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Autore: Wilwarind86    23/06/2013    21 recensioni
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Si sentiva ridicola, ma almeno doveva provare!
Vide un’ombra che frugava nei suoi cassetti e con un colpo secco lo colpì alla testa con un cuscino.
- Ahi!
Lucy corse ad accendere la luce e si ritrovò seduto per terra una figura ammantata, come quella che aveva visto nella panetteria quel pomeriggio.
Tremando alzò il cuscino pronta ad attaccare di nuovo – C-chi sei? E cosa ci fai nel mio appartamento e per di più nella mia camera!
La figura si mosse e si alzò in piedi pulendosi e lisciandosi il mantello.
- Fermo, ho un’arma! – E mosse il cuscino per far vedere che era pronta ad usarlo.
La figura scoppiò a ridere.
Di tutte le cose che si aspettava quella era l’ultima. Rideva? Di lei? Chissà forse il cuscino come un’arma non era il massimo.
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Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11.

 




Juvia cercò ugualmente di alzarsi dal letto, non poteva essere licenziata.
Avrebbe fatto di tutto!
Anche con un piede rotto, Juvia si voleva presentare al lavoro.
Alla fine, non doveva essere così complicato, grazie all’aiuto delle stampelle, poteva benissimo camminare.
Lyon l’aiutò a scendere dal letto – Sei sicura di voler camminare?
La ragazza non rispose, ora non aveva più parole.
Grazie a Lyon, riuscì ad arrivare vicino alla finestra della camera.
Sospirò infastidita – Questa proprio non ci voleva!
Lyon annuì – Non ti preoccupare, risolveremo tutto!
Juvia accennò ad un sorriso. Era davvero felice di avere un amico come Lyon, non la lasciava un secondo, anche se a volte risultava un po’ troppo appiccicoso.
Guardò per un momento fuori dalla finestra e si ritrovò a pensare.
Purtroppo i suoi pensieri andavano a parare soltanto su una cosa … anzi una persona …
Gray.
Era da qualche giorno che non lo incontrava, che fine aveva fatto?
Aveva così tanta voglia di incontrarlo di nuovo …
Lyon la guardò confuso e le appoggiò una mano sulla spalla – Tutto bene?
Juvia sussultò di colpo – Oh … si …
Il ragazzo guardò l’orologio, che aveva sul polso – Il mio turno di lavoro sta per cominciare, quando finisco ti vengo a fare compagnia.
Juvia annuì senza rispondere. Si riappoggiò delicatamente al letto – A dopo.
Lyon sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.
 
Ora era rimasta sola.
Al solo pensiero cominciò a sorridere.
Si guardò per un attimo intorno, c’era una stampella appoggiata sul tavolo.
La prese e senza farsi notare, uscì dalla camera dell’ospedale.
 
 

***


Levy si guardò intorno, era da un po’ che stava parlando con la sua nuova amica Lucy.
Aveva scoperto che avevano gli stessi interessi, sicuramente sarebbero diventate delle buone amiche.
Si alzò in piedi lasciando la bionda perplessa – Scusa Lu-chan, mi allontano per un secondo, ma torno subito!
Lucy annuì mentre guardava l’amica dirigersi verso il bancone.
 

Levy si sedette e sospirò ormai stanca – Un bicchiere d’acqua Mira-san.
L’albina sorrise e preparò subito ciò che aveva chiesto la ragazza.
- Stanca?
La ragazza sussultò al solo sentir quella voce, si girò di scatto e arrossì lievemente – Oh Gajeel. Si … cioè no … - si bloccò un attimo, prese il respiro e continuò a parlare – Un pochino.
Il moro sorrise per un secondo, per poi tornare alla sua solita espressione da duro – Vedo che stai facendo amicizia con la biondina.
Levy annuì – Si, è molto simpatica, e poi abbiamo gli stesi interessi.
Il ragazzo si alzò in piedi e le sussurrò in un orecchio: - Non hai mai pensato che anche noi due potremo avere gli stessi interessi?
Sorrise nel vedere la reazione di Levy, si girò, prese l’acqua e la ingurgitò in pochi secondi.
Si allontanò subito dopo, lasciando di stucco la ragazza.
Levy si toccò per un momento le guance, sicura che ormai era diventata completamente rossa, fino alle punte dei capelli.
Sorrise per un attimo – Mira … mi serve un altro bicchiere d’acqua … però questa volta lo voglio bello freddo!
 

