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Autore: Sam27    23/06/2013    6 recensioni
La bocca di lui le sfiorò i capelli, scendendo verso la fronte e avanzando pericolosamente. Quando sarebbe bastato un soffio per far incontrare le loro bocche Fred si fermò. Rimasero così per un po', gli occhi persi in quelli dell'altro.
-Baciami- sussurrò Hermione.
-
Fred/Hermione, un'idea che mi frullava nella testa da un po'.
-
Ginny guardò Harry, Harry piantò gli occhi verdi in quelli castani di lei. Entrambi trasudavano tristezza e rabbia. Pansy afferrò la manica del Bambino-Che-E'-Sopravvissuto e lo trascinò via. Blaise afferrò delicatamente la mano della ragazza e le stampoò un bacio sulla guancia.
-
E se la coppia più amata (al meno secondo me) fosse in crisi? E se entrambi ricorressero ai modi più infimi per riprendersi l'altro?
-
La professoressa McGranitt scrutò il ritratto di Silente inorridita. Un ballo? Ad Hogwarts? Tradizioni Babbane? Principessa e principe del ballo? No! Assolutamente no!
-
Un ballo per Natale, meno famoso del Ballo del Ceppo, più eccitante di un semplice Ballo di Fine Anno.
-
-Io l'amo ancora, Lav- le confidò con le lacrime agli occhi. Lavanda se l'era aspettato. Lo sapeva da sempre eppure fu un colpo al cuore.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Harry/Pansy, Lavanda/Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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31. Some thing never change

Il tempo passò, le giornate iniziarono ad accorciarsi, il tempo si fece più caldo e le nuvole iniziarono a diradarsi. Pasqua arrivò e nessuno riuscì più a togliere dalla testa di Hermione l’idea che bisognava assolutamente studiare per l’esame. Così furono costretti a passare le vacanze ad Hogwarts, che di per sé la cosa non era neanche male, ma sotto la cura “premurosa” della ragazza che si accingeva affinché ognuno di loro studiasse fino al collasso. I professori, poi, sembravano essersi messi d’accordo con l’eroina del mondo magico e li caricarono di compiti, talmente tanto che Ron prese a fare a meno del cibo degli Elfi e Lavanda si preoccupò talmente tanto da portargli il cibo in camera; lui, però, sorprese tutti con un: “Mangio dopo, ho troppo da studiare miseriaccia!”. Fred e George, invece di studiare spesero il loro tempo per creare un nuovo oggetto magico che paresse babbano, una penna prendi-appunti-e-faccio-i-compiti-al-posto-tuo.
-Che nome originale- commentò Hermione con mezzo panino in mano e una pergamena con gli appunti di Pozioni nell’altra.
-Non abbiamo anche il tempo di trovarle un nome decente..- si giustificò George mentre appoggiava la penna su un foglio e quella iniziava a scrivere.
-Siete sicuri che non ci sia nessun pericolo?- aveva poi domandato Lavanda, dubbiosa.
-Ma certo. Che pericolo potrebbe mai esserci, dopotutto ..- ma Fred non fece in tempo a finire la frase che l’oggetto esplose, lasciandoli interamente zuppi di inchiostro, così come le poltrone e il resto degli appunti.
Harry si tolse gli occhiali e cercò di pulirli con un incantesimo, Ginny fece per tirare un pugno ai fratelli ma scivolò in una pozza di inchiostro, Lavanda si mise quasi a piangere, Ron continuò a leggere il suo foglio non accorgendosi che era nero più di una notte senza luna piena, i due gemelli iniziarono a ridere.
-Cosa vi ridete? Dovrò recuperare tutto questo in .. in qualche modo! Ma vi sembra il caso? Dovreste iniziare a studiare, ragazzi, studiare! Siamo alle vacanze di Pasqua e voi, voi sprecate il vostro tempo! Ragazzi, studiate!- esplose Hermione.
-Sempre così dolce la mia cara cognata, oh Hermione non esiste una persona più paziente di te!- sospirò George abbracciandola.
