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Autore: hilarouis    23/06/2013    1 recensioni
"Sorridi perché è solo un brutto giorno, non una brutta vita."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, George Shelley, Jaymi Hensley, JJ Hamblett, Josh Cuthbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ciao JJ, Josh e Jaymi- disse George trascinando i piedi e sedendosi su una sedia.
-Ciao- dissero in coro i tre
-Come va? Dove sei stato?- disse Jaymi come se fosse la madre tutta preoccupata.
-Oh, sono andato a prendere un po’ d’aria, non stavo molto bene- disse George
-Ow, va bene, hai fame?- disse Jaymi protettivo come non mai.
-No, vado in camera- disse George alzandosi, probabilmente era seccato, non amava essere riempito di domande. Sentii la porta della camera del mio principe aprirsi e chiudersi subito dopo con un tonfo. Potei ricominciare a respirare quando sentii la porta chiudersi, avevo superato il primo ostacolo, ma come avrei fatto a nascondermi per molto tempo? Poco dopo sentii una porta aprirsi e sbattere di colpo, sentii un ragazzo correre verso il salotto, era George, ne ero sicura.
-Dov’è Veronica? Dov’è andata?- disse un ragazzo urlando, riconobbi la voce che era quella di George.
-George, calmati, lei se n’è andata- disse JJ.
-Come se n’è andata? Dove? A che ora? Riesco ancora a raggiungerla?- disse George senza prendere fiato.
-Se n’è andata per il tuo comportamento, non sappiamo dove e no, è partita un po’ di tempo fa, non la raggiungerai mai- disse Jaymi tranquillamente.
-Ormai è tardi- disse George.
-Ma tardi per cosa? Mi vuoi spiegare che è successo?- disse Josh.
-E’ successo che sono pieno di dubbi, sono sicuro che lei potrebbe aiutarmi a cambiare, ma so anche che dovrei correre incontro a molti rischi, ad esempio essere picchiato dal suo ex ragazzo, poi lei è una ragazza così fragile, non credo di poter non farle del male, insomma sapete come sono fatto, non sono il principe azzurro, e ho paura di quello che Harry mi ha raccontato su di lei, e se non fosse quello che sembra? In fin dei conti io la conosco davvero molto poco- disse George, potevo capire dal tono della sua voce che era preoccupato, tutto quello che aveva detto non era vero, io ero quella che gli avevo fatto vedere fino a quel giorno, anche se con Harry mi ero spinta fin troppo oltre non ero sempre stata così. Non doveva avere paura di me e tanto meno di Harry.
-Ti sbagli su di lei, basta vedere come ti guarda, non permetterebbe a nessuno di farti del male, lei ci tiene davvero a te, più di quanto tu ci tieni a lei, credo- disse Jaymi, finalmente qualcuno che ragionava, io ci tenevo davvero a George, lo conoscevo da poco è vero, ma avevo passato dei bellissimi momenti con lui, momenti che non avrei mai dimenticato.
-Forse questa volta ti sbagli- disse George tornando in camera sua. JJ, Josh e Jaymi rimasero in silenzio quando George tornò in salotto.
-O forse hai ragione, come sempre- detto questo tornò indietro e chiuse la porta di camera sua a chiave.
I tre ragazzi mi raggiunsero in camera dove mi diedero il permesso di uscire.
-Che diavolo ha detto il tuo ex a George? L’ha spaventato a morte- disse Josh passandosi una mano tra i capelli
-Non voglio raccontarvelo, è una cosa davvero molto privata- dissi io sedendomi sul letto sussurrando quelle parole per non farmi sentire da George
-Lo scopriremo- disse JJ
-Ho bisogno di una doccia- dissi io
-Non puoi lavarti, George si accorgerebbe di te - disse Jaymi
-La doccia non ha i vetri oscurati?- chiesi io, tutti si guardarono un po’ perplessi
-Si, ma che vuoi fare?- chiese JJ
-Qualcuno deve venire in bagno con me così sembra che sia uno di voi a lavarsi e George non si accorgerà di niente- dissi io facendo l’occhiolino, avevo avuto un’idea fantastica, o almeno a me sembrava esserlo
-Se permettete vado io con lei- disse Josh
-Si meglio, potrei diventare etero se la vedessi nuda- disse Jaymi scherzando, JJ rimase in silenzio, credo che volesse venire lui, ma per non litigare lasciò stare, li mandai fuori dalla stanza per prendere l’intimo e spogliarmi
-Josh sei pronto?- chiesi aprendo la porta della sua camera
-Si andiamo- Josh mi prese in braccio, lo fece per non far sentire i miei passi a George. Entrai in doccia e Josh rimase in silenzio per tutta la durata della doccia, rimasi dentro un po’ perché il tipetto che stava seduto sul water mi aveva detto che stava molto in doccia così cercai di stare il più possibile il che non mi fu difficile, ero abituata a fare docce lunghe e rilassanti.
Uscii dalla doccia in pantaloncini e reggiseno, avevo dimenticato la maglietta.
-Ehm, ho dimenticato la maglia- dissi uscendo dalla doccia e abbassando lo sguardo per non vedere che faccia avesse fatto
-Me ne sono accorto- disse arrossendo leggermente
-Spero di non darti fastidio- dissi io cercando di coprirmi il più possibile con i miei capelli lunghi
-Non lo fai, anzi, hai un bel fisico- disse accennando un sorriso
-Oh tu dici? Io lo odio, guarda i miei fianchi, la mia pancia, le mie gambe, le mie braccia oh insomma, non c’è niente che va in me- ammisi io sospirando, odiavo me stessa, come tutte le ragazze della mia età
-Ma cosa dici smettila, sei bellissima invece, poche persone hanno degli occhi come i tuoi, poche hanno una voce dolce come la tua e poche ragazze hanno il tuo modo dolce di fare. Sei sensibile, insomma adorabile, poi a me il tuo fisico piace, hai le curve giuste- ammiccò lui, in quel momento sentii bussare alla porta del bagno.
-Josh sono io entro- disse George, ‘oh merda’ fu tutto quello che riuscii a dire prima di trovarmi George davanti agli occhi, ero ancora senza maglietta e sicuramente aveva sentito il discorso che io e Josh stavamo affrontando poco prima del suo arrivo. Mi guardò perplesso, speravo solo che non avesse pensato male, sapeva che Josh non era niente se non un amico con cui scambiare qualche parola ogni tanto, sapeva anche quanto ci tenevo a lui. La sua bocca si socchiuse fino a formare una o.
-V-Veronica? C-che ci fai qui?- disse con voce tremante. Diedi uno sguardo veloce a Josh che credo avesse voluto scappare o non trovarsi in quella situazione, proprio come me. Tornai poi a guardare gli occhi profondi del mio piccolo, erano arrossati, aveva pianto e altre lacrime minacciavano di scendere sul suo volto, era un angelo, dico sul serio, ora si mordeva il labbro inferiore mentre si passava una mano nei capelli.
  
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