***


Lucy cominciò a tamburellare sul tavolo, a parte la sua nuova amica Levy, Natsu e quel donnaiolo di Gray, non conosceva nessuno.
Sbuffò spazientita, ma quanto ci metteva Levy a prendere un bicchiere d’acqua?
Purtroppo però Natsu fu più veloce di Levy, e si sedette proprio accanto a lei  - Dobbiamo finire di parlare.
Lucy spostò lo sguardo sul ragazzo – Penso che tu sia stato abbastanza chiaro: Non mi vuoi tra i piedi.
Natsu si avvicinò ancora di più alla ragazza – Non ho mai detto questo! A me fa molto piacere incontrarti ogni giorno e parlare con te …
La bionda sussultò sulla sedia confusa -  Ti fa piacere che ci incontriamo ogni giorno?
Il ragazzo sorrise maliziosamente – Ovvio! Mi ha fatto piacere dormire e fare la doccia con te.
Lucy divenne tutta rossa e appoggiò la mano sul tavolo seccata – Ancora tiri fuori questa storia?  Sei solo un pervertito, maniaco! No, anzi sei un ladro pervertito!
Natsu cominciò a ridere, ma si fermò subito dopo essere stato fulminato dallo sguardo di Lucy – Che hai intenzione di fare?
La bionda si guardò un po’ intorno ancora indecisa – Non ho un lavoro, non ho una casa, non saprei dove andare – si girò e gli sorrise – Mi farebbe piacere conoscervi meglio ed entrare a far parte in questa famiglia.
Il ragazzo la guardò negli occhi – Ne sei sicura? Non è così facile come sembra. Noi siamo ladri, la nostra è una vita difficile, piena di pericoli.
Lucy annuì convinta e strinse la mano in un pugno – Si, questa è la mia decisione!
Natsu appoggiò la mano sulla spalla della ragazza e le sussurrò all’orecchio: - Bene allora io sarò il tuo maestro personale, sarò tutto tuo, mentre tu sarai … tutta mia!
Lucy cercò di allontanarlo il più possibile, mentre per la seconda volta le sue guance si tinsero di un rosso accesso – M-ma che dici?
- Guarda che non è così semplice fare il ladro, ti insegnerò i trucchi del mestiere – le ammiccò amichevolmente.
Lucy gonfiò le guance, in effetti lei non aveva mai rubato niente nella sua vita, ma alla fine non doveva essere così difficile …
La loro conversazione fu interrotta da Cana, che con due bottiglie di sakè in mano, si buttò sul loro tavolo – Alloooooora, tu sei la nuova arrivata?
Lucy guardò per un attimo la ragazza sconvolta – Ehm, s-si.
Cana sorrise a trentadue denti e le passò una bottiglia di sakè – Tieni!
- N-no grazie, non bevo questa roba.
La ragazza perse il suo sorriso e corrucciò la fronte – Solo un bicchierino per festeggiare!
Natsu guardò per un momento le due ragazze parlare, poi s’intromise – Cana, mi dispiace ma Lucy non può bere  sakè.
La bionda si girò di scatto – Scusa? Perché non posso?
Il ragazzo sospirò al solo pensiero di quella “ nottata “ – Non ti ricordi come è andata a finire quella volta?
Lucy scosse la testa confusa – Guarda che io lo reggo benissimo l’alcol!
Natsu la guardò scettico per un momento – Ti devo ricordar cosa è successo dopo? Ti voglio solo dire che ti sei messa a saltare per strada!
La ragazza sbuffò infastidita – Avevo esagerato quella volta …
Cana si avvicinò pericolosamente al viso di Lucy – Certo che il tuo ragazzo è proprio una rottura!
Lucy sgranò gli occhi – R-ragazzo? – si girò verso Natsu con sguardo omicida – Ora che mi ricordo, prima avevano parlato  di “ fidanzamento “, di “ damigella “, di “ matrimonio “ …  Natsu cosa hai raccontato?
Il ragazzo si alzò di scatto – Oh, mi sono appena ricordato che ho un impegno con quel donnaiolo di Gray.
Cana lo guardò dall’alto in basso, mentre beveva un altro goccio di sakè dalla bottiglia – Impossibile, Gray è appena uscito.
Anche Lucy si alzò portandosi una mano sul fianco – Natsu, cosa hai raccontato? Perché tutti quanti pensano che ci dobbiamo sposare?
Il ragazzo fece finta di non sentire e cercò di squagliarsela in tutti i modi, purtroppo però Lucy lo prese per il mantello, e se lo trascinò da un lato della gilda – Ora io e te faremo due chiacchiere.
Natsu, mentre veniva trascinato da Lucy, cercò di chiedere aiuto a tutti quelli che lo guardavano con compassione, dopo aver constatato che nessuno l’avrebbe aiutato si lasciò trascinare senza fare storie – Sono in guai grossi, vero?
- In guai molto grossi!
Natsu cominciò a tremare – Almeno fammi salutare per l’ultima volta gli altri!
Lucy sospirò – Non ti mangio mica stupido!
Il ragazzo incrociò le braccia come un bambino piccolo e sussurrò: - Io non ne sarei così sicuro …
- Hai detto qualcosa?
- No niente!
 