Hermione lo fulminò con un’occhiata degna di un Basilisco e Ginny, mentre cercava invano di alzarsi da terra, fece lo stesso.
-Su ci penseranno gli Elfi Domestici!- insistette George prendendola a braccetto.
La ragazza fece per aprire la bocca.
-Oh non ci parlare di C.R.E.P.A! Ora ti portiamo ai bagni dei prefetti così poi sarai fresca e riposata, eh?- disse Fred prendendola per l’altro braccio.
Hermione scosse la testa e si decise a chiudere la bocca, lasciandosi trasportare via, in balia dei due gemelli.
Ma anche Pasqua passò ed il tempo per studiare con gli amici, sdraiati comodamente su una poltrona della propria Sala Comune, mangiando un panino e sorridendo fra sé e sé sembrò solo un ricordo lontano anche per i Serpeverde più temerari e Tassorosso volenterosi. Gli studenti del settimo anno non avevano tempo libero, per loro né per alcunché. Le lezioni li tenevano occupati e quei miseri intervalli venivano usufruiti per cercare di placare i brontolii dello stomaco, la lenta caduta delle palpebre e la matassa di compiti. Persino Hermione aveva problemi nel riuscire a distribuir bene i suoi impegni e i gemelli iniziarono a studiare, lasciato perdere i trucchi babbani o non. I fine settimana non erano più paradisi a cui abbandonarsi dolcemente per una gita ad Hogsmeade, ma brevi tregue in cui il tempo pareva rallentare e potevi rimetterti alla pari con il programma. Intanto il sole avanzava sempre più, portando con sé l’erba verde, i frutti maturi e l’acqua del Lago Nero scintillante; così mentre studenti di ogni età sostavano sotto gli alberi a prendere una ventata d’aria fresca, gli esaminandi per i G.U.F.O. e i M.A.G.O. ci davano sotto con lo studio. Qualche professore cercava anche di aiutarli, come Vitous, dando loro il minor numero di compiti possibile, qualcun altro, come Ruf, non faceva che straziarli con ripassi lunghi e noiosi dei quali i ragazzi usufruivano per recuperare le ore di sonno.
Un sabato di maggio Hermione entrò in Sala Grande con un enorme sorriso, le braccia piene di libri nuovi di zecca e un espressione compiaciuta.
-Cos’è successo?- domandò Harry togliendosi gli occhiali sudati.
-Ti hanno comunicato che non si faranno più gli esami?- chiese Ron speranzoso.
-No, Ronald- rispose Hermione inorridita al solo pensiero. –Ma ho trovato questi!-
E posò i tomi sul tavolino che per poco non si ruppe e George venne svegliato da quel fracasso infernale, schiacciando così la coda a Grattastinchi che miagolò indignato, soffiò al ragazzo e corse verso i dormitori femminili.
-Wow, che grande consolazione, sul serio ,.. – disse Ron cercando di fingersi entusiasta.
-Cosa sono, Mione?- domandò invece Fred mentre rideva del gemello.
-Grazie per avermelo chiesto- iniziò Hermione sorridendogli –sono dei diari che avevo perfezionato un po’ di tempo fa, ma di cui mi ero dimenticata. Praticamente loro ti semplificano la vita: sanno esattamente dove e come e se mettere i tuoi impegni, in pratica riescono anche a ritagliarti del tempo libero per ..-
-Fantastico potremmo giocare a Quidditch!- esclamò Harry pensando alla partita imminente.
-No, Harry. Dicevo, ti ritagliano del tempo libero anche per dormire e mangiare, cosa che non facciamo ultimamente- disse Hermione parecchio esasperata –Comunque, dicevo. Tu basta che scrivi tutti i tuoi impegni nelle prime pagine e lui provvede ad ordinartele-
-E se a te non vanno bene i suoi orari?- chiese Ginny incuriosita.
-Glieli riscrivi e lui cambia tutto ..- rispose Hermione.
-Urca!- esclamò Ron afferrandone uno ed iniziando subito a scrivere.
-Wooo!- disse George essendosi ripreso.
Hermione ne prese uno a sua volta, seguita a ruota dagli amici.
