia con i suoi capelli.
-
Non prenderla così Lily, è solo che quando parli
rovini sempre tutto… per una
volta, solo per una… godiamoci la serata in santa pace ok?
Lei
lo scruta con odio, pensando a
quale dolorosa fattura potrebbe infliggergli.
Escludiamo
la Orcovolante e la
Vermiculus perché le farebbero troppo senso…
-
Ho portato il Mantello
dell’invisibilità. Possiamo starcene qui tutto il
tempo che vogliamo, non
verremo disturbati da nessuno.
Furnunculus,
forse? Ma no che schifo!
-
Poi ho pensato che domani potremmo
ripassare insieme… con Remus, magari. Anche lui continua a
studiare giorno e
notte. Potrebbe aiutarti con Difesa contro le Arti Oscure e io potrei
farti da
cavia per gli incantesimi.
Le
sorride piegando la testa di lato e
Lily, intuendo la sua prossima mossa, capisce che dopotutto un motivo
c’è se si
è innamorata di quell’idiota pallone gonfiato di
Potter. Sorride di rimando
mentre lui la bacia mormorando il contro incantesimo, continua a
sorridere
sentendo le labbra di lui scivolare sul collo, esitare un attimo e poi
tornare
prepotentemente ad assalire la sua bocca.
James
bacia davvero bene.
Un
motivo più che valido, pensa.
Bè…
più o meno.
Note dell'autrice: Fanfiction scritta per il concorso HP - Pairings & Charms indetto su Writers Arena
Mi sono resa conto di aver reso Lily molto simile ad Hermione e... bè non era proprio mia intenzione, è venuta fuori così! XD Questa è la prima fanfiction che scrivo su Harry Potter, quindi è una specie di esperimento, anche se devo ammettere che il motivo principale per cui l'ho scritta è il bando del concorso che mi intrigava troppo!XD
Bè, commenti, critiche e consigli sono ovviamente graditi!
Shari.