Cana guardò quella scena divertente, inclinò leggermente la testa – Lucy fa un po’ paura.
Elsa le si avvicinò e annuì convinta – Sono fatti l’uno per l’altro.
Si guardarono negli occhi e si avvicinarono al bancone dove c’erano Levy e Mira che chiacchieravano.


***


Lyon tornò di corsa all’ospedale, si era dimenticato la borsa nella stanza dove riposava Juvia.
Doveva correre sennò avrebbe fatto tardi al lavoro, salì le scale di fretta e arrivò alla stanza di Juvia.
Entrò velocemente e prese la borsa, che era buttata per terra vicino alla finestra – Ecco Juvia me ne sto andando, non ti volevo disturbare, avevo dimenticato la borsa e … - le parole gli morirono  in bocca quando vide il letto vuoto.
Si guardò intorno – J-juvia?
Aprì la porta del bagno, ma neanche lì c’era traccia della ragazza. Si portò una mano sul viso confuso, dove poteva essere andata Juvia?
Entrò immediatamente un medico e guardò Lyon – Che ci fa lei qui?  L’orario di visita è già terminato, domani può tornare alla stessa ora.
Il ragazzo si precipitò fuori dalla stanza preoccupato, quella ragazza lo faceva preoccupare ogni giorno, non la poteva mai lasciare un secondo da sola, che subito si cacciava nei guai.
Uscì dall’ospedale e la andò a cercare nei dintorni, non poteva essere andata molto lontano con una caviglia slogata.
Vide l’ora sull’orologio, era tardi per andare al pub, imprecò tra i denti e si affrettò per le vie per cercare Juvia.
 
 

Gray camminava tranquillamente per il parco con le mani in tasca.
Era da un po’ che se ne era uscito dalla gilda, dopo l’arrivo di Lucy, voleva prendere un po’ d’aria fresca.
Si sedette pesantemente su una panchina vuota e cominciò a pensare.
Stranamente i suoi pensieri erano rivolti alla cameriera dai lunghi capelli blu, com’è che si chiamava?
Giulia?
Si portò una mano sui capelli neri pensieroso, era da un po’ che non l’incontrava, chissà ora che era libero era una bella occasione per andarla trovare. Gli avrebbe fatto bene passare qualche ora con una donna, nella gilda non c’è nessuno di particolarmente interessante a parte la nuova arrivata.
Subito dopo si alzò di scatto, ma qualcosa o meglio qualcuno gli venne addosso facendolo cadere per terra – Ma che cos …
Davanti a lui c’era un ragazzo dai capelli bianchi con il fiatone e con gli occhi semiaperti, quando li riaprì del tutto sgranò gli occhi -  Tu!
Gray lo guardò confuso – Io?
Il ragazzo si alzò in piedi in fretta – Tu non sei il ragazzo che era venuto al pub qualche giorno prima ? La tua faccia mi sembra familiare …
Il moro lo guardò dall’alto in basso e si alzò in piedi spolverandosi i pantaloni – Ti sarai sbagliato.
L’albino lo prese per il colletto e lo avvicinò pericolosamente a sé – Ora ti riconosco! Da quando ti ha visto Juvia è cambiata! È tutta colpa tua se ora è scappata!
Gray ghignò – La cameriera? È scappata per colpa mia? Chissà forse si sarà perdutamente innamorata di me.
Il ragazzo lasciò la presa e lo guardò negli occhi – Mi devi aiutare.
- In che modo?
- Juvia ha avuto un incidente, è scappata dall’ospedale e devo trovarla in fretta! Non so per quale motivo sia scappata, era abbastanza strana.
Gray sbuffò annoiato – E cosa dovrei farci? Neanche la conosco.
Lyon avrebbe tanto voluto prendere a pugni quello stupido donnaiolo – Te lo chiedo come favore personale.
Il moro si girò e gli diede le spalle – Mi dispiace ma ho molto da fare.
Lyon strinse i pugni e prima di correre dalla parte opposta sussurrò: - Lo sapevo che era inutile chiedere a uno come lui …
Gray si girò infastidito, guardò per un momento la parte in cui era scappato il ragazzo, un po’ indeciso continuò a camminare dalla parte opposta alla sua.
Si portò le mani dietro la testa pensieroso  “ Tsk, non butterei mai il mio tempo prezioso in questo modo … “ chiuse per un istante e gli occhi e in mente gli tornarono le scene di quella ragazza mentre lavorava. Era molto sbadata, poi si soffermò sugli occhi, così blu e profondi.
Qualcosa dentro di sé si smosse.
Si bloccò all’istante e riaprì gli occhi seccato – Dannazione!
 

