Bill salì sul palco. I flash delle macchine fotografiche lo
accecavano ma lui continuò a sfoggiare un sorriso a 32 denti davanti al pubblico
che lo acclamava.
-Ecco il tuo premio, Bill!-. Qualcuno gli porse un enorme
trofeo a forma di CD.
-Ringrazio tutti!!!Grazie!!!-esclamò felice innalzando
sopra la testa il premio.
Stava per buttarsi tra la folla acclamante quando
la voce impastata dal sonno e poco comprensibile del fratello lo
raggiunse…
Bill saltò in piedi aprendo gli occhi.
Mise le mani tra i
capelli sparati ma in questo caso non per il gel…
Guardò l’orologio, le 3 di
notte.
“Tom Kaulitz, questa domani mattina me la paghi!!”pensò mentre un
guizzo di malvagità gli saettava negli occhi.
Affidò unicamente al tatto
della pianta dei piedi la ricerca delle sue pantofole.
Poi compiendo una
delle sette fatiche d’Ercole riuscì ad uscire dalla sua camera (alias –campo-
minato- della- 3°- guerra- mondiale).
Si affacciò con sguardo assassino alla
camera del fratello (alias –campo- minato- della -3°- 4°- 5°- guerra –mondiale-
sommate).Tom in posizione alquanto infantile e ridicola che, non era riuscito ad
eliminare (ovvero con il pollice della mano destra in bocca e l’altra sotto al
cuscino) russava in modo alquanto sconcio.
Schifato da quella visione da
film dell’orrore, si diresse verso la cucina rischiando la contaminazione dalla
quantità industriale di rifiuti ormai in via di decomposizione abbandonati lì
dalla festa della sera prima. Mentre si versava un bicchiere d’acqua pensò che
se anche un killer o una fan impazzita fosse strisciato/a per terra , (a suo
rischio e pericolo), lui non l’avrebbe visto/a. “domani Tom sarà costretto a
lavori socialmente utili per la comunità della casa Kaulitz. Non posso mica
morire tra l’immondizia!!!”
Dopo essere quasi affogato tra i rifiuti tossici
abbandonati da Tom (quali i biscotti dell’Orso Yoghi) si lasciò cadere nel suo
soffice letto come corpo morto cade e sprofondò subito nel sogno di prima . Si
ritrovò di nuovo sul palco in procinto di lanciarsi tra il pubblico.Era ormai a
mezz’aria quando mani umide di sudore gli afferrarono la gola. Chi poteva
essere??? Un serial killer??? Una fan impazzita??? Magari erano strisciati sotto
l’immondizia e i vapori tossici li avevano fatti impazzire….no, molto peggio…
era il peggior criminale di casa Kaulitz: tom.
-Tom, lasciami !!!! Pazzo
psicopatico- urlò Bill
-No!!! Libherth!! Non farlo!! Non uccidermi!!!!-urlò
Tom ancora addormentato contro il fratello
-Tom!!! Smettila!!! Pazzo
ossessivo- urlò scuotendolo il fratello
-Quando mi hai beccato con Violet
era un caso!!!! Non uccidermi!!!!!Sono troppo giovane!!!-continuò il
rasta.
Bill ormai che tutte le speranze di fermare quel criminale erano vane
non poté far altro che prendere la radiosveglia e sbattergliela sulla zucca
proprio quando segnò le 3,30 di notte. Tom con un tonfo sordo cadde sul
pavimento ingombro e ricominciò a dormire beatamente anche se aveva appena
tentato di strozzare il suo gemello.
Bill ancora shokato accesa la luce. Andò
alla finestra per prendere una boccata d’aria e controllare se ci fosse la luna
piena perché non gli sarebbe piaciuto avere un fratello lupo mannaro.
Tom
sdraiato sul pavimento emise degli strani versi, abbracciò una pantofola di Bill
e rincominciò a russare.
-Tom Kaulitz, sei ufficialmente morto!!- disse ad
alta voce prendendo il braccio del fratello e cominciando a trascinarlo verso
l’altra camera.
Tom ancora profondamente addormentato, iniziò
involontariamente a raccogliere a mo’ di scopa tutto il ciarpame tossico
abbandonato sul pavimento.
Quando Bill conclusa la 2° fatica d’Ercole che
compiva quella nottata, si voltò con ancore il fiatone vide la testa di suo
fratello spuntare da una massa d’oggetti ormai non
identificabili.
“Basta!!devo dormire!!!”pensò tornando alla sua camera e
gettandosi sul letto.
Ma capì subito che quella sarebbe stata una lunghissima
nottata….
Bill chiuse gli occhi per soli 6 secondi ma cominciò ad avvertire
con timore crescente i movimenti di Tom che si alzava da quello che un tempo era
un pavimento, ma che ormai era diventato una discarica abusiva. Facendo
scricchiolare le patatine sopravvissute nei pacchetti, Tom comparve sull’uscio
come un fantasma in pigiama. D’impeto Bill si precipitò davanti al rasta e gli
mollò un pugno degno di un lottatore wresling. Tom non si svegliò ma torno nella
sua camera (risparmiando a Bill la terza fatica d’Ercole) dove il cantante lo
chiuse a doppia mandata. Sapeva che addormentarsi sarebbe stato impossibile,
infatti, ormai avvertiva la presenza oscura di Tom dappertutto: dai gufi fuori
dalla finestra agli scricchiolii delle immondizie nel
corridoio.