Il diario di Hermione migliorò appena la situazione di tutti gli studenti. Già, tutti. Perché ben presto la notizia si sparse (per merito di Lavanda, sì, al solita pettegola ..) e in molti andarono dalla Grifondoro per pregarla di dargliene uno. I gemelli diedero una mano alla Granger e, in men che non si dica, la McGranitt dovette lodare ancora una volta la sua migliore allieva. Ora, comunque, tutti riuscivano a mangiare normalmente e a dormire, il problema restava per il Quidditch e i brevissimi allenamenti a cui venivano sottoposti i ragazzi, persino Fred si ritrovò a non vedere l’ora che la stagione finisse. Finalmente arrivò il tempo dell’ultima partita: Grifondoro contro Tassorosso. La partita più attesa. Le due squadre erano in testa ed era risaputa la bravura di entrambe.
Hermione accompagnò gli amici negli spogliatoi e ebbe una parola per ognuno di loro, ma dopotutto era o no la signorina Granger?
-Ginny, calmati e ce la farai. Solo te sai colpire le pluffe così, no non era un doppio senso- rise –Davvero Gin. Vai e stendili tutti-
-Ron! Ce la puoi fare, ricordati che sei il nostro re- e gli fece l’occhiolino. Ron l’abbracciò per poi sorriderle. Non era diventato rosso, Hermione si sorprese, era davvero cresciuto.
-Dean! Siamo tutti con te, te e Ginny siete un’ottima squadra lo sapete- Dean annuì e deglutì.
-Demelza! Io e te non ci conosciamo molto e sai che non me ne intendo di Quidditch.. però, so che vali molto come persona, porta questo sul campo- Demelza annuì, torcendosi le mani.
-Harry!- esclamò poi la ragazza stringendolo forte.
-Io non ce la faccio- le sussurrò.
-E’ la vostra ultima partita qui ad Hogwarts. Tu ce la fari Harry. L’ho sempre saputo che sei e rimarrai il migliore fra di noi. Tu ce la puoi fare. Cosa sarà mai tutto questo per il Bambino Che E’ Sopravvissuto?-
Harry rise, Hermione con lui e si tennero stretti ancora un po’.
-George!-
-Cognata!-
George la strinse a sé e Hermione assaporò il suo profumo, così diverso da quello del gemello, eppure ugualmente rassicurante. Dopotutto quel tempo, infine, si era affezionata anche a lui. Ma dopotutto faceva parte della sua famiglia.
-Nervoso?- domandò Hermione allontanandosi di un passo appena.
-Sì- George annuì, senza lasciare che il sorriso sparisse dalle proprie labbra.
-E dai caro il mio Malandrino! Te e Fred siete i battitori, no? Il bolide per voi è una sciocchezza, insomma parliamo con chi è riuscito a tener testa a Gazza, alla Umbridge e a Pix! E quasi contemporaneamente direi!-
George rise ancora e l’abbracciò, ma solo per poterle sussurrare qualcosa.
-Sii felice con Fred, siete bellissimi insieme e ve lo meritate- disse il ragazzo.
-Anche tu ed Angelina. Una coppia di giocatori di Quidditch!- rispose Hermione.
-Ti voglio bene, cognatina- concluse con una strizzata d’occhi lasciando da soli gli ultimi due.
-Fred- sospirò Hermione.
-Mione- confermò Fred.
-Io ho piena fiducia in te-
-Lo so-
-Ce la farai-
-Lo spero-
-Ti amo-
-Anche io-
Non riuscirono più a restare seri e scoppiarono a ridere.
-Mi hai tenuto come ultima riserva, eh!- esclamò Fred fingendosi indignato.
-Esattamente caro il mio Mordente!- canticchiò Hermione.
Risero ancora, accorgendosi di quanto era bello stare insieme così.
-Devi andare ora- disse Hermione.
-Non me ne andrò senza il mio bacio della fortuna- fece Fred, malizioso e furbo.
Hermione si finse spazientita ma lo baciò con trasporto.
Dopo Fred si separò da lei con riluttanza e raggiunse gli altri.
