Un'altra volta, un'altra volta aprendo l'armadio non sapevo cosa mettermi, odiavo la mia immagine riflessa nello specchio, era qualcosa che non riuscivo a sopportare ero brutta, se solo fossi riuscita a dimagrire, sono certa sarei riuscita ad essere ben accetta da tutti, il resto del mio corpo non mi dispiaceva: ero alta, avevo lunghi capelli ricci e castani, occhi verdi, forse era per questo che non riuscivo ad accettare i numerosi chili di troppo.
Ancora una volta scelsi dei jeans lunghi e una maglia nera che non desse troppo nell'occhio, nonostante fosse giugno l'idea di svestirmi un po' mi faceva stare male, ciò che mi rallegrava era l'imminente arrivo delle vacanze estive, mi avrebbero permesso di scappare, ancora una volta, di allontanarmi dalla scuola, dai finti amici e dalle pesanti maschere che portavano (ogni estate partivo ed andavo a trovare i miei parenti in Italia).
Una volta pronta uscii di casa, ancora una volta con l'autostima sotto la suola delle scarpe, ancora una volta con la sola voglia di cambiamento.
Arrivata a scuola mi fiondai in classe, non guardai nessuno negli occhi per paura che mi notassero e che parlassero di me alle mie spalle, mi sedetti in un banco vicino alla finestra come ero solita fare, mentre pian piano la classe iniziava a riempirsi, nei banchi in fondo si sedevano sempre i più popolari comandati da Harry Styles e Jennifer Hump la coppia più famosa della scuola, Harry era riccio, castano, alto, palestrato e terribilmente sexy, insomma, il ragazzo più desiderato; Jennifer era bionda, occhi azzurri, fisico perfetto, priva di neuroni, la solita Barbie. Nei banchi davanti si sedevano sempre i nerd, mentre nel banco vicino a me si sedeva Niall Horan, un ragazzo dal cuore grande, l'unico che mi avesse mai rivolto la parola...
Una volta entrata anche la professoressa iniziò la lezione di latino, noiosa, come sempre del resto, passò lentamente la prima ora e così anche le seguenti.
Finita scuola andai ad aspettare il bus stanca come non mai dopo le sei ore di studio continuo quando sentì mormorare due ragazzi al mio fianco lo sapevo stavano parlando di me, quando alzai gli occhi per guardarli in faccia risero e uno di loro disse ''faresti meglio ad andare a piedi, magari dimagrisci'' quando scattò una risata di gruppo mi sentii male e decisi di seguire il 'consiglio' espresso con così tanto amore.