Cominciò a correre dal lato opposto sperando di fare la cosa giusta.
Si, era decisamente la cosa giusta da fare.
 
 

***


Natsu era seduto con la testa china mentre si torturava le mani, a volte Lucy faceva proprio paura!
Era da un’ora  che gli stava facendo la ramanzina, alzò per un momento lo sguardo e i suoi occhi s’incontrarono con quelli cioccolato di lei.
Rimase lì imbambolato a guardarla senza neanche ascoltarla.
Lucy si fermò un momento e sospirò abbattuta – Natsu mi stai ascoltando?
Nessuna risposta.
Gli passò la mano davanti e il ragazzo sussultò sulla sedia – Si dimmi pure!
- Di cosa stavo parlando?
Il ragazzo serrò le labbra, non aveva ascoltato neanche  una parola di quello che aveva detto – Ehm … parlavi  di quanto ti sono simpatico?
Lucy lo fulminò con lo sguardo – Non mi sei per niente simpatico! – si buttò pesantemente su una sedia accanto a Natsu – Con te è inutile parlare, tanto non mi ascolti,  potrei dirti che mi piaci e non lo sentiresti affatto. Voi maschi siete tutti uguali!
Natsu si girò verso Lucy con un sorriso a trentadue denti – Hai detto che ti  piaccio!
La ragazza si accorse solo dopo di quello che aveva detto – Non ho mai detto una cosa del genere!
- Si invece! Ti ho sentito!
Lucy incrociò le braccia  e si girò dal lato opposto per poi sussurrare: - Ma proprio ora doveva sentire quello che ho detto …
Natsu si avvicinò a Lucy e sorrise maliziosamente – Ammettilo! Hai detto che io ti piaccio!
Lucy si portò una mano sul viso per  poi sorridere di nascosto – Non è vero …
La conversazione fu interrotta da qualcuno che si era schiarito la voce proprio davanti a loro, si girarono entrambi confusi.
La ragazza sorrise dolcemente a Lucy – Tu sei la nuova arrivata?
La bionda annuì e si alzò in piedi, per poi tenderle la mano – Piacere Lucy.
La ragazza le sorrise – Piacere Lisana.


Lucy guardò per un momento Lisana, era una ragazza molto carina, però aveva qualcosa di strano in quei suoi occhi color del cielo.
Erano tristi, e Lucy non avrebbe voluto vedere quel viso così carino, triste e sconsolato …
 

 
 



N.d.a


Ciao a tutti!
Scusate per il grandissimo ritardo! Purtroppo con la fortuna che ho, il mio computer ha cancellato le mie storie ( non si sa perché ) e ho dovuto riscrivere tutto da capo questo capitolo e gli altri, che spero di pubblicare in settimana.
Un grazie speciale a chi continua a seguirmi e chi recensisce:

-  Arya_chin

- LucyEucliffe

- _NekoLucy99_

- PRINCE_OF-FLAME

- nancyspungen93

-  FairyLucy94

- Lucy_465

Grazie, senza di voi non saprei proprio come andare avanti!
Alla prossima
 
Wilwarind.
 
   
 
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