Si cambiarono in silenzio, Harry illustrò un’ultima volta gli schemi di gioco, Demelza fece qualche domanda, i gemelli fecero ancora qualche battuta per smaltire la tensione poi furono pronti.
Eccoli, stavano per entrare in campo.
Ognuno di loro immerso nei propri pensieri.
Harry chiuse gli occhi e ricordò la sua prima partita, quella in cui aveva quasi inghiottito un boccino, incidente che gli avrebbe salvato la vita e regalato un’esistenza più avanti. Allora era Oliver il capitano, adesso lui. Aprì gli occhi e sentì già l’adrenalina scorrergli nel sangue. Si inizia.
 
Hermione dopo essere uscita dagli spogliatoi aveva attraversato il campo da Quidditch e aveva raggiunto gli spalti. Quasi del tutto occupati. C’era un posto libero: vicino a Lavanda. Siccome, per sua grande fortuna, la ragazza non l’aveva ancora vista proseguì, sperando con tutto il cuore che ci fosse qualche altro sedile lasciato vuoto.
-Hagrid!- esclamò Hermione sperando di potersi aggrappare alla sua unica ancora di salvezza rimasta.
-Oh ciao Hermione! Sono venuto a farmi prestare questo Omnicolo, così posso vedere la partita dalla mia casa che Thor non ci sta molto bene .. ma nulla di grave, eh!- e dandole una pacca sulla spalla che per poco non la fece cadere, sparì fra la calca di studenti che sorseggiavano un succo di zucca nel caldo estivo.
Hermione si rassegnò a dover passare le due ore successive parlando di ragazzi e salutò la Grifondoro.
-Ciao- disse mogia.
-Oh ma che hai? Sembri piuttosto affranta! Be’ dai quest’anno abbiamo una bella squadra no? Poi c’è il mio Ron-Ron! Lui è tutti noi. E’ un leone e poi devi sapere che ..- continuò per cinque minuti buoni.
Hermione avrebbe voluto strapparsi i capelli, ma si sforzò di annuire e fare qualche commento noncurante.
-Brown ti cerca urgentemente il professor Lumacorno, è nei sotterranei- disse una voce strascicata che proveniva da un bel biondo Serpeverde.
-Oh grazie Malfoy! Vado subito!- esclamò alzandosi e correndo via.
-Ma quant’è stupida quella ragazza?- domandò Draco alzando le spalle.
-Grazie Draco! Non avrei resistito ancora molto!- sospirò Hermione.
-Ora siamo pari. Vieni- disse il ragazzo e lei lo seguì un po’ più in basso.
-E Luna?- domandò Hermione appena titubante.
-Fa la cronista. Non mordo, Hermione- disse Draco con un mezzo sorriso.
Hermione rispose a quella specie di ghigno e si sedette.
Madama Bumb finalmente fischiò e partirono.
-Strano- commentò Hermione.
-Cosa?- chiese Draco.
-Non hai stendardi Tassorosso e nemmeno Grifondoro-
-Non posso dire che tifo per quei mollaccioni dei tassi, ma non posso nemmeno indossare i colori rosso ed oro .. I Serpeverde non cambiano mai, no?-
-Forse, forse ..- concesse Hermione, cominciando poi a fare il tifo per la propria casa.
 
-E siamo in testa! 40 a 30 per i Grifondoro! Incredibile! Non avevamo mai visto le due squadre più in forma! Ma attenzione! Attenzione! Che un Nargillo mi colpisca! Harry Potter ha preso il boccino! Ha preso il boccino signore e signori! Grifondoro vince 190 a 30! E si aggiudica la coppa delle case!- gridò Luna.
A tutti sembrò davvero una partita straordinaria: durò 10 minuti. E Luna (oltre a quel “che un Nargillo mi colpisca”) fece una vera cronaca senza ulteriori informazioni su strani animali, come se non bastasse fra gli spalti le case erano mescolate e non divise come al solito, un Corvonero e un Grifondoro potevano benissimo parlare con un Tassorosso senza che un Serpeverde li prendesse in giro. Ma questa era nulla in confronto a quello che successe quando Luna Lunatica Lovegood dichiarò la vittoria. Il casino assoluto divampò nel giardino. Tutti i Tassorosso, nessuna esclusione, si congratularono con i vincenti, e gli studenti appartenenti alle altre case presero in braccio la squadra dei Grifondoro già festanti, riempiendoli di complimento. La McGrannitt si fece strada fra la folla e consegnò la coppa ad Harry, che la sollevò in aria, provocando un altro boato.
-Abbiamo vinto!- urlò un Hermione raggiante abbracciando prima Harry e poi Ginny, per rimanere infine stretta a Fred.
-Complimenti, sì- disse Draco apparso dietro di lei e George gli sorrise, per ringraziarlo.
Ma il meglio venne dopo, quando la festa non coinvolse solo la casa rossa ed oro, ma anche tutti gli altri, con qualche giallo-nero dall’orgoglio ferito. E Lavanda arrivò a fine festa e scoppiò quasi in lacrime sapendo che era praticamente tutto finito, mentre i gemelli e Ginny iniziarono a ridere talmente forte da convincere Nik-Quasi-Senza-Testa a sgridarli.
Ma i festeggiamenti finirono così com’erano iniziati, le case si divisero di nuovo, ognuno nella propria sala comune e lo studio, così come i compiti, tornò a farsi sentire. Incessante.
Ed arrivò l’esame.
Anche il tempo sembrò accorgersi che fosse un giorno importante e decise di splendere in tutta la sua magnificenza. I ragazzi, già super ansiosi, si trovarono perciò a sudare non solo freddo ma anche goccioline malsane per il caldo afoso. La colazione trascorse nel silenzio generale: il sole splendeva come se fosse già mezzogiorno, gli esaminandi non avevano voglia né di mangiare né di fare altro e il resto degli studenti sembrava rispettare quei desideri se non anche solo per solidarietà.
In ogni Sala Comune regnava lo stesso esasperante silenzio fra chi cercava di ripassare con un libro in mano, chi si disperava e chi cercava di fuggire all’ennesima crisi.
Ma quando arrivarono davanti al portone della Sala Grande non ci fu più spazio per niente: né baci appassionati per l’ultimo “in bocca al drago”, né ripassi con una cioccolata calda in mano, né una sigaretta babbana per smaltire il nervoso (e qui si parla soprattutto di accaniti Serpeverde).
Quindi entrarono.
Ad Hermione tremavano le mani, ma sapeva di doversi calmare. Prese parte al primo banco, come sempre e si guardò intorno ansiosa e preoccupata, la McGranitt fece un lungo discorso tedioso ma lei, per la prima volta, non ascoltò né sentì una sola parola. Restò a fissare i volti angosciati dei compagni e cercare di calmarsi invano. Quando vennero consegnati i fogli osservò il suo, bianco.
-Potete girarli e buona fortuna- disse la preside.
Lei così fece. Ma davanti ai suoi occhi non c’erano che parole e segni senza alcun senso, provò a leggere le frasi ma aveva il cervello annebbiato.
Diamine Hermione! Sei o no la studentessa più brillante?Si disse con veemenza e finalmente si riscosse. Prese in mano la piuma, assunse un’espressione decisa ed incominciò a scrivere senza più fermarsi.
A metà dell’esame un biglietto la colpì sulla nuca, era un semplice foglio bianco ed accartocciato. Si guardò intorno e scorse Ron che la guardava supplice.
Scosse la testa, raccolse il biglietto senza farsi scoprire e per poco non scoppiò a ridere.
Certe cose non sarebbero mai cambiate.
Uscirono dall’aula tirando un mezzo sospiro di sollievo.
-Allora cos’avete risposto alla 10? Io non ero molto sicura sui corretti usi del sangue di drago, per la verità non ero proprio certa del settimo perché ..-
Qualcuno le mise una mano sulla bocca e lei si girò sorpresa verso Fred.
-Hermione, com’è andata è andata- disse George.
-Già, inutile piangere sulla pozione versata- aggiunse Ginny con un’alzata di spalla.
Harry sorrise all’amica che era rimasta quella di sempre e le mise un braccio attorno alle spalle, forse per dirle che la capiva. Poi raggiunsero la torre dei Grifondoro per l’ultimo ripasso di Incantesimi.
Finirono gli scritti ed anche gli orali portarono la stessa ansia.
Quando tutto fu finito ogni studente del settimo anno che avesse appena concluso i M.A.G.O. andò nel cortile, appena più in là della grande entrata e fu una cosa organizzata dalla semplice voglia di fare, dall’impulso di quei giovani maghi e si capirono solo guardandosi negli occhi.
Restarono in silenzio per quelle che parvero ore, ma in realtà furono pochi attimi.
Poi tutti insieme lanciarono per aria i propri cappelli neri, con un grido che sembrò rianimare la giornata. Era finito, ora avrebbero solo dovuto attendere i risultati.
Fred diede un lungo bacio a Hermione, mentre lei gli scompigliava i capelli rossi; Lavanda afferrò Ron per la nuca e non gli diede il tempo di dire nulla che lo baciò; Luna diede un tenero bacio a Draco, imbarazzata; Ginny ed Harry sembravano non vedersi da tempo talmente erano intenti a sfruttare quell’occasione romantica ..
Dopo un po’ si guardarono.
-Sarà sempre così, vero?- chiese Hermione con una vocina piccola piccola.
-Tranquilla Herm, dove vuoi che andiamo noi senza di te?- chiese Ron.
-Già Mione e senza i tuoi compiti?- sorrise George.
-Ragazzi, certe cose non cambi errano mai- fece Harry.
-Ed eccolo con le sue frasi alla Silente- lo rimbeccò Draco ma sorrideva, pur impallidendo appena a quel nome.
Lavanda rise insieme a Luna.
-Ragazzi quest’estate dobbiamo fare un viaggio tutti insieme!- esclamò Ginny convinta.
-Ah ah! Non prima del mio matrimonio ..- fece George.
-Già e ricordatevi che dobbiamo pietrificare la mamma.. –sussurrò Fred beccandosi un piccolo schiaffo da parte di Hermione.
Tutti risero.
Già. Certe cose non sarebbero mai cambiate.



Ciao a tutti! E siamo giunti alla fine. Sì cari miei ora non resta che l'epilogo e credo che mi farò attendere perchè non voglio separarmi da questa storia :3 ma aimè dovrò farlo ;) Vi adoro mi recensite sempre!!! (sì, adoro anche voi che seguite in silenzio, tranquilli ;) ) a presto spero!
SCUOLA DEL FUTURO:

Insegnante: "Se vi chiamo dite presente"
Insegnante: "Albus"
Albus: "Presente"
... Insegnate: "Dottore"
Dottore:"Oh si, uhm, ciao. Non posso parlare al momento, il tempo scorre! lasci un messaggio in segreteria o qualcosa del genere"
Insegnante: ''Uhm okay... Hermione?"
Hermione: "Si, sono qui! E quand'è il nostro prossimo test? Ho studiato tutta l'estate e...."
Tipo coi capelli rossi: "Oh mio dio, Hermione, stai zitta!"
Insegnante: "E tu dovresti essere Ron, bene. Primrose?"
Prim: "Presente"
Tipa strana infondo alla classe: "Mi offro volontaria!"
Insegnate: "Vedo che anche Katniss ce l'ha fatta oggi. Benvenuta"
Tipo biondo: "Katniss é qui? Siii! Tieni questa pagnotta katniss,l'ho fatto io questa mattina! Spero ti piaccia!"
Tipo moro: "Ti conviene tenere le mani a posto! Lei é la mia migliore amica! Andiamo a caccia insieme!"
Insegnante: "Peeta, Gale! Smettete di litigare per Katniss e sedetevi!"
Insegnante: "Rory"
Dottore: "Ehm, Rory è morto ieri... ma dovrebbe essere qui domani!"
Insegnate: "Ok...kay. Ultimo, Draco"
Draco: "ULTIMO!? Mio padre lo verrà a sapere!
  
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